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Sentire ed essere

Post n°136 pubblicato il 27 Maggio 2010 da donluisito

 

Questa mattina all'alba riflettevo, ancora nel letto, su alcuni aspetti della vita, del mio sentire la vita. Da sempre come ho più volte raccontato

le mie interazioni con l'esterno hanno avuto una loro peculiarità, quella di sentirmi, o essere, distante dalla comune percezione del mondo fenomenico, inteso come sistema di pensiero ordinario, comune. Con qualunque tipo di manifestazione avessi a che fare fosse essa di carattere pratico, sia sotto l'aspetto emozionale che sotto l'aspetto razionale o logico. Le mie sensazioni delle cose e delle circostanze di vita legate a quelle cose non trovavano mai una corrispondenza reale con le sensazioni o l'assenza di sensazioni delle componenti umane collegate a me ed a quelle situazioni. La difficoltà maggiore, che poi è una difficoltà insita nella proposizione stessa, era quella di tradurre con un linguaggio comprensivo, l'espressione fedele o quantomeno comprensibile di quello che quelle sensazioni, quelle percezioni muovessero dentro di me, di comunicare intorno ad un mondo poco visibile, quanto anche, nemmeno sfiorato marginalmente neanche a livello intuitivo. Ognuno di noi ha un rapporto personale con il mondo fenomenico, di qualunque natura esso sia, ma quello che, riflettendo, assume una sua pregnanza, è il fatto che noi ci scambiamo impressioni su quel mondo fenomenico, che la nostra condivisione, dentro quel mondo, generi l'aspetto preminente della vita, il legame univoco di noi in quanto fenomeno interagente altamente differenziato ed il mondo fenomenico con il quale siamo in contatto. Un mondo, questo, che ha delle regole, un ordine naturale, più o meno riconoscibile, manipolazioni a parte.

Di fatto, noi, come fenomeno altamente differenziato, costituiamo anche un'organicità, un collettivo, un 'identità precisa, che viene appunto definita genere umano, intendendo con esso un corpo unico, così come corpo unico viene intesa la natura, nelle sue parti, vita vegetale, vita animale etc. Il punto della mia riflessione è che la nostra naturale tendenza ad unirci, ad affiancarci ai nostri simili, a creare un gruppo o un duplice scambio, come è sempre avvenuto, ha generato tante cose, sicuramente c'è stata un'evoluzione in ambito comunicativo, e specialmente sotto gli aspetti razionali, mentali, logici, cioè intesi come struttura relazionale, in altre parole abbiamo direttamente usufruito

delle componenti sociali, dei modelli, delle forme, della nostra società, abbiamo acquisito quei linguaggi ed anche i simboli di quei linguaggi.

Abbiamo quindi acquisito una formazione, un sistema pensiero in ordine a tutto quello che la nostra conoscenza come civiltà ha trasmesso riguardo ad un'idea di psicologia intesa sotto l'aspetto scientifico e sotto l'aspetto religioso, lo definisco religioso, sebbene si dovrebbe definire spirituale, ma il termine spirituale come tanti altri termini viene usato in riferimento ad aspetti diversi della vita, quindi assume significati contradditori ed incompatibili con il senso originario, generando tuttora confusione. Nella realtà complessiva dell'entità essere umano, tutto quello che riguarda il sentire, il percepire, in altre parole, l'aspetto spirituale, il lato animico del nostro essere, è restato al palo.

