Il mio blog ha raggiunto, secondo il non si sa quanto affidabile counter di Libero, le 100.000 visite! Come al solito, in queste occasioni, ringrazio tutti coloro che sono passati di qui, ma soprattutto dal profondo del cuore tutti quelli che hanno davvero letto e commentato i miei post, coloro che sono passati di qui di tanto in tanto silenziosamente o anche solo per lasciare un saluto. Insomma tutti quelli a cui interessa in qualche modo questo blog e chi lo scrive.Mi piace scrivere, adoro parlare di libri e mi rende felice pensare che quello che ho da dire possa interessare a qualcuno. Allo stesso tempo mi piace anche sentire il parere degli altri, ricevere tonnellate di segnalazioni di nuovi libri (non sapete quanto questo blog mi sta mandando in rovina!), magari discutere animatamente con chi la pensa in modo differente da me: anzi spesso sono le discussioni migliori.Credo sia questa la grande forza dei blog: non esistono articoli o post che possano essere considerati asettici o impersonali. In questo mondo virtuale quello che si dice non può in alcun modo essere separato da CHI lo dice. Il punto di vista soggettivo, l'originalità di un pensiero non manipolato fanno dei blog un grandissimo mezzo di comunicazione, capace di rendere disponibili informazioni che nessuna fonte ufficiale darà mai. Non credo importi se si parla di massimi sistemi o solo di come si è passata la giornata: penso che l'unica cosa che conti sia scrivere qualcosa di autentico, che ha la sua importanza per chi ne è l'autore. La rete è grande, prima o poi qualcuno affine si trova, anche se magari occorre del tempo.Penso che questo mezzo abbia la sua grandezza solo in questo: nella non omologazione, nella originalità, nel fatto che chi lo usa ha come fine solo quello di farsi sentire.Ogni volta che leggo un blog riconosco all'istante chi scrive perché ama farlo, da chi invece ha deciso di tentare una scalata, di diventare una “blogstar”. Non c'è niente di male nemmeno in questo: è una motivazione valida quanto un'altra. Ma vale sempre lo stesso principio: quello che dici è valido solo se è originale. Se è qualcosa che solo TU puoi scrivere. Se suscita attenzione per il suo contenuto o per il modo speciale in cui è scritto. Se vale la pena di rileggerti perché la tua “voce” non è uguale a nessun 'altra.Tutti gli altri stupidi mezzi per attirare l'attenzione su di sé non servono a niente. Se non si crea una informazione degna di essere letta, il blog è vuoto anche se il counter gira a mille. Ed è degna di essere letta se è un punto di vista originale.Ci sono blogger che passano credo giornate,ore preziose del proprio tempo, a lasciare link al proprio blog, a fare trackback non pertinenti, a creare blog fasulli che li autolinkano, che si iscrivono a classifiche di blog e poi barano utilizzando mille servizi che simulano che qualcuno li abbia linkati per interesse. Disprezzo profondamente questi metodi.Forse portano visite,ma dubito che portino veri lettori.C'è chi impazzisce per le classifiche, ma nessuna classifica rende popolare un blog, semmai è il contrario: ci entri senza barare solo se sei veramente popolare, ma non incrementa credo di una virgola ciò che il blog vale da solo. Penso che molte di queste classifiche siano molto più utili a chi le stila che non a chi ci è iscritto. Per questo motivo ritengo che l'unico modo di fare un buon blog sia quello di scrivere quello che si vorrebbe leggere, impegnandosi a migliorare il contenuto, creando una informazione utile, e se proprio si cerca una via per la popolarità, di farlo in modo onesto creando qualcosa di originale ed unico.Io cerco di utilizzare questo metodo. Considero i miei post i miei messaggi in bottiglia per il mondo e sono felice quando qualcosa di quello che ho scritto arriva alle persone giuste, cioè a quelle a cui fa più piacere leggerli.
