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Le anime gemelle

Post n°123 pubblicato il 06 Febbraio 2010 da donluisito

Molti conoscono il mito dell'androgino primitivo.. in tempi remoti si narra che sarebbero esistite sulla terra creature di forma sferica che erano allo stesso tempo maschio e femmina, cioè comprendenti oltre che il resto, entrambi gli organi genitali dell'uomo e della donna, e che avessero quindi, un certo potere, tale da sfidare gli Dei, questo determinò in Giove l'idea di dividerli in due, e così fu, rendendo quindi claudicanti le loro manifestazioni. Per questo, ancora oggi viene spiegato in forma leggera il senso che abbia la ricerca spasmodica e vitale nonchè antica, che donne e uomini conseguono per trovarsi o ritrovarsi. Questa idea tra l'altro è riscontrabile in molte tradizioni sia religiose che filosofiche, e riprende l'idea primaria che la creazione sia il risultato della polarizzazione dell'unità, in altre parole che l'1 viene scisso per potersi differenziare e quindi manifestare appunto attraverso la polarità, quindi attraverso le differenze, differenze complementari ovviamente. Ovviamente dico, ma in realtà assistiamo prevalentemente ad una sottolineatura delle differenze e quindi spesso ad una incomprensibilità degli eventi vissuti e quindi del relazionarsi tra quelle differenze. Questo perchè dietro al simbolismo, o meglio, davanti al simbolismo viene ad esserci sovente uno scambio dove i simboli non sono ben letti, a vantaggio di piani bidimensionali, cioè dove le due realtà vengono ad essere viste nette e separate. Distraendoci per un attimo dal quel piano bidimensionale, guardiamo il senso originario ed originale di questo evento. Non è sul piano fisico che si debba realizzare l'unione del maschile e del femminile, almeno all'inizio, ma sul piano psichico e spirituale, cosa significa questo, significa che quella divisione apportata si riferiva alle parti maschile e femminile intese nella loro piena e funzionale complementarità in un'unica sfera, quindi che la sfera fosse un unicum e quindi in grado di manifestare l'atto di creazione in ogni aspetto della sua esistenza, quindi ovviamente un potere illimitato. Il senso della nostra incarnazione ovviamente, non può fare a meno di lavorare sull'integrazione dei due principi, per questo infatti ci incarniamo materialmente in uno dei due, provenendo dall'alto dove siamo possessori di entrambe le polarità.  Veniamo qua ad imparare il bilanciamento, le sequenze, i movimenti dei due principi, perchè questa è la base dell'atto di creazione. Attraverso l'integrazione dei due simboli, che significano soprattutto amore (il femminile)     e saggezza               (il maschile) e ancora.. anima e spirito. A ben guardare, questa perenne ricerca rappresenta anche un'esigenza interiore di riproporre l'atto creativo, certo con forme estreme, snaturate di coazioni a ripetere, ma in maniera velatamente nascosta a ritrovarsi, a reintegrarsi, per questo spesso si è invasi da una profonda solitudine, dal sentire un grande vuoto, ma quel vuoto per quanto verosimile, non sarà mai pienamente riempito da nessuno solo con l'aspetto fisico, seppur coadiuvato da sentimenti sensazioni o emozioni transitorie del momento, perchè la natura simbolica rappresenta anche altro. L'anima gemella è una proposizione, una memoria, di carattere spirituale.  Per trovare l'anima gemella su questo piano, quello materiale, è necessario prima trovarla interiormente, non esteriormente, cioè lavorare e ricercare il principio complementare dentro e sopra di noi, è quell'unione che poi genera l'incontro in questa sede, un incontro che avverrà senza cercare, perchè quando si è pronti e sintonizzati, le altre anime che lavorano e ricercano la loro complementarità si riconoscono tra milioni, perchè c'è una luce che si accende, questo porterà naturalmente a condividere con gli altri, con tutti ,questo tesoro nascosto. La crescita insieme saggia e d'amore comprende la scoperta insieme di quelle parti complementari, nella semplicità dei simboli e del loro potere penetrativo nella materia densa dove ci muoviamo, tenendo presente che le posizioni sono un principio materiale e i valori un principio spirituale, questo significa in una sola parola, che quello che spesso ci fa sbattere la testa sul piano bidimensionale e polare è il confondere i simboli o non vederli nella loro funzionalità, il principio maschile viene prima di quello femminile, perchè così funziona la legge, ma questo non significa che sia più importante, così come entrambi i principi sono contenuti dentro di noi, e non sono legati al sesso che esteriormente manifestiamo qui in questa forma, una donna e un uomo si servono del bilanciamento e della complementarità per creare e cocreare oltre che per procreare a prescindere dall'identificazione che una parte distratta dal simbolo spesso dà a questo movimento vitale.