L'unica fonte di riferimento evocatoria di queste nostre parti è stata fornita incidentalmente attraverso entità marginali al nostro mondo e per puro spirito di avventura delle nostre parti insoddisfatte e non appagate dai simboli artificiali di quel sistema pensiero. Mi ricordo quando a 18 anni nel pieno del mio disagio e distacco appunto, sia dal mondo ordinario che dalle componenti umane legate a quel mondo, mi è capitato tra le mani un libro di Gurdijeff, quello che prima mi appariva come un mio stato di follia di alienazione causandomi una frattura sempre più insanabile con il mondo, è divenuta di colpo una realtà, ma la cosa straordinaria è che sono bastate, ricordo bene, le prime 4, 5 pagine, non il libro intero, questo da allora mi ha dato la misura che la formazione di una mente non dipenda dalla conoscenza, ma dall'essere. Da quando sono su questa community, io che come ho scritto in un vecchio post ho letto molto poco per i motivi suddetti, ho visto tutto quello che c'era nel mondo, apro una parentesi, si parla di mondo virtuale, di uno spazio parziale, ma in realtà questo spazio racchiude le stesse cose che vi sono nel mondo di fuori, oggi il mondo globale non ha più nicchie, tutto è ovunque e fare distinzioni di questo genere significa non conoscere il mondo di fuori, quindi non riconoscere le cose a prescindere da dove siano contenute, chiusa parentesi; ad esempio, ho notato che tra i nomi più ricorrenti nei blog, vi fosse Osho, all'inizio non sapevo neanche bene se fosse un maestro o una disciplina, solo pochi giorni fa passando sul blog di un'amica, ho letto un'intervista fattagli qualche tempo fa, così come avvenne con Gurdijeff anni fa, ho sentito subito le vibrazioni, si, le vibrazioni, ormai mi è difficile leggere qualunque cosa sotto l'aspetto mentale, per questo non leggo, per vibrazioni intendo la percezione dello stato di consapevolezza di chi scrive, quindi io mi prendo una sostanza, una materia, non la conoscenza, il sapere, da ripetere, ma l'essenza di quella conoscenza. Questo mi lascia colpito, immaginando

l'approccio che si possa avere con gli insegnamenti di Osho o di qualunque altro, quando vengano usati per trasmettere quello che non riusciamo ad esprimere, o a volte lo ripetiamo meccanicamente, di fatto, ognuno di noi, al di là del livello di consapevolezza ha una parte primaria che sente le vibrazioni, cioè sente vibrare Osho o chiunque altro dentro di sè, se analizzassi Osho razionalmente, mi verrebbe di dire tutto qua? mi chiederei come dei messaggi così evidenti possano fare colpo su tante persone, come quelle persone non riescano invece di leggere Osho e metterlo in evidenza, non possano essere come lui, semplicemente, queste sono le insidie della mente, per mia fortuna ho lasciato le analisi nel loro mondo e a coloro che credono di poter comprendere e definire gli esseri umani, in base a qualche studio approfondito di una parzialità, anche perchè con ancora i solchi segnati dalla nostra esperienza ultima, nei simboli del nostro mondo e del sistema pensiero moderno, quell'aspetto psicologico di cui sopra, sia in ambito scientifico che religioso, ha avuto come manifestazione preminente il desiderio conscio ed inconscio di controllo e di potere, attraverso la conoscenza, e non certo la trasmissione

di quell' Amore per la conoscenza, che altrimenti avrebbe concesso maggiore attenzione all'aspetto di quella parte Anima, e di conseguenza

alla crescita, quella si, spirituale, che comporta la vera trasformazione della materia di cui siamo parte e composti, quella materia che comprende anche l'aspetto energetico, quella materia spirituale che non è che il risultato dell'universo, non è più tempo, da tempo ormai

di dividere o stare a dividere concettualmente e praticamente l'uno e l'altro, ma quello di guardarli insieme, di viverli insieme, senza che l'uno venga sentito superiore all'altro, sull'equivoco delle diversità separate si è costruito il nostro mondo attuale, e sulla percezione di quell'unione potremo costruire un nuovo paradigma, questo perchè il vecchio è già morto e lo sanno tutti ormai, ma stranamente la veglia funebre sembra interminabile, non ho personalmente il culto dei morti e credo che la morte di chi abbia partecipato a questa vita, sia che abbia rappresentato una parte positiva o negativa debba essere onorata con la vita seguendo il naturale flusso di trasformazione, quindi evolutivo, onoriamo quel contributo servito per migliorarci, non esiste e non può esistere un qualcosa di inutile a questo mondo in termini di contributo, se non il guardare ancora indietro senza guardare avanti.

