L'angolo di Jane

Stefi, ci si rivede, eh? - Grazia Nidasio


Titolo:Stefi, ci si rivede, eh? Autrice: Grazia Nidasio Casa editrice: Rizzoli pag: 154 costo: 18 € Note: si tratta di una pubblicazione a fumetti
Alzi la mano chi non ha mai letto il Corriere dei Piccoli! Non so quanti siete, ma so per certo una cosa: non avete idea di cosa vi siete persi! Pubblicato dal 1908 al 1995 il "Corriere dei Piccoli", o Corrierino, è stato una vera e propria istituzione per generazioni di bambini, che ha ospitato sulle sue pagine alcuni dei migliori fumettisti italiani. I (bambini) più antichi ricorderanno forse "Il signor Bonaventura", le cui avventure erano rigorosamente in rima (Qui comincia la sventura del signor Bonaventura...) e finivano sempre con la vincita di un milione, mentre magari coloro che appartengono alla mia generazione avranno in mente soprattutto "La Pimpa", "I Ronfi" e ovviamente la mitica "Stefi", la bambina di otto anni nata dalla fantasia della disegnatrice Grazia Nidasio (classe 1931), le cui vignette furono pubblicate sul Corrierino a partire dal 1976.Rizzoli ha recentemente pubblicato alcune delle storie più belle di "Stefi" apparse sul Corriere dei Piccoli in volume intitolato "Stefi, ci si rivedde, eh?". Non avete idea di quanto abbia amato questo fumetto:ho riletto questo volume a distanza di oltre venti anni da quando ero una bambina, eppure ricordavo ancora diversi degli episodi raccolti nel libro, che mi avevano particolarmente colpita da giovanissima.Sfefi, al secolo Stefania Morandini, è una normalissima bambina, di una Italia che forse non c'è più: un posto dove a otto anni la mamma può mandarti sotto casa a comprare il latte da sola, in cui i negozianti ti conoscono per nome, dove non ci sono computer e cellulari e la musica si ascolta con il mangiadischi.Stefi è anche una bambina curiosa, intelligente, spiritosa, a volte anche involontariamente, che non smette mai di fare domande agli adulti e che trova sempre una spiegazione fantasiosa per tutte le regole che è costretta a rispettare. Le preoccupazioni di Stefi sono imparare bene la poesia da recitare a scuola il giorno dopo, nascondere alla mamma magari il disegno dell'arcobaleno fatto sul muro della sua stanza, o trovare il modo migliore di realizzare un presepe a Natale.C'è un episodio di questo fumetto che racconta in versione piuttosto spiritosa la storia di Garibaldi e dell'Unità d'Italia, o di come la festa dell'Epifania sia stata prima abolita e poi ripristinata.Leggere Stefi significava trovare qualcuno come te che magari ti insegnava anche qualcosa di interessante, divertendoti.Stefi è molto diversa dalle supereroine e fatine moderne (vedi alla voce Winx), intente invece a impartire lezioni su come "ci si tiene un ragazzo" o "si mantiene la linea", a bimbe di nemmeno dieci anni. Stefi è deliziosamente infantile, come è giusto che sia, eppure non posso pensare se non con tristezza, che il suo è un mondo infinitamente più libero ed amichevole di chi ha la sua età oggi: nessuno (nemmeno io) lascerebbe mai un bambino fare spese da solo così piccolo ora, ad esempio.Questo volume è intriso per me di nostalgia, ed è quindi ovviamente bellissimo, ma indipendentemente da questo, le strisce di Grazia Nidasio sono davvero molto spiritose, e Stefi semplicemente adorabile: credo che questo fumetto possa essere apprezzato anche da chi magari non ha avuto l'occasione di conoscerlo prima.Una curiosità: la sorella sedicenne di Stefi, Valentina, è la protagonista di un'altra serie di strisce, chiamata "Valentina Melaverde", dedicata invece alla adolescenza, anch'essa raccolta di recente in due volumi da Rizzoli.Attualmente Grazia Nidasio pubblica una striscia settimanale di "Stefi" sul Corriere della Sera.Inoltre,e anche la Stefi si è modernizzata: ora ha anche un sito ( www.lastefi.it ) che raccoglie le ultime notizie sui lavori di Grazia Nidasio, e perfino un gruppo facebook.E' proprio vero: il tempo passa!