il mio inferno

senza parole

precipito
in un pieno
senza parole

sono singulti
e
annaspamenti

scavo
disperata
senza fiato

tra le macerie

e quel che trovo
è solo questo

s

ascolta

ascolta

ha smesso di piovere
ma il bosco
non cessa
di gocciolare

sono le lacrime perdute
trattenute
negate
violate

di tutto il mondo
del mio mondo

ascolta

ha smesso di piovere
ma il ruscello
scorre
più veloce

sono i pensieri perduti
abbandonati
impetuosi
rifiutati

di tutto il mondo
del mio mondo

s

perchè

perchè

fuggire dal seme della morte 

perchè

recidere il fiore della desolazione

perchè

tentare di strappare la pianta del dolore

perchè

proteggersi dalle spire dell'inquietudine

voglio vivere la morte
coltivare la desolazione
nutrire il dolore
respirare l'inquietudine

per lenire l'assenza

s

...

non sono

che

una bussola

rotta

s

vorrei

vorrei avere
unghie
affilate
per recidere ogni filo
che mi lega
alla minima illusione

non c'è alcuna speranza
di far tacere
questo dolore
che mi spezza

sepolcro di me stessa
cadavere vivente

che non riesce a morire

s

mare nero

sulla rive di un mare
non fatto d'acqua

con gli occhi perduti
lasciando che il dolore
esca
dalla tana

e avvolga ogni granello
di me

avvolta
ricoperta
inglobata

divorata

eppure ancora viva

cosciente di non poter più respirare altro
se non catrame nero

fusa con il vuoto
posseduta dal nulla

annientata

s

fatuo

cosa si è spento
e
quando

debole luccichio morente
vacua luce

senza senso
senza calore

non c'è più fuoco
dietro il bagliore degli occhi

solo febbre malsana
che consuma

ed estingue

s

by this river-you and I-falling down down down

è inutile
ricoprirmi di corazze
o spine

non sono altro che

una bambola di cristallo

già scheggiata

s

assenza

l'assenza

lama
che scivola nel buio
dell'essenza

a ricordare che
sempre
manca un brandello
alla mia anima

o forse

manca l'anima
al mio brandello

s

disfacimento

passano

le emozioni
e i brividi

non c'è più nulla da respirare
non c'è più nulla da vivere
non c'è più nulla

assorbita
tra cenere dei miei fuochi fatui
inabissata
tra sabbie mobili dei miei vuoti

una maschera
che ricopre
l'assenza

null'altro

s

edera rampicante

s'avviluppa

lentamente scivola
tra asperità di pietre

allunga radici
penetra
s'insinua tra respiri

poi
scopre una crepa

apre il varco
di più
di più ancora

spargendo veleno

sbriciolando difese

dissolvendo barriere

ma

affondando in lui
fondendosi in lui
lo sostiene
e trattiene

-unito-

ogni suo brandello

s

respiro, trattengo l'aria e poi la lascio andare

è

un dolore che spezza

una parte d'anima
rimane

l'altra
scivola via
perduta

per sempre

s

pietra tra le pietre

ciotoli

in balia
dell'andirivieni
di onde leggere

non è la potenza del mare
ma la ripetitivà
che crea violenza

...

e labbra asciutte
tremano
al sapore del sale

mentre
occhi umidi
si perdono
in ricordi

s

vorrei

di vuoto
riempio il mio vuoto

di dolore
riempio i tuoi pensieri

vorrei
che tutto questo
scivolasse via dalle mie vene
riempiendo pozze rosse
in abissi sconosciuti

solo più silenzio

s

mare

tempi

a rallentatore
la mia vita

secondi più lenti

tutto ciò che scorre veloce
scivola senza più intaccare l'essenza

s

s

sepolcro imbiancato

bello da vedersi
fuori
ossa di morto e putridume
dentro

non c'è nulla
dietro questi occhi

non c'è nulla
dentro

pelle che ricopre il vuoto

s

consapevole

basterebbe un tuffo

in quel luogo
dove perdersi
dove sbriciolarsi
definitivamente

sentire il sapore
riempirmi dell'odore
e lasciarmi colmare

di vuoto
e cenere
e nebbia
e dolore
e solitudine
e niente

per implodere
devastata
dissolta
definitivamente

finalmente

s

briciole

le mie lacrime

sono gocce
che escono da una ferita

senza singhiozzi
senza lamenti

scivolano soltanto
come traboccassero
da un orlo
ormai colmo

vivono con me
vivono di me

s

ripiegata

spine

tra la gola e il cuore
bloccano respiri
pensieri

non c'è più nulla
da sussurrare

rimane solo il fischio del vento
che scosta
capelli dal viso

asciuga lacrime
non versate

s

amico di dolore

ogni onda

infrange le sue lacrime
su una riva
vuota

"in certi istanti
anche la morte
si distrae
si concede un battito
d'agonia
sviscerante"