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Commenti al Post:
arej
arej il 06/02/10 alle 17:58 via WEB
mammma mia la sincronicità. bè, con te mi permetto di essere sufficient schietta xchè so che- da un certo livello in poi- i fraintendimenti non si pongono proprio perchè si comunica da un linguaggio che va oltre la dicotomia e le dissonanze. è come se con alcune persone il viaggio fosse sintonizzato. ciascuno nella sua situazione ma con una affinità di percorsi x cui si danno confronti su esperienze simili. come dire: ciascuno x la sua strada però ci si manda un fischio. Così mi sento, e siccome ho lasciato gli orpelli del dubbio e del trattenere, continuo. Sulle anime gemelle, ho scritto un libretto Issah Adamah, il link sta sul mio profilo. è là dico appunto i simboli, le metafore, le dinamiche, le tappe, i punti di arrivo. Tra le tante sollecitazioni del tuo scritto, che condivido e in cui mi ritrovo, sto su questo: “perchè c'è una luce che si accende, questo porterà naturalmente a condividere con gli altri, con tutti ,questo tesoro nascosto”. E sai xché ? stamattina nel dormiveglia , come sempre, è arrivato l’insight.. e mi sono vista così. Nn mi dilungo oltre. , nn è facile dire di sé certe cose ma t’assicuro che, se una cosa, un evento passa x quella parte del mio pensiero.. accade. E ho visto, e molto di più. A questo punto ritengo che la spinta a postare determinati argomenti ha una sua funzione che ancora nn mi è del tutto chiara, ma è logico… le cose si chiariscono mentre si fanno.Buon fine settimana
 
arej
arej il 06/02/10 alle 18:04 via WEB
ancora. dato che le anime gemelle sono un fatto di... creazione, noi diamo la consistenza, la valenza, la caratterizzazione, l'impronta al nostro essere anima gemella. viene da quella sfera, da quella identità comune che appartiene a quelle due/una anima gemelle...credo xciò che ad un certo punto bisognerebbe cominciare a dire.. a confrontarsi a definire come ci si sente, ci si vede, ci si vuole come anime gemelle.. niente ci casca sulla testa se nn quello che noi definiamo. sta a noi la portata e la qualità della faccenda, e questa sta già in noi, si tratta solo di lasciarla emergere. mi si riconferma che il momento è quello di un ulteriore passo di comunicazione tra un certo gruppetto di persone che ormai s'è creato. e mi dico che, se siamo a questi discorsi, siamo molto vicini alle nostre anime gemelle.
 
 
donluisito
donluisito il 06/02/10 alle 18:23 via WEB
...anime gemelle ha anche e soprattutto a che fare con i luoghi.. quindi con gli spazi.. e con il tempo, quindi con la sincronicità.. dove anche qua è un femminile ed un maschile che danno vita alle forme e alla loro creatività, come dici tu senza antecedere.. senza preordinare.. semplicemente cercando di stare nell'equilibrio del non ancora conosciuto..:-)
 
fantasy_forever
fantasy_forever il 06/02/10 alle 19:51 via WEB
che dire...io delle anime gemelle non ho ancora capito nulla, forse e' questo il mio problema piu' grave, associato al fatto che, quando ho letto che il maschile simboleggia la saggezza, ho esclamato un:" coooooooosaaaa???" che mi hanno sentita fino in Paraguay! Comunque, lasciando perdere gli scherzi, io credo che l'anima gemella, intesa proprio come "pezzo mancante" non esista e che anche il procreare, sebbene con amore, sia un istinto naturale del momento. Credo che nulla possa durare mai tanto a lungo da poter parlare di anima gemella, ma giusto di legame temporaneo, ci sono diversi gradi di "connessione" e col tempo cambiano, anche se non lo si vorrebbe. Questa comunque e' solo la mia esperienza e io alla fine, ho solo 30 anni, quindi mi manca ancora un bel pezzo :) Grazie, e' confortante leggere le tue parole
 
