Creato da donluisito il 23/10/2008

terrarisonante

sincronicità e risonanza

 

 

Quel denso peso delle scelte

Post n°122 pubblicato il 30 Gennaio 2010 da donluisito
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Oggi , Umano tono planetario, le scelte dell'anima che si manifestano e determinano le direzioni del nostro movimento nell'ambito della nostra navigazione, di conseguenza i movimenti delle parti che condividono con noi il nostro viaggio. Il senso delle nostre scelte come anime, hanno comunque a che fare con la necessità e naturalità del movimento, quale struttura portante, motore della nostra comprensione, quindi della nostra evoluzione. Sovente le scelte sono un affanno in talune circostanze, tanto quanto capiti, che ne facciamo ogni giorno diverse senza accorgerci della loro esistenza, perchè in automatico, parti di noi scelgono continuamente, quindi determinano dove siamo o dove stiamo andando, quantunque esistano anche scelte non scelte, che ci lascino dove siamo, ma anche quelle sono un movimento. Il senso dello scegliere è in qualche modo il senso della vita, perchè scelte consapevoli o sentite ci aiutano ad andare dove presumibilmente dovremmo essere secondo i disegni divini, almeno, in una visione non accidentale, casuale, fortuita, quindi mentale, cioè materiale. Il senso che racchiude la scelta, però, è anche quello di non appesantirsi dietro la materia densa che implica lo scegliere, nel senso che qui, in un mondo di materie, le implicazioni relazionali con le parti di noi divise o frammentate e le relazioni con altre entità assumono un peso che può sembrare decisivo o definitivo. quindi alimentare dubbi e rallentamenti, insomma impedire la fluidità, lo scorrere naturale, questo perchè, si dà un valore materiale agli oggetti  dello scegliere, un attaccamento, un senso di perdita. Questo è reale, ma reale di un aspetto, quello appunto legato alla materialità, nell'ambito spirituale, dove il senso della perdita è spesso rinascita e purificazione, l'anima sa che tutto possiede una luminosa espressione di eterno cambiamento e quindi, le scelte sono sempre scelte di anima e operate in una visione espansa che abbracci tutto, dal basso, dall'alto e dai lati, perchè il senso viene dall'alto, ma la manifestazione viene prodotta qui sulla terra, mondo materiale, in conseguenza di ciò, dopo l'umano planetario giunge il viandante spettrale, che traduce proprio il senso dell'attraversamento dei cieli delle anime sulla terra, con il tono spettrale che significa il lasciare andare, non attaccarsi alle cose, quindi ai nostri processi di manifestazione, perchè essi vanno ridati al cielo ed al suo processo che lavora per noi e con noi. La scelta è solo un danzare con grazia ascoltando le armonie ed il ritmo che muove le nostre vite.

 
 
 

Morte dello sciamano

Post n°121 pubblicato il 28 Gennaio 2010 da donluisito
Foto di donluisito

Stanotte, nella notte che lasciava la Luna risonante e lasciava entrare il Cane
galattico, ho fatto un sogno particolare, che richiama dei simboli molto
chiari, non solo per me, in quanto si sa il sogno è del sognatore, ma ogni
manifestazione oggi, è manifestazione che abbraccia tutte le anime, ed in
particolare quelle ora vicine, c'è un messaggio che comunica questo breve sogno
e lo lascio andare nella risonanza di chi passerà a leggerlo. Guardavo dentro
una struttura presumibilmente ospedaliera, abbastanza malmessa, un grande
movimento di 4, 5 persone che si affannavano avanti e indietro confabulando tra
loro, in abiti da infermieri, dopo un pò li ho visti uscire vestiti da medici
con tesserino e qualcuno parea essere il primario, con passo accellerato e
sguardo preoccupato si dirigevano decisi da qualche parte, dopo un pò li ho
visti entrare in un tepee indiano dove c'era uno sciamano  che fumava la pipa,
lo sciamano, vista la situazione, non sembrava avere problemi di salute, ma
loro, quasi invisibili, lo osservavano con attenzione, parlavano tra loro, si
scambiavano ipotesi di diagnosi, il primario alla fine parlava e diceva la sua,
lo sciamano a questo punto spariva dalla scena, e il tepee diventava una tenda
da campeggio con 5 camici verdi stesi che sembravano dormire
...

 
 
 

Passaggio a Sud

Post n°120 pubblicato il 24 Gennaio 2010 da donluisito
Foto di donluisito

Oggi allacciatore autoesistente, spazio di trasformazione delle forme, sentiero duplice di osservazione delle impronte lasciate e rilasciate andare, apertura di un canale di navigazione, nella misura delle direzioni e delle nuove opportunità, disegni e boe di riferimento nel mare apparentemente acquietatosi, aspettando nuove onde prodotte dal vento, nuovi segni dello spirito, il guscio che galleggia più lieve senza zavorre e carichi alieni, quel poco o quel molto che si era imbarcato furtivamente costeggiando terre e isole battute dalle rotte ordinarie del troppo. Un augurio di trasformazione a chi naviga, con l'ago magnetico connesso al Sole, verso la libertà dell'amore e la sua liberazione. 

 
 
 

Simboli invisibili

Post n°119 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da donluisito
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C'era una volta un uomo che è venuto qui sulla terra ad indicarci il cielo, ma tutti guardavano il suo dito, dopo qualche tempo e dopo tante sofferenze quell'uomo è stato ucciso. Sono passati oltre duemila anni, di quell'uomo ancora se ne parla, ma ancora oggi quando qualcuno indica il cielo si continua a guardare il dito. Quell'uomo era venuto qua a parlare a noi, di noi, non di lui, era evidente che non cercava gloria, come era evidente che quelli che l'abbiano ucciso lo abbiano fatto perchè è sempre più semplice guardare il dito, non guardare il cielo, quanto sia difficile guardare sè stessi in silenzio per il tempo necessario a comprendere le verità. Le azioni non sono state sufficienti, questa è la nostra storia in un paio di millenni ed è ancora attuale praticata e manipolata nelle relazioni di ogni tipo. Quando si riuscirà a guardare il cielo e non il dito saremmo guariti, I simboli contengono millenni di parole ,ma nel silenzio della loro comprensione risonante producono una nuova  vita.

 
 
 

Dalla consapevolezza alla spiritualità

Post n°117 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da donluisito
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Ancora una volta l'amico Alf mi ha lanciato uno scritto, a cui pensavo da tempo, il sincronismo è avvenuto.

