L'angolo di Jane

Un luogo incerto – Fred Vargas


Titolo: Un luogo incerto Titolo originale: Un lieu incertain Autrice: Fred Vargas Traduzione: Margherita Botto Casa editrice: Einaudi pag: 392 costo: 18,50 euro
I vampiri stanno mietendo vittime in tutto il mondo. I primi focolai del contagio sono stati riscontrati negli Usa, colpendo prevalentemente adolescenti e giovani donne, ma ormai l'epidemia è inarrestabile anche in Europa e sta investendo tutti gli strati sociali senza distinzione d'età.Ultima vittima illustre: Fred Vargas. Naturalmente sto parlando dei vampiri in letteratura e della straripante epidemia di libri neogotici che li vedono protagonisti,nonchè dei loro appassionati lettori e lettrici.Anche l'ispettore Adamsberg, protagonista dell'ultimo libro della Vargas,è coinvolto infatti in una caccia al vampiro, in una storia in cui la scrittrice francese mescola alle indagini dello "spalatore di nuvole" quella di vari miti sul vampirismo europei. Due di queste storie risalgono al diciottesimo secolo e si perdono nelle sfumate nebbie della leggenda: si tratta di due casi realmente descritti da documenti ufficiali dell'impero austriaco avvenuti in Serbia, ma che vengono considerati fenomeni di isteria collettiva. Del resto se un ufficiale austriaco fa riesumare un corpo, lo brucia sulla pubblica piazza dopo avergli strappato il cuore e tagliato la testa, dopo essere stato magari minacciato da una folla impaurita da una misteriosa epidemia, non vi aspetterete mica che scriva ai superiori che forse si è esagerato un pochino? Probabilmente riterrebbe più dignitoso scrivere che sì, quello era proprio un vampiro.Un altro caso invece, quello con cui si apre il romanzo, è molto più recente e risale agli anni '70 del '900. Se è facile credere ai vampiri in un epoca sperduta nel passato, di cui rimangono solo parole vergate con una penna d'oca, un po' più difficile è crederci in un periodo storico in cui fotografie, filmati e registrazioni di ogni genere sono invece alla portata di tutti e nessuna prova materiale viene fornita in merito.Il caso in questione è quello del vampiro del cimitero londinese di Highgate. Nel 1969 il cimitero fu vandalizzato varie volte e alcune persone appassionate di spiritismo cominciarono a passare del tempo nei pressi delle tombe in rovina. Nel Febbraio del1971 uno di essi, David Farrant, disse di aver passato la la vigilia di Natale del 1969 nel cimitero e di aver visto una misteriosa figura grigia, una entità soprannaturale. Pubblicò la sua storia in una lettera spedita ad un giornale locale e chiese se altri avessero visto altrettanto. Fu tempestato di risposte: c'era chi aveva visto di tutto, da misteriosi ciclisti a donne in bianco svolazzanti. Fra coloro che risposero vi fu anche Sean Manchester che espose la sua teoria riguardo ad un misterioso vampiro che avrebbe abitato il cimitero, un corpo trasportato dalla serbia e sepolto due secoli prima, rifacendosi proprio ad una delle antiche leggende che ho citato prima.Sean Manchester propos,e qualche tempo dopo, di scacciare la misteriosa entità del cimitero ed il 13 Marzo 1970 organizzò una gigantesca caccia al mostro che durò un paio d'ore, a cui parteciparono decine di persone da tutta Londra, sccardinando i cancelli del cimitero, scoperchiando tombe e in barba alla polizia che non riuscì a fermarli. Gli aspiratni ammazza vampiri ricercarono qualche corpo non decomposto e che presentasse segni di vampirsimo L'unica cosa strana che trovarono fu una tomba vuota.Per diverso tempo Highgate fu teatro di strani ritrovamenti, fra cui anche il corpo di una donna morta, probabilmente dovuti a sette sataniche e folli assortiti che da allora in poi vi si ritrovarono frequentemente. Se dovete proprio farvi una passeggiata di notte in un cimitero londinese, io vi sconsiglierei di scegliere Highgate: i morti non hanno mai fatto male a nessuno, ma a quanto pare ci sono vivi con abitudini peggiori dei vampiri.Fred Vargas utilizza tutti questi miti, antichi e moderni, per dare corpo ad una moderna storia di vampiri. Ovviamente nella finzione del libro ogni particolare di queste vecchie leggende viene presentata come assolutamente reale, senza troppo spazio per il dubbio, in modo da creare la giusta tensione narrativa e far aleggiare lo spirito del gotico per tutto il volume.Adamsberg si trova con il fido Danglard in missione a Londra, per una specie di scambio culturale. Il caso, o forse la mano di qualcuno, fà in modo che i due francesi, accompagnati dal poliziotto inglese Redstock, siano condotti proprio di fronte al mitico cimitero di Highgate dove si trovano davanti ad una macabra scoperta: diciassette piedi tagliati, ancora nelle loro scarpe sono deposti di fronte al cancello del cimitero. Redstock classifica subito il ritrovamento come l'ennesima stranezza dovuta alle leggende sul cimitero, ma è anche l'inizio di una indagine a cui verranno collegati altri strani delitti in terra francese e in altri luoghi d'europa, facendo riemergere dalle loro ceneri antiche storie su vampiri.In quest'ultimo volume Fred Vargas crea un romanzo fatto soprattutto d'azione, disseminando indizi e false piste e tirando fuori particolari assai importanti della vita privata di Adamsberg, in modo da distrarre il lettore e impedirgli di giungere alla risoluzione del giallo prima del fatali ultimi capitoli.Anche se la moda gotico-vampiresca comincia forse a farsi un po' eccessiva, il libro di Fred Vargas come al solito non delude, rendendo questo volume assoulutamente imperdibile per tutti gli appassionati delle avventure dell'ispettore Adamsberg, soprattutto se non volete perdervi un pezzo fondamentale del complicato puzzle della vita sentimentale e famigliare di Adamsberg.Se vi interessa approfondire alcune delle storie di vampiri citate nel libro potete seguire questi link di wikipedia:http://en.wikipedia.org/wiki/Peter_Plogojowitzhttp://en.wikipedia.org/wiki/Arnold_Paolehttp://en.wikipedia.org/wiki/Highgate_Vampire