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Post n°14 pubblicato il 16 Febbraio 2012 da claudiaiubire
Nel luogo d'origine, la Gran Bretagna, veniva originariamente utilizzato per stanare la volpe durante le battute di caccia. Il suo compito era di introdursi nella tana e costringere l'animale ad uscirne, in modo che la caccia potesse ricominciare. Nelle campagne risultava estremamente efficace a guardia di granai, scuderie e pollai contro gli attacchi di nocivi, soprattutto ratti, e predatori come faine, volpi o tassi. CARATTERISTICHE La linea superiore del cranio è quasi piatta [5] e va restringendosi verso il tartufo. Il muso deve risultare lungo quanto il cranio e lo stop è poco marcato. Gli occhi sono infossati, piccoli e di colore scuro e di espressione vivace (non a mandorla). Le orecchie, inserite alte, si ripiegano a metà sul davanti con forma a "V". Il collo, robusto e con una buona muscolatura, si allarga verso il garrese all'incollatura con le spalle. Il dorso è solido e la groppa rettilinea. La coda viene tagliata generalmente ad un terzo circa della lunghezza ed è portata alta: è l'unico terrier che porta la coda a candela. Il mantello si presenta fitto e con colorazione bianca, eventualmente con macchie nere o marroni negli esemplari a pelo liscio. Negli esemplari a pelo ruvido il mantello è sempre tricolore, cioè con base bianca e macchie nere e tan (arancio). Il mantello ruvido ha un pelo ritorto tipo stuoia di cocco ed è mantenuto in ordine da una tecnica di toelettatura detta stripping da praticarsi una volta ogni 2/4 mesi. Il Fox Terrier è un cane coraggioso, vivace, allegro, vigile e sempre attento, senza paura, determinato e sicuro di sè ed astuto. Essendo molto intelligente, apprende velocemente. Può dimostrarsi piuttosto ostinato, caratteristica comune ad altri terrier. E l'addestramento deve essere quindi inflessibile e coerente. [1]
La razza riconosciuta dall'ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) fa parte del terzo gruppo di razze secondo la divisione della Federazione Cinologica Internazionale "Terrier" nelle esposizioni canine dove i soggetti vengono valutati secondo standard di razza da esperti giudici. IMPIEGO |
Post n°13 pubblicato il 14 Febbraio 2012 da claudiaiubire
Le razze utilizzate per la selezione del Dobermann sono varie e non si conoscono tutte con certezza. La base di partenza fu il Pinscher - per l'esattezza una femmina fuori taglia chiamata in un primo momento Bismarck e poi cambiata in Bismart per evitare di offendere il primo Cancelliere Otto von Bismarck - e vennero poi introdotti lo Stoppelhopser l'antenato dell'attuale Pastore Tedesco ed oggi completamente estinto come anche il cane da Macellaio progenitore dell'attuale Rottweiler usato come bovaro, il levriero Greyhound, il Beauceron -da notare le somiglianze morfologiche e caratteriali tra le due razze ed il fatto che, in tempi non lontani, il Dobermann venisse chiamato Baruch- , il Manchester black and tan terrier ed infine l'Alano blu ed il bracco di Weimar che si riscontrano tuttora nei soggetti di colore "blu" ed "Isabella". La razza dobermann venne ufficialmente riconosciuta nel 1898, ben quattro anni dopo la morte del suo creatore. Il merito maggiore dell'istituzione di un libro genealogico sulla razza va ad Otto Göller, giudice nelle esposizioni tedesche, amico di Karl Friedrich ed allevatore e studioso della stessa. Göller allevava con il suffisso "Von Turingen" ed i primi Dobermann ad entrare nel libro delle origini tedesco furono i suoi Graaf Belling V. Gronland e Gerthilde V. Gronland. Durante la prima guerra mondiale, i dobermann vennero impiegati nell'esercito tedesco per portare ordini al fronte, ricercare feriti e dispersi e per fare la guardia a prigionieri o depositi. Oggigiorno viene adoperato da moltissime associazioni di pubblica utilità come cane da ricerca e soccorso e da svariati eserciti come cane da difesa o da ricerca di stupefacenti ed esplosivi. Negli USA viene usato dai Marines che lo soprannominano "Devil Dog" a causa della particolare similitudine con le corna che assumono le orecchie quando vengono tagliate. CARATTERE A sfatare il mito del "cervello che cresce più della scatola cranica" ovvero "del cranio che smette di crescere e schiaccia il cervello" - al di là dell'evidente contraddizione tra le due versioni - è sufficiente la constatazione che la