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Post N° 13

Post n°13 pubblicato il 17 Novembre 2006 da ChichiniCt

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NEWSLETTER DELL'ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI

Venerdì 17 novembre 2006

In questo numero...

:: Inaugurato il canile Enpa di Manfredonia: è il primo in Italia nel progetto "Le città degli animali"

:: 300.000 firme per "Animals matter to me". L'Enpa invita tutti a collaborare per raccogliere adesioni

:: Blitz delle Guardie Zoofile Enpa di Milano: sequestrato un canile abusivo, denunciato il titolare

:: Salvati due cani grazie all'intervento delle Guardie Zoofile dell'Enpa di Catania: erano abbandonati in casa

:: Cuccioli di cane e gatto scomparsi a Firenze. L'Enpa salva un meticcio che rischiava la morte per inedia

:: Le Guardie Zoofile Enpa di Milano sequestrano due pitbull e denunciano per la seconda volta il proprietario

:: Teneva il cane sul balcone senza riparo e con poco cibo. Multa di 2000 euro e sequestro dell'animale

:: La Toscana autorizza nuove deroghe alla caccia. L'Enpa: è una violazione delle norme Ue

:: Cane ferito al dorso da una fucilata. Le Guardie zoofile Enpa di Savona cercano l'autore del misfatto

:: Aquila reale colpita da un cacciatore. L'Enpa: pene più severe per chi spara a specie protette

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INAUGURATO IL CANILE ENPA DI MANFREDONIA: È IL PRIMO IN ITALIA NEL PROGETTO "LE CITTÀ DEGLI ANIMALI"

Come annunciato dall'Enpa nella primavera scorsa, all'inizio dei lavori, è stato inaugurato sabato scorso a Manfredonia (Foggia) un nuovo rifugio per quattrozampe abbandonati, realizzato grazie alla cooperazione tra la Protezione Animali, che si è impegnata sostenendo la maggior parte dei costi di realizzazione, e il Ministero della Salute, che per la prima volta partecipa alla realizzazione di una struttura dedicata agli animali.

Il nuovo rifugio fa parte di un progetto, "Le città degli animali" di più ampio respiro, teso a cambiare la concezione di canile attualmente diffusa: gli animali devono avere spazi adeguati, strutture create ad hoc per una gestione che garantisca per loro un livello di benessere più elevato. Venti metri quadrati per ogni cane e 160 posti per i trovatelli foggiani, questi i numeri che fanno la differenza rispetto al passato; adiacente alla zona dove gli animali vivranno, è stato ristrutturato un edificio rurale preesistente, ricavandone un canile sanitario, che potrà essere utilizzato per le cure degli ospiti e per la degenza.

I cani non saranno costretti nei soliti box, perché nella struttura è stato messo in atto il metodo della "stabulazione libera", ovvero sono stati destinati spazi recintati e parzialmente coperti che i quattrozampe condivideranno creando piccoli branchi, così da consentire agli animali maggiore movimento e la possibilità di interagire con i loro compagni.

Al taglio del nastro hanno presenziato il presidente nazionale dell'Enpa, Paolo Manzi e Piero Villa, tesoriere nazionale; ospite d'eccezione Sergio Papalia, Direttore dell'Ufficio X del Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria, degli alimenti e della Nutrizione del Ministero della Salute, docente presso l'ateneo di Padova che nel 1986 ha dato un valido contributo a Strasburgo per l'approvazione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia. (14 novembre)

 

300.000 FIRME PER "ANIMALS MATTER TO ME". L'ENPA INVITA TUTTI A COLLABORARE PER RACCOGLIERE ADESIONI

È stato superato un traguardo importante, un quarto di milione di persone ha firmato nel mondo la petizione "Animals matter to me" per portare i diritti degli animali in sede Onu; l'Enpa, unica associazione italiana a cooperare per la trasformazione in realtà della Dichiarazione universale dei diritti animali, ha personalmente contribuito con l'apporto di migliaia di firme raccolte nel weekend dedicato alla Giornata degli Animali e ancora continua a collezionare adesioni sul sito web.

