L'angolo di Jane

La favola della vita vera – Alessandro Piperno


Titolo: la favola della vita vera Autore: Alessandro Piperno Casa editrice: Corriere della Sera pag: 92 costo: 1 euro + quotidiano +30 cent allegato del quotidiano (inseparabile dal libro)
Il ventiduenne Tati Cohen ha passato gran parte della propria vita convinto di essere in punto di morte a causa di una malattia fatale. Le premurose e quasi ossessive cure della madre lo hanno sottratto ad ogni attività, ad ogni contatto reale con il prossimo nel tentativo di evitare qualunque aggressione al già indebolito sistema immunitario. Di fatto Tati Cohen ha vissutto come se fosse già morto, fino al giorno in cui inaspettatamente riceve la notizia di una totale ed assolutamente imprevista guarigione. Tati aspetta pazientemente che la madre allenti finalmente la morsa delle proprie attenzioni e che gli lasci lo spazio per cominciare di nuovo a vivere nel mondo esterno, ma la donna sembra incapace di rinunciare al proprio ruolo e ricatta psicologicamente il figlio, instillandogli il dubbio di essere ancora malato e incapace di sopravvivere da solo. Il ragazzo decide di fuggire dalla propria prigione approfittando dell'invito al matrimonio dell'amico Martin, conosciuto su internet da molto tempo. La fuga è simile ad una avventura, visto che Tati non ha mia vissuto “una vita vera” interagendo con il prossimo, ed ha solo i riferimenti del mondo dei film per orientarsi e capire come comportarsi. Ogni particolare, ogni piccola comodità della vita da persona sana, come quello ad esempio di bere un caffè, assume una importanza emotiva grandissima per il giovane. L'aspetto da “favola” dell'impresa di Tati è aumentato dal fatto che Martin appartenga all'alta società e abbia organizzato il proprio matrimonio con grandissimo sfarzo, cosicché tutto assume contorni fiabeschi e alimenta i dubbi di Tati su sé stesso e sul fatto di essere adeguato al mondo.La storia ideata da Piperno è sicuramente molto interessante: l'idea di una mente che si trovi ad affrontare una vita reale dopo aver vissuto solo in un mondo chiuso è affascinante e penso avrebbe meritato uno sviluppo più lungo di questo breve racconto. Di fatto l'autore ha dovuto un po' forzare la mano allo sviluppo della trama, come del resto ammette egli stesso, quando abbandonando la forma del narratore onnisciente interviene a commentare direttamente un pensiero del proprio personaggio, dando in maniera forse un po' troppo esplicita la chiave interpretativa del racconto al lettore (la vita vera non è quella di chi vive nel lusso, cercando di riempire i vuoti della propria esistenza, forse è proprio Tati a vivere più intensamente degli altri). Magari con qualche dialogo in più avrebbe ottenuto lo stesso risultato, ma del resto la scelta dello scrittore potrebbe essere dovuta al fatto che questo racconto è stato inserito in una raccolta a lunghezza forse prestabilita; ho comunque apprezzato lo stile dell'autore e la capacità di descrivere il misto di euforia e paura di Tati.Alessandro Piperno è diventato famoso con il romanzo “Con le peggiori intenzioni”, rimasto a lungo nella classifica dei libri più venduti, che purtroppo però non ho letto. Se volete saperne di più su questo scrittore potete consultare questo link di wikipedia