 
donluisito
donluisito il 06/02/10 alle 20:15 via WEB
Il senso delle anime gemelle appunto, non è solo l'idea che ci si fa nell'arco delle nostre esperienze terrene, o almeno, queste, dovrebbero avere un confronto con qualcosa di diverso degli ordinari sistemi di credenza, quindi proporre una chiave simbolica, alternativa, può essere un modo per osservare meglio quello con cui abbiamo a che fare, quando soprattutto sia un evento rilevante nelle nostre vite, o almeno come appare ascoltando e guardandosi attorno, lo sia in forma oggi quasi primaria, considerata la sovraproduzione di credenze, la ripetitività del ricercare, e la frequente ricaduta in territori dove si producano delusioni e restringimenti del concetto d'amare, in quanto alla durata, anche quella è relativa, perchè il senso del tempo è una concettualità legata alla materia, e qui si cerca con un respiro più ampio di guardare oltre, negli spazi dell'anima dove il tempo è solo mediatore di esperienza, ma non comanda o dirige gli eventi, in definitiva, diamoci una possibilità di un respiro più profondo e di una visione più allargata per stare meglio in spazi oggettivamente stretti, soprattutto quando il senso di quelle misure è detrminato dai limiti strutturali degli stessi.:-)
 
   
fantasy_forever
fantasy_forever il 07/02/10 alle 00:00 via WEB
Ok, posto che sia come descrivi, resta il fatto che, in questo contesto, quando si parla del concetto di anima gemella, si e’ in piu’ di uno a dover decidere come devono andare le cose e a me piace ancora pensare che sia qualcosa che ha a che fare con cio’ che non si puo’ definire o misurare e nemmeno dimostrare scientificamente. L’anima gemella, dovrebbe essere una sola, ma per quanto mi sforzi di crederci, mi rendo conto che non so se riusciro’ a sopportare i punti di incastro di qualcuno con la mia, ne’ se vorro’ mai infliggere tale sopportazione a una persona. Non parlo a caso, ma e’ difficile far capire, quanto sia dentro a questa cosa in questo momento. Buona notte
 
     
donluisito
donluisito il 07/02/10 alle 00:28 via WEB
E' comprensibile quanto ne sia dentro.. si sente.. ma l'invito dello scritto è proprio ad esserne dentro fuori dalla prospettiva ordinaria, quindi ad osservare dall'esterno senza implicazioni, i significati ed i significanti, perchè si possa avere una visione non parziale, intesa come una parte sola, quello che giustamente ti piace significa che c'è una parte in ognuno di noi che preferisce vivere le cose senza sapere e un'altra che vuole sapere o vorrebbe sapere tutto, in questo ambito e nello specifico i due aspetti sono mediamente divisi, i risultati sono per entrambi poco soddisfacenti quando le cose non vanno secondo i desideri e le aspettative, capisco che si preferisca una visione non razionale, che permetta di sognare e di lasciarsi andare senza piani prestabiliti, ma in realtà qua piani non ve ne sono, i simboli sono semplicemente informazioni, così come sono informazioni quelle che automaticamente entrano in gioco quando ci avviciniamo a qualcuno e iniziamo a relazionarci, la risultanza scientifica riguarda semplicemente l'osservazione di un fenomeno, così come altri fenomeni avvengono appunto in un normale incontro, di fatto l'anima gemella simbolicamente parlando non è unica, ma è unico il criterio di riconoscimento, quello del proprio essere, con un altro essere, quel racconto è appunto un mito, quindi parla analogicamente, non c'è una parte fisica che vaga nel mondo, ma tante parti speculari, ognuna con il proprio magnetismo e potenzialmente complementari, il problema appunto di essere qui, è che qui sia difficile disidentificarsi, sia difficile guardarsi muovere, sia difficile appunto lasciare che la nostra saggezza antica osservi i nostri movimenti, che riusciamo infine a collegare quella saggezza e quell'amore nelle manifestazioni quotidiane, appunto il maschile ed il femminile.
 
caddwychdoom
caddwychdoom il 06/02/10 alle 22:58 via WEB
Partendo col dire che il discorso di donluisito non fa una piega, desidero aggiungere che tale fenomeno - il tramigrare, il riconoscersi e il ricongiungersi delle anime gemelle al di sopra e al di fuori dello spazio e del tempo - è osservabile addirittura scientificamente. L'osservazione del mattone della vita, o un frammento di esso; il DNA. Come saprete, gli scienziati hanno osservato, pur non capendone il meccaninismo nè il perchè, genomi identici di frammenti di DNA diversi tra loro in un terreno che non permetteva alcun veicolo di trasporto (proteine ed altri fattori che permettono al DNA di spostarsi da un punto all'alto) si sono riconosciuti e si sono avvicinati come attratti da non si sa cosa e si sono ricongiunti tra loro. Affascinante, no? Gli scienziati le hanno definite "Le capacità Telepatiche del DNA"... La scienza conforta l'asserzione di donluisito; sia da un punto di vista spirituale sia da quello materiale; materia+energia+particella di Dio, il minuscolo frammento base della vita ti risponde Milord; hai ragione!
 