compressione della massa cerebrale, anche in misura minima, creerebbe evidenti problemi non solo a livello di umore e di carattere, ma anche a livello motorio e sensoriale. In altri termini, qualsiasi essere vivente dotato di encefalo racchiuso in scatola cranica, che si trovasse in tali condizioni, avrebbe progressive difficoltà nella deambulazione, nel controllo sfinterico, nell'orientamento e nell'equilibrio, oltre a evidenti deficit visivi, uditivi e sensoriali in genere, fino alla morte, dovuta al graduale e inarrestabile deterioramento cerebrale. Classificato come cane da difesa, presenta un ottimo livello di addestrabilità. Legatissimo alla famiglia nella quale vive, necessita di un costante contatto con il suo padrone che venera e difende fino alla morte. Dimostra grande delicatezza, premura ed attenzione verso i bambini. È un ottimo compagno di giochi, sempre allegro, molto paziente e tollerante. Naturalmente è indispensabile che i bambini vengano educati al rispetto del cane (ma questo vale per ogni tipo di animale) e che durante il gioco sia presente un adulto. DESCRIZIONE COMPORTAMENTO CON GLI UMANI
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Post n°12 pubblicato il 14 Febbraio 2012 da claudiaiubire
STORIA I briganti del meridione spesso si avvalevano di cani corsi oltre che di mastini napoletani, i quali servivano per fare la guardia nei rifugi e percepire a distanza l'avvicinarsi del nemico. Alcuni briganti avevano cani corsi innaturalmente feroci, abituati addirittura a cibarsi di carne umana. Famosi quelli del famigerato e sanguinario Francesco Mozzato, detto "bizzarro". Costui dal 1802 fu a capo di una banda che compì una lunga serie di atrocità in Calabria. Aveva sempre con sé numerosi cani, che nutriva con carne umana. Li aizzava anche a inseguire e sbranare i nemici fuggitivi dopo i conflitti a fuoco, come accadde a un ufficiale francese addetto allo stato maggiore del generale Partoneaux. Quando la compagna di Bizzarro decise di ucciderlo perché il brigante aveva ammazzato a sangue freddo il loro figlio neonato, la donna dovette chiedergli con una scusa di mettere alla catena il suo cane corso, affinché non proteggesse il padrone come faceva sempre. Bizzarro non fu il solo a compiere simili mostruosità. Nello stesso periodo anche Giuseppe Rotella detto "il boia", che tenne nel terrore la zona di Catanzaro, si divertiva a far sbranare dai suoi cani corsi le sue vittime, che fossero soldati nemici o viandanti. Un altro, Paolo Mancuso, detto "parafante", dopo avere sorpreso e sterminato un reparto di soldati fece mettere il loro comandante, tenente Filangieri di Garafa, in un grande pentolone in cui si faceva il formaggio, facendolo bollire. Il cadavere fu poi dato in pasto ai cani. Alcuni cani corsi erano tristemente famosi e attivamente ricercati dai soldati, come scrisse il generale Antonio Iannelli: L'utilizzo dei cani corsi da parte dei briganti continuò anche contro l'esercito sabaudo prima e italiano poi durante il periodo 1860-70 circa. Per questo motivo le autorità militari del Regno d'Italia (nel caso dell'Abruzzo dal maggiore generale Chiabrera, con ordinanza da Aquila del 25 ottobre 1862) emanarono il seguente ordine: "Dalle ore 24 italiane tutti i cani tanto dentro l'abitato, che in campagna dovranno essere rinchiusi, quelli che si troveranno fuori saranno immediatamente uccisi".[1]. Da notare che tali atti non rispecchiano affatto il temperamento dei normali cani corsi, che pur essendo eccezionali guardiani sono una razza estremamente equilibrata e affidabilissima per il padrone e la famiglia. CARATTERE CARATTERISTICHE ADATTO PER |
Post n°11 pubblicato il 14 Febbraio 2012 da claudiaiubire
STORIA DESCRIZIONE CARATTERE SVILUPPO |
Post n°10 pubblicato il 13 Febbraio 2012 da claudiaiubire
CARATTERISTICHE CARATTERE E CURE Grazie a questa caratteristica è però un micio che riesce quasi a dialogare con le persone. Decisamente agile e longilineo fa acrobazie dentro casa e la sua energia deve trovare sfogo nel gioco, per poi appollaiarsi sulle spalle di chi gli sta accanto e passare con lui tutta la serata. Con un pelo molto morbido e setoso non necessita di particolari cure se non del passaggio di un panno di daino per lucidare il pelo e togliere i peli morti. L'alimentazione dev'essere proteica e di alta qualità, non affidarsi quindi al fai da te ricco unicamente di carboidrati. |