Cos'è un blog?
Il mio blog ha raggiunto, secondo il non si sa quanto affidabile counter di Libero, le 100.000 visite! Come al solito, in queste occasioni, ringrazio tutti coloro che sono passati di qui, ma soprattutto dal profondo del cuore tutti quelli che hanno davvero letto e commentato i miei post, coloro che sono passati di qui di tanto in tanto silenziosamente o anche solo per lasciare un saluto. Insomma tutti quelli a cui interessa in qualche modo questo blog e chi lo scrive.Mi piace scrivere, adoro parlare di libri e mi rende felice pensare che quello che ho da dire possa interessare a qualcuno. Allo stesso tempo mi piace anche sentire il parere degli altri, ricevere tonnellate di segnalazioni di nuovi libri (non sapete quanto questo blog mi sta mandando in rovina!), magari discutere animatamente con chi la pensa in modo differente da me: anzi spesso sono le discussioni migliori.Credo sia questa la grande forza dei blog: non esistono articoli o post che possano essere considerati asettici o impersonali. In questo mondo virtuale quello che si dice non può in alcun modo essere separato da CHI lo dice. Il punto di vista soggettivo, l'originalità di un pensiero non manipolato fanno dei blog un grandissimo mezzo di comunicazione, capace di rendere disponibili informazioni che nessuna fonte ufficiale darà mai. Non credo importi se si parla di massimi sistemi o solo di come si è passata la giornata: penso che l'unica cosa che conti sia scrivere qualcosa di autentico, che ha la sua importanza per chi ne è l'autore. La rete è grande, prima o poi qualcuno affine si trova, anche se magari occorre del tempo.Penso che questo mezzo abbia la sua grandezza solo in questo: nella non omologazione, nella originalità, nel fatto che chi lo usa ha come fine solo quello di farsi sentire.Ogni volta che leggo un blog riconosco all'istante chi scrive perché ama farlo, da chi invece ha deciso di tentare una scalata, di diventare una “blogstar”. Non c'è niente di male nemmeno in questo: è una motivazione valida quanto un'altra. Ma vale sempre lo stesso principio: quello che dici è valido solo se è originale. Se è qualcosa che solo TU puoi scrivere. Se suscita attenzione per il suo contenuto o per il modo speciale in cui è scritto. Se vale la pena di rileggerti perché la tua “voce” non è uguale a nessun 'altra.Tutti gli altri stupidi mezzi per attirare l'attenzione su di sé non servono a niente. Se non si crea una informazione degna di essere letta, il blog è vuoto anche se il counter gira a mille. Ed è degna di essere letta se è un punto di vista originale.Ci sono blogger che passano credo giornate,ore preziose del proprio tempo, a lasciare link al proprio blog, a fare trackback non pertinenti, a creare blog fasulli che li autolinkano, che si iscrivono a classifiche di blog e poi barano utilizzando mille servizi che simulano che qualcuno li abbia linkati per interesse. Disprezzo profondamente questi metodi.Forse portano visite,ma dubito che portino veri lettori.C'è chi impazzisce per le classifiche, ma nessuna classifica rende popolare un blog, semmai è il contrario: ci entri senza barare solo se sei veramente popolare, ma non incrementa credo di una virgola ciò che il blog vale da solo. Penso che molte di queste classifiche siano molto più utili a chi le stila che non a chi ci è iscritto. Per questo motivo ritengo che l'unico modo di fare un buon blog sia quello di scrivere quello che si vorrebbe leggere, impegnandosi a migliorare il contenuto, creando una informazione utile, e se proprio si cerca una via per la popolarità, di farlo in modo onesto creando qualcosa di originale ed unico.Io cerco di utilizzare questo metodo. Considero i miei post i miei messaggi in bottiglia per il mondo e sono felice quando qualcosa di quello che ho scritto arriva alle persone giuste, cioè a quelle a cui fa più piacere leggerli.