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Commenti al Post:
ciubini.enrico
ciubini.enrico il 27/05/10 alle 09:04 via WEB
CIAO AMICO MIO... i tuoi post sono sempre molto intensi. felice giornata...enrico
 
ottilie24
ottilie24 il 27/05/10 alle 18:24 via WEB
carissimo, appena posso lascio commento:-) - sempre di grande spessore i tuoi post!! un sorriso Sabri .-)
 
 
donluisito
donluisito il 27/05/10 alle 18:35 via WEB
*___* ti ringrazio per la parola spessore.. rileggendolo ora noto una bella massa.. tanto per confermare quanto sia improbabile riuscire a trasmettere quel sentire che esula dal solito, ma io scrivo di getto e mai riuscirò a fare diversamente.. un sorriso *__*
 
donprof
donprof il 28/05/10 alle 18:43 via WEB
Ciao Gian, noi tutto ok e così ci auguriamo per te. Un grosso saluto e tante cose belle, un felice week end. Un abbraccio Enzo e Franca Ps i tuoi post sono formidabili sei un ottimo scrittore
 
 
donluisito
donluisito il 28/05/10 alle 19:13 via WEB
Grazie.. un sereno week end a Voi.. un sorriso *___*
 
entanglement4
entanglement4 il 29/05/10 alle 14:45 via WEB
torno Gian, che devo partire... sottoscrivo e dirò la mia. buon fine sett..
 
 
donluisito
donluisito il 29/05/10 alle 15:50 via WEB
Idem *__*
 
entanglement4
entanglement4 il 31/05/10 alle 08:55 via WEB
questo post ne farei un manifesto. Da attaccare fuori x dire.. "questo mondo è finito". Ora si tratta di essere attenti a quegli interstizi in cui, il nuovo , già è presente e vivo. L'energia sta lasciando il vecchio, nn lo caga più, e il vecchio si sta sgonfiando. Ora c'è solo la caduta x forza d'inerzia. Vediamo di nn trovarcisi sotto. Questo si sente, non si pensa. indietro c'è solo terra bruciata, e si sente. Anzi indietro.. non c'è. appunto xchè tutto torna energia da utilizz nel nuovo. Osho.. a scuola, dalla mia libertà di docente, lavoro con i materiali di Osho da anni e in questi percorsi i ragazzi mi seguono e.. ce la intendiamo. Le cose, tutte, vanno sperimentate, e noi stessi innanzitutto. Questo è il punto. La tradizione, la cultura, la scienza del vecchio mondo c'hanno astenuto dalla sperimentazione . Abbiamo solo assistito ai nostri stessi teatrini e così nn s'è raggiunta la consapevolezza della funzione dei teatrini e s'è continuato a mettere in scena le stesse cose. Lo zen può essere ancora un percorso che dà qualcosa, ma lo zen autentico, quello di poche parole che ti mette sui fatti e altro non dice. e poi, sì siamo ai linguaggi.. e ci sarebbe tanto da dire ma.. meglio lasciare che i linguaggi nuovi emergano. In fondo è un RICORDARE, giusto? Stiamo lasciando la stasi perchè ri-attualizziamo quella MEMORIA di ciò che già siamo .il primo stato di noi che incontriamo è appunto ..il COLLETTIVO ma la sua caratterizzazione è molto più espansa della concezione di collettivo del vecchio mondo. Ciao Gian.. ne direi ancora ma sarebbe fare stare sul vecchio...Io, x i blog nn ci vado proprio, e chi se ne frega.. salvo due o tre amici x me può schiattare il web... esterno... la rete, autentica sta dentro..
 
