terrarisonante

I passi della trasformazione


Allacciatore galatticoIl ciclo vitale comprende sempre dei passaggi, un attraversamento dimensionale che passa da stati e forme  di natura differenziata. La morte e la rinascita sono un passaggio obbligato per accedere al nuovo. Il tono galattico ci indica l'appartenenza delle nostre vie allo scopo della galassia nel processo cosmico. E' vero che siamo discesi dallo spirito nella materia per poterla apprendere, conoscere, penetrare, lavorare, e averne padronanza, e questa è la nostra storia umana, ma resta come fine di poter riaccedere agli spazi sacri del cielo per essere nella materia conosciuta e nello spirito di nuovo con un'arma in più per il procedere evolutivo. Ora se non si chiude definitivamente con le forme riguardanti quella discesa, l'apertura ed il passaggio al nuovo resta un'illusione, maya, caratteristica del nostro mondo. Il raccontarsi di spiritualità, il sentirsi saggi, il  creare forme che lascino intendere un'idea di valori e posizioni, di differenziazioni tra corpi menti o cuori appartiene ancora all'uso delle materie mentali, delle leggi che regolano le cose della materia, e se si sapesse realmente la struttura dell'universo, il suo scopo, e le nostre implicazioni dimensionate dentro di esso, questo sarebbe forse di gran vantaggio per la nostra consapevolezza e quindi per il lasciare andare il vecchio mondo materiale, e saremmo già nel nuovo, con il vantaggio di viverlo senza parlarne, di esserlo senza fantasie, ma questa è peculiarità umana e va come deve andare. Noi siamo delle cellule nel corpo della galassia, sullo stesso piano in cui il nostro corpo è formato di cellule, e' semplicemente questo che una volta percepito, ci darebbe le giuste dimensioni di noi, rendendo surreale ogni descrizione di sè, sia essa legata ad una improbabile deontologia spirituale, o al raccontarsi sulle espressioni esteriori delle nostre forme o ad indagare di improbabili inconsci e parti, crediamo verosimile che dentro il nostro corpo accada qualcosa del genere? che le cellule parlino di ego o di amore, o di conflitti, di pace o altro? che abbiano questa incredibile capacità di complicare le cose  semplici, che abbiano dimenticato il loro scopo, le loro funzioni? L'essere umano si trova dinanzi ad una porta, ad un portale, un passaggio nei mondi situati oltre il pentasensoriale, l'uso del nostro sistema materico, e solo quando decideremo di lasciarlo andare con il pensiero e con il fare che lo caratterizza, vedremo il nostro futuro e passato insieme e possiamo dire di essere nel presente, nel qui ed ora, al momento i nostri passi sono ben piantati nella materia e forse non c'è più niente da apprendere se non fare il passo successivo, e per farlo bisogna staccare le gambe da terra, muoversi verso e oltre quella porta. Tutto si muove attorno a noi e l'unica cosa che realmente  ci appartiene e alla quale apparteniamo è muoverci come fanno tutti i cosmi in evoluzione, al momento siamo come un meteorite , sia nelle nostre vite che nella vita del sistema che ci contiene.