L'angolo di Jane

Jane Austen e vampiri


Poteva forse sfuggire Jane Austen alla mania dei vampiri? Sembra che ancora una volta la mia scrittrice preferita sia vittima delle mode. Uno dei suoi primi romanzi, Northanger Abbey (L'abbazia di Northanger) non fu infatti pubblicato fino alla sua morte proprio perché sbeffeggiava la moda del gotico in letteratura, allora come oggi, imperante. La cara Jane aveva osato mettere alla berlina addirittura la Stephen King dell'epoca, Ann Radcliffe, adoratissima autrice di molti romanzi a tema soprannautrale ambientati in tetri castelli, anche se in maniera assai garbata ed elegante. La sua eroina Catherine infatti, avida lettrice di romanzi gotici, finisce per confondere fantasia e realtà, immaginando fosche trame dietro quelli si rivelano poi per essere comunissimi e meschini sentimenti umani. Tanto bastò però perché l'editore, a cui inviò il romanzo nel 1803, lo acquistasse con il preciso intento di non pubblicarlo mai. Alla morte della scrittrice il fratello Henry lo riacquistò per l'esatta esigua somma a cui era stato venduto, senza però menzionare il fatto che nel frattempo chi lo aveva scritto era divenuta  una delle scrittrici più popolari d'Inghilterra. Chiunque abbia letto Northanger Abbey non può che concludere che la Austen, pur avendo evidentemente letto una buona parte della letteratura in voga, trovasse il gotico un tantino ridicolo.Sembra quindi una beffarda ironia della sorte che oggi sia di moda pubblicare romanzi che abbiano per protagonsita Jane Austen e che, inevitabilmente, forse perché ancora una volta il gotico è di moda, la stessa si trovi spesso ad affrontare proprio quel soprannaturale che le ispirava più il sorriso che il terrore. Possiamo consolarci con il fatto che probabilmente la Austen avrebbe trovato la cosa divertente, visto che non era certo sprovvista di senso dell'umorismo.Io devo dire che trovo incredibile come chi usi la Austen come personaggio o si ispiri ai suoi libri, poi non si preoccupi minimamente di rispettarne la psicologia. In "Jane e la disgrazia di Lady Scargrave" di Stephanie Barron, romanzo in cui viene descritta una Austen detective, la scrittrice, che nei suoi libri mostra assai poca considerazione per la nobiltà, viene trasformata in una specie di beghina ossequiosa, onorata della considerazione di qualche dama importante. Inoltre proprio alla Austen, una donna così intelligente, vengono attribuiti sospetti su fenomeni paranormali. Ora sapete perché non ho recensito il libro!In "Orgoglio e Preveggenza"( recensito nel post n°260), un libro ispirato a "Orgoglio e Pregiudizio" di cui vorrebbe essere una specie di sequel, il soprannaturale è addirittura il cardine di tutto il libro, che è un classico esempio di gotico di ispirazione ottocentesca.Non considero nemmeno in questa lista "Orgoglio e Pregiudizio e Zombie" di SethGrahame- Smith (recensito nel post n°507) perchè qui la totale mancanza di rispetto del libro originale è proprio un intento dichiarato dell'autore.Ora però la Austen mania e quella gotica si sono fuse in un nuovo libro, pubblicato attualmente solo in inglese, dal titolo "Jane Bites Back" (gioco di parole fra mordere e tornare), di Michael Thomas Ford, che recita in copertina:"It is a Truth universally acknowledged that Jane Austen is still alive today...as a vampire"cioè, rabbrividiamo pure:"E' una verità universalmente riconosciuta che Jane Austen sia ancora viva oggi...come vampira!"Non  ho ancora letto il volume, quindi siccome al di là di qualunque cosa si possa pensare della mia obiettività a riguardo, sono una persona equa e non posso perciò esprimere un giudizio. Io stessa non credo al soprannaturale, ma non posso escludere la soprannaturale possibilità che questo possa essere un bel libro! Magari potrebbe anche far ridere! Su Amazon il volume ha buoni voti, anche se divisi fra chi lo ama e chi lo odia. Ancora una volta è certo però che nessuno abbia tenuto conto del parere della Austen sul gotico. Mi dispiace Jane, deve essere una specie di vendetta postuma della Radcliffe!