VOLPI e GALLINE

Meglio soffrire le pene della gabbia che credere di essere liberi perchè la gabbia non la vedi

 

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ZANZIBIRRA N° 4

Post n°41 pubblicato il 27 Febbraio 2009 da marcosoppi

arrivano le piogge!!!!!
Oggi grosso temporale....con tuoni e lampi,dura da questa mattina e sembra non voler smettere.
Beh ,adesso che sono quasi le sei ed è ora di uscire dal mio guscio di vacanziero pagato per lavorare un po',sta uscendo un timido sole che asciughera un po' le pozze e renderà la serata umidissima.
Mannaggia li pescetti...proprio quando tocca a me!
Anche questa sera mi farò un bel tuffo nel sudore...
C'è che questa settimana le scuole italiane hanno chiuso per il carnevale e qui è pieno di bimbi,quindi prima delle serate si fa la minidisco e siccome il mio collega simone ex animatore columbus non ne sa nemmeno una mi tocca ballare a me.
capirai,dopo due canzoni sono già uno straccio...ed è veramente la fiera dell'umido.Comunque...il clima qui a zanzibar si divide in quattro cicli.... caldo,piogge,secco,umido...ora siamo tra l'umido e le piogge...ma pare che quest'anno sia partito un po' in anticipo a sentire gli zanzibernacca.
Anche qui si sono spostate le stagioni!
Dovreste vedere quando piove come scende dal cielo con la rincorsa...sembra che prende la mira.
E la cosa che mi ha sorpreso di più sono certe casette in mezzo alla savana(se possiamo chiamarla cosi').
Diciamo che sulla strada che dal villaggio porta a stone Town si ha occasione di passare attraverso diversi piccoli villaggetti...che sarebbero le loro città.
Il "treno" Matemwe-Stone Town fa le seguenti fermate:matemwe-mchangani-kiwenga-Kiniasini-Mahonda-Ububu-mtoni-sTONE TOWN...solo per nominare i centri più estesi.
ma per centri estesi voi dovete immaginare gruppeti di casupole in spiazzi in mezzo alla foresta...al massimo ububu ha una mezza parvenza di città...ma le costruzioni sulla strada sono tutti negozi,le scuole e la polizia.Le case,all'interno, sono di tre tipi:
Il ricco ha la casa in mattoni che comunque sono mattoni fatti con acqua e sabbia credo...e i mattoni seccano rigorosamente al sole.
Poi costruiscono i muri e fanno le case senza intonacare e dipingere;non esistono,a parte stone town,case dipinte.
i medio livello hanno le case con i muri di pezzi di roccia e corallo...tenuti insieme con una pasta di terra e solo dio sa cosa.
E tutto il resto ha casette fatte con terra rossa e fango e ,mi sa,pure sterco di mucca.
Per "armare" il tutto usano pezzi di legno e sopra tetto in makuti,e cioè foglie di palma una sopra l'altra come le nostre tegole.

Ecco...con tutte queste piogge non capisco come le tantissime casette di terra e sterco non si slavino via ogni volta...eppure non succede.

Tenete presente che poggiano sulla terra...ovviamente non ci sono canali di scolo per l'acqua e il terreno è molto secco e quindi all'inizio poco assorbente.
Qui ci vorrebbe il parere di qualche architetto,agronomo e igronomo(si dice così?)...io purtroppo non starò qui a lungo per vedere le vere piogge ma sarei proprio curioso di chiedere alla gente di qui come è possibile una cosa del genere.
Non sto a dirvi che non c'è luce,gas,acqua corrente nelle case(sarebbe banale anche il solo pensarlo).
Queste cose si trovano solo a Stone town e nelle isole felici che sono gli alberghi,i villaggi,i lodges e così via.

Ed è una cosa che mi fa incazzare tremendamente perchè diventa solo una questione di soldi.

Il governo di Tanzania trova in zanzibar il suo serbatoio di denaro grazie al fiorentissimo turismo e non spende una cazzo di lira per sistemare questi posti.