Le leggi della materia sono figlie di un sistema intelligente, i fenomeni del mondo materiale hanno un'unica interpretazione materica, legata alla legge di causa effetto, diverse e differenziate interpretazioni legate alla legge di polarità, ma anche una sola interpretazione insita nell'intelligenza del sistema che le ha rese manifeste. Il sistema intelligente, sia questo, frutto di un'intelligenza divina o di altra natura, detiene e contiene l'ordine attraverso le sue leggi. Un pedone viene investito da un auto mentre attraversa sulle strisce pedonali in pieno giorno, questo è un fatto - causa - effetto. Un pedone viene investito sulle strisce pedonali da un auto in pieno giorno, l'investitore dice: non guardava se venivano macchine prima di attraversare, si è fermato all'improvviso, forse voleva suicidarsi, se lo è meritato e così via..- legge di polarità - interpretazione del sistema intelligente, al di là della dinamica, l'uomo investito così come l'investitore doveva vivere quell'esperienza, esiste un legame più antico che lega i soggetti dell'evento. In questa congerie di possibilità non è difficile perdere le misure ed i parametri atti ad una interpretazione possibile e che comunque tenga conto delle parti in gioco. Questa realtà rende possibile la manipolazione quotidianamente e crea un terreno di coltura per un mondo frammentato. questo perchè oggi, la legge di polarità ha debordato totalmente anche nel terreno dove regnava la legge di causa effetto, legge alquanto lineare e visibile ai più. Tutto questo è riconducibile ad un'unica cosa, lo stato di consapevolezza dell'essere umano. portando con sè molte cose inutili, questi ha tutte le sue parti impegnate nel mantenimento delle sue zavorre, quando avviene ad esempio, che scaricando una macchina piena di pacchi, facciamo il tragitto verso casa stracarichi degli stessi, per fare prima, con i pacchi che ci impediscono di camminare e di guardare dove mettiamo i piedi, e se qualcuno nel mentre ci chieda anche una piccola cosa, rispondiamo a monosillabe, dopo !!! Questa è la nostra condizione ordinaria. In questo stato di cose, qualcuno si aspetta da noi qualche chiarimento, lo pretenda, o si aspetti di trovarci presenti, che venissimo ascoltati, compresi, amati, insomma una aspettativa difficile da realizzare, e sulla negazione della stessa i pacchi aumentano, le zavorre anche, e i movimenti naturali sempre più difficili. Lo chiamiamo egoismo, cattiveria, insensibilità, disinteresse, carattere, o in qualunque altro modo, ma è semplicemente uno stato di inconsapevolezza. La consapevolezza detiene la priorità su qualunque manifestazione umana. La consapevolezza permette di omettere la partecipazione agli eventi soggetti alla legge di polarità, quindi alle forme dualistiche, consente l'oggettiva visione della legge di causa effetto, quindi conforma la mente ad un uso funzionale all'essenza delle cose, non all'idea delle cose, e ancora quindi alle credenze,quali catene, del naturale sviluppo psichico. La consapevolezza mira alla libertà collettiva, alla libera partecipazione di ognuno secondo il proprio stato e secondo le proprie peculiari funzionalità, siano esse materiche o energetiche, infine nella espressione della libera essenza, consente di attenzionarsi sulle invisibili leggi della mente intelligente, che ha creato questo mondo a cui partecipiamo. Così chè la nostra partecipazione non sia meccanica, ripetitiva, tacitamente naturale solo in quanto esseri viventi, che come unica alternativa hanno la scelta di morire per proprio volere, in attesa del volere di un altro, sia esso un dio o un sistema intelligente, entrambi con intenti di cui ci è dato pensare o comprendere solo parzialmente. Allo stato delle cose non sembra poco, ma di fatto oggi, basta chiedere a chiunque se sia consapevole e la risposta sarà, certo! quando non sarà anche uno sguardo perplesso che intenda sondare se per caso siete diventato matto.. Era così un secolo fa, era così trent'anni fa, è così oggi. Un secolo fa questo aveva a che fare con l'esoterismo, era esoterismo, trent'anni fa quando ho letto di questo, attraverso Gurdjieff, esistevano ancora scuole di quella derivazione, oggi nella nostra vita c'è tanto altro, soprattutto spiritualità. La questione è rimasta aperta, anzi chiusa; forse, dico forse, se quell'esoterismo si fosse trasformato nell'unico paradigma possibile, quello dello sviluppo consapevole, quindi di scelte consapevoli, di una vita condotta dalle nostre essenze, piuttosto che dalle personalità, guidata dalla conoscenza e quindi da un sapere coincidente con quelle leggi di cui sopra, oggi vedremmo dei noi diversi.. e la spiritualità più che una conseguenza naturale al materialismo ed al suo fallimento, sarebbe un piano dimensionale di vita naturale. la mia è una provocazione, una speculazione, un modo per guardare le nostre sfaccettature, per visionare ipotesi sul nostro tempo futuro presente e passato. nella realtà le cose vanno come devono andare, e Lui avrebbe tagliato corto dicendo, tra le tante, " che la quantità di intelligenza , quindi di coscienza disponibile, è limitata ad un numero preciso di persone, che la mia visione è una stronzata.. ed io non potrei che essere d'accordo, anche se questa legge è un principio proprio dell'esoterismo, anzi ne è la base oltre che la chiave della sua funzionalità. Resta però di fatto che sul simbolo della consapevolezza, tema principale del lavoro di Gurdjieff, quel secolo trascorso non sembra averne trasmesso le reali potenzialità, oltre che minimi effetti nell'ambito del nostro cammino. Forse perchè la comprensione totale del suo profondo significato richieda un impegno troppo gravoso per le nostre identità, forse perchè la percezione su una vita meccanica o consapevole, allo stato di tutto quello che l'essere umano ha prodotto con l'ingegno, con le arti letterarie, musicali pittoriche e via dicendo ed anche con ogni creazione tecnologica, non mutava di fatto la personalità di quella produzione, lasciando sulle nostre essenze un lieve velo destinato a soffiare appena nelle pieghe delle parti emozionali dei nostri centri inferiori, forse perchè la sua potenza simbolica ci avrebbe simultaneamente tradotto che l'esistenza del male nel mondo, della fame che uccide i bambini e di ogni violenza in essere su questo pianeta, ci appartenga oltre ogni tentativo di mantenerlo fuori da noi e in un ambito di responsabilità oggettive distanti da noi, forse questo era troppo, così ci si deve arrivare lentamente, perchè un uomo che vede sè stesso per la prima volta così come è senza veli, ci resta secco. questo era il tema nudo e crudo di questo misterioso signore. Una conoscenza sicuramente collegata ad un piano spirituale, ma dove l'accesso di quel mondo passava attraverso un canale strettissimo dove solo in uno stato preciso aveva utilità quella conoscenza, si chiamava lavoro su di sè e non includeva che l'essenza delle cose.

