Corpi erranti

Le sere turchine d'estate andrò nei sentieri, punzecchiato dal grano, calpestando erba fina. Sentirò, trasognato, quella frescura ai piedi e lascerò che il vento m'inondi il capo nudo. Non dirò nulla, non penserò a niente, ma l'amore infinito mi salirà nell'anima. E andrò lontano, più lontano, come uno zingaro, nella natura. Felice come una donna. (A. Rimbaud). Il tuo post ha fatto rifiorire nella mia mente questa poesia. H_B

Felice di aver rispolverato la tua memoria e la mia conoscenza ..un sorriso

Preda per uccello rapace.....

aquila...

note antiche che vivono in mezzo agli spazi, tra le righe e i tasti d'avorio per rivivere le più alte emozioni...

le più belle, quelle del cuore...

quelle che sanno dirci dove siamo e cosa siamo o cosa è rimasto...