L'angolo di Jane

Splendide Mendax


Come tutti sanno ormai, ieri sera il sito Wikileaks, fondato dal giornalista ed hacker australiano Julian Assange, ha rilasciato in tutto il mondo una serie di documenti diplomatici, segreti o riservati, provenienti da alcuni archivi americani. Secondo Assange l'obiettivo è quello di promuovere una maggiore libertà di stampa, secondo i suoi detrattori è quello di agitare le acque internazionali a favore non si sa bene ancora di quali personaggi o organizzazioni. L'unica cosa certa è che tutto il mondo giornalistico, e non solo, è in fermento: migliaia di documenti verranno rilasciati nei prossimi mesi, causando non pochi imbarazzi a livello diplomatico.Ma non è per esprimere un giudizio di merito su questa operazione che ho scritto questo post, visto che è ancora troppo presto per dire quali ne saranno le conseguenze e i beneficiari, ma per sottolineare il fatto che l'intera vicenda sembra uscita direttamente da un libro di spionaggio, di quelli che tutti fino a poco tempo fa (me compresa) descriverebbero come irrealistico e quasi fantascientifico...tipo quelli di Dan Brown....La storiaE infatti il buon Dan ci aveva già pensato ( come ha scritto Arturo Corinto in questo articolo di Repubblica) descrivendo nel libro Crypto proprio l'assalto contemporaneo di un gruppo di hacker alla NSA (Nationa Security Agency) per rendere pubblici documenti top secret. Assange non è riuscito ad arrivare a documenti top secret (almeno al momento sembra sia così), ma mentre nel libro di Dan Browne alla fine l'allarme rientra, e le banche dati vengono salvate, qui invece il tutto sembra essere riuscito perfettamente ed in maniera eclatante.
I personaggiLa vita di Julian Assange è in parte avvolta nel mistero. Di lui si sa che è nato nel 1971, ma sembra non ne sia certa la data esatta di nascita (qui la succinta biografia di wikipedia italiano, e qui la più estesa di wikipedia inglese). Vive cambiando continuamente residenza, ha contribuito ha creare software open-source di vario tipo, fra cui uno per il port-scanning. Ha studiato fisica e matematica, ma non ha mai preso la laurea. Come hacker si fa chiamare Mendax (mendace, bugiardo), da una frase di Orazio "splendide mendax" (da cui il titolo del post).Ma la cosa incredibile per la sottoscritta è che assomiglia, nel look e nel colore dei capelli, ad un personaggio della serie di spionaggio Alias, dal nome di Julian Sark, interpretato dall'attore David Anders. Nella serie Alias, Julian Sark non fa altro che mentire e fare il doppio gioco.
L'ambientazioneQui sotto alcune foto dei bunker di Wikileaks in Svezia, dove sono conservati, per la favorevole legge svedese sulla libertà di stampa, i server da cui vengono diramate alcune delle informazioni del sito. In realtà nessuno sa con certezza dove siano altri server di Wikileaks, qualcuno ipotizza in Islanda (qui sotto alcune foto, e qui una fotogallery di Repubblica). Ma quello che vorrei farvi notare è: non sembrano usciti direttamente da un film di James Bond? E personalmente mi chiedo: chi ha dato tutti questi soldi a Wikileaks e a Julian Assange?
Conclusione"Ci sono più cose in cielo e in terra Orazio di quante ne sogni la tua filosofia" diceva Shakespeare in Amleto, ma tutto questo è così dannatamente ben scritto: ha i giusti personaggi, una storia che prende e la giusta ambientazione. L'unico problema è questo: è tutto vero? Io non ho ancora la risposta e penso che il dubbio, per cose di questa portata, sia più che leggittimo, sia indispensabile.