L'angolo di Jane

Memento mori - Muriel Spark


Titolo: Memento mori Titolo originale: Memento Mori Traduzione: Maria Grazia Griffini Rosnati Casa editrice: Adelphi pag: 274 costo: 10 euro
“Ricordati che devi morire”, con questa allegra frase uno strano molestatore telefonico inizia a perseguitare prima l'ottantunenne Dame Lettie Colston e poi un intero gruppo di anziani, tutti appartenenti allo stessa cerchia di amicizie. Identificare il mittente degli strani messaggi è molto difficile, visto che di volta in volta l'anonimo telefonatore è capace di assumere tono e voce completamente differenti. L'uomo sembra però mantenere sempre una sorta di fredda cortesia, come se avesse come unico intento quello di lasciare un moralizzante promemoria ai destinatari, piuttosto che tentare di spaventarli.La rete di relazioni che unisce i vari anziani non è priva di ambiguità, bugie e segreti che verranno messi in luce dagli eventi generati dalla morte di una donna legata a molti dei protagonisti e dal tentativo di far luce su chi sia l'autore degli inquietanti messaggi.A dispetto della trama apparentemente da giallo, “Memento Mori” è sicuramente molto più uno studio di caratteri nella vecchiaia che non un romanzo incentrato sul mistero. La soluzione dell'enigma è infatti appena sussurrata dall'autrice,che rivela il nome del colpevole in un modo così velato da far dubitare che abbia davvero voluto dirne il nome, lasciando nel dubbio il lettore.Ognuno degli anziani nasconde una intera vita di cose non dette, di aspettative deluse e di inconfessate speranze e vede la propria vita da un'ottica che sembra inscindibile dal fatto di essere vecchi. Tutti in qualche modo pensano alla morte e alla vecchiaia e a quello che essa comporta: ognuno di loro ragiona in termini di anni rimasti, di capacità residue e vede le persone conosciute da tutta la vita nella strana luce dell'aureo passato e di un presente fortemente limitato. Una delle protagoniste paragona la vecchiaia al periodo della guerra, quando ogni giorno poteva portare la notizia della morte di qualcuno di caro e dove ogni anziano si sente in qualche modo un sopravvissuto.Il tema della decadenza nella vecchiaia sembra piuttosto in voga attualmente (“Everyman” di Philip Roth o “Cosa ti aspetti da me” di Lorenzo Licalzi ne sono un esempio), ma Muriel Spark affrontò questo argomento con “Memento Mori” già nel 1959 , un romanzo che certamente precorreva i tempi, visto che l'invecchiamento della popolazione è un tema di scottante attualità ben quarantotto anni dopo la stesura di questo volume.Nonostante la grande capacità di Muriel Spark di descrivere caratteri e dipingere alla perfezione la psicologia dei personaggi, “Memento Mori” non è a mio avviso più bel romanzo della scrittrice, forse proprio per il prevalere della descrizione dell'interiorità dei singoli caratteri rispetto allo sviluppo della trama che rimane un po' troppo indefinita, allentando il ritmo del romanzo, pur rimanendo sempre una notevole prova di scrittura.Di Muriel Spark ho recensito anche “La vera Miss Brodie” al post n°233 (vi rimando a questo articolo per l'intera bibliografia in italiano di questa scrittrice, scomparsa l'anno scorso, che è una delle mie preferite)