 
donluisito
donluisito il 06/02/10 alle 23:32 via WEB
Ti sono grato dell'integrazione scientifica, aggiungendo che la stessa fenomenologia è stata verificata in ambito anche fisico sulle particelle e ha prodotto risultati che hanno smentito le vecchie credenze, in buona parte funzionali al sistema controllato della scienza ufficiale, solitamente non entro negli aspetti materici e scientifici perchè per molti anni, quando la scienza ufficiale deteneva l'assoluto controllo, sia in ambito accademico che in quello razionalista di una larga parte di un certo sistema pensiero, ho sempre insistito che detrminate percezioni e visioni non dovevano essere secondarie rispetto a quella metodologia, ma viste o meglio sentite in una chiave analogica, quindi non potevano essere negate a priori in virtù di una preminenza e supponenza oggettiva di un aspetto solo, quindi dopo essermi sorbito un ventennio di derisioni, ho ritenuto che il tempo avrebbe fatto il suo corso e che quello che sentivo e vedevo non aveva bisogno di supporti.. purtroppo mi è rimasto questo distacco, pur ormai in presenza di un rovesciamento totale di quella "scienza" e di quel razionalismo, ad opera della scienza che chiamo illuminata, mi hai dato l'opportunità di chiarire un aspetto importante per me e ti ringrazio*_*
 
ilmonello2005
ilmonello2005 il 07/02/10 alle 00:12 via WEB
Caro maestro,io non so perchè,al di la di tutti i discorsi che si possono fare o integrare,tu mi dai pace e speranza...Nella mia ignoranza ti chiedo se si può parlare delle sfere di Democrito,che viaggiano divise finchè non trovano la loro parte cmplementare...Però a me è sempre sembrato che fosse più legato al caso che a una ricerca..Il fatto dell'infelicità in amore dilagante nei secoli,che noi ricordiamo nei casi famosi e poetici della letteratura e poi scivolata nello squallore e nell'orrore della cronaca odierna,non può essere legata al fatto che ci soffermiamo troppo sull'aspetto senza cercare la complementarietà dell'anima,l'affinità intellettiva?.A volte ci si innamora di un volto di un'espressione...Quando si poetizza raramente si elogiano i pregi intellettuali ma le forme esteriori di cui siamo innamorati...capita anche che l'aspetto di un essere(Non importa bello o brutto) che a noi fa scattare quel lampo che è l'innaamoramento si riveli una persona gretta,magari meschina,che non ha nula a che fare con i canoni della nostra logica,del nostro sentire...Eppure quell'amore non passa e si cerca in tutti i modi di incastrare quel "mezzo",qulla metà ricavandone una sfera distorta che non ha forma e non ha futuro...."Questo è l'amaro della vita;che solo in due si può essere felici...E che i nostri cuori sono attratti da stelle che non ci vogliono"(Edgar Lee master,Antologia di Spoon River) Scusami per il pastrocchio pseudo filosoficoletterario della mutua... ti abbraccio di cuore. Antonella
 
 
donluisito
donluisito il 07/02/10 alle 01:20 via WEB
Cara Anto, innanzitutto mi concedo la definizione di maestro, in quanto espressione del tuo talento di narratrice ed espressione della tua profonda e incisiva prosa, quindi una licenza poetica:-) per quanto riguarda i punti in questione, il caso e la ricerca sono due aspetti della stessa cosa, è caso tutto quello che risulta invisibile o poco visibile e ricerca l'osservazione dei casi, nel tentativo di trovare una riconoscibilità e quindi una ripetitività, quindi un'organicità e una definizione che abbia un significato, ciò premesso, l'affinità ha caratteristiche non solo intellettive, e l'aspetto esteriore al di là dei simboli imposti dai canoni culturali di bellezza, non è altro che una memoria che si risveglia, analogicamente simile a quella che sperimentiamo nel sognare, per cui ha a che fare con parti profonde e spesso sconosciute di noi, quello che viene chiamato inconscio da Jung, memorie, quindi particelle che rispondono alle leggi che regolano i loro movimenti, leggi a cui non ci è dato libero accesso, il fatto che quella ricerca appaia irrazionale e ci faccia dannare è una prerogativa abbastanza comune, e deriva appunto dal magnetismo che parti di noi inconsce emettono o attraggono perchè questo serva a comprendere e a comprenderci attraverso determinate esperienze, portare l'inconscio in superficie significa appunto illuminare quelle zone che lavorano nell'ombra e determinano scelte distorte e senza senso rivolte a persone apparentemente estranee a noi, non esistono stelle che non ci vogliono ma solo deviazioni necessarie per comprendere meglio la strada che porta alle stelle, si è felici in due quando quel due sono la nostra parte maschile e la nostra parte femminile che si riuniscono, da quel momento tutto cambia e la visione e il senso di un amore è rappresentata da due parti integre che si uniscono e non più da frammenti sparsi di parti che improbabilmente provano ad appoggiarsi ognuna alle proprie incompletezze, questo è solitamente una relazione ordinaria, una compensazione continuata. spero di essere stato di aiuto un abbraccio:-)
 