 
 
 

Navigazione e rotte

Post n°116 pubblicato il 16 Gennaio 2010 da donluisito
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Gli ultimi cinque post pubblicati, sono stati ispirati ad accadimenti personali, è stato un periodo, questo ultimo, dalla fine di quest'anno, molto significativo nonchè rivelatore, la densità degli eventi,  la loro pesantezza riguardo agli effetti emozionali, il disordine e la disarmonia che hanno generato, mi hanno portato alla scelta di una forma di espressione e quindi ad uno scritto ancora più immediato, di quello che solitamente adopero. Fermo restando che i temi, sono i temi  sui quali le nostre anime sono in gioco. qualche commento riportato nei vari post, ha mostrato al di là della comprensione del tutto, che vi fosse una risonanza, quando non anche una identificazione con lo stato emozionale percepito attraverso essi. Essere dentro le nostre cose dovrebbe essere la naturale navigazione di ogni anima, ogni anima è nelle cose di tutti, come dicono i maya "tu sei un altro me stesso" che significa diverse cose. Perchè questi post, particolari, possano avere un'utilità ed una definizione più precisa rispetto alle nostre navigazioni ed alle nostre rotte, aggiungo pochi parametri chiari per ribadire appunto eventuali rotte possibili per la navigazione, partendo sempre dal presupposto, che ognuno conosca le proprie cose e che ogni lezione da imparare sia la propria storia, il proprio viaggio. Può capitare e capita che siamo in un luogo che non conosciamo e chiediamo informazioni su una strada, qualcuno ce la indichi e noi proseguiamo il nostro viaggio, l'incontro tra anime ha a che fare con questo, semplicemente. C'è un aspetto che da molti anni seguo, per me è come un mantra, "lasciare le anime in un posto migliore di dove si sono incontrate" - Essere attenzionati a questo, riconoscere i semi, di qualunque tipo, vengano immessi nella nostra terra, e ricordarsi e seguire il loro germogliare è simbolo di vita, riconoscerne gli effetti è un atto d'amore verso Dio. Quando non riusciamo ad essere nella memoria dei nostri luoghi e  dei nostri movimenti, perchè le dualità ci distraggono, perchè l'identificazione non ci fa accettare le offerte, noi perdiamo una parte di noi, perdiamo una parte di Dio, e perdiamo una naturale traiettoria della nostra navigazione, le nostre rotte girano in tondo senza una direzione, diventa una navigazione notturna senza bussola con un cielo coperto di nuvole. siamo tutti qua per cooperare e scambiarci informazioni utili al viaggio, non è una competizione a chi arriva prima nè c'è un merito per chi dona, è solo la naturalità delle cose, il punto d'arrivo azzera tutto sia per chi voglia darvi un significato spirituale sia per chi lo voglia vedere materiale, dividere è veramente una cosa inutile, questo è il cambiamento che molti si attendono oggi, vivere attraverso scelte armoniche e non di disordine, perchè è molto più semplice così. 

 
 
 

Il dualismo mira a dividere e confondere; silenzio e azioni.

Post n°115 pubblicato il 14 Gennaio 2010 da donluisito
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Questo post che mi accingo a scrivere riguardo un aspetto del nostro mondo, precisamente sulle presenze negative, non era previsto, in quanto già due anni fa durante un seminario a cui parteciparono diverse persone sconosciute, ci fu qualcuno che temeva la presenza di entità negative, tra l'altro c'era una donna incinta al settimo mese di gravidanza, e parlandone tra i presenti appunto, comunicai che "queste" erano ormai fuori gioco. Avevo già scritto tra l'altro qualche post a riguardo tempo fa. Mi sono assentato per qualche giorno, per cause forzate, ed ho sentito qualcosa, non ho avuto modo di accertarmene in quanto mi sono collegato per pochi minuti da un centro internet, ma sembra che qualche frequenza bassa, al di là di quelle solite, dovute allo stato delle cose, sia presente, insomma un colpo di coda. Premetto che io sono cresciuto a stretto contatto con tali entità, che conosco tutte le modalità, le tecniche di manipolazione, l'odore, si fa per dire, le tonalità, sento le loro frequenze, con la stessa animalità che un cane o un gatto o qualunque animale, con le sue peculiarità percettive, usa nelle occasioni in cui deve vigilare per la sua difesa, le sento talmente bene, che ormai non vado neanche sulle difensive, semplicemente non esistono, perchè so che hanno già perso, perchè lo sanno loro per primi. Non ho neanche riserve a scrivere un post del genere, parlando di loro, rischiando di essere preso per matto, e questo grazie ai loro insegnamenti. Nella mia vita ho avuto un Maestro, se così si può dire, mi ha insegnato diverse cose, ma più correttamente me le ha estratte, ma i miei maestri di vita veri reali ed effettivi, quelli che mi hanno tirato fuori i significati divini, le visioni sul mondo, e tutto quello che oggi sono, sono stati loro. E' grazie a loro che io ho preso una direzione, ho fatto scelte di vita, pagate anche a caro prezzo, ma scelte di vita dove loro erano il metro separatore, per scelte sempre di Amore, precise e mirate all'armonia, anzi alcune scelte le ho pagate anche per questo, e ancora le pago. E' proprio per questo che torno sull'argomento, senza l'intenzione di chiamarli per nome, nome che molti avranno già sentito o letto da qualche parte, semplicemente perchè come detto prima sono fuori gioco, una distorsione dell'ologramma. la mia assenza forzata dal web, deriva proprio da azioni compiute dalle entità che mi stanno attorno, ma ogni manifestazione contraria ai nostri intenti e desideri è sempre rafforzativa, perchè c'è sempre il seme divino, di luce che offre l'aspetto scuro come opportunità di ribadire la Luce. La realtà di questa parte di mondo, che ha avuto il merito di alimentare il sistema che ha governato su questo pianeta è così, o meglio, era così strutturata: Le entità occulte, cioè, non direttamente visibili, almeno sino a qualche decennio fa, l'origine, e tutte le persone addormentate, nei posti di prima linea, in ogni manifestazione politico economica, ma anche e soprattutto scientifica e religiosa, coperta dai sistemi informativi, televisione in primis. Cioè la totalità del sistema e delle sovrastrutture atte a mantenerne il potere, oltre la massa addormentata.