300.000 firme sono un fondamentale passo per sensibilizzare i Governi di tutto il mondo a dare maggiore attenzione alle condizioni degli animali nei loro Paesi, incentivando leggi di tutela e investendo nell'educazione della popolazione per stimolare un cambiamento radicale.

L'obiettivo finale, dieci milioni di firme, è ambizioso e richiede impegno costante fino al raggiungimento della quota stabilita. In Italia, ancora molto si può fare per dare il proprio apporto a questa campagna internazionale: l'Enpa invita quindi i suoi sostenitori a firmare online raggiungendo "Animals matter to me" attraverso il sito www.enpa.it, per dare maggiore dignità ai nostri amici e fare sì che siano riconosciuti come esseri senzienti e pertanto capaci di dolore. Firmate e fate firmare quindi a parenti e amici, ogni singola adesione ci aiuta ad avvicinarci alla possibilità di portare alle Nazioni Unite anche la voce di chi non ha voce. (16 novembre)

 

BLITZ DELLE GUARDIE ZOOFILE ENPA DI MILANO: SEQUESTRATO UN CANILE ABUSIVO, DENUNCIATO IL TITOLARE

Un blitz delle Guardie Zoofile dell'Enpa di Milano ha portato sabato 4 novembre al sequestro di un canile abusivo ed alla denuncia del titolare per maltrattamento di animali. Nell'ambito delle indagini sul traffico di animali dall'Europa dell'Est, le Guardie Zoofile Enpa hanno svolto, su mandato del Sostituto Procuratore del Tribunale di Milano Pietro Basilone, una perquisizione in un negozio di Viale Certosa ed in un canile abusivo situato nelle campagne di Desio (Milano), utilizzato dal titolare del negozio come punto di appoggio per il traffico e la movimentazione di cani.

L'indagine era nata nello scorso mese di ottobre dalle denunce di alcuni cittadini, che avevano acquistato animali nel negozio in questione ed avevano dovuto sottoporli immediatamente a lunghe e costose cure veterinarie per guarirli dalle gravi e infettive patologie. Lo scorso sette ottobre le Guardie avevano già effettuato un controllo presso l'esercizio di Viale Certosa ed avevano proceduto al sequestro di cinque cuccioli sprovvisti della documentazione sanitaria.

Dopo aver proceduto alla perquisizione del negozio, le Guardie si portavano presso un'area sita nell'area industriale di Desio dove il titolare del negozio aveva realizzato una struttura di allevamento e custodia di cani che risultava sprovvista di qualsiasi autorizzazione: nessuna concessione edilizia, nessuna autorizzazione sanitaria e nessuna gestione dei rifiuti, che venivano smaltiti come semplici rifiuti urbani o dispersi nel terreno.

L'intera struttura è stata perquisita e tutti i cani presenti sono stati visitati da un medico veterinario dell'Enpa di Milano. Una femmina di pinscher in pessime condizioni e i suoi due cuccioli, entrambi affetti da rogna, sono stati sequestrati e trasferiti per le cure presso la Clinica Enpa. Stessa sorte per una piccola gallina ornamentale incapace di reggersi sulle zampe. Due cuccioli di beagle di pochi giorni di vita sono stati invece rinvenuti morti in una piccola gabbia e sono stati quindi sequestrati e trasferiti presso il Dipartimento di Anatomia Patologica dell'Università di Medicina Veterinaria di Milano per le necessarie autopsie.