   
caddwychdoom
caddwychdoom il 07/02/10 alle 01:43 via WEB
Fantastico, Milord. Con questo passo hai completato in chiave naturalista il tuo pensiero originale del post. Lo hai reso evoluto. L'osservabile intuito in precedenza dà forza alle intuizioni future e le visioni aperte... Il tuo cammino verso l'Arca si fa concreto....
 
     
donluisito
donluisito il 07/02/10 alle 10:56 via WEB
Grazie Cad :-) ci tengo a precisare che lascio semplicemente rimbalzare quello che mi giunge, il mio cammino evapora nell'arco di qualche minuto so solo che provo solo ad essere dove dovrei per il tempo necessario al servire, e già così non è poco;-) per l'arca si vedrà..
 
   
arej
arej il 07/02/10 alle 10:30 via WEB
In questo momento di passaggio le anime gemelle hanno anche un grande potere a servizio delle anime, hanno la possibilità di favorire e velocizzare le tappe del passaggio xchè si attiva una grande energia e xchè si canalizza eros, l’energia vitale più potente xchè Una con la vita, la natura, la Terra e il cosmo. Ma tutto questo va consapevolizzato e canalizzato, c’è un… rigore… da osservare (ossia una serie di condizioni) che è proprio di ogni UNITA’ gemellare, è il paradigma di quella coppia - unica e originale - di anime gemelle – è un aspetto che si spiega bene anche con lo zohar nel rapporto delle due sefirot Forza/Bellezza -. Questo rigore – osservato – attira e canalizza la grande energia che attraversa il programma e progetto della coppia anime gemelle. Allora sì, c’è il pieno sevizio alla comunità in questo momento. Io questo, lo so, l’ho anche parzialmente e potenzialmente vissuto… è sfuggito. È sfuggito? O doveva darsi altro spazio-tempo x ampliarsi e potenziarsi ancor più? Non lo so. C’è anche il discorso del tempo, della durata, del fatto che forse molte sono le nostre anime gemelle e con ognuna facciamo un pezzo di strada. Nel Mondo Nuovo le situazioni della Terra non sono più eterne, assolute, proprio xchè, finalmente, siamo ben coscienti che ogni esperienza è “illusione” che serve, è relativa e funzionale al cammino dell’anima. Ma certo sarà un andare e venire dalle situazioni con leggerezza non più dalla sofferenza, xchè la memoria è ripulita. E anche xchè l’assoluto è qui, siamo noi, non si dà un altro luogo dove essere assoluti (vedi nirvana e paradisi vari…). Si tratta di fare nostro e muoverci dalla presa di coscienza che - creo le esperienze - volendole vivere da anima gemella e così mi arrivano. Caro donluisito, spero tu non abbia problemi sul fatto che io sia così esplicita e esposta nel mio dire. Mi sa che non le messaggerie(come inizialm pensavo) vanno usate, ma il web- ciò che prima è stato impedimento e boicottaggio - il web diventa la piattaforma da cui dire ciò che si è e che può servire ad altri. Quelli che sono su quest’onda arriveranno, da te, da me, da chi sta parlano dal.. portale, dal punto di passaggio. Più tardi metterò questo commento anche da me e metterò il collegamento col tuo post. Va bene? Buona giornata. Più tardi torno sul fatto del.. disentificarsi
 
     
donluisito
donluisito il 07/02/10 alle 10:48 via WEB
Condivido ed aggiungo, la multiplicità del "gemellaggio" come potere dell'eros è ovviamente universale e richiama le funzioni del centro sessuale, energeticamente parlando, quelle funzioni al servizio della creatività, intesa in senso lato, visto l'attraversamento e la claudicanza di certi passaggi pratici, credo necessario valutare quindi, che questa energia sia veicolata verso un insieme pluricellulare di risonanza, almeno questo sento, e lasciare per un attimo andare la concettualità di coppia, non è un invito orgiastico ovviamente;-) ma una trasformazione dell'androgino, del suo simbolismo, in una chiave di corpo cellulare, dove ogni parte riconosca la sua operatività a beneficio di un corpo che dovrà congiungersi al sole, oggi Sole magnetico.. il sole ci chiama e così vedo...
 