 
donluisito
donluisito il 31/05/10 alle 09:32 via WEB
C'è qualche blog dove avviene qualcosa, o meglio, si può osservare qualcosa, giusto per cogliere un immagine del momento collettivo, condivisivo e partecipativo, anche e soprattutto nell'assenza di condivisione, nel silenzio che parla attraverso l'assenza di commenti, range random, ad esempio.. dove nessuno coglie le provocazioni, anche qui come vedi è diventato una nicchia, ma la naturalità delle cose ed il lasciare andare sono le mie onde preferite, anzi quando c'è poco movimento o attenzione significa stare dove si deve, cioè dove serve, il commento a volte serve anche ad essere dentro il tema, per coglierlo, per vedere le leggi fenomeniche che l'hanno prodotto e veicolato, quindi o viene inteso totalmente e non vi è bisogno di commenti, o non viene trovato un senso utile a qualcosa, poi c'è la condivisione.. si.. la rete è dentro, ma a volte è ancora la tela del ragno.. un sorriso Fra*___*
 
safira_1969
safira_1969 il 01/06/10 alle 11:28 via WEB
Complimenti molto intenso questo post...safi
 
 
donluisito
donluisito il 01/06/10 alle 11:48 via WEB
Grazie Safi un sorriso *__*
 
ilmonello2005
ilmonello2005 il 01/06/10 alle 15:44 via WEB
LETTO,RILETTO SOFFERMATA E OLTRE I COMPLIMENTI DOVEROSI NON PER CONVENZIONE MA PER SENTIRE,IO SONO COSTRETTA PER LA MIA LIMITATEZZA AD ESTRAPOLARE UN QUALCOSA E PORTI UNA DOMANDA.L'ESSERE UMANO è LIBERO,VERO...DIO CI HA LASCIATI LIBERI,LIBERO ARBITRIO E TUTTO QUANTO...IO HO SCELTO DI DIVENTARE MADRE PERCIò DIO MI HA LASCIATA LIBERA DI SCEGLIERE E NON POSSO DUNQUE LAMENTARMI DEL SACRIFICIO E DEL TEMPO CHE PER ME NON HO PIù...CI SAREBBE ANCHE DA DIRE CHE DA CREDENTE,DIO MI HA CONCESSO DI DIVENTARE MADRE MA LI ANDIAMO FUORI TEMA...QUINDI LE NOSTRE SCELTE HANNO DELLE CONSEGUENZE...MA LADDOVE LA TUA VITA è CONDIZIONATA DAL PASSATO CHE INEVITABILMENTE SI RIPERCUOTE SUL PRESENTE PERCHè NON PUOI GETTARLO VIA ,COME SI FA AD ESSERE LIBERI??OVVERO QUANDO I GENITORI CAUSANO DISASTRI CHE CADONO SUI FIGLI,NON AD ESEMPIO SOLTANTO A LIVELLO EMOTIVO PERCHè IN QUEL CASO C'è LA POSSIBILITà DI GUARIGIONE MA A LIVELLO MATERIALE,FINANZIARIO,OGGETTIVO...DOVE LE LORO COLPE LEGALMENTE PARLANDO VENGONO PAGATE DAI FIGLI E DAI FIGLI DEI FIGLI E COSI AVANTI SECULA SECULORUM E CI SI RITROVANO LE LORO PECCHE TREMENDE SULLA CASA SUI BENI,SUL LAVORO...ALLORA COME SI PUò..SI TRATTA DI DANNAZIONE?COME CI SI LIBERA DA QUESTO PASSATO? A LIVELLO EMOTIVO SI PUò ANCHE RESISTERE MA A LIVELLO PRATICO è IMPOSSIBILE...CHIEDO...UN ABBRACCIO GRANDE TVB
 
