L'angolo di Jane

Il nuovo far web


Ho da poco scoperto, leggendo la Repubblica online, che è pronto un disegno di legge che prevede che tutti coloro che hanno un blog o un sito web dovranno in futuro iscriversi presso un apposito registro dell'autorità delle telecomunicazioni, detto ROC, presentando molte documentazioni, anche con esborso di denaro, come se tali pubblicazioni fossero dei veri e propri prodotti editoriali. Naturalmente tutto questo è semplicemente ridicolo ed è probabile che se davvero accadesse qualcosa di simile, l'intero web in lingua italiana diverrebbe semplicemente una sorta di terra di fuorilegge, con milioni di utenti che si trasferirebbero allegramente su domini esteri non soggetti a simili ASSURDE restrizioni. Se ad esempio pubblicassi il mio blog su un dominio non italiano e quindi la mia pubblicazione risiedesse fisicamente su un server estero, che so in Papua Nuova Guinea, come farebbe lo stato italiano a pretendere la mia iscrizione al ROC? Dovrebbero iscriversi tutti coloro che scrivono in italiano? E' chiaramente una immensa stupidaggine, soprattutto per pubblicazioni come i blog, che al 99% sono di carattere amatoriale e che di editoriale non hanno praticamente quasi se non nulla in tutto. Se questo provvedimento sarà diretto davvero contro i semplici blog, io spero di no, temo che il suo scopo fondamentale sia quello di limitare la grande e incontrollabile potenza informativa del web, limitandone l'accesso ai soli professionisti. Ovviamente solo in Italia. Perché il resto del mondo, paesi sottoposti a regimi autoritari a parte, tipo Cina (ci siamo anche noi?), è libero.Spero che i futuri sviluppi di questa proposta di legge  portino a più miti consigli, altrimenti le alternative sono chiudere il blog o scrivere da qualche server clandestino. Mi toccherà cambiare il titolo del blog in “L'angolo di Calamity Jane?”