animabio

Charles Ferrero Cancellieri Monti


L' anniversario della nascita di Charles Dickens scrittore impegnato suo malgrado, scrittore che con la semplice narrazione della vita ordinaria del suo tempo e della sua città, parola di un altro celebre Karl, ha scosso le coscienze ed è stato "politico" molto più di quanto lo potesse fare un "esperto" di problemi sociali cade per una curiosa coincidenza proprio nei giorni di clamorose quanto inappropriate quanto sgradevoli esternazioni da parte di ministre del governo e, dato il silenzio del capo del governo e della maggioranza di "unità nazionale" che sostiene questo governo completamente condivise e avallate da essi. Questi esponenti del governo attaccano quotidianamente le garanzie dello statuto dei lavoratori, l'aspettativa di un lavoro stabile, nell'ambito della comunità dove si è nati e cresciuti, l'aspettativa di costruire una vita degna, indipendente, autonoma in tempi brevi, quindi trovare casa, e costituire un'unione affettiva, avere un minimo di garanzie per pensare ad una maternità, tutto ciò che finora è stato connesso alla normale idea di vita attiva in questa società ebbene questi signori pensano che questi siano non solo privilegi ma addirittura segni di un "deboscio" morale, con una tono che ricorda gli slogan fascisti pitturati sulle case all'ingresso di ogni paese, che ogni tanto riaffacciano sbiaditi quando i raggi del sole investono i muri. Eppure questi ministri sono cresciuti, hanno studiato e lavorato in una socialdemocrazia il cui patto fondante era il lavoro, patto fondante che con difficoltà si è espresso nel tempo, eppure oggi ragionano come i gretti accumulatori di capitale descritti da Dickens. Ma questi ministri perdio! Quanto vogliono privatizzare le rivendite, come pensano che ciò possa agevolare il LAVORO?Come pensano che ci si possa costruire una vita QUANDO IL LAVORO NON C' È? Ma il nostro paese è ridicolmente indietro per scolarizzazione, formazione, RICERCA sulle nuove tecnologie.Nel nostro paese non esiste mobilità sociale, l'unico campo fertile è stato per decenni quello della micro e media imprenditoria che si reggeva sull'evasione fiscale e sul lavoro nero, consustanziali alla propria esistenza e tuttora si regge sulla manodopera immigrata sul cui sfruttamento si basa ancora quella minima residua competitività. Le task forces della finanza vanno a scovare l'evasore fiscale con il SUV o la granturismo da quarantamila euro in su,e mi andrebbe anche bene o il dettegliante "distratto" e mi andrebbe anche bene, ma non mi va bene che siano scambiate per politiche economiche innovative, non mi va bene la ridicola e insignificante e ributtante "pubblicità progresso" del parassita sociale che ha i capelli unti e la faccia malrasata dell'homeless, non certo il bell'abito dell'avvocato o il candido camice dell'odontoiatra o della ginecologa da duecentocinquanta euro a visita. Chiaro che si tratta di misure provvisorie, iniziative "moraleggianti" che sono già finite mentre il problema rimane irrisolto nella sua dimensione nazionale e sistemica e "culturale". Questo è il governo della difesa degli oscuri interessi bancari del capitale internazionale che hanno causto la crisi, non è il governo delle indispensabili e non rimandabili riforme epocali. Se la sinistra lascia da sola il sindacato a difendere l'articolo diciotto e la dimensione sociale del lavoro ha perduto e scomparirà, perchè non esisterà nemmeno più la minuscola quota del ceto medio progressista scolarizzato e impiegatizio a sostenerla. L'Italia come socialdemocrazia basata sul lavoro è finita ormai smantellata e il governo Monti è lui la vera respirazione assistita di un paese moribondo. Non sarà una maggioranza a staccare la spina al governo, ma sarà questo governo a staccare la spina ad una repubblica fondata sul lavoro e sui valori della Resistenza.