Mi sentivo menomata come se qualcosa mi avesse scavata una voragine nel petto asportato gli organi vitali e lasciato cicatrici malconce e mai guarite che malgrado il passare del tempo non smettevano di pulsare e sanguinare. Razionalmente sapevo che i miei polmoni erano ancora intatti eppure mi sentivo soffocare e la testa mi girava come se gli sforzi per prendere aria fossero vani. Di sicuro anche il mio cuore batteva ma non udivo le pulsazioni avevo le mani fredde e intorpidite. Mi raggomitolai e incrocia le braccia strette per non sentormi sbriciolare. Cercavo l'annebbiamento il ripudio di me stessa ma non riuscivo a raggiungerlo. Eppure capii che potevo sopravvivere ero vigile sentivo il dolore il senso di perdita che bruciava e s'irradiava dal mio petto in trmende ondate di sofferenza che si abbattevano contro il mio corpo e nella testa. Ma me la sarei cavata. Non perchè il dolore si fosse indebolito con il passare del tempo. Ma perchè a quel punto ero diventata abbastanza forte da Reggerlo!!
Dal libro New Moon