Giusto qualche nota per capire di cosa si parli. l'uomo così come è, in quanto organismo, riceve tre tipi di nutrimento:

il cibo che mangiamo, l'aria che respiriamo e le nostre impressioni. Per impressioni si intende ogni manifestazione esterna, sia che essa prenda la forma di suono, di visione, di odore, noi riceviamo dall'esterno una certa quantità di energia, un certo numero di vibrazioni, questa energia è un nutrimento. Questi nutrimenti vengono elaborati e raffinati dall'organismo e ne permettono la vita.

stiamo parlando comunque di materia, in differenti stadi, ma di materia, anche le impressioni sono materia. Tutti i processi interiori, psichici, intellettuali, emozionali e via dicendo hanno a che fare con la materialità. Sono le caratteristiche atomiche degli idrogeni adoperati che determinano l'oscillazione e l'estensione di questa materialità, idrogeno 12 ad esempio ha una struttura energetica più sottile, appartiene a tutti i fenomeni invisibili del nostro mondo, che creano comunque un effetto, ma con cui la scienza ufficiale ad esempio non è in grado di interagire, soprattutto perchè smentirebbe sè stessa, ma che la scienza illuminata recente ha provveduto a dimostrare con le ultime scoperte. La densità della materia è inversamente proporzionale alla velocità vibratoria delle particelle della materia, tutto questo, in altre parole ha a che fare con la consapevolezza, che da sempre detiene la priorità su qualunque manifestazione umana. L'attività di queste entità è stata resa possibile dalla inconsapevolezza dell'essere umano e in aggiunta dall'uso di frequenze o di vibrazioni basse, oltre che da manipolazioni di tutti i tipi sulle altre forme di nutrimento, il cibo e l'aria, ma il gioco principale, era sul nutrimento delle impressioni, che significa centro mentale e centro emozionale inferiori, oltre che indirettamente sugli altri centri collegati, perchè la consapevolezza dipende dalle funzioni dei nostri centri, che già allo stato normale lavorano male, incrociandosi di continuo nelle loro funzionalità, questo ha reso possibile il potere, questo significa essere addormentati, questo ha creato un esercito, anche inconsapevole, che gioca a loro favore, questo rende inutile parlare con chi non sia sveglio, perchè riterrà sempre di esserlo, nessun essere umano accetterebbe mai l'idea di essere addormentato, pur scrivendo libri e praticasse qualunque tipo di attività umana che sembri necessitare di una certa coscienza. Il cambiamento, il lato positivo di questa drammatica realtà è che le frequenze e le vibrazioni sono in aumento da diversi anni, e sempre in crescita sino al 2012, questa notizia è anche ufficiale, anche se la scienza, sempre quella ufficiale, non sa a cosa sia dovuto, ed è questo che mette fuori gioco il vecchio sistema, quantunque, tutto dipenda da quanto una certa massa di persone sia in grado di risuonare, quindi di mantenere alte le proprie frequenze, soprattutto direi di riuscire non più a farsele mantenere basse dal vecchio sistema, per questo è consigliabile spegnere televisioni e tutte le informazioni provenienti dal vecchio, perchè i loro messaggi non sono solo una questione uditiva, ma riescono ad addormentare anche con modalità impercettibili, basta un neanche tanto prolungato periodo di astinenza per riavvicinarsi e sentirne il potere ipnotico. Abbandonare ogni dualismo serve oltre che come purificazione delle sostanze addotte come nutrimento, anche a rinforzare la struttura ricettiva ed il sentire, quello che il cielo ci sta offrendo come chance. buona vita ai rettiliani...(l'ho detto...;-)) inutile dire che sorridere e gioire li tiene lontani, quanto le nostre emozioni negative li alimentino.

 
 
 

Linee guida

Post n°114 pubblicato il 07 Gennaio 2010 da donluisito
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E' stato un periodo molto intenso, il potente vissuto emozionale degli accadimenti è servito a cristallizzare le linee guida interiori, figlie dell'EST, l'EST rappresenta simbolicamente le memorie antiche, i Maestri di un tempo, quindi le guide spirituali, anche esse simboli, in quanto siamo qua anche noi per lasciare un segno della nostra origine antica. In altre parole, oggi i Maestri siamo noi, almeno, dovremmo esserlo. Maestri, in quanto il tempo che stiamo attraversando ora è il tempo del cambiamento, è il tempo in cui ogni nostra azione e pensiero pesa molto più di quanto sia pesato nell'ultimo secolo, in maniera crescente dall'inizio dello stesso, sino anche all'anno scorso, se vogliamo avere un parametro. Ma la particolarità è che un parametro non è possibile nei termini comuni di tempo, perchè ogni attimo che passa nelle nostre vite è un addensamento di materia da "lavorare" in maniera sottile, pena un aumento di massa, di sostanze, non più biodegradabili, cioè non più smaltite naturalmente da un ecosistema votato ormai a frequenze diverse. In altri termini, la legge karmica che ha regolato il sistema sino ad oggi, non è più in gioco con le frequenze originarie, cioè il karma ci è stato "graziato" azzerato, e noi di questo dono dobbiamo farne tesoro, essere contemporanei, essere nel tempo che stiamo vivendo. Ogni qualvolta guardiamo indietro, ogni qualvolta soffriamo, ogni qualvolta erigiamo simboli di dolore, di ombre, di pensieri ed emozioni negative, di pratiche di guarigione o spirituali che hanno a che fare con sensi di colpa, noi operiamo con delle memorie che di fatto non esistono più, così facendo addensiamo lo spazio, che è pieno di nuove frequenze sottili di luce e di amore, di nuovo, con basse frequenze che oltre ad appesantirci, hanno permesso il controllo ed il potere del sistema che ha governato sinora le nostre vite. La consapevolezza oggi è possibile solo guardando avanti, dove siamo diretti, siamo ancora in mare aperto, ma la costa da raggiungere è vicina, quella di partenza lontanissima, avanti c'è nebbia prodotta da tutto questo che non ce la fa vedere, dietro, un attaccamento ad una terra che era solo una tappa per la comprensione, non un paradiso infernale. In definitiva dobbiamo imparare a ridere sorridere e gioire.

 
 
 

