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Haccp, un nuovo sapore sulla tavola.


Chi di voi sa cosa significhi la sigla Haccp? Qualcuno che abbia lavorato nell'industria alimentare probabilmente conosce il significato di questo verso che sembra uno sternuto, per gli altri ci sono le risorse di Wikipedia, per me invece, semplice consumatore Haccp significa "il particolare sapore che hanno determinati alimenti venduti al banco gastronomia dei supermercati e talvolta del caffè o del cappuccino del bar" E sì perché i soloni della comunità europea hanno imposto procedure e detergenti specifici all'industria alimentare, ai supermercati ed ai bar e forse a qualche altro luogo dove si manipolano alimenti destinati alla vendita ed alla somministrazione. Se da una parte il fatto che ci sia un "sillabo" per la pulizia e la sicurezza delle preparazioni alimentari e dunque per la salute e la tutela del consumatore, dall'altra c'è il fatto che anche le leggi ed i regolamenti con i fini più nobili si incagliano, si smussano e, di fatto, si ritorcono contro chi dovrebbero tutelare perché sono applicati da uomini, perché sono strutturati come procedure, perché in sé hanno dei trabocchetti o dei bug nascosti...Ben venga dunque uno standard, ben vengano le corrette procedure, ma mi spiegate perché le tazzine da caffè e del cappuccino una volta su quattro e le preparazioni di gastronomia dei supermercati, quasi sempre SANNO DI DETERSIVO? Ormai ci si rassegna, hai fretta trangugi il tuo cappuccino e mediti di cambiare bar, non hai voglia di cucinare e ti compri il solito vassoietto di pasta, di insalata russa, baccalà alla vicentina, di vitel tonnè, di polpette saporite, di tutti quelle preparazioni insomma che ti permettono di non spentolare e non trovarti con pigne di stoviglie da lavare. Compromessi, d'accordo, non tutti condividono queste scelte alimentari, però sacripante qualche volta lo comprerete anche voi un vassoietto di olive schiacciate o di pasta al forno, giusto per variare ed arricchire un menu, magari il sabato mattina per la domenica, quando prevedete di scappare a vedere la partita e vorreste sbrigarvela con il pranzo; ecco, e allora inviterete con voi l'effluvio saporito del Dr. Haccp, quel vago saporino di detersivino che si affaccia mentre gustate la vostra prelibatezza od il vostro cafferino. Sappiate che in quel momento state condividendo i Sacri Principi della Comunità Europea, gli stessi che volevano stroncare il classicissimo e dannosissimo forno a legna dei pizzaioli o l'obbrobrio dell'antigienicissima stagionatura del Lardo di Colonnata e delle mele non più grandi di un mandarino. E se quelle assurdità sono apparse subito per quello che erano, ovvero "boiate pazzesche" il Dr. Haccp è ancora sgradito ospite delle nostre mense e dei nostri bar; eh sì, quel saporino malefico è chiaramente un residuetto di detersivo che nessun risciacquo manuale di qualche scocciatissimo alimentarista o banconista preoccupato più di "seguire le regole" evitando "responsabilità" più che di seguire il proprio naturale olfatto e normale buonsenso che gli dice che le vaschette, le pentole o gli attrezzi, le tazzine ed i cucchiaini "puzzano dannatamente di detersivo" potrà mai eliminare e forse chissà fra vent'anni qualche altro solone affermerà che quel profumino è dannosissimo e che ha fatto più danni della centrale di Fukushima. Intanto gustiamoci un'oliva al sapone.