Un blog per raccontarmi dare sfogo alla mia parte più intima, nascosta, ma anche un modo per confessarmi parlare di quello che negli anni è diventata come una seconda personalità, celata sottopelle una parte di me che per troppo tempo ho smesso di mostrare chissà se per non ferire, deludere o per una sorta di pudore dei miei sentimenti che però ora vuole prepotentemente uscire, rivelarsi, forse con il rischio di farsi mal giudicare ma io non cerco una redenzione e non voglio il perdono di nessuno: “Ho solo bisogno di esprimere le mie emozioni.”
Le più profonde anche se a volte sono negative, anche se possono farmi male.
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Buio. Ho gli occhi aperti ma non riesco a vedere niente, tutto nero. Un po' la sensazione di cecità, allungo le braccia davanti a me, il vuoto. Gli occhi si muovono in ogni direzione alla ricerca di anche un debole fascio di luce, cerco di guardarmi ma non riesco a vedere neanche le mie mani. Ho il fiato grosso, ho paura. Cerco di ragionare, fermare il mio pensiero ma il cervello sta viaggiando a mille allora, non riesco a fermarmi su nessun pensiero, tutto mi scorre nella testa all'impazzata. Dov'ero solo pochi minuti fà come sono finito qui, dove sono? La asensazione è di essere in basso, sottoterra, ma quanto spazio ho intorno a me? Potrei essere a un metro da qualsiasi cosa o forse ad un chilometro. A un certo punto, una debolissima luce filtra da qualche parte lassù in alto, pochissima luce ma ora mi sembra che mi stia tornando la vista (forse che l'avessi perduta per qualche ignota causa?), ora incomincio a vedere delle ombre, le mie braccia e le mani. Quando incomincio a ritrovare un po' di fiducia e mi sembra che i pensieri incomicino a rallentare, come un treno che viaggia a folle velocità in prossimità di una stazione, avverto qualcosa. Si, qualcosa che mi gela il sangue nelle vene, un brivido alla base del cranio che mi rizza i capelli, scende rapido e gelido giù per la spina dorsale. Dietro di me! Ora ricordo è dietro di me, se avessi il coraggio forse potrei voltarmi e vederlo, anche nel buio più pesto so che riuscirei a vederlo, vedrei i suoi occhi verdi chiari, mi sento piccolissimo mentre lui è enorme, mi sovrasta, sono paralizzato. Se le mie gambe non fossere piantate per terra. Paura. Il mio incubo....
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