angoloprivato

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Sembrava un luogo dove riposare, una piccola luce fungeva da richiamo nella notte scura.  Le ferite erano ancora sanguinanti . Le vene vedevano scorrerle dentro il veleno , i sapori erano metallici , lo sguardo si perdeva dietro ai sogni, sognava il domani senza orrori . Con una piccola lanterna si inoltrò nella foresta, intorno era il buio profondo della notte, vi era silenzio nella radura illuminata da tante lucciole e da grifoni appollaiati sugli alberi. La luce della luna illuminava i fili di mille ragnatele, da cui non voleva essere avvolta , erano appiccicose e temibili. Capì di essersi sbagliata,  non esisteva nessuna radura dove riposare la mente e il cuore, e uscì nella notte, sempre più buia, dall’intricata foresta, con la sua piccola lanterna piena di luce come compagnia. Adesso vive in una casetta su di una montagna, dove la portò il suo angelo, per preservarla dai dolori che solo l’umanità sà elargire con estrema facilità . Si alza al mattino guardando il domani, che l’accarezza piano per non spaventarla, e le cancella i ricordi di quello che è stato.