Per la mancanza di tutti gli atti autorizzativi necessari, la struttura è stata posta sotto sequestro e grazie anche alla collaborazione della Polizia locale, che è intervenuta sul posto, sono stati svolti tutti i rilievi che serviranno nei prossimi giorni per accertare in dettaglio le violazioni amministrative e penali di natura edilizia ed ambientale commesse dal titolare del luogo. Le indagini del Nucleo proseguiranno ora per verificare la provenienza degli animali e l'eventuale coinvolgimento del commerciante nel traffico clandestino di animali dall'Est Europa. (13 novembre)

SALVATI DUE CANI GRAZIE ALL'INTERVENTO DELLE GUARDIE ZOOFILE DELL'ENPA DI CATANIA: ERANO ABBANDONATI IN CASA

Nella serata di ieri, le Guardie Zoofile dell'Enpa, su segnalazione di un cittadino, sono intervenute a San Gregorio (Catania), per soccorrere due cani lasciati in assoluto abbandono all'interno di un appartamento disabitato da anni. Al momento dell'intervento gli operatori di Polizia Giudiziaria si sono trovati di fronte uno spettacolo drammatico e raccapricciante: i due poveri animali, un pastore tedesco ed un meticcio, erano ridotti in fin di vita e stazionavano tra i propri escrementi, cumuli di rifiuti e suppellettili vari, sparsi in tutte le stanze da moltissimo tempo, senza acqua ne cibo, in scarsissime condizioni igienico-sanitarie ed in forte stato di denutrizione; pertanto le Guardie Zoofile dopo aver informato il pubblico ministero, hanno sequestrato i due animali, portandoli presso il veterinario dell'Ausl3 di Acireale che ha prestato loro le prime cure, per poi affidarli ad una struttura autorizzata.

Per l'accaduto è stata presentata una notizia di reato per maltrattamento animali, a carico del proprietario, che è stato rintracciato in breve tempo. Il presidente della sezione provinciale Enpa di Catania, Cataldo Paradiso, ha definito un fatto grave "che i cani fossero stati abbandonati nell'abitazione, affidata al portiere, in disuso da anni e che tutti i condomini, tranne uno, siano rimasti totalmente insensibili ai lamenti protratti nel tempo da parte delle due povere bestie". Fortunatamente la tempestiva azione dei volontari dell'Enpa si è rivelata decisiva, infatti ci sono buone speranze sulle possibilità di recupero dei due poveri cani che si spera di poter affidare presto all'affetto di una famiglia.

A tal proposito la sezione Enpa di Catania ricorda ai cittadini che casi analoghi possono essere segnalati anche telefonicamente alle Forze dell'Ordine o alle Guardie Zoofile al numero 095270869. (13 novembre)

 

CUCCIOLI DI CANE E GATTO SCOMPARSI A FIRENZE. L'ENPA SALVA UN METICCIO CHE RISCHIAVA LA MORTE PER INEDIA

Dopo mesi di controlli, appostamenti  e indagini, le Guardie zoofile volontarie dell'Ente Nazionale Protezione Animali di Firenze hanno accertato che una signora abitante a Signa era solita detenere cani e gatti di giovane età rinchiusi in luoghi angusti e in pessime condizioni igieniche, sottoponendoli a percosse e abbandonandoli a se stessi per settimane. Ancor più grave pare che la donna fosse solita anche privarli del cibo necessario al loro sostentamento.

I volontari dell'Enpa hanno prontamente evidenziato i fatti all'autorità giudiziaria che su iniziativa del Gip, dottoressa Palasciano, ha disposto il sequestro preventivo degli animali al fine di evitare loro ulteriori violenze.

Le Guardie zoofile hanno rinvenuto presso l'abitazione della signora solamente un cane. Un gatto risulta invece essere sparito in circostanze da accertare. Si tratta di un cucciolone, un incrocio tra un golden retriever e un setter, recuperato dai volontari in stato di evidentissima denutrizione e psicologicamente traumatizzato.

