angoloprivato

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Mentre si ripuliva dallo scontro, indugiando sulle braccia piene di cicatrici, uscito dall arena lasciava vagare i pensieri, ascoltando un canto dolce proveniente da una camera vicina: "Sto aspettando il prossimo avversario, lo aspetto al varco, o lui aspetta me, la cosa è indifferente , sono pronto"-. Era stato un anno di duri attacchi, sembrava che la sabbia dell arena non volesse lasciarlo andare...ma anche gli attacchi richiedono un utilizzo di grande energia, la sua era  sconfinata e la pazienza pure. Pensava -" So che vincerò perche io non posso perdere... non si è mai visto ne mai si vedrà:)...e usci nella luce lunare avvolto nel suo mantello caldo, con la spada nel fodero e la risata che riempi la strada.