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La sensibilità di Dio


La sensibilità è una condizione determinante nello svolgimento delle vite umane. La sensibilità è uno stato permanente, prodotto dall'essere consapevoli, che ha la priorità su qualunque manifestazione umana e sovraumana. La sensibilità non è una peculiarità del carattere o solo una modalità, una forma, ma è la qualità delle nostre materie lavorate come anime. Attraverso la sensibilità è possibile percepire lo stato dei luoghi di ogni essere umano. Essere sensibili significa possedere la visione di ogni cosa che entra in relazione con noi e di noi con lei, è uno stato dell'Anima e come tale può essere praticata e vissuta solo da coloro che scelgono la Via dell'Amore consapevole, della Luce. Questa realtà terrena e materica attraverso le credenze fa intendere che l'amore è bello ma provoca sofferenza, che si è troppo sensibili e si soffra, queste sono appunto solo credenze, nella realtà, così come l'amore, la sensibilità è frutto dell'essere collegati, di essere ispirati ai principi originari ed al loro funzionale significato nell'ordine universale, tutto quello che ci attraversa e resta nelle pieghe delle nostre anime procurate dagli stati grezzi delle materie, si manifesta in maniera duale, tanto quanto la dualità sia presente come pulsione istintiva del nostro percepire e manifestare. Cocreare la propria realtà e quindi quella attorno a noi, che coinvolge altre anime, passa dalla scelta irrinunciabile di affidarsi a Dio. Perchè noi siamo un'esperimento di Dio, tanto quanto siamo Dio che sperimenta sè stesso.