     
caddwychdoom
caddwychdoom il 07/02/10 alle 11:50 via WEB
E' semplicemente il significare della Primavera... Un potente e immane orgasmo che Gaia si concede e concede alle creature che poggiano sul suo ventre... Universale, la sessualità, sia essa gemellare che non... Poi l'Orgasmo Spirituale chiama ad un livello tangibile superiore....
 
     
donluisito
donluisito il 07/02/10 alle 12:08 via WEB
si.. chiamiamolo anche risveglio dopo un freddo e piovoso letargo.. analogicamente dell'eterno ciclo e oggi guardando al momento propizio.. che sia primavera..
 
     
arej
arej il 07/02/10 alle 14:20 via WEB
torno sui passaggi del lasciar andare la concettualità di coppia e sul disentificarci. È innanzitutto questione si specchi e ben sappiamo che la camera degli specchi è sempre in ri-formulazione. Ovvero ad ogni tappa cambiano gli specchi xchè cambio io. La dinamica delle specchio è la via x conoscermi ed evolvermi. Finché arrivo all’identità nn più spettrale ma cristallo, di radianza, cosmica, UNA, e qui finalmente proietto e creo dalla libertà e integrazione quindi dalla serenità. I passaggi vanno fatti sul filo della forza e della funzione. Ovvero: ogni esperienza, ogni frammento di anima gemella è catalizzatore di una forza che traggo da me e questa è la sua funzione. Si esce quindi dal discorso coppia - sentimento - appartenenza e quant’altro. Si è incastrati in un … incastro fintanto che io rispecchio il limite dell’altro e l’altro rispecchia il mio. Il superamento sta nel riconoscimento individuale o reciproco della dinamica specchio (disentificazione). E qui c’è o il cambiamento e proseguimento- dal nuovo riconoscimento reciproco- o l’immettersi in relazione con altri frammenti di anima, secondo il nuovo livello fino a che si arriva ad integrarli tutti . Il riferimento x poter fare i passaggi e andare oltre deve essere un obiettivo più alto, profondo, intenso, come si vuole, ovvero: avverto in me un altro livello di me e questo spinge, che io lo voglia o no. Qui si tratta di essere arrendevoli al processo.
 
     
donluisito
donluisito il 07/02/10 alle 18:59 via WEB
Ecco.. arrendevoli al processo... questa è la frase chiave.. almeno questo sento..quello che arriva è già tanto, ed in forme mutevoli e anomale, c'è tanta roba anche che appare ma non è, l'attenzione deve essere alta ma allegra, seguire le onde, queste onde richiede nuove giunture ed elasticità mai provate..personalmente mi muovo tra il levare ed il battere come si usa in certa musica, anche una nota sola, va messa bene..andamento lento per essere dentro il ritmo..;-)
 
     
caddwychdoom
caddwychdoom il 08/02/10 alle 22:58 via WEB
Ma nel corso naturale delle cose le anime gemelle si cercano, si riconoscono, si trovano e si ricombinano. Come nel DNA... "Ciò che si cerca, si trova quando si smette di cercarlo"
 
   
ilmonello2005
ilmonello2005 il 07/02/10 alle 14:03 via WEB
Fantastico...Certamente la tua spigazione è magistrale..E' vero...certe espressioni di un volto che risvegliano un sentimento si attaccano a qualcosa di così profondo dell'inconscio che risvegliano una tempesta..Per farti capire meglio,ti dovrò raccontare un po' di me..Spero di trovare un aiuto,maestro,forse la comprensione porta alla guarigione...Non so...Sei dei Pesci,come me..Io il primo marzo.Tu? ti abbraccio. Posso permettermi?-----Mi permetto... Ti voglio bene- Anto.
 
