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Il Natale che vorrei II


Nella mia agendina c'era un numero,una persona che non vedevo da tempo,da anni ma che per anni era stata nel mio cuore. La conoscevo dai tempi del liceo,i suoi brillanti risultati l'avevano portata lontano,ma io l'avevo sempre seguita,anche se non avevo mai capito le sue scelte...sconcertanti. Rampolla della famiglia più importante e ricca della piccola città,un viso da principessa e un corpo statuario,poteva fare l'attrice o la modella o godersi la vita invece aveva scelto un campo difficilissimo e affascinante..cercare di curare malattie terribili. Rispose una voce femminile che riconobbi "Si?" "Buon pomeriggio,sono Ed, c'è la dottoressa...?" Voci di bambini in sottofondo. La voce calda chiese:  "Ma sei tu Samuele? Che scherzi fai?" ridacchiai.."No,io sono Ed il Poeta Matto,ti ricordi?" ci fu un lungo silenzio,continuai "eravamo in classe assieme,finché non ho abbandonato la scuola..." invece lei non si ricordava e ci mise un po' , fino a quando sospirò e rispose "si ho capito chi sei" ma non era entusiasta,mi spiegai : "sono sempre rimasto in paese,adesso un amico mi fa lavorare nelle..statue da giardino..""Ah" disse . "E tu?" chiesi per spezzare il silenzio."Sono direttrice della ricerca alla Blood Resarch Foundation,alla capitale,adesso sono in vacanza dai miei con i bambini.""Ah" dissi "sorpreso?""no,bhè,immaginavo""senti...aspetto altre telefonate..""bhè volevo solo salutarti e farti gli auguri.." lei ridacchiò "Ed...il Poeta Matto,davvero pensavo ad uno scherzo del mio ormai ex marito.""ah""siamo rimasti amici,a proposito vedi ancora gente della nostra classe?" "no,praticamente sono rimasto io solo in città" un altro lungo silenzio "volevi vedermi?""Si" ammisi;lei mi sorprese,come sempre: "vuoi passare?"