angoloprivato

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-" Sicuro!?'"- la domanda cadeva sulla sabbia del cortile interno e la rifletteva come uno specchio. "Sicurissimo,  non ho nulla da aggiungere"-. Fuori dalla casa, tutta bianca, dove il sole si stendeva come un leone sulla sua preda, impedendo con ferocia che qualsiasi  ombra la potesse coprire, portandole brividi di refrigerio. Il silenzio del deserto era la voce silenziosa di Dio. I due uomini con tuniche corte, che lasciavano scoperte le braccia coperte di tatuaggi e cicatrici, si diedero la mano guardandosi con rispetto negli occhi.Il più giovane dei due lascio il passo all'altro, che con una borsa pesante sulla spalla usci dalla porta nel sole cocente portandosi la mano sugli occhi per proteggerli, e senza esitazione a grandi passi si incammino sul sentiero visibile solo ai suoi occhi. Il saluto lo colpi con un tocco leggero nel cuore -" Sei il miglior guerriero che abbia mai conosciuto"-. Il giovane guerriero lo disse a gran voce, proiettando l'ombra di se stesso nella stanza e guardandolo andare via senti la forza del fanciullo che non si era assopita in lui, che avrebbe voluto corrergli dietro, e vivere le sue stesse avventure, battaglie, gare nelle arene. Il guerriero non perdendo il passo e girandosi leggermente gli gridò " Non il migliore, ma uno dei migliori e lo diventerai anche tu" Poi il silenzio del deserto l'accolse e il sentiero prese la via delle stelle.