L'angolo di Jane

Mr. Darcy, Vampyre - Amanda Grange


Titolo: Mr. Darcy, Vampyre Titolo originale: Mr. Darcy, Vampyre Autrice: Amanda Grange Traduzione: Marialuisa Bignami e Simonetta Orsi Casa editrice: Tea pag: 254 costo: 12,00 euro
Dopo gli zombie ( vedi alla voce "Orgoglio e Pregiudizio e Zombie), ora anche i vampiri hanno deciso di fare incursione in uno dei più celebri romanzi della letteratura inglese e mondiale: l'amatissimo "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen. Suppongo che l'invasione di campo sia dovuta al sovrappopolamento delle creature vampiresche nelle librerie. Lungi dal diminuire, l'impestamento vampirico continua a ritmo a sostenuto, occupando praticamente ogni spazio, con  scaffali e scaffali dedicati ai succhiasangue. Qualche tempo fa persino Neil Gaiman, ha dovuto smentire la notizia di essersi convertito alla causa del "canino affilato", giurando solennemente di essere in qualche modo sfuggito al contagio e di non avere nessuna intenzione di scrivere di vampiri. Quindi perché stupirsi se alla fine qualcuno, esaurite le trame a base di adolescenti "emo"(globinici), decide di rifugiarsi in qualche incrollabile classico?Amanda Grange deve aver pensato che Darcy, con quell'aria sfuggente e altera, dovesse essere un soggetto adatto allo scopo: eccolo quindi prontamente reclutato fra le schiere delle tenebre.Il romanzo prende le mosse dalla fine di "Orgoglio e Pregiudizio": Darcy e Elizabeth si sposano e partono per un lungo viaggio di nozze attraverso l'Europa. Qualcosa però rende Darcy incredibilmente elusivo e restio alle effusioni verso Elizibeth. Cosa sarà mai a rendere il nostro eroe così gelido verso la sua amata? Perché notte dopo notte, la nostra Elizabeth non riesce a godere delle gioie della vita matrimoniale? Eh, già che fitto mistero, un enigma da spaccarsi la testa: del resto chi è al giorno d'oggi che legge i ancora titoli dei libri quando li compra? Sarà forse il nostro Darcy...un vampiro? La misteriosa nebbia gotica di mistero che dovrebbe circondarci nella prima metà del libro, rendendoci partecipi delle paure di Elizabeth, è ovviamente del tutto vanificata dal fatto che come lettori siamo perfettamente consapevoli di cosa affligga Darcy. Quindi buona parte del romanzo, scivola inesorabilmente nella noia più totale. Ma se questo fosse ancora solo un libro noioso, non sarebbe la perla di comicità involontaria e cliché che è in realtà: pirati, vampiri veneziani, una setta segreta, una Elizabeth che, tormentata dalla propria apparente mancanza di sex-appeal, chiede consigli ad ogni sconosciuto gli capiti a tiro, anche di sesso maschile, su come  stimolare le attenzioni di Darcy, sarebbero più che bastanti per rendere questo uno dei libri più ridicoli che abbia mai letto. Ma c'è in questo romanzo una gemma di incomparibile fulgore: addirittura un antico vampiro, che Amanda Grange lascia intendere benissimo sia Dracula, perseguita la sfortunata coppia di sposini ed esige, al culmine della crudeltà, che Elizabeth gli conceda lo Ius primae noctis. In un certo senso questo libro riserva attimi di autentico "orrore estatico", che si passano a dirsi "No, non può averlo davvero scritto", per poi trascorrere un paio di minuti a rimirare la pagina, mentre le parole rimangono fisse al loro posto "Sì, l'ha scritto" e poi proseguire "No...non può essere". Credetemi, sono sensazioni che sconfinano nella trascendenza: ti fanno chiedere se certi libri sono davvero di questo mondo...Amanda Grange ha sicuramente perso l'occasione per scrivere un ottimo libro comico: c'erano sicuramente tutte le premesse che, sfruttate in una chiave non-sense, avrebbero potuto rendere questo volume addirittura epico. Invece il risultato finale, per l'ostinazione di questa autrice a tentare la strada del gotico, che certamente non le si confà, è quello di uno dei peggiori libri che abbiamo mai visto le luci al neon di una libreria. Da leggere solo se avete gusto per l'orribile ed il kitsch: in tal caso mi raccomando, fiondatevi a comprare questo gioello!