     
donluisito
donluisito il 07/02/10 alle 19:08 via WEB
Certo che puoi.. parliamo alla fine d'amore..:-) certamente la comprensione porta alla guarigione, ma anche l'essere dentro è simbolo di guarigione, il primo passo è essere dentro il fatto, guardandolo da fuori, Antonella parla di lei, con lei, per lei, e allo stesso tempo ognuno smuove le sue cose, in realtà condividiamo il gioco della vita,ci raccontiamo storie, perchè le storie sono il tessuto, la trama dove le anime ritrovano il loro disegno originario. sono del 16 ultima decade.. ti voglio bene anch'io*_*
 
     
ilmonello2005
ilmonello2005 il 08/02/10 alle 01:28 via WEB
Buonanotte ,maestro;L'uomo che è venuto a indicarci il cielo ma che tutti guardavano il suo dito,mi ha mandata sul tuo blog...Son sicura. Un'abbraccio fortissimo.Anto
 
     
donluisito
donluisito il 08/02/10 alle 09:24 via WEB
Un sorriso..*_*
 
     
caddwychdoom
caddwychdoom il 08/02/10 alle 23:02 via WEB
E' il moto all'interno dell'Arca, dove ognuno muove il suo facendolo convergere verso il proprio di altri fino a creare una coscienza collettiva che si esprime poi in forma semplice... binaria...0 1 ... e via di seguito... Raggiungere la Consapevolezza
 
     
donluisito
donluisito il 09/02/10 alle 10:09 via WEB
Quello che si sta tentando di lanciare...? sorrido :-)
 
deainfinita
deainfinita il 07/02/10 alle 10:43 via WEB
...in ognuno di noi c'è una parte maschile e femminile...cercare l'equilibrio è una situazione antecedente alla nostra vita...ma a volte le cose sono così naturali...che vanno a d incastrarsi amorevolmente in un unica persona. Un sorriso per augurarti una buona domenica
 
 
donluisito
donluisito il 07/02/10 alle 10:49 via WEB
La naturalità ha la priorità sul resto ovviamente.. un sorriso dea:-)
 
stellina_doro
stellina_doro il 09/02/10 alle 15:55 via WEB
grazie, un abbraccio...da una meteorite... :-)
 
 
donluisito
donluisito il 09/02/10 alle 16:03 via WEB
^_*
 
canzonedellaterra0
canzonedellaterra0 il 09/02/10 alle 19:19 via WEB
che altro dire, immaginare che la consapevolezza dell'umanità possa entrare nell'Uno con l'aiuto di quest'onda di pensieri che si espande ad abbraciare il pianeta Madre, molto bello, grazie ciao
 
 
donluisito
donluisito il 09/02/10 alle 19:52 via WEB
Si molto bello.. un pò di luce, un pò di sole.. un sorriso*_*
 
safira_1969
safira_1969 il 10/02/10 alle 16:08 via WEB
Che dire meravglioso questo post che conduce al risveglio a quella spirale in espansione a cui tutti apparteniamo.Un abbraccio affettuoso.Katia
 
 
donluisito
donluisito il 10/02/10 alle 16:48 via WEB
Un sorriso cara amica*_*
 
xvaghestelledellorsa
xvaghestelledellorsa il 11/02/10 alle 01:16 via WEB
Hai fatto filosofia e logica e ragionamento... sopra un sogno! Ma sia pure, che questo sogno, creduto impossibile, abbia pure una base naturale, razionale, sarà allora più facilmente possibile. Per un atto di fiducia, voglio crederci.
 
 
donluisito
donluisito il 11/02/10 alle 12:27 via WEB
...tutta la nostra vita è un sogno... quello che si sogna dipende da noi..ora anche la scienza l'ha dimostrato, a noi non resta che viverci i sogni in cui crediamo, i simboli ci parlano se sappiamo e vogliamo ascoltarli, del nostro sognare, le coincidenze, i miracoli, i sincronismi sono il risultato della corretta lettura dei simboli, manifestazione delle leggi spirituali, delle leggi dell'universo *_*
 
