terrarisonante

Tempeste esteriori


Oggi tempesta spettrale kin 219, nell'onda della luna magnetica, kin 201, raccontava un amico, maestro, portato qui  dal seme risonante, che  Merlino era scivolato sul gradino 208 e aveva dovuto ricominciare da capo la risalita, l'evoluzione, la purificazione per accedere al nuovo mondo, il gradino 208 corrisponde sullo tzolkin alla stella cosmica kin 208, la stella rappresenta la bellezza, il metterla in luce e cosmico è il senso del nostro essere qui come anime cioè quello che l'universo ha prospettato per noi. La luna magnetica,  kin 201, l'inizio della nuova onda rappresenta appunto il cammino attraverso la purificazione, quindi simbolicamente questa onda rappresenta per noi, secondo la sua chiave di lettura, la rappresentazione e i passaggi necessari per questo fine. Premesso ciò, la tempesta è il simbolo dell'energia, e spettrale il tono della dissonanza, a tal riguardo notavo ieri girando per qualche blog, che vi è stato qualche momento di attrito tra alcune parti, in merito agli argomenti trattati nel post, quindi osservavo questa rabbia, in qualche modo sorpreso, anche perchè stesso nella giornata leggendo un post su un altro blog, avevo commentato proprio ironicamente che lo scritto in altri tempi avrebbe suscitato grandi polemiche, e come sempre accade, le polemiche se vogliamo così chiamarle, le ho trovate dopo, appunto. Dicevo la rabbia, la rabbia è un moto interiore, con un aspetto fondamentale, essere il risultato di una attesa negata, è legata all'identificazione, in due modalità, una, più identificata con sè stessi, quando siamo arrabbiati con la vita in genere, e l'altra quando siamo identificati con il tema che la produca, in entrambi i casi, la rabbia resta la negazione di un'aspettativa, di un'aspettativa di qualcosa che secondo i nostri valori sarebbe dovuta andare diversamente, quindi alla fine di una mancanza di comprensione degli esiti, ovviamente su questo aspetto le credenze ed i sistemi pensiero correnti ci vanno a nozze, e attraverso la forma dualistica insita nelle nostre peculiarità umane, si aprono scenari o scenografie immense. Per tutte le manifestazioni umane possiamo però prenderci uno spunto alternativo, attraverso la natura e la naturalità fenomenica, in questo caso, attraverso il simbolo della tempesta, che abbiamo detto rappresenta l'energia, sappiamo che naturalmente una tempesta viene generata sempre da un insieme di fenomeni antitetici in termini fisici, generalmente dalla temperatura, ma anche dall'umidità, quindi dalla presenza di acqua, simbolicamente anche questo ha analogia con le nostre cose psichiche, ma c'è un aspetto della tempesta che raramente percepiamo quello che viene chiamato l'occhio del ciclone, cioè lo spazio dove vi è assenza totale di energia, il centro del fenomeno, dove mai si penserebbe che fuori stia accadendo tutto quello. Questo è il simbolo che noi dobbiamo sperimentare, perchè quell'energia sia un processo naturale e proficuo, quando si dice essere centrati si intende anche questo, il centro della tempesta è la tempesta, ma la tempesta è anche fuori, così come noi abbiamo uno spazio esteriore di manifestazione e uno spazio interiore, il passo è, la realizzazione del nostro interno, è quello che muove realmente l'energia, la direziona e rende utile la stessa, si può essere manifestamente arrabbiati esteriormente ma avere il collegamento con il centro, così come spesso si è arrabbiati esteriormente e quella rabbia rendere invisibile il nostro centro a noi stessi, questo tra l'altro è percepibile anche all'esterno di noi sia consapevolmente che inconsapevolmente, ed è questo che rende inutile la rabbia esteriore, spesso avviene anche che qualcuno proietti          l' inpercettibilità del proprio centro sull'altro, questo crea appunto dissonanza e tanto caos inutile, un pò come quando una tempesta più che servire al bisogno d'acqua della terra, la rende infertile con la sua violenza. A noi serve terra e acqua vento e calore nelle giuste forme e nella giusta armonia per vivere, lo stesso, semplicemente, per convivere.