anguillide

Il gatto tigre


Un giorno qualunque vidi un gatto tigrato, un gatto un po’ diffidente, che però nella sua diffidenza era alquanto bizzarro, si potrebbe definire una diffidenza affettuosa, a volte si dirigeva verso le mie gambe e strusciva i suoi peli contro i peli delle mie gambe, ma poi se io allungavo le mani emetteva strani rumori, strani miagolii strozzati e non voleva che lo toccassi…….da quel giorno lo chiamai Tigre, la sua diffidenza pian piano si trasformò in una certa familiarità, lo cercavo spesso e quando non lo trovavo lo immaginavo nascosto in un campo di granturco, oppure lo immaginavo nascosto sotto qualche cespuglio intento a spiare qualcosa o qualcuno….a volte la Tigre mi ha accompagnato nei miei deliri notturni e nei sogni si trasformava in una enorme fiera, ma quando mi svegliavo la Tigre era lì, in fondo al letto, tranquilla e dormiva e si rotolava e si prendeva le mie carezze effettuando acrobazie…è da 2 giorni che la Tigre non c’è più, è stata trovata in un garage, vicino a un pannello di plastica, sarà andata via con la sua solita fierezza, non ha voluto far vedere a nessuno la sua dipartita, è stato scorbutico e misterioso fino alla fine,mi mancheràMi piace salutarti con una delle poesie più belle che abbia mai letto...                                   Ode al Gatto( Pablo Neruda)                                                                           Gli animali furonoimperfetti, lunghidi coda, plumbeidi testa.Piano piano si miseroin ordine,divennero paesaggio,acquistarono in grazia, volo.Il gatto, soltanto il gatto apparve completoe orgoglioso:nacque completamente rifinitocammina solo e sa quello che vuole.L'uomo vuol essere pesce e uccello,il serpente vorrebbe avere le ali, il cane è un leone spaesato,l'ingegnere vuol essere poeta,la mosca studia la rondine,il poeta cerca di imitare la mosca,ma il gattovuole esser solo gattodai baffi alla coda,dal fiuto al topo vivo,dalla notte fino ai suoi occhi d'oro.Non c'è unità come la sua,non hanno la luna o il fioreuna tale coesione:è una sola cosacome il sole o il topazio,e l'elastica linea del suo corpo,salda e sottile, è comela linea della prua di una nave.I suoi occhi giallihanno lasciato una solascanalaturaper gettarvi le monete della notte.Oh piccoloImperatore senz'orbe,conquistatore senza patria,minima tigre da salotto, nuzialesultano del cielodelle tegole erotiche,il vento dell'amorenell'aria apertareclamiquando passie posiquattro piedi delicatisul suolo,fiutando,diffidandodi ogni cosa terrestre,perché tutto è immondoper l'immacolato piede del gatto.Oh fiera indipendentedella casa, arrogantevestigio della notte,neghittoso, ginnasticoed estraneo,profondissimo gatto,poliziotto segretodelle stanze,insegnadi unirreperibile velluto,probabilmente non c'èenigmanel tuo contegno,forse non sei mistero,tutti sanno di te ed appartieniall'abitante meno misterioso,forse tutti si credonopadroni,proprietari, parentidi gatti, compagni,colleghi,discepoli o amicidel proprio gatto.