L'angolo di Jane

Fiore di Neve e il ventaglio segreto - Lisa See


Titolo: Fiore di neve e il ventaglio segreto Titolo originale: Snow Flower and the Secret Fan Autrice: Lisa See Traduzione: Federica Oddera Casa editrice: TEA pag: 335 costo: 8,60 euro
Molte donne sopporterebbero più di un sacrifico per raggiungere il proprio ideale di bellezza: eterne sessioni da parrucchieri ed estetiste,  allenamenti sportivi che impaurirebbero un atleta olimpico, saccheggi pianificati ad outlet di moda sperduti nel deserto, fino al rimedio più estremo di tutti, la chirurgia estetica.Eppure, in ogni epoca, niente è mai stato più effimero del concetto di bellezza. Cosa è davvero bello? Labbra a canotto, seni bombastici e chiome dopate da capelli estranei (extension) possono rendere una donna bella? Qualcuno risponderà di sì, magari con assoluta certezza, eppure molte cose nel tempo sono state giudicate belle e sarebbero oggi ritenute terrificanti.Nella Cina del XIX secolo ad esempio, ambientazione di "Fiore di neve e il ventaglio segreto", veniva ritenuto segno in di grande fascino e di incomparabile bellezza in una donna, il fatto di avere i piedi totalmente deformati, ottenuti mediante un procedimento che prevedeva che le dita dei piedi fossero spinte a piegarsi verso il tallone. Per ottenere questo risultato bisognava deformare il piede nell'infanzia, intorno ai sei o sette anni di età, quando le ossa erano più malleabili. A questo scopo i piedi delle bambine venivano fasciati arcuandoli. Poi, per diversi mesi, si spingevano queste povere bimbe a camminare sulle punte, fino a che le ossa non si spezzavano. Questo era l'unico modo per ottenere i cosiddetti "gigli dorati", piedi che ricoperti da scarpine, confezionate dalle bambine stesse durante il periodo in cui le ossa si spezzavano e si rinsaldavano, apparivano così piccoli da non essere più lunghi di una decina di centimetri. Ovviamente le bambine, e le donne, che avevano i piedi ridotti in tale stato non avrebbero mai più camminato in maniera normale per tutto il resto della loro vita, né avrebbero mai più potuto correre. Ma questo non sarebbe stato importante, perché tali donne non sarebbero mai più uscite dai ristretti confini della propria casa, trascorrendo  la gran parte del proprio tempo solo in una stanza, riservata esclusivamente al sesso femminile, intente magari a confezionare nuove scarpette. Grazie a dei perfetti "gigli dorati" si sarebbe potuto stringere un vantaggioso accordo matrimoniale, quindi qualunque sofferenza, in vista di tale conquista sarebbe stata ben accetta. Tutto sarebbe stato lecito: il fatto che in questa operazione morissero tantissime bambine, a causa di necrosi e infezioni, era irrilevante per la famiglia. Una donna con piedi grandi sarebbe stata brutta, ed una donna brutta era inutile, tanto valeva morisse. Solo le donne di ceti inferiori venivano risparmiate, perché nessuno avrebbe potuto lavorare con le estremità deformate, per giunta spesso affette da gravi micosi che si insediavano nel mezzo delle pieghe della pelle. Una donna elegante ed educata però avrebbe cambiato le proprie fasciature tutte le sere, cospargendo i piedi di unguenti e profumi. Poi avrebbe tenuto le proprie scarpette in ogni istante, anche nei momenti d'intimità. Questa usanza venne seguita da milioni di donne in Cina, per centinaia di anni. La rivoluzione rossa di Mao ebbe molti torti, ma almeno un merito: fu solo grazie ad essa che la pratica di deformare i piedi delle donne venne definitivamente abolita, perché si riteneva che farvi ricorso avrebbe "indebolito" il popolo cinese.Lisa See, scrittrice americana di origine cinese, racconta una delicata storia  femminile, che si snoda dall'infanzia alla vita adulta, fra due donne che hanno esercitato l'unico diritto ad una scelta libera che è stato loro concesso: quello di scegliere una amica per la vita, diventando cioè laotong. Giglio Bianco e Fiore di Neve non possono infatti decidere nulla della propria esistenza: le famiglie  hanno stabilito che i loro piedi verranno deformati, un giorno qualcuno deciderà per loro che uomo sposare, dove abiteranno, a che ceto apparterranno. Ma anche in una esistenza così limitata si possono ritagliare insospettati spazi di libertà, scrivendo ad esempio messaggi segreti in nu-shu, il linguaggio poetico e criptico, che solo le donne capiscono. Giglio Bianco e Fiore di Neve non possono usare  la posta ufficiale, o partire quando vogliono per un viaggio, ma anche un ventaglio, ornato con quelli che sembrano semplici decori, può diventare, se portato di casa in casa, un insospettato mezzo di comunicazione.La libera amicizia prende il posto della passione che non si può avere in un matrimonio di convenienza, e tutta la tenerezza e la comprensione di cui si ogni essere umano ha bisogno, vengono riversate in questo rapporto compensativo al femminile. Le aspettative e le delusioni non saranno meno grandi che in una grande storia d'amore, e quella fra Giglio Bianco e Fiore di Neve sarà una storia in cui non mancheranno pericolosi fraintendimenti, bugie e cuori spezzati, a dimostrazione che la gelosia è un sentimento che non investe solo le relazioni passionali.Lisa See descrive in maniera delicata e accuratissima, un intero mondo di sentimenti, di sogni prigionieri, di entusiasmi e dolori, attraverso due personaggi complementari e bellissimi, così ben descritti da riuscire quasi di udirne le voci e le segrete astuzie, insieme al fruscio di qualche ventaglio riposto in fretta.Una lettura forse in parte shockante, per le descrizioni del procedimento di deformazione dei piedi, ma anche una valida testimonianza di quanto alcune idee barbare possano venire accettate con noncuranza, quando alla base della società vi siano disuguaglianza e poco rispetto delle donne.