 
donluisito
donluisito il 01/06/10 alle 17:23 via WEB
Cara Anto, come sempre poni domande che racchiudono il succo della vita, inteso nel significato che possiamo o riusciamo a darle nell'arco del nostro passaggio terreno. Questo perchè consideriamo questo passaggio una linea che parte alla nostra nascita e si esaurisce con la nostra morte. Noi abbiamo imparato ad accettare l'idea di ereditarietà trasmessa dalla scienza medica, quando si parla di malattie genetiche, qualcuno dall'altro lato, ha sperimentato e teorizzato l'ereditarietà animica seguendo antiche tracce esoteriche e spirituali lasciateci nel tempo, quindi la possibilità che il passaggio terreno dei nostri avi, a cominciare dai nostri genitori sia parte di un disegno karmico, quando si parla di karma, si parla di una legge, la legge di causa effetto, di conseguenza le cause messe in quel passaggio non si esaurirebbero con la morte ma continuerebbero nelle entità ad esse collegate o derivate, in questo caso figli, figli dei figli etc. questo fino a quando il debito non sia saldato, come noterai è una visione alquanto densa ma anche complessa se la si volesse comprendere interamente, anche perchè di conseguenza significherebbe anche che le anime con le quali i figli vengano in contatto siano a loro volta anime collegate attraverso i propri avi agli avi che abbiano subito o agito in tal senso. Vi è anche un possibile lavoro o sperimentazione attraverso varie tecniche per entrare in questa realtà. Ma credo che al giorno d'oggi e nel tempo che viviamo, entrare in queste dinamiche sia di troppo, considerate le circostanze di vita e le condizioni in cui versa la terra sotto tutti i punti di vista, noi inclusi, e che le energie disponibili sarebbe piu' saggio preservarle per quello che ci attende. Questo è il tempo del qui ed ora, il karma simbolicamente ci è stato graziato e le circostanze della nostra realtà personale come anime, per quanto pesanti possano essere vanno messe in una chiave collettiva attraverso un sentire ed un agire comune d'Amore, perchè questa è l'unica Via che ci è rimasta per provare a connetterci all'universo ed al suo ordine, vogliamo vederlo come legge divina o come legge di vita. Una cosa è certa, niente di quello che sentiamo, facciamo o abbiamo fatto si dissolve, la somma di noi, che significa l'insieme delle esperienze, delle azioni e di quello che abbiamo praticato, in una parola, la nostra essenza è un contenitore di energia collegato al tutto e quel tutto raccoglie tutto quello che serve della nostra essenza, sempre; il resto si disperde come tutte le cose in natura, quindi semplicemente vivere il qui ed ora svegli e proiettati nell'idea di Amore originaria basta ad alleggerire tutti i carichi e le zavorre, siano essere ereditate o create da noi oggi. sembrerà banale, ma dopo essere passato per varie vie, incluse quelle sopra citate, non credo vi possa essere qualcosa di diverso da questo. un abbraccio.. ah non credo tu sia limitata e non lo dico per piaggeria. *___*
 
   
ilmonello2005
ilmonello2005 il 02/06/10 alle 18:12 via WEB
GRAZIE INFINITE,ANCHE PER LA TUA DICHIARAZIONE FINALE CHE MI FA CANTARE UN PICCOLO OSANNA DI SOTTIL VANITà...LETTO IN QUESTI TERMINI ANCHE LA DOMANDA CHE TI PONEVO E CHE è UN PO' QUELLA CHE IO HO CHIAMATO DANNAZIONE DELLE NOSTRE VITE,MIA E DI MIA SORELLA,LA RIESCO A VEDERE CON MENO RABBIA E SENSO DI RIBELLIONE A QUELLA CHE DEFINISCO UN'INGIUSTIZIA.HAI APERTO ANCHE ALTRE CONSIDERAZIONI CHE NON AVEVO PENSATO TUTTA PRESA DALLE MIE ELUCUBRAZIONI PERSONALI...è VERO...LA MALATTIA...PENSA ALLA SIFILIDE...UN CASO DEL MIO PAESE DI SIFILIDE CONTRATTA IN GUERRA DA UN UOMO CHE SI PERPETRA ANCORA SUI NIPOTI...SIAMO GIà ALLA QUINTA GENERAZIONE...NON PARLIAMO DELL'INCESTO E DI TUTTE ALTRE MALATTIE CHE IL LIBERO ARBITRIO HA INFETTATO IL SOGGETTO E POI TRAMANDATO AGLI INNOCENTI...PERò HO COMPRESO...NON è COSA CI ACCADE,ANCHE LA COSA PIù TREMENDA,ANCHE LA PIù INCOLPEVOLE...MA COME LA VIVIAMO:CON RABBIA E FRUSTRAZIONE,CON LA CERTEZZA DI ESSERE STATI MARCHIATI ?OPPURE CON FORZA E VOLONTà DI ANDARE AVANTI BUTTANDO ANCHE QUESTE ZAVORRE...PIANO PIANO,LENTAMENTE,CERCANDO SOLUZIONI E USANDO PAZIENZA SENZA DIVENIRE FURIOSI E PIANGERSI ADDOSSO?MEGLIO LA SECONDA IPOTESI*----*... GRAZIE COME SEMPRE,TVB
 