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Post n°113 pubblicato il 01 Gennaio 2010 da donluisito
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Il mio ultimo post, nonostante i propositi di manifestare i simboli di alcuni accadimenti in cui altri possano imbattersi nello scorrere della vita e delle proprie relazioni, non celava abbastanza gli effetti emozionali rilevanti che li stessi accadimenti hanno generato riguardo la mia partecipazione. Questo non è un male, perchè l'assenza dell'aspetto emozionale nelle storie della nostra vita è  simbolo di un controllo di una parte di noi, allo stesso tempo però capita che tendiamo ad identificarci con quella  emozionalità, quando ci giunge attraverso un racconto di altri, e solitamente a riporla con una modalità personale nei nostri sistemi di credenza, quindi a darle un valore più o meno preciso, valore che può  essere caratterizzato tanto da una visione negazionista, cioè di sofferenza fine a sè stessa, tanto da una visione distaccata, scetticismo e scarsa considerazione dell'amore degli altri nei nostri confronti, ma vi sono anche altre sfaccettature. Ad ogni modo questo causa un'attenzione particolare sulla emozionalità e la nostra idea di essa, quindi tende naturalmente a farci vivere sovente in una chiusura o limitazione di questo aspetto, importante del nostro essere, generando un male oggi endemico in una rilevante maggioranza di anime. Il male è l'approccio che si ha verso l'esterno, la nostra incapacità di naturalmente vivere l'emozionalità nelle cose, soprattutto nelle relazioni, ed in particolare nelle relazioni d'amore, con l'intento di non voler più soffrire, ci si sdoppia e si delega ad una parte di noi la gestione delle cose emozionali, quando non anche la si neghi a priori. Questo va esattamente al contrario delle pulsioni intime dei desideri del bisogno che ognuno di noi ha di amare e condividere, è sufficiente fare un giro dei blog per percepire quanta acqua vorrebbe scorrere, cioè  emozioni che vorrebbero poter fluire. E' surreale di fatto che ci si neghi per una indefinita paura di soffrire, uno dei desideri più manifestati e potenti, simbolo anche di una pratica d'amore più universale, di cui avremmo bisogno, non solo come limitato piacere terreno o più o meno spirituale, ma di cui abbiamo necessario bisogno per uscire dal vicolo cieco a cui scelte di ragione e di controllo ci hanno portato. La ragione della vita è nel cuore, non inteso in quanto organo, ma quale simbolo del plesso solare, che è il cervello primario, collegato con il cosmo e le sue leggi, il cervello ne è figlio, ed è nato successivamente nell'uomo come strumento per apprendere le caratteristiche della materia presenti qui sulla terra, è ancora limitatamente sviluppato e noi ne abbiamo fatto il simbolo della vita, questo determina ancora oggi la distanza e le percezioni con il mondo reale e con l'Amore Universale nel quale riversiamo le nostre aspettative e le nostre parole, claudicanti nei nostri passi verso di esso. 1 1 2010 che sia una continuazione verso la scoperta delle verità a cui la mente inferiore non potrà mai accedere, che sia la scoperta che alla mente superiore si acceda attraverso il cuore, rinunciando ad inutili sofferenze e appesantimenti mentali attorcigliati in parziali visioni psiconalitiche tendenti spesso a ribadire un controllo del mentale in faccende dell'anima alle quali si accede solo con visioni ampie che integrino il tutto, secondo natura ed in una chiave seria ma leggera.

 
 
 

Le scelte dell'Anima e l'integralismo

Post n°112 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da donluisito
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Nonostante la giusta considerazione che io abbia di me, non credevo di poter smuovere tanta roba nelle persone a me intorno, peccato che abbia la giusta conoscenza delle cose mie e di quelle altrui senza provare piacere quando quella conoscenza combacia precisamente con gli eventi che seguano, peccato anche di non riuscire a sentirmi unico e speciale rivivendo la mia impeccabilità attraverso gli eventi che abbia attraversato. Meno male però che nonostante un distacco interiore, riesca ancora a sentirmi vivo in queto cimitero di sentimenti, di cibi emozionali avariati, di pregiudizi monolitici e imponenti come piramidi, di riuscire alla fine a far parlare di me, tanto in un lontano silenzio, quanto in poche parole, e finanche attraverso una piega impercettibile sul mio viso, parlare di me perchè si possa evitare di osservarsi le proprie cose. Ma il vero peccato è che l'unica cosa che realmente desideri vedere intorno a me, la semplicità del poter essere naturalmente leali,puliti sereni, giusti, quindi naturalmente savi e felici, senza coinvolgere o usare gli altri per nascondere le proprie realtà che non si vogliono accettare , rimanga un semplice sogno della mia Anima, i fratelli di percorso li ho semplicemente sognati, così ho scelto di svegliarmi e ricordare il sogno. Questo è l'unico vero risentimento reale, per fortuna, perchè significa che non sono solo un pezzo di carne cinico, ma ho ancora la capacità di sognare, ma questo sogno è il mio sogno, ho già fatto una volta la scelta di essere nel sogno di altri ed i risultati sono stati pesanti non solo per me, come anima.   Un dono però me lo riconosco, riuscire quando sono dinanzi una persona, ad azzerare sempre tutto, anche se la conosco bene, ad ascoltarla come se fosse la prima volta, in altre parole ad essere nella libertà di vivere ed offrire a chiunque la possibilità di rinascere in qualunque momento, forse perchè ho conosciuto bene il pregiudizio ed il giudicare ad ogni costo, che non è il semplice atto di parlare degli altri. Si.. alla fine accetto quella definizione di integralista, gettata lì come una velata offesa, perchè oggi sembra così naturale essere portatori di parzialità e convenienze del momento, le scelte e le traiettorie dell'Anima oggi ancora più, richiedono un integrità, e l'integralismo diventa una forma conseguente all'avere a che fare con mistificate ragioni e scelte di  vita fuori anche dalle comuni regole di un semplice rispetto degli spazi sacri altrui. Oggi nella confusione generale   c'è la tendenza a mettere insieme molte cose, o comunque cose che insieme non possono stare , chiedendo in nome di un presunto amore di essere insieme nel proprio caos,  le scelte dell'Anima sono scelte d'amore, ma un amore derivato da una visione espansa, non scelte  utili ad una parvenza di esso apparentemente visibile. Le parole di questo post, come tutte le parole che riponiamo in uno spazio, nascono quasi sempre da circostanze e da eventi specifici, ma la loro funzione resta sempre quella di trasmettere informazioni a cui tutti possano attingere per vivere osservare la realtà delle loro esperienze; ieri era come kin Maya Tempesta elettrica, che significa mettere l'energia potente della tempesta direzionata al servizio, sfruttare l'energia ma non farsi travolgere, e questo avviene quando conosciamo che esiste un punto di quiete dentro la tempesta, e  che dobbiamo essere capaci di raggiungerlo sempre se vogliamo sfruttare l'energia che ruota attorno, perchè spesso ci si adagia nell'idea deformata dei simboli, oggi è Sole autoesistente, trovare ed essere la Luce che si conforma per riscaldare ed illuminare.   Il mio integralismo è anche non confondere l'empatia la comprensione l'amore con l'idea che le sofferenze ed i disagi che ci procuriamo siano voluti dal cielo e quindi che sia tutto irrimediabile, giustificabile, ognuno è al di sopra di tutto libero di scegliere e vive semplicemente quello che c'è da vivere, oggi sembra che ci si possa giustificare anche di aver messo sotto un pedone sulle striscie ed averlo ucciso.   