arej
arej il 11/02/10 alle 20:55 via WEB
Sono una donna, soprattutto, e so che , se voglio avere davanti a me la mia anima gemella io debbo trarre da me il mio maschile. Così ogni giorno creo questa parte di me e la creo in sintonia con me, complementare. lo posso fare, è un ricordare che ogni giorno ri-attualizzo, in fondo con lui/lei condivido il paradigma di fondo del mio del DNA, con lui ho deciso il viaggio, con lui/lei ho già danzato chissà quante volte nel cosmo. Invento- ma tanto è un ritrovare - sintonie, interazioni, dinamiche.. piccole e grandi cose. Costruisco spazi e tempi,, occasioni di complicità e di gioco. Con chi? Con me stessa e mi faccio compagnia, mi accompagno, mi ascolto. Faccio x me quello che voglio faccia la mia anima gemella. Cosi’ già vivo il sogno e pian piano non solo lo desidero e lo penso ma anche lo… sento. e mi sento bene, sono contenta, mi accorgo che mi integro, non mi manca niente perché non c’ è una parte che mi manca, già è con me. e funziona. Ma io sto in piedi da sola, non vivo simbiosi, aspettative su nessuno, queste sono storie del mondo vecchio. Anche distinguo i giochini inutili e vacui , le dinamiche relaz del mondo vecchio, e nn mi dicono niente. Riconosco i teatrini. È un sentire.. una percezione che mi fa avvertire la portata, la consistenza o meno delle interazioni..Perché pian piano il sogno che ho alimentato dentro m’ha spostato, m’ha tirato fuori, più o meno in modo indolore, dal magma indistinto di situazioni nn evolventi, bloccate nella matrix, ecc eccetera. E so che non si viene meno al proprio sogno – è il sogno stesso che non lo permette, ad un certo punto egli stesso – il sogno – ci prende e ci porta a farlo precipitare nell’oggi. E paffete! L’anima gemella. Ma non bisogna adattarsi ad adattarsi.. bisogna sempre puntare al massimo. (bè, lasciami scherzare un po’, ormai questo sono.. un gioo sul palcoscenico del mondo).. notte notte – canticchiando - Fra . (lungo eh! Sto pezzo..
 
 
donluisito
donluisito il 11/02/10 alle 21:37 via WEB
e quel massimo sarà mai un pequeno maschile o femminile che non raggiungiamo? o forse c'è altro? o forse un superamento del nostro quando ne avevamo forma e esperimentazione sul campo avverso? adattarsi è un pò fermarsi.. canticchiamo và...*_^
 
   
arej
arej il 12/02/10 alle 12:06 via WEB
èh.. sto fatto di sperimentare nell'altro campo... ma abbiamo la minima idea di quanto è vasto e libero l'eros? .. eppure, se prestiamo un pò d'attenzione, dentro i segnali li abbimao, basta non mandarli indietro e avere un pò di coraggio a essere se stessi.. ci torno dopo, lascio che il pensiero .. bolla e sobbolla in me. poi però divento... micidiale e pericolosa
 
     
donluisito
donluisito il 12/02/10 alle 12:32 via WEB
Essere sè stessi è una dizione vaga..non so più cosa sia..pericolosa? si... possibile..;-)
 
     
arej
arej il 12/02/10 alle 15:15 via WEB
oggi, x me che ho la percezione di questa parte di me che sono le "forze" che stanno in fondo, essere me stessa significa dare asilo a queste forze e permettere loro di esprimersi nel mondo di fuori, come si fa? mah la strada un pò la so, un pò ancora no, ma la sanno le forze. sono le energie di creazione. quanto al pericoloso ,l'unica accezione che ha x me è.. che posso essere pericolosa a me stessa ma in questo caso mi serve x conoscere ancora un pò di più chi sono. ad un certo punto - e questo mi sa che tu lo sai bene - si entra in una specie di.. immediatezza verso se stessi e le cose. nn ci sono più parole inutili, sovrastrutture, linguaggi, adesso mi vengono in mentre i simboli e gli archetipi, come se noi fossimo una griglia ,una rete olografica - frattalica, costituita da queste chiavi essenziali, fondamentali e niente altro questa è .. l'anima? anche già troppo, tutto il resto può andare e.. da nuovi si crea altro,di qualsiasi tipo, sempre avvincente e sempre relativo
 
     
arej
arej il 12/02/10 alle 15:24 via WEB
ecco ho detto sotto ma, mentre scrivo si aprono panorami , porte, e mi sa che torno agli archè . tutto conduce solo e sempre più là. perchè gli archè, i simboli fondamentali che stanno alla base di ogni creazione sono, non concetti, non significati ma - funzioni - dinamiche in cui la Forza della Vita si dà. chiamiamola come ci pare: Forza - Eros, Dio, Amore... ciascuno come vuole ma queste nn sono identità, è Energia, Forza e va sperimentata in modo dinamico, sia nel pensiero che nei vissuti ... insomma più o meno così. questi sono i confronti che mi avvincono, oggi l'unica ricerca che mi prende, se di ricerca serve ancora parlare. il resto che vedo e leggo spesso sui blog sono.. noia , mondo vecchio
 
     
donluisito
donluisito il 12/02/10 alle 15:36 via WEB
Condivido in pieno tutto..*_*
 
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