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Una nuova strage


Stamane sabato 19 maggio 2012 a Brindisi una nuova orrenda strage è stata compiuta nel nostro paese. Con il passare delle orequesta strage risulta sempre più vile, pensata, costruita e agita da persone sanguinarie che hanno colpito deliberatamnte una scuola e le studentesse che la frequentano. Mentre Sheikh Yassin di Hamas aveva dato una regola, rispettata, di non colpire le scuole e gli studenti, i nostri terroristi ragionano diversamente e sebbene  la natura dell'ordigno, bombole, materiale facilmente reperibili e trasportabili e poco monitorabili, faccia pensare a un gesto folle ed estemporaneo, il posizionamento dell'ordigno in un luogo idoneo, che richiedeva conoscenza del luogo, la cautela e la mimetizzazione per collocarlo e la scelta del momento di farlo esplodere, ovvero nel momento in cui le studentesse scese dal bus attendevano l'apertura dei cancelli, significano un' accurata pianificazione e la fredda volontà di compiere una strage; obiettivo dunque prestabilito e organizzazione accurata. E' un orrore crescente, il cuore si spezza nella pietà per la studentessa uccisa, la solidarietà va alla sua famiglia, e per quelle ragazze ferite che porteranno cicatrici e mutilazioni per tutta la loro esistenza o pur solo sfiorate dall'esplosione e illese recheranno  per sempre in sè l'orrendo ricordo. Resta da chiarire la finalità della strage, perchè il crimine organizzato cui in queste ore viene attribuita la responsabilità della strage agisce secondo una logica,cioè  mantenendo sempre un profilo adeguato alle circostanze: la punizione del rivale, la guerra per il controllo del territorio, l'eliminazione del pentito o di chi non è più affidabile, l'eliminazione  del magistrato o dell'inquirente sono azioni mirate contro obiettivi determinati e condotte a termine nel migliore dei modi per ottenere il massimo risultato dunque non a caso e non per fare notizia, anzi meglio che la persona scomoda scompaia con meno clamore possibile, non si fa saltare la casa quando conviene buttare un cadavere nel pozzo e ricoprirlo per sempre. Il crimine organizzato lavora bene quando la gente spontaneamente accetta la sua esistenza e il suo ruolo: si paga il pizzo su ogni transazione,su ogni prestito o attività commerciale, si accetta che certe zone siano roccaforti e ambiti dove vigono certe regole dettate da certe persone radicate nel territorio ovvero il clan, la famiglia, la 'ndrina o la cosca e tutto funziona tranquillamente poichè si forma un perverso ma funzionale "modus vivendi" . Puoi pensare che chi non paga abbia l'auto o il negozio bruciato, puoi accettare che chi si ribella sia colpito, che il parroco sia ucciso o infamato, insomma puoi sempre sperare che se ti fai i casi tuoi e paghi "loro" non ti faranno niente.Alzare il tiro come nelle stragi del '93 o l'eliminazione clamorosa delle figure in evidenza della lotta alla mafia sono anch'esse funzionali a disegni precisi, inviare un messaggio allo stato indicandogli che puoi colpire come e dove vuoi e che  puoi eliminare obiettivi scelti per il loro ruolo o valore al fine di passare a trattativa più articolata. Aver colpito una scuola e delle studentesse significa dunque passare ad un altro livello e noi sappiamo che in Italia lo stragismo appare in determinati momenti di transizione traumatica come è stato dalla fine degli anni sessanta fino agli anni ottanta o nel cambio dalla cosiddetta prima alla seconda repubblica cioè durante la  ridefinizione degli equilibri di potere. Ma nella Puglia governata da Nichi Vendola e mentre nel Paese  Governo Monti fra opposizioni e drammatiche contraddizioni sta aprendo una nuova fase della nostra storia anche gli stragisti sono ritornati ad operare con il loro braccio armato costituito non più dalle frange neofasciste come nel 1969 o nel 1974 ma probabilmente dalla criminalità organizzata, mentre nella cabina di regia probabilmente vi sono altri oscuri personaggi e ancora altri oscuri disegni  da decifrare. Il numero ridotto delle vittime e dei feriti è controbilanciato dall'agghiacciante  crudeltà con la quale sono state colpite giovanissime studentesse, ogni sofferenza delle quali colpisce ogni cittadino italiano permette a questo attentato di iscriversi nel macabro elenco delle grandi stragi  che ricordo  1969, Milano; 1973,Questura di Milano,1974  P.zza della Loggia, Brescia e treno Italicus, 1980 Stazione di Bologna, 1984 Rapido 904, 1993 Milano, Firenze, Roma  che contrassegnano la storia del nostro paese. E' inaccettabile che in una democrazia si debba pagare un prezzo simile,per questo noi cittadini siamo chiamati non solo ad opporci ma a vigilare attivamente e dunque senza prestarci ad accettare un'unità nazionale che possa far passare disegni contrari alla democrazia o unirci come un gregge spaurito alle consuete bandiere della difesa delle istituzioni. Non perdiamo dunque lucidità, non diamo fiducia a occhi chiusi alle istituzioni, pretendiamo invece che ogni risorsa sia di uomini che di collaborazione fra forze dell'ordine e cittadinanza sia utilizzata nel migliore dei modi e sia mirata a fare luce su esecutori e mandanti. Non siamo e non vogliamo essere il Messico degli zeta e non siamo e non vogliamo essere la Colombia del narcotraffico e della corruzione e collusioni e connivenze in chiave antidemocratica del potere con i cartelli e dunque non occorre fare solo giustizia ed indagini ma occorre tutto l'impegno possibile da parte di tutti  per pulire e far cambiare rotta a questo paese.