angoloprivato

.


Infuriava una feroce battaglia, la polvere che si alzava al cielo rendeva l aria irrespirabile, insieme all odore di sudore e sangue. Dentro al cuore in un minuscolo angolo, non preso dalla furia della battaglia, c'era il desiderio di pace. I suoni che si udivano erano il canto mortale delle spade, le gambe avevano l elasticità dei giunchi giovani e la forza di una quercia, le mani tenevano saldamente l impugnatura della spada e la mente era talmente veloce che l arma si muoveva come se danzasse, prima di colpire.La notte colpi tutti come un pugno in faccia, risvegliando i combattenti dall euforia che ottenebra i sensi. Ognuno si ritirò nel proprio campo, non cosi lontano da non potersi trascinare anche coloro che in piedi non riuscivano a stare, pieni di sangue e lacrime che insieme si erano rapprese.Prese sulle sue spalle, già duramente provate dalle tante battaglie fatte,  un giovane soldato, che nella battaglia aveva perso il lume della ragione, e vagava inebetito,  raggelato dalla ferocia che aveva respirato fra coloro che cadevano uno sull altro.Lo portò dalla maga che li seguiva sul suo carro, addobbato con colori allegri e vivaci, che risplendevano fra il nero e il porpora della notte e degli uomini. La maga pulì con delicatezza il volto del giovane, mentre lui guardava quei lineamenti in cui rivedeva se stesso, e tenendogli le mani cercava di trasmettergli la forza che gli Dei gli avevano generosamente elargito.Nel campo si udivano i lamenti e i pianti di chi la vita la stava inesorabilmente per perdere, e i morituri con esili respiri invocavano colei che la vita gliela aveva data.La maga per giorni curò il giovane soldato, con pozioni magiche che alleviarono il dolore dell anima che aveva portato via la mente, in un mondo impenetrabile a tutto, non solo al dolore ma anche alla gioia.Il ruvido guerriero che come un padre si prese cura di lui, si trovò a pregare gli Dei che la ragione tornasse nella mente del giovane, che a lui fosse risparmiata la lotta che invece nelle sue vene scorreva infinita, e nel cuore il desiderio di pace prese il sopravvento su tutto, lasciando scorrere sul volto segnato una sola e unica lacrima.