anima&psiche

essere papà....


Nella società in cui viviamo la figura del padre ha subito dei notevoli scossoni e i padri oggi non possono più fare riferimento ai valori con cui sono cresciuti. Oggi si chiede costantemente al padre, come alla madre, di fare sforzi per capire di cosa hanno bisogno i figli, gli si chiede di fornire ai figli tutto ciò di cui hanno bisogno e allora ecco che diventa obbligatorio fornire la migliore istruzione possibile, lo sport, tutto ciò che la società ritiene indispensabile.Il rischio in questo marasma è di non riuscire più a trasmettere al figlio valori e paletti che lo facciano crescere ma fornirgli unicamente un appoggio che alimenta la dipendenza dalla famiglia anziché favorirne l’autonomia.Essere papà-fratellone maggiore o amicone non fa bene al proprio figlio né fa bene fargli sperimentare una costante assenza. Bisogna saper riconoscere il proprio ruolo (io sono il padre), e la propria identità, di adulto.Per poter adempiere veramente a questo compito deve essere l’adulto per primo a essere capace di stare al mondo perché io non posso pensare di insegnare a mio figlio ciò che non so!