terrarisonante

Le storie, le comprensioni delle parti.


La realizzazione dell'aspetto anima nel confronto con le forme realizzative dell'aspetto materico, in questa vita, assumono un valore distinto e differenziato. Nella lettura degli eventi che si susseguono dall'inizio delle nostre storie di vita, cioè da quando reimpiantiamo il seme nella terra, ci troviamo di fronte a due aspetti in parte collegati, ma autonomi e manifestativi di strutturalità diverse. Quello di cui parlo, uso definirlo da sempre con i termini coreografie e disegni. Le prime, di fatto, sono le storie visibili, percepibili, raccontabili, quelle che si prestano alle interpretazioni più o meno comuni, basate sulle proprie esperienze personali, soggettive, sui sistemi di credenza, più o meno dominanti. Queste sono le più difficili da contenere, nonostante siano le più visibili, in virtù del fatto che i sistemi di credenza tendano al dominio e alla sistematicità, intesa come forma che vuole definire una verità e renderla conformata e autonoma, un simbolo chiuso, a questo si aggiunga l'aspetto identificativo emozionale che funge da amplificatore, ed ecco che abbiamo un'operazione alquanto potente, generatrice di coreografie spesso debordanti nell'economia di una visione mediata anche da altri possibili aspetti interpretativi.                  Gli aspetti quindi, con i quali la nostra totalità di esseri umani entra in gioco nell'arco della vita, pur essendo altamente differenziati, assumono una compenetrazione difficilmente inestricabile, simbolicamente, le coreografie contengono lo spazio e sono governate dal tempo, mentre i disegni contengono il tempo e sono governati da spazi non ancora definitamente percettibili. Dall'inizio del secolo scorso un'accelerazione significativa delle comunicazioni relative ad una visione dei piani spirituali dell'esistenza,ha fatto si che la materia dello spirito sia via via penetrata nelle maglie dello spirito della materia, con forme diverse, ma intrinsecamente visibili, perchè rappresentanti un'organicità, quindi in qualche modo riconoscibili. Nella fattispecie, ciò nonostante, veniva richiesto perchè ne potessero derivare benefici concreti, un approccio personale interiore non solo teorico, ma precipuamente pratico, concernente la conoscenza della propria materia, della relazione delle dinamiche e dei fenomeni conseguenti appunto determinate sue manifestazioni, affinchè con questa fosse resa possibile l'unione con lo spirito. Operazione definita con il termine lavoro su di sé. Tanto si è detto e tanto si è fatto in questo ambito, oggi qualcosa è cambiato ed è tuttora in continua trasformazione, I piani dimensionali in gioco non sono più immaginalmente statici e definiti o definibili, Il sistema è caratterizzato  da una parte funzionale ( meccanicistica) ed una parte creativa(energetica). La difficoltà di una visione d'insieme è data anche da una comprensione dialettica che richiama a vecchie definizioni e descrizioni, ma soprattutto dal fatto che solo la nostra operatività personale ci può consentire di essere nel movimento sincronico ed armonico dell'insieme, perchè riconoscere la musica che sta suonando è possibile, al momento inspiegabilmente, solo quando siamo anche noi a suonarla.