E quando piove i bambini giocano nel fango o a farsi la doccia sotto gli incroci delle foglie di palma dove scola l'acqua...in giro sempre con lo stesso vestitino bucherellato qualche volta,quasi sempre sporco al limite dell'europeo rimbrotto materno.
Piedi scalzi e via di corsa...è una costante la corsa.
Ed è costante anche il tragitto...sempre lunghissimo.

Si corre,o cammina,per andare a scuola,per andare a lavorare,per andare a prendere il cibo,l'acqua potabile nei pozzi,si corre e cammina anche per prendere il bus.
Il famoso dalla-dalla!
Che se sei un uomo e non hai grossi pacchi o bambini con te,devi prenderlo al volo perchè il conducente non si ferma.
Il business del dalla-dalla è quasi una cosa privata...ci sono delle linee però non sai mai se verranno rispettate perchè non esiste una tabella oraria e una mappa ufficiale.
Non ci sono posti dove chieder informazioni,si sa che passano ma non quando e per ancora quanto tempo.
Io l'ho preso una volta ma lo rifarò prima o poi.
Esperienza illuminante...ho pagato il mio biglietto e alla fine ho realizzato che tutti gli altri hanno pagato un decimo di quello che ho pagato io,che mi sembrava poco.
Ma se sei un Mzungu vieni trattato da mzungu...uomo bianco...ricco,e quindi paghi per tutti,e io l'ho fatto volentieri.
Ero l'unico sul dalla dalla ad avere la pelle più chiara dell'ebano(parte interna).
Il dalla dalla è come un camioncino aperto sul di dietro col tetto...sedili lunghi e intorno al suo perimetro...ci potrebbero stare una decina di persone comode e ce ne stanno sempre molte di più.
Io sono partito da stone town che eravamo su in 7...ad un certo punto ci hanno fatti scendere perchè dice che non gli conveniva...cazzo sette su dieci.
Ci hanno caricato su un altro dalla dalla dove alla fine eravamo almeno in venti...compresi bambini e gente in piedi appesa all'esterno.
senza contare il bagagliaio sul tetto..quasi mai legato ma tenuto a mano dal bigliettaio che sta in piedi sul retro.
E questi sciamannati corrono di brutto e sulle curve il bigliettaio ogni volta sembra volare via e sparire tra gli alberi.
C'è gente che giura di aver visto caricare sul dalla dalla capre,piccoli vitelli...biciclette,vespe piaggio,materassi e anche quintali di concime.(naturale s'intende).
diciamo che qui il paese è collinare...colline e piccoli boschi di palme da cocco,alberi del tamarindo e baobab.
L'albero del Baobab è enorme...sembra una montagna più che un albero...tutto nodoso e impossibile da smuovere.
Fortuna che qui non hanno molte macchine...altrimenti sia quanti morti appiccicati.
Ecco perchè non esiste la pubblicità progresso sulle stragi del sabato sera alla tv tanzaniana!!!!!!!!!!!

Baci e alla prossima.

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Data di creazione: 01/12/2007
 

RIME DA DIARIO (LE POESIE DEL SOPPI)

Una volta il semaforo che sta a Milano in piazza del Duomo fece una stranezza. Tutte le sue luci, ad un tratto, si tinsero di blu, e la gente non sapeva più come regolarsi. Attraversiamo o non attraversiamo? Stiamo o non stiamo? Da tutti i suoi occhi, in tutte le direzioni, il semaforo diffondeva l'insolito segnale blu, di un blu così blu il cielo di Milano non era stato mai. In attesa di capirci qualcosa gli automobilisti strepitavano e strombettavano, i motociclisti facevano ruggire lo scappamento e i pedoni più grassi gridavano: "Lei non sa chi sono io!"... Finalmente arrivò un vigile e si mise lui in mezzo all'incrocio a districare il traffico. Un altro vigile cercò la cassetta dei comandi per riparare il guasto, e tolse la corrente. Prima di spegnersi il semaforo blu fece in tempo a pensare: "Poveretti! io avevo dato il segnale di "via libera" per il cielo. Se mi avessero capito, ora tutti saprebbero volare. Ma forse gli è mancato il coraggio".

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