"Il cane", sottolinea la dottoressa Cesari D'Ardea , veterinaria dell'Enpa, "risulta fortemente denutrito. Pesa ben tredici chili in meno rispetto al normale. Si avventa sulla ciotola del cibo in maniera spasmodica. Inoltre, presenta delle turbe psicologiche. Si intimorisce ai rumori e agli innalzamenti dei toni di voce, segni di un passato di trascuratezze e abbandono". La proprietaria dell'animale è stata denunciata per il reato penale di maltrattamento animali e il cane è stato affidato in custodia alle cure dei volontari dell'Enpa. (17 novembre)

 

LE GUARDIE ZOOFILE ENPA DI MILANO SEQUESTRANO DUE PITBULL E DENUNCIANO PER LA SECONDA VOLTA IL PROPRIETARIO

Due denunce per maltrattamento di animali in otto mesi. Questo il record negativo di una coppia di Milano che nello scorso mese di aprile era stata denunciata per maltrattamento dalle Guardie Zoofile dell'Enpa per le condizioni in cui custodiva un pitbull e che ha meritato sabato scorso una nuova denuncia ed il sequestro di tutti e due i cani che custodiva.

Il maschio di pitbull di proprietà di questa coppia era stato posto nella scorsa primavera sotto sequestro dalle Guardie Zoofile che, sulla scorta di una segnalazione, avevano verificato come l'animale fosse in condizioni di incuria, fortemente sottopeso e tenuto in un luogo non pulito. Dopo alcune settimane di degenza presso il canile civico, la richiesta della coppia di ottenere l'animale in custodia giudiziaria era stata accolta con il vincolo di sottoporre il cane ad un trattamento per la sua corretta socializzazione. Questo trattamento, concordato con Enpa e Asl, sarebbe stato gestito dal Consultorio della Facoltà di Veterinaria della Università degli Studi di Milano, al quale i due proprietari avrebbero dovuto rivolgersi con precise periodicità.  

Un controllo svolto recentemente dalla Asl Città di Milano aveva però evidenziato come le condizioni di custodia del cane fossero peggiorate e come i due proprietari non si fossero più presentati da tempo ai controlli presso il Consultorio comportamentale. Per questo le Guardie Zoofile sono intervenute scoprendo i due cani in condizioni pietose in un ambiente malsano ed in stato di semiabbandono.

Il maschio di pitbull, ancora affidato in giudiziale custodia, non solo aveva nuovamente perso il peso guadagnato durante la permanenza al canile, ma mostrava lesioni non risolte ed era chiuso in un recinto senza cuccia, acqua e cibo mentre la femmina, che nel mese di aprile era apparsa in discrete condizioni e non era pertanto stata posta sotto sequestro, risultava anch'essa magrissima, con lesioni aperte e sanguinanti sulle orecchie. Il recinto dove erano custoditi i due cani era letteralmente tappezzato di feci e conteneva oggetti di ogni tipo come vecchi catini di plastica rotti ed ammuffiti, bancali masticati e imputriditi, oltre a sporcizie di ogni genere.  Attorno al recinto rifiuti di ogni natura, tali da rendere il luogo più una discarica che un cortile di un'abitazione.

I due cani sono stati quindi sequestrati, in assenza dei proprietari che non erano sul luogo, e affidati al canile civico. Le Guardie Zoofile Enpa hanno quindi nuovamente denunciato la coppia per maltrattamento di animali e per le violazioni, sempre penali, degli obblighi di custodia (tra cui il mancato rispetto di quanto ordinato dall'Autorità Giudiziaria per la riabilitazione dell'animale).

I due animali si trovano ora presso il canile civico di Viale Lombroso a Milano: il Procuratore della Repubblica Gianluca Prisco ha accolto le istanze delle Guardie Zoofile ed ha concesso la possibilità di affidare gli animali in custodia giudiziaria a chi può garantirne adeguato benessere. A questo proposito, tutti coloro che fossero interessati possono contattare il Canile chiamando lo 02.85789072 e concordare un incontro preliminare con i veterinari. I cani non hanno alcun atteggiamento aggressivo, ma devono essere ancora socializzati correttamente ed è quindi importante che i richiedenti siano in possesso della necessaria esperienza e competenza. (14 novembre)

 

