animabio

intelligenza e cultura


mi è accaduto di discutere di intelligenza e cultura, questioni che talvolta vengono fuori fra amici, ma sono rimasto perplesso per la vivace reazione con la quale il mio interlocutorerigettava quasi del tutto il nesso fra intelligenza ovvero quella facoltà di riconoscere ed elaborare del mondo circostante per fare e costruire e vivere dunque meglio, e correlarlo alla cultura e all' amore per la lettura, soprattutto mi spiaceva la veemenza con la quale si scagliava sul fatto che una persona potesse essere migliore di un'altra e sentirsi più degna grazie alla propria cultura.   Concordo che vi siano persone naturalmente più dotate...invito tutti a fare questo test concordo che esistano persone che usano il loro q.i. a fini perversi, ad esempio alcuni serial killer o malviventi o quei  "geni della finanza creativa" che proprosero in famigerati bond basati sui prestiti a rischio, oppure persone che si avvalgono di studi di psicologia e tecniche di vendita per approfittare degli altri (cfr. "Falli soffrire"), ma questo ci porterebbe lontano. Rimaniamo fra noi. Secondo voi le persone che leggono, scrivono, che hanno interessi culturali come ad esempio un blog  sono o non sono più degne di altre che se ne impipano di giornali libri dibattiti scrittura e attività correlate? Secondo voi chi non legge neanche un libro all'anno, chi snobba i quotidiani anche per un viaggio in treno, che non prende in mano nemmeno un quotidiano gratuito, secondo voi questa persona come vive la sua intelligenza? La aumenta  o almeno la mantiene vivace? Secondo voi chi si appassiona di politica e di economia, chi lontano da impegni e ambiti del proprio lavoro curiosa fra editoriali e saggi, romanzi e dibattiti, chi pubblica il proprio pensiero non "vale" un po' di più di chi invece omette di farlo e lo considera una fatica inutile e del tutto  superflua al fine di migliorare la propria vita e sentirsi più degno? Io non arrivo a dire che il lombrico appartiene alla terra e l'angelo a Dio come nell'Ode alla Gioia di Schiller , che le persone umili stiano a tirare il carro che altro non sono destinate a fare e che chi può abbia tutti i privilegi, al contrario sarei del parere che tutti dovrebbero studiare e il più possibile, tutti dividano lo stesso livello di conoscenza e possano evolversi e costituire ad ogni livello una società migliore. Per me la cultura ha un significato enorme, la cultura è il saper rispondere e spiegare cos'è il temporale cos'è la nebbia, come gira la terra, fino al perchè sia logico opporsi al nucleare e alla deregulation, per me dicevo la cultura ha un significato profondo e può contribuire a rendere più intelligenti e consapevoli. Certo non sono il migliore ma sento di valere qualcosa grazie a ciò che conosco, sento che saper elaborare un pensiero ha un valore per me come uomo, è questo che fa la differenza. E voi come vi sentite attraverso la cultura? come la vivete? siete d'accordo che possa rendere migliori e più degni?