angoloprivato

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Il paesaggio era pieno di grandi pietre tonde, che come covoni di fieno erano allineate su una terra rossa, fino dove iniziava a finiva l'orizzonte. Il cielo era arancione cupo con striature nere, l'aria era immobile, come se il vento avesse timore di lambire le pietre disseminate sul terreno.In un altro luogo, dove il cielo cambiava colore con l'umore della sua stella, grandi pietre tonde erano posate seguendo uno schema invisibile, fra le case, lungo sentieri, nelle piazze coperte dalla luna.All'improvviso in entrambi i luoghi, cosi dissimili fra loro, una nebbia viscida salì dal terreno, coprendo le pietre e quando si dissipò lasciò un alone sulla terra. Le pietre non c'erano più, come gusci vuoti guardavano il cielo, mentre esseri dalla pelle spessa, gialla e glabri intonavano tutti lo stesso canto.In due luoghi diversi, chi sotto il cielo arancione e chi sotto l'umore della stella, si lasciarono inghiottire dalla terra, i primi per ricongiungersi con la loro gente nelle città sepolte, i secondi pronti a dominare un mondo che non gli apparteneva si nascosero fra le grotte che scendevano al mare. ( forse continua) ^____*