     
donluisito
donluisito il 02/06/10 alle 18:49 via WEB
Idem *__*
 
Arejar
Arejar il 01/06/10 alle 16:53 via WEB
Buona giornata... Sabrina
 
 
donluisito
donluisito il 01/06/10 alle 17:25 via WEB
Un sorriso, Sabrina *__*
 
violetinside
violetinside il 04/06/10 alle 22:50 via WEB
Un saluto, e buon week-end !
 
 
donluisito
donluisito il 05/06/10 alle 08:41 via WEB
Un saluto a te, Cara *__*
 
almaplaena
almaplaena il 05/06/10 alle 16:22 via WEB
ti metto nei blogamici...tornerò a leggerti, con immenso piacere.
seppur il blog sia un gioco, sono stanca di quanto c'è in giro qui dentro..qui si respira aria buona! :D
un saluto e un sorriso, Rosy :)
 
 
donluisito
donluisito il 05/06/10 alle 16:33 via WEB
Cara Rosy sono onorato:-) in quanto al fatto che il blog sia un gioco, credo lo sia tutto oramai, poi bisogna vedere se è un gioco che piaccia o si faccia così.. un sorriso *__*
 
   
almaplaena
almaplaena il 05/06/10 alle 21:43 via WEB
un gioco piace se rimane circoscritto nella sua valenza ludica, senza alterare equilibri...anzi, se ben fatto, ripristina ciò che è alterato!
ci sto provando...a giocare bene, qui! :)
arrivederci a presto, e grazie! :*
 
     
donluisito
donluisito il 05/06/10 alle 22:20 via WEB
Per quello che ho visto.. direi bene ;-) a presto *__*
 
ivost
ivost il 10/06/10 alle 23:24 via WEB
Condivido pienamente! Ma trovo che manchi l'Arte nelle tue considerazioni, che è quella che differenzia Osho o Gurdijeff da me o te o altri che hanno compreso, ma non riescono ad esternare con compiutezza. Con Arte non intendo le varie arti espressive, ma quella dello Spirito che è la capacità di unire ciò che si è diviso nel lavoro individuale,,,il lavoro propriamente Alkemico. Un esempio che si avvicina, è quell'immagine su FB con tutti per mano che hai taggato al "gruppetto",,,e che non è stata molto compresa, a parer mio,,, :-D
 
 
donluisito
donluisito il 11/06/10 alle 09:33 via WEB
Eh... si.. è un'arte.. è il prodotto del lavoro su di sè di altri tempi.. quindi l'essenza che diventa anima, oggi è diverso, si pensa che guardando il cielo tutto vada da sè, ma per guardare il cielo bisogna essere come quella immagine, con i piedi per terra mano nella mano, uniti nelle diversità, che non sono posizioni e valori materici, ma spirituali, quindi funzionali, fin quando ci sarà chi si sente maestro o allievo di qualcosa sarà difficile.. dicono a napoli "fà o gallo ncopp a munnezza"...;-)
 
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