 
 
 

Il senso della semplicità

Post n°110 pubblicato il 12 Dicembre 2009 da donluisito
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L'ispirazione a scrivere nasce spesso dal desiderio di trasformare, plasmare, provare a rendere percepibile il nostro essere, le nostre emozioni, i nostri pensieri, in relazione con le storie che viviamo, con quello che leggiamo, con quello che osserviamo, ma soprattutto con quello che sentiamo. L'interpretazione e la comprensione di una sequenza di parole può essere così, duplice o molteplice, spesso difficilmente univoca. Le parti di noi in gioco che elaborano quelle informazioni sono separate tra loro, quando non vi sia un'armonica coesistenza, altrettanto avviene nella produzione di quelle informazioni, questa è la realtà della comunicazione. Esiste però quello che chiamiamo sesto senso, che per fortuna, non di rado, ci viene in soccorso e istintivamente ci guida in questa moltitudine. Tutto questo ha anche però un aspetto più oggettivabile derivato da una conoscenza più analitica di tipo analogico, la matematica spirituale. La matematica spirituale opera sulla conoscenza delle singole nostre parti che entrano in gioco, quando vi sia una qualunque forma di comunicazione o di scambio, opera sui simboli che vengono alla luce, sulle scelte dei termini adoperati, tutto questo anche se può apparire freddo, appunto analitico, non lo è, nella misura in cui venga accompagnato da un amore ed un distacco emotivo interiori, quindi da una modalità pulita, il cui unico scopo è quello di ricercare l'armonia delle e nelle cose, in altre parole una scelta di saggezza e di benessere.                             La semplicità della vita è strettamente collegata ad una comunicazione corretta, quella che in un altro post chiamo comunicamare, ad una scelta interiore che uno scienziato contemporaneo chiama Entropia positiva, la nostra capacità ed attitudine a creare ed attivare ordine ed armonia nelle nostre cose ed in quelle delle persone con le quali entriamo in contatto. L'Entropia negativa tende a generare divisione frammentazione separazione, quindi il caos. Se c'è oggi una sfida significante è questa, ed il suo significato è l'Unione. Se oggi sentiamo dentro di noi un forte disagio, un malessere, quando vediamo e sentiamo che qualcuno o qualcosa crea caos, separazione, quando sentiamo fortemente che qualcosa non sia armonico e lo percepiamo con tutto il nostro essere, siamo allora stati evocati ed avocati ad agire in tale direzione. Le parole belle o brutte che siano, poco contano, basta osservare gli effetti e prendere coscienza dei fatti, la comunicazione deve sempre essere corretta. Il giudizio per una serie di distorsioni è finito a nord, io da anni ho scelto di essere a sud, nell'amore disinteressato e disidentificato, siamo diretti come terra ad ovest, nella trasformazione il nostro passaggio necessario è da sud, con il cuore in azione e la mente pronta a seguirlo, non il contrario, questo è oggi l'alito della catastrofe che soffia su di noi. Om namaha Shivaya

 
 
 

La ruta de la onda

Post n°109 pubblicato il 08 Dicembre 2009 da donluisito

 

 

 

 
 
 

Memoria storica e stati di consapevolezza

Post n°108 pubblicato il 06 Dicembre 2009 da donluisito

Ricordare gli accadimenti e le persone con le quali si è orientato il corso della nostra vita sino ad oggi è un importante attraversamento verso la comprensione della nostra esistenza. Un ipotesi del passaggio dalla vita alla morte comprende la visione di ogni minimo particolare delle nostre manifestazioni in vita, che precede il primo  passaggio di stato, per me, molto più che un ipotesi. Questa notte, nella mia onda di nascita, ho vissuto un'esperienza molto forte, molto profonda, a riguardo, non è la prima volta che accade, ma la percezione e l'intensità del vissuto  ha raggiunto livelli differenti dal solito. Quello che ho toccato con ogni parte di me è stato l'aspetto emozionale più estremo mai sentito prima, unito ad uno stato di distacco e di leggerezza indescrivibile, un contrasto, un contrappasso tra materia ed energia, tra l'essere dentro e l'essere fuori, insomma un'esperienza indimenticabile che ha lasciato un solco forse per l'eternità. Il vissuto di quello stato di sogno era di una crudezza indefinibile, ed io ne ero la causa, l'origine,  un macigno sul mio sentiero,  sul mio corpo, sulla mia anima. Io so che esiste, come viene descritto, un passaggio dopo la morte, in cui riviviamo ogni momento particolare della nostra vita, collegato ai nostri movimenti, ai nostri gesti, alle nostre parole nei riguardi di coloro con i quali abbiamo condiviso momenti della nostra esistenza. L'ho sempre sentito, poi dopo ieri notte quello che per anni è stato un forte sentire, che ha guidato sempre più i miei passi in ogni attimo della mia esistenza, come dicevo, l'ho potuto toccare con tutte le corde esistenti in ogni dimensione della mia materia oltre quella energetica. L'aspetto della coscienza legato alla memoria ha a che fare con un filo che tiene la nostra esistenza legata ad ogni evento vissuto, nella sua totalità, in ogni passo che abbiamo appoggiato per terra, ogni piccola traccia che abbiamo lasciato, ogni seme che abbiamo lasciato nell'incontro con altre anime, alle sequenze alle quali abbiamo dato inizio, alle parti di noi e di loro che hanno messo in opera i disegni previsti perchè ognuno disponesse sul telaio le proprie trame e producesse il tessuto che riveste l'intero universo. Al di là delle storie e di improbabili interpretazioni frutto di una visione dal basso parziale e frammentaria, c'è una magia invisibile che lavora per noi, con noi. E' questa energia che profondamente incide, che profondamente si nasconde a sè ed a noi che si aspetta di essere svelata o rivelata, e questo è possibile quando manteniamo presente la reale memoria di ogni nostro passo, questa è la consapevolezza, mantenere fuori dalle nostre identità ed identificazioni, ogni significato dello spazio e del tempo che abbiamo attraversato, leggere al di fuori di esse, leggere nei solchi lasciati dal nostro passaggio i simboli che abbiamo cavalcato, non è possibile nè auspicabile che il nostro passaggio rimanga confinato nel sonno di un accadere estraneo a noi, se non nella misura che o ci sentiamo artefici di un tutto senza vedere che non vale niente, o di un niente prodotto da altro o da altri, la memoria viva di ogni nostro momento in cui eravamo presenti è l'immagine eterna che ci rende cocreatori del nostro spazio  nello spazio, questo è il momento esatto per ricapitolare la nostra vita e rimetterci in gioco, è il momento che decidiamo di rinunciare alle sofferenze alle colpe alle responsabilità ai giudizi alle valutazioni, è il momento di vivere l'Uno, l'Assoluto affichè possiamo sentirci un tutt'Uno, un insieme, che non può rinunciare neanche ad una piccola parte di Sè e del Sè se vuole desidera e anela ad una Verità.

