L'angolo di Jane

Dracula - Bram Stoker


Titolo: Dracula Titolo originale: Dracula Autore: Bram Stoker Traduzione: Paola Faini  Casa editrice: Newton Compton  pag: 331Costo: 6 euro
Finalmente mi sono decisa ad affrontare il vampiro più famoso della storia della letteratura, faccia a  faccia con l'unico vero originale succhiasangue made in Transilvania: il Conte Dracula.Iniziamo dall'inizio: in libreria mi sono tagliata con la carta del libro, mentre lo leggevo mi hanno divorato le zanzare e ora mi sento debole e spossata, non ho fame e ho la gola in fiamme.Vi rassicuro sul fatto che non mi sono vampirizzata: ho un raffreddore micidiale, ma magari per un attimo a mezzanotte, quando il vento soffierà contro le imposte delle vostre finestre svegliandovi e una strana nebbia vi imperdirà una visione più chiara, vi chiederete con angoscia perché avete lettto proprio la mia recensione e  spero penserete terrorirzzati a me.Se mi vedete là fuori invitatemi pure ad entrare!Spero che la mia versione vampiresca però sia leggermente migliore del Conte Dracula che alla luce dei canoni di bellezza moderni non è esattamente quel condensato di fascino che il cinema ci ha tramandato: il Conte infatti non solo ha sempre i famosi canini in bella vista e le labbre di un rosso vermiglio, ma ha anche un alito micidiale che sa di marciume e, contrariamente ad ogni mia aspettativa, ha il viso decorato da lunghi baffi! Almeno però ha qualche lato positivo: se volete qualcuno in grado di rassettare una stanza  in meno di un minuto e di tenere in ordine un intero castello tutto da solo allora potete contare su di lui. Una colf vampira non mangia, lavora solo la notte quando voi dormite, riposa nello spazio di una bara ed è immortale. Se non ci tenete troppo alla vostra anima potete sempre farci un pensierino.Il buon Conte ha sempre avuto, in quasi tutte le sue versioni, un lato leggermente comico, che spesso nelle versioni che sono state rielaborate di questo romanzo è del tutto involontario, ma non credo che questo sia valido per  Bram Stoker : leggeri sprazzi di allegria passano come nuvole nello sviluppo della storia gotica principale, mescolando quotidianità e soprannaturale nelle vicende dei suoi attori. Dracula è un romanzo a più voci: è scritto infatti sotto forma di lettere e spezzoni di diari tenuti dai vari personaggi, attrarverso cui viene ricostruita tutta l'avventura del vampiro che decide di abbandonare la sperduta Transilvania per imbarcarsi, dopo centinaia di anni di tranquilla vita da vampiro di campagna, per la grande città, la più grande metropoli di fine ottocento: Londra.Jonathan Harker, un ingenuo avvocato londinese che si reca a casa del conte per curare alcuni suoi affari, sèil tramite attraverso cui “l'infezione vampira” arriva nella capitale inglese.Mi raccomando: se attraversate le campagne dell'Europa dell'Est e la gente vi scongiura di non visitare un certo castello, si getta ai vostri piedi piangendo per impediverlo e vi regala croci e corone d'aglio andate pure dritti per la vostra strada...Dracula è un vampiro dotato di gran buon gusto e quindi giunto a Londra morderà solo belle fanciulle e ovviamente tutte in relazione col suddetto Jonathan Harker.Leggendo questo romanzo ho avuto l'impressione che il vampiro sia una rappresentazione allegorica dei virus (sarà anche per questo che ho il raffreddore forse): il contagio si diffonde allo stesso modo, trasformando amici da sempre amati in fonte di pericoli mortali. Anche il fatto che l'aglio, un antivarale naturale, sia tradizionalmente un antidoto contro i vampiri sembra supportare questa interpretazione.A meno che ovviamente l'unica cosa che i vampiri temono davvero sia qualcuno con un alito più fetente del loro. L'antagonista di Dracula nel romanzo poi non è, come ci si aspetterebbe dall'inizio del romanzo, Johnatan Harker, ma un dottore, Van Helsing, rappresentante ufficiale della scienza, ma pronto a credere al soprannaturale quando questo si manifesta in tutta la sua forza malefica, un personaggio spesso, come il conte, piuttosto buffo.Nel complesso Dracula è un romanzo molto ben scritto e avvincente, che ha come difetti una fine forse troppo affrettata rispetto allo sviluppo del romanzo e il fatto che tutti i personaggi, scrivendo il proprio diario, sembrino tutti provetti scrittori, con grande uso di dialogo diretto in cui Van Helsing parla male l'inglese perché olandese. Difficile credere che chi tenga un diario sia in grado di ricordare tutti gli errori  fatti nel parlare da un'altra persona. Ma queste sono sottigliezza che si dimenticano in fretta, dopo pochi capitoli correrete anche voi insieme ai personaggi a caccia del vampiro! Sempre che il virus non vi contagi...