2012
di
Edoardo Capuano Tutto
il visibile e l'invisibile vibra in una determinata frequenza perché è
energia. Quando lo stato vibrazionale è lento l'energia ci appare densa
e tende a solidificarsi. Tuttavia, se osserviamo un solido al
microscopia elettronico possiamo osservare che esso vibra sempre di
energia; esso non esisterebbe se non vibrasse. Un aumento della
velocità di vibrazione corrisponde a una diminuzione della densità
dell'energia, come nel caso del ghiaccio che diventa acqua e l'acqua
diventa vapore non visibile. Il calore ha determinato un aumento della
velocità vibrazionale e il ghiaccio si è liquefatto; l'ulteriore
elevazione del calore, e quindi della velocità vibrazionale, ha reso
l'acqua ancor meno solida trasformandola in vapore. Questo
principio vale per ogni sostanza solida. Ad esempio, anche il metallo
si scioglie nel momento in cui viene sottoposto ad alte temperature a
causa del cambiamento del suo stato vibrazionale. Un aumento dello
stato vibrazionale corrisponde a un aumento della temperatura. Anche la
Terra sta modificando le sue vibrazioni al rialzo, come è dimostrato
dall'innalzamento della temperatura. Gli scienziati hanno identificato
questo fenomeno già 1991. Oggi il clima della Terra è fortemente
alterato e ciò viene attribuito al “surriscaldamento globale”. Molte
correnti scientifiche vogliono, a tutti i costi, far credere
all'opinione pubblica che il fenomeno sia causato dall'inquinamento
industriale. