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L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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L'uomo che corruppe Hadleyburg - Mark Twain

Post n°946 pubblicato il 23 Dicembre 2012 da bluewillow
 

Titolo: L'uomo che corruppe Hadleyburg Titolo originale: The Man That Corrupted Hadleyburg Autore: Mark Twain Traduzione: Leonardo Gandi Casa editrice: Edizioni E/O pag: 124 formato: e-book costo: 0,99 €

“...Edward io sono convinta che l'onestà in questo paese è marcia come lo è la mia, e come lo è anche la tua. E' un paese gretto, un paese duro e avaro, e non ha altra virtù al mondo che questa onestà così decantata, e di cui tanto si riempie la bocca; e sono convinta, giuro, che se mai verrà un giorno in cui la sua onestà sia messa seriamente alla prova, allora la sua gran reputazione crollerà come un castello di carte.”


Queste le parole di Mrs. Richards uno dei personaggi la cui onestà sarà duramente messa alla prova in questo racconto satirico, pubblicato da Mark Twain nel 1899 su Harper's Monthly, ma scritto probabilmente nel 1898, mentre lo scrittore era costretto ad un tour di conferenze per recuperare il denaro perso nell'investimento per lo sviluppo di una macchina da stampa che avrebbe dovuto essere rivoluzionaria, la Paige Typesetting, ma che fu in breve superata dalla Linotype, più efficiente. Si stima che Twain abbia perso 300.000 $ in questo affare, corrispondente, secondo Wikipedia, ad oltre 8 milioni di dollari attuali.

Nonostante quindi, Mark Twain fosse uno scrittore capace di guadagnare non poco dai suoi lavori, la debacle economica non fu certo da poco. Unitamente ai gravi problemi famigliari (una delle tre figlie era morta e un'altra era malata di epilessia) la cosa deve aver portato Twain a riflettere sulla autentica natura umana e a persone la cui decantata onestà è spesso maggiore a parole che non in fatti.
Nella piccola cittadina di Hadleyburg, nota in tutto l'America per il fatto di essere incorruttibile ed onesta, arriva uno sconosciuto, un uomo di cui non sapremo mai il vero nome, intenzionato a vendicarsi di una offesa: tempo addietro qualcuno di Hadleyburg ha commesso un torto nei suoi confronti ed ora egli vuole colpire gli abitanti della città in ciò che hanno più caro, la vanità, distruggendo per sempre la fama di “incorruttibile” del piccolo centro.
L'uomo, moderno tentatore, quasi una versione del serpente del paradiso terrestre, lascia la sua esca, la mela gustosa a cui in tanti non resisteranno: un sacco pieno di oro, corrispondente a ben quarantamila dollari.

Tale somma viene dato in affidamento, una sera, agli anziani coniugi Richards, con l'indicazione che essi dovranno consegnarlo l'indomani, insieme a due lettere, al reverendo Burgess e rendere nota la ricerca del misterioso benefattore, con ricerche private o a mezzo stampa.
Lo straniero racconta di essere diventato estremamente benestante, questo perché un uomo di Hadleyburg, tanto tempo prima, gli aveva prestato venti dollari, vedendolo in difficoltà. Il beneficiato aveva subito speso i soldi sul tavolo da gioco diventando, per un colpo di fortuna, favolosamente ricco. Ora il misterioso forestiero vorrebbe restituire il favore con gli interessi, ma non ricordando il nome dell'uomo che gli prestò quel denaro, ha stabilito che esso spetterà solo a chi si ricorderà la frase che quella sera gli fu detta, quando i venti dollari gli furono consegnati.

Il denaro viene dato ai Richards, in quanto è nota la loro incorruttibile onestà.
I Richards in verità sono non poco tentati, ma impulsivamente Mr. Richards esce di casa e consegna il biglietto che annuncia la ricerca del proprietario del denaro, al direttore del giornale locale Cox. Anche quest'ultimo, impulsivamente, darà subito alle stampe la notizia. Ben presto, però, entrambi se ne pentiranno: sia Richards che Cox saranno tentati dal tenersi il ricco tesoro, ma ormai sarà troppo tardi.

In tutta la città ognuno si interrogherà sulla misteriosa frase del benefattore e quando delle altrettanto misteriose missive giungeranno ai diciannove notabili della città, coloro che sono considerati tra i più onesti dell'onestissima Hadleyburg, svelando loro tale frase, ognuno di essi sarà tentato di appropriarsi del denaro, nonostante tutti sappiano, in cuor loro, che l'unica persona che avrebbe mai dato 20 dollari ad uno sconosciuto, sia l'ormai scomparso Mr. Goodson, un uomo dal carattere indipendente e dalla lingua salace che non si era mai integrato ad Hadleyburg.

Mark Twain si diverte a creare un crescendo di tensione comica, burlandosi della più vantata virtù nazionale americana, il rispetto per l'onestà.
E' chiaro da subito come l'obiettivo sia mettere in luce l'ipocrisia degli “incorruttibili”, disposti a lottare e mentire, per accaparrarsi del denaro che non solo non gli spetta, ma ha addirittura una provenienza luciferina, essendo frutto del gioco d'azzardo.
Alla fine però, l'epilogo è piuttosto amaro: un cumulo di bugie e denaro provocherà un tale scombussolamento, che Hadleyburg deciderà di rinunciare non solo al suo motto sulla propria onestà, ma addirittura di cambiare nome.
Con la sua corrosiva satira, Twain fa di Hadleyburg il simbolo di una America perbenista, capace di mettere alla gogna chiunque non si adegui al suo sistema di valori, ma che nasconde, sotto la facciata splendente, moltissima ipocrisia e se non proprio la tendenza al crimine, almeno quella all'omissione nel compiere il bene.

Un racconto gustoso, anche se forse dalla morale un po' triste.

Note: questa edizione del libro esiste, al momento in cui scrivo, solo in formato e-book e fa parte della collana “Gli introvabili” di Edizioni E/O, dedicata a scritti non pubblicati da molto tempo.

Di Mark Twain ho recensito anche:

Il diaro di Adamo ed Eva


 

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