mi avvolgo su me stessa scendodove la desolazione è solo un vuoto muto un vento che suona silenziosi gemitiaccartocciata dove io sono solo iocrepe urlantidi solitudine s
e bruciano parole trattenutecome pugnali che adagioio affondo in mecon lentezza esasperanteper sentirne il lento conficcarsiper godere del dolore che mi provocoper riempire gli occhi del sangue nero che scorre almeno luilibero di essere quello che èlibero di fluirelibero di morire s
quando penso a questo postomi sento sprofondarerisucchiareavvolgeremi toglie ogni forzama al contempomi dona paceil mio inferno è un paradisoplacenta e madremi nutro di meconcepita nel mio buiomi partoriscomalatainfettaè un male antico che rinasce in meogni volta nuovo, ogni volta ugualesono l'incarnazionedel mio stesso doloreil conflitto è desiderare- con la stessa intensità -di amarmi, frutto del…
chiudo gli occhi dell'anima e anche se il mio sguardo è libero di vagareil buio mi avvolge tutto si attenuaintornomi immergonel mare nerolascio che la consapevolezza del mio corposi acuiscapongo attenzione su ogni piccolo doloreche s'ingigantiscemi toglie il fiatospade trafiggono la mia carnenon sono cheuna piaga urlantelacrime di sanguescivolano dagli occhila manosi fapesantenello scritturam'invade il doloree…
nel mio abbracciomi avvolgoeogni lacrima che scorreè veleno che allagaè acido che scioglieva a brandellila mia carnesi sgretolanole ossatravoltedall'impetuoso fluido neroche liquefai pensieririnchiusa in mecorrosa s
desiderarenon è possedereè sprofondarenell'abisso della mancanzascivolandolentamentenelle sabbie mobilidi pece neradel ricordoperdutodi qualcosa che non c'èche non hoscivolandolentamentenelle sabbie mobilidi sangue densodella mentedissolta desiderarenon è possedereè lacerazione s
senza pelle senza respiro senza personadietro questo buio null'altro che vuotosprofondare diventa un sognosempre al limite dell'orlo del precipizioperfido gioco d'equilibriocrudele con me stessain fondo buttarsi e cadere cadere caderesarebbe liberazione io invecemi costringo a sopravvivere s
il tormento offuscal'inquietudineècosì vastache non ne vedo i confinistrati di mascheresoffocanoquello che già non respira piùeppure è dolceabbracciare il mio doloreavvolgermiin me stessaaccarezzareuna ad unale mie piaghee riaprirleuna a unacon maniacale amoreper gustarne il nuovopulsare non mento:amo farmi malecon le scelte, i pensieri, le mani. s.
ogni lucemi spingepiù dentromi rintanocome un animale feritonel buio più buioconoscoil dolore dell'animaconoscoil piegarsi del corpoconoscolo spezzarsi dell'essenzasono stanca di cercar di colmare il vuotovoglio solovivere- morire morire morire -di questo vuotoincancellabile s
di giorno dormo, nella notte piango...oh, morte, vieni vicino a me! sii la sola per me, sii colei che rimane... congelati i miei fiumi, e malamente scelti, e le ombre attorno a me mi corrodono il cuore... oh, morte, vieni vicino a me e resta con me... ascolta il mio pianto silente... su di me…