L'angolo di Jane

L'eleganza del riccio - Muriel Barbery


Titolo: L'eleganza del riccio Titolo originale: L'helégance du hérisson Autrice: Muriel Barbery Traduzione: Emanuelle Caillat per la parte di Renèe e Cinzia Poli per quella di Paloma Casa editrice: edizioni e/o pag: 319 costo: 18 euro
Rieccomi di nuovo, spero in maniera permanente, con una recensione su uno dei libri più letti degli ultimi tempi. “L'eleganza del riccio” ,della francese docente di filosofia Muriel Barbery, svetta infatti in terza posizione nelle principali classifiche di libri, ma la cosa incredibile è che nonostante questo è davvero un bel libro: è scritto bene, pieno di ironia e ricco di colte citazioni letterarie, cinematografiche e musicali e se ancora non vi bastasse è perfino pubblicato da una piccola casa editrice, la e/o, che ha in catalogo libri che non sono certo da letture di massa. Quindi la domanda è: che ci fa in classifica? Sta forse per finire il mondo? E' l'inizio dell'era dell'acquario? Per caso in mezzo a questo medioevo culturale, politico e sociale sta per farsi strada un nuovo rinascimento?Riguardo a questo basta scorrere la classifica fino al secondo posto (cioè Fabio Volo) per capire che forse c'è ancora un po' di strada da fare, ma come tutti i lettori di questo blog sanno, io sono fondamentalmente un'ottimista.Le protagoniste di questo delizioso libro, dal linguaggio a volte solo un po' troppo forbito (mi ha fatto aprire il vocabolario un paio di volte e vi assicuro che non mi capita spesso), sono due, che si alternano nella narrazione nei vari capitoli: Renèe, coltissima portinaia con una passione segreta per i libri, l'arte e tutto ciò che è sinonimo di cultura e Paloma una tredicenne, che vive nello stesso palazzo dove Renèe lavora, dotata di una intelligenza ed una maturità al di sopra della media, decisa a suicidarsi nel giorno del proprio compleanno.Sia Reneè che Paloma, nascondono al mondo le proprie doti: discostarsi dagli standard e dai cliché è solo fonte di problemi in una società che apprezza solo il conformismo e per chi ama il bello è vitale non privarsi della propria libertà. Così Renèe, con una arguzia da vera snob, ama farsi passare da ignorante, mentre Paloma finge di essere solo una studentessa molto intelligente, celando invece una mente tanto geniale, quanto in effetti poco probabile in una tredicenneLe storie di Renèe e Paloma fanno da sfondo ad una ricca messe di aforismi e teorie filosofiche sulla vita, l'universo e tutto quanto (tanto per citare del tutto fuori contesto Douglas Adams) e a volte ho davvero avuto l'impressione che la storia sia solo un pretesto per esporle tutte, ma poiché sono decisamente interessanti direi che ne è valsa la pena.Unica nota dolente è il finale che avrei preferito diverso: per certi versi incredibilmente melenso e per altri fin troppo crudo e che forse toglie un po' di smalto a tutto il resto del libro, privandolo di armonia nell'insieme. La prima parte è infatti molto ironica, mentre nelle ultime pagine il libro mi è sembrato una commistione fra “Biancaneve” (per la presenza di una storia d'amore in stile disneyano) e i “Malavoglia” per la durezza con cui Muriel Barbery sembra tarpare le ali ai propri personaggi (come sia possibile lo scoprirete solo leggendo).La felicità forse è raggiungibile, sembra pensare la Barbery, ma solo per brevi attimi, se hai una mente capace di coglierla e qualcuno affine con cui condividerla, ma nessuno può averla per sempre.Piccola curiosità: questo libro è stato pubblicato con due copertine differenti: una rappresenta Renèe e l'altra Paloma.PS: Douglas Adams non era del tutto fuori contesto, infatti di recente ho scoperto, e ci tenevo tanto a dirlo ai blogger di passaggio (perché se non condividi la felicità con qualcuno è come essere felici a metà), che di recente è stato ripubblicato “Praticamente innocuo”, il quinto e ultimo libro della serie della “Guida Galattica” , fuori stampa da anni. E naturalmente ho colto l'attimo fuggente e me lo sono comprato. Spero che riusciate a condividere con me questo momento di bellezza :))).