LEGGER...MENTE

CHI MANDA LE ONDE


Il libro di Fabio Genovesi parte un po' in sordina, però, col passare delle pagine, l'autore scopre tutti i personaggi, inizia a far entrare il lettore nelle vie e nei luoghi di una Forte dei Marmi sconosciuta, deserta perchè è inverno, quasi a voler sottolineare il tenore della storia un po' amara e malinconica che ruota intorno ad una generazione di 40enni un po' perduti e mai cresciuti. I protagonisti sono questi figli degli anni settanta, mai sposati, senza un lavoro stabile, ancora in casa dei genitori, magari anche sfortunati come Serena che deve crescere due figli senza un padre, ed ognuno dei personaggi ha un lato negativo ed uno positivo. La storia scorre con alterne vicende, regolata dai due piccoli personaggi, Luna, albina, figlia di Serena e Zot, povero orfano di Chernobyl, accudito dal nonno Ferro, burbero e divertente toscanaccio che difende la sua proprietà dai compratori russi che oramai hanno saccheggiato la Versilia, e che, paradossalmente se ne ritrova uno in casa. Il romanzo alterna momenti di riflessione e disperazione, a divertenti dialoghi. Dopo aver terminato la storia, i personaggi restano impressi, segno che l'autore ha fatto un buon lavoro, e viene da riflettere: Forse sono loro (i protagonisti) ad essersi emarginati, o magari è la nostra società standardizzata a non accettarli per come sono, a fargli superare le loro paure e le loro diversità? Il libro è fra i candidati allo Strega 2015.