angoloprivato

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Fini di raccogliere la legna che le serviva, nel sottobosco, dove piccoli rami si erano staccati dagli alberi e  lasciati andare verso la terra, come se sapessero che le erano indispensabili per tenerla al caldo e alla vita. Con la sua fascina si diresse alla casa, la porta era sempre aperta per i viaggiatori solitari e bisognosi di un rifugio dove riposarsi e rifocillarsi prima di riprendere il loro viaggio.Aveva udito tante storie di vita, ognuna unica e irripetibile e le portava tutte nel cuore, i volti segnati dalle intemperie incontrate durante gli anni trascorsi, ma con gli occhi che splendevano di gioventù.  Trovò la sconosciuta seduta con il capo appoggiato al tavolo, in una posizione di abbandono, si era addomentata. Per quanto silenziosa un pò di rumore lo fece, mettendo a posto la legna e incrementando il fuoco, che si ravvivo immediatamente.Preparò una zuppa che riempi la cucina di un buon profumo mentre la sconosciuta evidentemente sfinita continuava a dormire in una posizione di certo non comoda. Quando riapri gli occhi,  lei era seduta al tavolo e si apprestava a mangiare una scodella di zuppa fumante :" Ben arrivata, gradisci qualcosa da mangiare?.La sconosciuta rispose alla domanda con una domanda . :" Non hai paura? Non mi conosci. Sono entrata in casa tua e potrei avere cattive intenzioni. Le mise la scodella davanti e ignorando la domanda come se la considerasse inutile...:" Vuoi anche del pane? l ho preparato stamattina ed è con le erbette del mio orto. Sapeva di suscitare empatia con chiunque si approcciasse a lei, era uno dei doni che gli Dei le avevano fatto alla nascita, e pochissime volte il dono non era servito. :" Perche vivi qua da sola, lontana dal villaggio?". :" Perche sono fatta e nata cosi". Fu la risposta data gentilmente :" Io non ti ho chiesto nulla, neppure il tuo nome e mi pare che tu sia spaventata e non io". La sconosciuta si lascio andare, rilassandosi, verso lo schienale, si guardo intorno come non aveva fatto prima, troppo stanca per farlo, e disse semplicemente :" Grazie!". Fu cosi che iniziò una splendida amicizia, che fini solo quando la donna dai capelli di argento e il sorriso di Luna chiuse gli occhi tornado dagli Dei che l avevano creata.  La sconosciuta, di cui non dirò il nome, capì che erano gli Dei ad averla condotta li, ultima viaggiatrice solitaria, per chiudere gli occhi alla Maga che aveva vagato nel Tempo, solo per portarvi l arcobaleno.