 
 
 

La Via semplice della semplicità

Post n°107 pubblicato il 28 Novembre 2009 da donluisito
Foto di donluisito

La complessità delle nostre esperienze è determinata sempre dall'allontanamento dall'Uno, le sequenze numeriche, simboli delle leggi Sacre, consentono un viaggiare ampliato, danzando attraverso la loro struttura. Le scelte sui nostri movimenti, caratterizzate dalla non conoscenza di quei simboli genera la complessità di quelle esperienze, creando una realtà deformata o informata dalla simbologia moderna. Il programma di questa tende naturalmente alla complessità, da una parte per la sua parzialità  visiva intrinseca, dall'altra perchè quella parzialità funzioni come protezione. L'espansione quindi della coscienza cocreativa e cooperativa dello stato di natura, viene vissuta come straordinarietà fenomenologica, finendo con il non riconoscerle il ruolo guida, l'unico possibile, con il quale l'essere umano può ritrovare la sua natura ed il suo preciso posto nel mondo. Ogni volta che sentiamo o crediamo o pensiamo che siamo in un mondo di complessità, che noi, siamo complessi, noi volgiamo lo sguardo ad una sola parte. La Via della semplicità è la Via che porta sempre verso il tutto e niente resta fuori di noi, perchè ogni piccola parte che c'è ha la sua trama nel disegno che ci ha portato qui. Il simbolo non è una piramide rovesciata,  parte dall'Uno e ritorna all'Uno, L'Uno conosce ciò che ha partorito, lo riconosce  e gli dà la forma e la memoria per ritornare a Sè.

 
 
 

El paso del estado

Post n°106 pubblicato il 08 Novembre 2009 da donluisito

 
 
 

Le storie, le comprensioni delle parti.

Post n°105 pubblicato il 29 Ottobre 2009 da donluisito

La realizzazione dell'aspetto anima nel confronto con le forme realizzative dell'aspetto materico, in questa vita, assumono un valore distinto e differenziato. Nella lettura degli eventi che si susseguono dall'inizio delle nostre storie di vita, cioè da quando reimpiantiamo il seme nella terra, ci troviamo di fronte a due aspetti in parte collegati, ma autonomi e manifestativi di strutturalità diverse. Quello di cui parlo, uso definirlo da sempre con i termini coreografie e disegni. Le prime, di fatto, sono le storie visibili, percepibili, raccontabili, quelle che si prestano alle interpretazioni più o meno comuni, basate sulle proprie esperienze personali, soggettive, sui sistemi di credenza, più o meno dominanti. Queste sono le più difficili da contenere, nonostante siano le più visibili, in virtù del fatto che i sistemi di credenza tendano al dominio e alla sistematicità, intesa come forma che vuole definire una verità e renderla conformata e autonoma, un simbolo chiuso, a questo si aggiunga l'aspetto identificativo emozionale che funge da amplificatore, ed ecco che abbiamo un'operazione alquanto potente, generatrice di coreografie spesso debordanti nell'economia di una visione mediata anche da altri possibili aspetti interpretativi.                  Gli aspetti quindi, con i quali la nostra totalità di esseri umani entra in gioco nell'arco della vita, pur essendo altamente differenziati, assumono una compenetrazione difficilmente inestricabile, simbolicamente, le coreografie contengono lo spazio e sono governate dal tempo, mentre i disegni contengono il tempo e sono governati da spazi non ancora definitamente percettibili. Dall'inizio del secolo scorso un'accelerazione significativa delle comunicazioni relative ad una visione dei piani spirituali dell'esistenza,ha fatto si che la materia dello spirito sia via via penetrata nelle maglie dello spirito della materia, con forme diverse, ma intrinsecamente visibili, perchè rappresentanti un'organicità, quindi in qualche modo riconoscibili. Nella fattispecie, ciò nonostante, veniva richiesto perchè ne potessero derivare benefici concreti, un approccio personale interiore non solo teorico, ma precipuamente pratico, concernente la conoscenza della propria materia, della relazione delle dinamiche e dei fenomeni conseguenti appunto determinate sue manifestazioni, affinchè con questa fosse resa possibile l'unione con lo spirito. Operazione definita con il termine lavoro su di sé. Tanto si è detto e tanto si è fatto in questo ambito, oggi qualcosa è cambiato ed è tuttora in continua trasformazione, I piani dimensionali in gioco non sono più immaginalmente statici e definiti o definibili, Il sistema è caratterizzato  da una parte funzionale ( meccanicistica) ed una parte creativa(energetica). La difficoltà di una visione d'insieme è data anche da una comprensione dialettica che richiama a vecchie definizioni e descrizioni, ma soprattutto dal fatto che solo la nostra operatività personale ci può consentire di essere nel movimento sincronico ed armonico dell'insieme, perchè riconoscere la musica che sta suonando è possibile, al momento inspiegabilmente, solo quando siamo anche noi a suonarla.

 
 
 

Helical junction mutation

Post n°104 pubblicato il 06 Ottobre 2009 da donluisito

La storia della scienza sinora ha navigato per un controllo delle materie quindi dell'umanità. Le visioni reali appaiono nascoste perchè la coscienza planetaria non ha ancora elevato le sue frequenze di massa,la mente come processore dello spazio tempo ha bisogno di un salto quantico che sarà possibile quando la nostra navigazione lascerà andare e svuoterà l'approccio materialistico delle sue strutture,quando lascerà finalmente, i suoi filamenti agganciarsi matericamente all'invisibile.

 
 
 

2012 rapporto consenziente?

Post n°102 pubblicato il 12 Settembre 2009 da donluisito

Un post letto qui in community ed una accesa speculazione dialettica con un più anziano amico, Leonardo, scrittore e artefice di un trattato sul simbolismo fuorviante del messaggio cristiano della chiesa cattolica , mi hanno ispirato queste righe. Da qualche anno seppur nella sostanza abitiamo lo stesso tempo, quando si tratta di definire alcuni passaggi , per me chiave, sullo stato di coscienza attuale, le forme degli stessi ci prendono come in un vortice aspirante, creando un effetto molla fatto di precipizi e risalite, così, sovente, questo mi trascina ancora più nella mia follia visionaria analogica e simbolica, nella espressione di metafore a volte taglienti, paradossali ed in questo caso spinte! La metafora riguardava tutto quello che c'è dietro la visione Maya in chiave 2012. Nel momento in cui mi usciva, estemporaneamente, come tutte le mie manifestazioni, mi rendevo conto di quanto fosse , al di là della singolarità dell' evento analogico adoperato, potente, esplicativa e ampiamente visibile ai più, cioè quanto fosse in grado di far cogliere il significato univoco  che tale visione propone. La discussione verteva sulla visione cristiana, (ben inteso, non quella della chiesa) dove il messaggio è centrato sull'uomo e la sua capacità e potenzialità di cambiare il corso delle cose, di generare un cambiamento di coscienza, preferita da Leonardo a quella Maya, dove l'aspetto dell'alto, del divino, prevale attraverso un aspetto di ciclicità, alla  quale l'uomo è sottoposto, quindi da un Noumeno che ha regolato un processo immutabile dall'uomo, se non attraverso una coscientizzazione, quindi un allineamento armonico. Io personalmente non sono legato ad un credo in particolare, ma semplicemente ad un sentire che mi giunge da non so dove, che è un pò espressione di me e un pò estraneo, e che comunque tende sempre naturalmente, a mettere tutto insieme, precisamente, ho qualche problema con le "divisioni". Ma veniamo alla metafora, che poi rappresenta il nocciolo di questo post; appunto, messo alle strette, su una preferibilità, mi è uscito simbolicamente parlando, un paragone con una modalità collegata ad un atto sessuale, ad una relazione uomo donna, dove l'uomo è il noumeno, lo spirito, la penetrazione e la terra, intesa come coscienza planetaria, è la donna, l'utero, il ricettivo. Ora, riguardo alla interpretazione della visione Maya, esiste un aspetto preciso che ha a che fare con un raggio cosmico che da un certo tempo sta "penetrando" la terra e il massimo effetto di questo si avrà proprio nella data ormai nota del 21 dicembre 2012. Questo diciamo "corteggiamento" attende quindi che la terra sia pronta a riceverlo, che in altre parole significa accorgersi che qualcosa è in arrivo, in esistere, da qui quindi nasce il mio coup de théatre di dire: " il problema è che la terra ha le gambe chiuse ed è retriva ad aprirle ed accogliere questo, diciamo, atto d'amore", così il non sentirlo come un atto d'amore, che poi sarebbe amore per noi stessi, quindi un benessere, non impedirà la penetrazione, che quindi sarà avvertita come una "violenza" e questo ci mostra in qualche modo, analogicamente, il senso dell'effetto anche materico a cui potremmo andare incontro, non ho mai simpatizzato ed empatizzato con la versione catastrofista, ma la mia natura è prettamente possibilista sugli accadimenti materici, perchè la mia attenzione è sempre rivolta ai simboli e quindi tendo a non dare peso alle cose materiali, questo  a volte può essere un problema, ma spero che questa metafora, seppur singolare possa servire a guardare dove siamo e forse avrà una certa risonanza in noi  Om namah shivaya

