L'angolo di Jane

I sette calici dell'eresia – C.J. Sansom


Titolo: I sette calici dell'eresia Titolo originale: Revelation Autore: C.J. Sansom Traduzione: Gian M. Giughese Casa editrice: Sperlign & Kupfer pag: 597 costo: 20,50 euro
"I sette calici dell'eresia" è il quarto capitolo della saga che vede per protagonista l'avvocato londinese del XVI secolo Matthew Shardlake. Questa volta l'incorruttibile ex-riformatore è intento a risolvere il caso di morti misteriose, compiute da un folle che tenta di rappresentare un passo dell'Apocalisse in cui gli angeli di Dio riversano sul mondo le sette coppe dell'ira, provocandone la fine.Ancora una volta, come nei precedenti libri, l'autore affronta un altro aspetto della dissoluzione dei monasteri voluta dal Enrico VIII, in seguito alla riforma della chiesa d'Inghilterra, addentrandosi nella descrizione delle miserabili condizioni di vita dei malati privati delle cure offerte un tempo dagli istituti monastici e della vita degli ex-monaci costretti a tornare nella vita secolare. Tuttavia in questo capitolo Sansom si concentra maggiormente sulla costruzione del giallo rispetto al tentativo di offire un affresco storico, cosicché in effetti questo capitolo sembra leggermente sottotono rispetto ai precedenti volumi. Forse troppo blando il tentativo di illustare l'ultima fase delle peripezie matrimoniali di Enrico VIII, impegnato in questa parte della saga nelle trattative per le nozze con la sua ultima moglie, Catherine Parr, che si incrociano come sempre con le indagini di "mastro" Shardlake, anche se in ogni caso il libro è decisamente al di sopra della media nel suo genere.Se seguite questo blog da un po' di tempo, forse ricorderete che ho già recensito uno dei libri di C.J. Sansom (Il segreto della torre di Londra nel post n°234), autore britannico specializzato in gialli storici ambientati durante il regno di Enrico VIII.Se avete anche una memoria notevole forse ricorderete perfino che dopo aver letto diversi libri di questo autore ero molto curiosa di sapere per cosa stessero le iniziali "C.J." del suo nome e che avevo anche scritto una lettera alla sua casa editrice per venirne a capo (post n° 242), ma senza in realtà riuscire ad avere lumi in merito, in quanto mi fu scritto che l'autore era molto riservato a riguardo.Ebbene, dove non è arrivata la mia perseveranza deve essere arrivato qualcun altro, perché anche se nel volume de "I sette calici dell'eresia" non è riportata alcuna informazione aggiuntiva sullo scrittore, il database di due siti online di vendita di libri (Feltrinelli e BOL) riportano invece "Cristopher J. Sansom" come nome dell'autore, come si può notare dal reperto 1A, da me catalogato nel corso delle mie ulteriori investigazioni sul caso Sansom, qui sotto riportato.
Il mistero sembra parzialmente risolto, almeno alla lettera "C", ma datemi tempo, magari un altro annetto, e non è detto che non riesca a risalire (o che lo facciano altri per me...) anche alla "J", che evidentemente deve essere il punto dolente che ha spinto questo autore ad optare per un acronimo (Juan? Juseppino? Joker? Chi può dirlo!). PS: Con la potenza di internet e soprattutto per merito del commento di Naty (grazie Naty!) , che trovate fra le risposte al post, il mistero è stato risolto. Purtroppo è molto meno intrigante di quanto sperassi, visto che il secondo nome di Christopher J. Sansom è semplicemente John (che comunque è un bellissimo nome). Ora il caso è archiviato. Credo di dover fare ancora una un po' di pratica come investigatrice visto che la risposta era perfino su wikipedia (nella versione inglese)  :))))) (C.J. Sansom).Nulla ancora spiega perché tanto mistero sul secondo nome e perché quando ho scritto alla casa editrice non mi sia stato detto però....