L'angolo di Jane

Twilight – Il film


E' in questi giorni in programmazione nei cinema, in contemporanea con le uscite in tutto il mondo, il primo film della serie vampiresco-adolescenziale più acclamata dal pubblico di lettori degli ultimi tempi: Twilight, tratto dall'omonimo libro di Stephenie Meyer (che ho recensito nel post n°334), in cui si narra dell'impossibile romantico amore fra la giovane Bella Swann e il bel vampiro Edward Cullen, un misto molto moderno fra il sentimentalismo dei romance e una gotico molto, molto soft.Con intrepido coraggio ho affrontato una prova in grado di far tremare i polsi ai recensori più intrepidi: una sala strapiena dove la sottoscritta probabilmente aveva il doppio dell'età media dei presenti, essendo il 99% del pubblico nfatti composto di adolescenti che, al contrario di quanto mi aspettassi, non erano quasi esclusivamente  femminili, ma equamente suddivisi ambosessi. La visione del film è stata in effetti piuttosto corale, con commenti urlati e ben udibili da tutta la platea.L'atmosfera era abbastanza trepida: avrebbe il film soddisfatto le attese dei fan del libro, i protagonisti sarebbero stati all'altezza della fama di bellezza e sensualità attribuita ai vampiri? Un applauso a scena aperta all'entrata del protagonista Edward (Robert Pattinson) mi ha confermato che il pubblico femminile aveva apprezzato la scelta del cast.I Cullen, i vampiri buoni immaginati da Stephenie Meyer che si nutrono solo di sangue animale, dovrebbero avere come requisito primario un fascino irresistibile perché, come i loro colleghi maggiormente dediti al delitto,dovrebbero essere in grado di ammaliare gli umani che,nonostante tutte le loro buone intenzioni, sono il loro cibo naturale. Nonostante la buona accoglienza riservata ad Edward devo però dire che la scelta del regista è stata diamentralmente opposta: rassegnatosi forse all'evidenza che trovare esseri umani di bellezza incomparabile ed in grado di recitare fosse forse un compito troppo arduo, o forse pensando che dare fattezze reali ai personaggi sognati da milioni di fan fosse impossibile,  ha democraticamente deciso di non seguire minimamente le indicazioni della scrittrice e le aspettative dei fan. La famiglia Cullen è infatti composta da attori bellocci, ma di una bellezza tutto sommato molto umana e terrena   e soprattutto con una sensualità pari più o meno, approssimativamente, allo zero assoluto, anche se quasi tutti i personaggi sono caratterizzati in modo da enfatizzarne lati simpatici : carine le scene ad esempio in cui i due inmamorati arrivano  a scuola insieme fra lo stupore e il pettegolezzo generale e anziché defilarsi, come è abituato a fare, Edward infila gli occchiali da sole,fa un sorriso (pallida eco del mitico sorriso sghembo dell'Edward della Meyer, però!) abbraccia Bella e afferma: “Se devo andare all'inferno tanto vale andarci in grande stile”; oppure quella in cui Emmett accoglie per la prima volta Bella in casa Cullen agitando il coltello con cui sta preparando il cibo per l'unica ospite umana.Molto adatta al ruolo invece  la protagonista femminile Kristen Stewart, sicuramente la migliore attrice della pellicola, anche se la sua Bella Swann è molto meno imbranata di quella immaginata dalla Meyer e con un velo di perenne malinconia sul volto. Molto adatto al suo ruolo anche Taylor Lautner nel ruolo di Jacob (era davvero simile a come lo immaginavo)A parte questi “piccoli” dettagli, il film è molto fedele alla storia originale e tutto sommato piuttosto godibile, se vi interessano un paio d'ore di puro intrattenimento. Ben fatta la scena in cui tutti i Cullen giocano insieme a baseball, con sottofondo la musica dei Muse (tanto amati dalla Meyer), in cui forse sono stati spesi metà dei non molti soldi investiti per gli effetti speciali del film. Proprio gli effetti speciali sono uno dei punti dolenti di questa pellicola: certamente si poteva fare molto di più, ma forse i produttori non erano del tutto certi del successo di questo primo capitolo della saga.. I vampiri della Meyer ad esempio brillano al sole come se ricoperti di diamanti, ma Edward in versione glitterata è inguardabile.Se siete fan della Meyer state attenti: all'inizio del secondo tempo si vede la scrittrice seduta al banco di un fast food in un cameo in stile Alfred Hitchcock .