 
 
 

Situazione reale

Post n°101 pubblicato il 30 Luglio 2009 da donluisito

Dove siamo nel momento attuale è visibile, o meglio sarebbe visibile, con una semplice osservazione e con la conoscenza scientifica delle ultime leggi scoperte da coloro che fanno ed hanno fatto un uso della scienza libero non manipolato e criptato ai più. Alla luce delle ultime scoperte, per mano appunto di fisici pensatori illuminati, cioè di anime che stanno svolgendo il loro percorso evolutivo così come viene richiesto dall'universo, le due forme che hanno detenuto per migliaia di anni il controllo sulle possibili verità, la religione e la scienza, sono oggi totalmente fuori gioco. La percezione di questo sarebbe totale se la massa fosse realmente informata, quando parlo di massa, intendo un vasto gruppo di persone che per svariati motivi sono o dovrebbero essere deputate alla comprensione, quindi al risveglio della coscienza, in definitiva a guidare una rinascita interiore dalle ceneri derivate da un fallimento ormai totale. Tutto questo, alla luce di evidenti ceneri, alla luce di chi cerca di chiedersi, di comprendere il senso della nostra vita, viene percepito quasi totalmente assente, e comunque non sufficiente considerato lo stato delle cose, questo è quello che in maniera preoccupata si sente dire in giro tra chi appunto cerca di darsi da fare pensando al presente ed al prossimo futuro. Bisogna dire che da un lato i due sistemi di pensiero e di potere, la chiesa e la scienza hanno fatto tabula rasa delle coscienze e della libera comprensione e speculazione, ma dall'altro c'è una tendenza umana che ama e preferisce essere guidata, piuttosto che guidarsi, anche quando ormai sa bene che è tutto fasullo, che è una presa in giro e che non è vero niente, basti pensare alla politica e alle masse che ancora la "seguono". Ecco il punto sulla situazione reale:  Oggi non ci sono più alibi su niente, oggi volendo, le informazioni corrette, le verità facilmente deducibili sono alla portata di tutti, non è più la storia, il dualismo tra scienza e divino, non è più polarità, oggi si è giunti a quello che sarebbe stato saggio e possibile fare già agli inizi della storia, comprendere cioè che la scienza e il divino sono parti integranti e definitamente permeate tra loro, inseparabili, e formano insieme un'anima sola, rinunciando alla loro singolarità di anima, così come fanno le molecole e tutte le manifestazioni fenomenologiche esistenti, da quelle subatomiche a quelle cosmiche. Oggi la scienza illuminata ha scoperto questo, azzerando di un colpo tutte le "credenze" scientifiche e non solo che hanno caratterizzato le nostre vite, direi violentato, una parola estrema forse , ma  che va di pari passo con la sensibilità e la percezione con la quale interagiamo, ovviamente soggettiva. In definitiva il messaggio è che il gioco è finito ( dualismo)  siamo liberi di non sentire, non vedere, non ascoltare, non agire di conseguenza, continuare a vivere distratti, ma non è possibile più nascondersi dietro qualcosa che sia crollato. Ogni scelta dovrebbe essere libera, ogni scelta E' LIBERA, altrimenti non è una scelta, oggi finalmente si possono fare scelte libere, la Verità vi renderà liberi significa questo, oggi abbiamo una visione della verità come mai avvenuto prima d'ora, ognuno è libero di scegliere dove stare, se non sta nella verità,  nell'amore, nella luce ed in  quello che la vita ci ha donato, lo faccia apertamente e dichiaratamente, anche l'ombra la distruttività la manipolazione, il potere hanno un'anima, ed è giusto che chi si senta attratto ne vada fiero e si metta in luce. Concediamo a noi tutti  la possibilità di scegliere, rendiamoci visibili ai nostri occhi, in fondo l'universo non ci chiede di scegliere bene, ma di scegliere e basta, perchè la nostra scelta determini comunque il nostro futuro, per quello che ci compete. 

 
 
 

La vera Anima del tempo

Post n°100 pubblicato il 21 Luglio 2009 da donluisito

Ieri,  nel primo pomeriggio è stato immesso nel mondo della conoscenza uno strumento unico, un contatore del tempo, ma non solo, un oggetto la cui creazione rimuove e rimescola alcune concettualità del mondo moderno, emblema e simbolo di scienza sulle quali e nelle quali abbiamo attraversato i tempi e gli spazi, conformandoci ad una particolare visione e percezione del mondo ed anche dell'universo nella sua sistematicità. Da ieri, un seme tanto potente nella forma, la stessa riconosciuta dalla scienza, quanto sottile impercettibile profondo nelle sue potenzialità tutte da osservare e verificare nella coscienza del nostro percepire attuale, è pronto ad essere seminato nei nostri circuiti. Questa creazione, è giunta "casualmente" imprevedibilmente e altrettanto definitamente nella vita del suo Realizzatore che l'ha lasciata dolcemente andare nell'oceano del nostro mare, così come si lascia andare una bottiglia con un messaggio d'amore, perchè la conoscenza è un'atto d'amore, laddove ci hanno abituati che la conoscenza è una forma di potere e di controllo.

Om Namah Shivaya

 
 
 
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