TENEVA IL CANE SUL BALCONE SENZA RIPARO E CON POCO CIBO. MULTA DI 2000 EURO E SEQUESTRO DELL'ANIMALE

Duemila euro di multa e il sequestro dell'animale: questo è stato il verdetto emesso dal Tribunale di Verona nei confronti di un proprietario negligente che teneva il suo cane in condizioni inappropriate, come evidenziato dalle Guardie zoofile dell'Enpa che al momento del controllo hanno trovato il quattrozampe denutrito e senza riparo. L'uomo aveva messo il cane in balcone, dandogli uno scatolone di  cartone come cuccia e nutrendolo in modo scarso, senza farlo muovere al di fuori di quei pochi metri quadrati. Nives Manara, caponucleo delle Guardie zoofile veronesi, ha messo l'accento su un aspetto dell'articolo 727 del Codice Penale: "gli animali possono essere considerati vittime non solo in caso di percosse o uccisione, ma anche in caso di incuria e di mancata attenzione a ciò che la loro natura esige".

Il cucciolo, grazie all'interessamento dei volontari della Protezione Animali, ha ora trovato una nuova casa e una famiglia che gli sta dando cure e attenzioni. L'Enpa ringrazia la veterinaria Lucia Melon, che ha visitato il quattrozampe e gli ha prestato le prime cure dopo il sequestro. (16 novembre)

 

LA TOSCANA AUTORIZZA NUOVE DEROGHE ALLA CACCIA. L'ENPA: È UNA VIOLAZIONE DELLE NORME UE

La Toscana riapre la caccia in deroga a storni e fringuelli, autorizzando anche la cattura di tordi, cesene e merli da utilizzare poi come richiami vivi e l'Enpa richiama la Regione al rispetto della legalità in materia di deroghe di caccia; si tratta di una nuova concessione al mondo venatorio, che autorizza di fatto un ingiustificato massacro di migliaia di esemplari di avifauna selvatica protetta a livello europeo, implicando la violazione delle normative comunitarie.

L'Enpa ricorda che proprio la Toscana, insieme ad altre dodici regioni italiane, ha causato la procedura d'infrazione n.2006/2131 da parte dell'UE, che è ormai da tempo giunta al parere motivato, ovvero alle sue più estreme conseguenze, grazie alla "deroga facile" concessa più per accontentare una potente lobby venatoria che per reali e concrete esigenze che ne giustifichino l'applicazione.

La normativa europea attuale non esclude le deroghe, ma è molto chiara nelle modalità con cui devono essere usate: lo strumento della deroga deve essere del tutto eccezionale e motivato in dettaglio, e utilizzato "sempre che non vi siano altre soluzioni soddisfacenti". Nel parere motivato della procedura d'infrazione 2131/2006, la Toscana risulta colpevole di aver autorizzato "la caccia in deroga senza motivare", poiché il solo pretesto dei danni all'agricoltura non è sufficiente, né comprovato. Ricordiamo che Storno e Fringuello, specie per cui è stata emanata la deroga, sono tutelate a livello europeo; inoltre l'Enpa chiede che sia negata la possibilità della cattura di volatili per farne richiami vivi, vittime predestinate del business che li vedrà venduti per 15 euro a esemplare. Molte precedenti delibere che permettevano la cattura di fringuelli sono state sospese dal Tar Toscana proprio per l'evidente carenza di motiva zioni.

L'Enpa ribadisce la sua opposizione a delibere che, per accontentare gli interessi di una piccola quanto potente lobby, metterà nuovamente a rischio l'Italia con una nuova e pesante multa. Marco Innocenti Degli, coordinatore Enpa Toscana, pone un interrogativo cui l'amministrazione regionale dovrà dare risposta: "Dove vanno a finire i diritti degli animali e della maggior parte dei cittadini, che a causa delle deroghe facili dovranno pagare le pesanti sanzioni che, se si continua su questa strada, verranno imposte dall'Unione europea?". (16 novembre)

 

