L'angolo di Jane

Il sangue di Faun - Nina Blazon


Titolo: Il sangue di Faun Titolo originale: Faunblut Autrice: Nina Blazon Traduzione: Valentina Parisi Casa editrice: Salani pag: 365 costo: 18,60 euro
In una città sull'acqua che ricorda molto Venezia, in un mondo fantasy in cui il tempo una volta tanto non è medioevale, ma sembra essere il risultato di un regresso tecnologico dopo una forte devastazione, dove residui della vecchia tecnologia si mescolano ad elementi magici, la giovane Jade deve affrontare un duplice mistero: scoprire l'origine degli Echo, le creature misteriose accusate di ogni crimine, dal sangue del colore dell'acqua, che sembrano comparire dal nulla per i vicoli cittadini, e capire cosa la attrae e la respinge nel bel Faun, che deve svolgere una oscura misssione per la la crudele sovrana Lady Mar.Il libro sembra proporsi lo scopo di mescolare fantasy e romance: molti elementi classciamente romance sono infatti presi in prestito dalla Blazon, scrittrice di origini slave che scrive in tedesco, per questo libro. Per chi non lo sapesse (potete consultare il post n°543 per avere ulteriori delucidazioni in merito), il romance è un genere letterario che fa parte del più vasto filone rosa-romantico, ma con scene più piccanti ed esplicite.Tra i tipici elementi romance presenti nel libro c'è ad esempiol'attrazione fisica irresistibile tra i due protagonisti, mista però a repulsione caratteriale. Non chiedetemi perché, ma in molti romance l'eroe maschile viene tratteggiato come magneticamente sensuale, ma allo stesso tempo con una insopportabile personalità, afflittà in gran parte dei casi da spocchia, boria, aggresività, talora perfino da disprezzo per la protagonista femminile. Riassumendo in termini più semplici e concisi, il protagonista maschile è quindi spesso "bello, ma bastardo". Sempre nel romance, capita spesso che più l'eroe mostri la propria bastardaggine, più l'eroina provi l'irresistibile impulso di saltargli addosso ( e non per picchiarlo). Qualcuno potrebbe obbiettare che casi simili si manifestino in verità anche nella vita (non posso darvi torto), ma nel romance si giunge a punte di estrema provocazione: vi verrebbe veramente voglia di prendere a randellate il protagonista maschile e di mandare di corsa quella femminile a frequentare un corso sull'autostima. Anche Jade e Faun sono inizialmente legati da questo rapporto di odio-amore, che viene vinto, più che da mediazioni caratteriali, proprio dalla irrefrenabile attrazione fisica.Altro classico elemento romance sta nel fatto che l'eroe, nonostante mostri spesso questo inspiegabile disprezzo per la donna che in realtà brama spasmodicamente (sì, la cosa è reciproca, si son trovati), sia poi molto protettivo nei suoi confronti, vegliando che la stessa non corra pericoli.In misura minore anche questa parte è presente nel libro, per i tentativi di Faun di proteggere Jade, ma rispetto al classico romance il personaggio di Jade è molto più indipendente rispetto all'eroe, dal quale non si aspetta alcuna "maschia" forma cavallaresca: è anzi essa stessa ad aiutare Faun.Pensato forse per un pubblico un po' troppo giovane per apprezzare o voler leggere però romanzi troppo espliciti, Nina Blazon sceglie il mezzo tipico dei film di un tempo: giunti al momento clou, c'è qualcosa che potrebbe essere definito come "dissolvenza e scena successiva", ovvero "io vi dico cosa potrebbe accadere, la vostra immaginazione faccia il resto". Quindi la strada del romance non è stata seguita fino in fondo: non farei comunque leggere questo libro ad un bambino, perchè pensato sicuramente per un livello che sia almeno "young adult".Personalmente ho trovato la parte romantica troppo invasiva rispetto a quella fantasy che, pur avendo ottimi spunti, risulta sicuramente sacrificata e poco sviluppata. Molti elementi rimangono non spiegati ed oscuri e la trama si sviluppa sul finale in maniera frettolosa. Il personaggio della cattivissima "Lady Mar", citata in tutto il libro,  viene ad esempio archiviato in poche righe. Il romanzo si adagia in una quieta mediocrità, sfruttando spesso molti stereotipi nella creazione dei personaggi. Non brilla molto nemmeno la scrittura, mediocre e poco evocativa. "Il sangue di Faun" non è certo un libro pessimo, solo molto tiepido: troppo ingenuo forse sia come fantasy che come romance.