CANE FERITO AL DORSO DA UNA FUCILATA. LE GUARDIE ZOOFILE ENPA DI SAVONA CERCANO L'AUTORE DEL MISFATTO

Le Guardie zoofile dell'Enpa stanno cercando l'autore di un grave maltrattamento verificatosi a Giustenice (Savona). Una cagnetta fantasia di cinque anni, appartenente a S.L., è stata gravemente ferita alla schiena da una fucilata; l'animale si trovava nei pressi dell'abitazione e si è rifugiata in casa, accasciandosi dolorante; è stata subito portata nello studio del dottor Catarella a Pietra Ligure, dove il professionista, con un complesso intervento, ha estratto dall'addome un proiettile flobert calibro 4,5 millimetri. che aveva perforato la schiena ed il pancreas e solo una prolungata terapia ha permesso di salvare la bestiola.
Il colpevole rischia, per la violazione dell'articolo 544-ter del Codice Penale, la reclusione da tre mesi ad un anno o la multa da 3.000 a 15.000 euro, oltre alle costituzioni di parte civile del proprietario e dell'Enpa, senza contare lo sparo in luogo pubblico e, forse, il possesso illecito di armi. Chiunque possa dare informazioni utili, anche anonime, può telefonare alla sede di Savona (019.824735) o inviare un messaggio al sito savona@enpanet.it. (17 novembre)

 

AQUILA REALE COLPITA DA UN CACCIATORE. L'ENPA: PENE PIÙ SEVERE PER CHI SPARA A SPECIE PROTETTE

L'Enpa considera il caso dell'aquila reale trovata ferita nel Bergamasco come estremamente grave e significativo di come l'attività venatoria metta a repentaglio la vita di moltissimi animali, anche di specie rare e vietate alla caccia, che diventano vittime di incidenti quando non sono nel mirino dei bracconieri.

A fronte di questo ritrovamento che ha consentito di salvare il rapace, infatti, ci sono molte altre vittime delle armi da fuoco che, dopo essere state colpite, non vengono mai più rinvenute e finiscono per andare a morire in solitudine: gufi, falchi, aironi che, a causa dei danni dei fucili utilizzati dai cacciatori, non potranno più sopravvivere perché senza volare non sono in grado di procurarsi il cibo e in molti casi sono condannati a soccombere alla fame o agli stenti.

Il caso dell'aquila reale, animale rarissimo e particolarmente protetto, deve essere letto come emblematico e indurre le amministrazioni ad una più ampia riflessione che deve tradursi in azioni concrete, come l'aumento della sorveglianza e la maggiore severità delle sanzioni applicate.

L'Enpa, inoltre, esprime perplessità di fronte all'iniziativa di Federcaccia di costituirsi parte civile contro il bracconiere o il cacciatore, considerando non solo che l'autore del misfatto potrebbe essere iscritto alla stessa associazione venatoria, ma anche che a fronte di questa presa di posizione manca un'opera di concreta sensibilizzazione tesa a far rispettare almeno le normative nazionali e comunitarie che disciplinano l'attività venatoria, se non a porre un veto definitivo a una pratica che viene millantata come "sport naturalistico" e causa invece all'ambiente solo una quantità di danni ingenti ogni anno.

Infine, la caccia continua a mietere vittime non solo tra gli animali ma, come riportato nelle ultime agenzie di stampa, anche tra i cacciatori stessi, che vengono sistematicamente colpiti dai loro colleghi in incidenti dovuti a imperizia quanto al numero eccessivo dei cacciatori in circolazione per i boschi. Che se non distinguono un aquila da un tordo, com'è evidente da questo drammatico episodio, non solo non sono amanti della natura, ma conoscono poco anche le loro vittime. Con il rischio di sparare a qualsiasi cosa si muova. (14 novembre)

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Commenti al Post:
confettino2
confettino2 il 22/11/06 alle 16:16 via WEB
Ciao Esther. Come va? Inserisco un post nel mio blog con la petizione. Baci
 
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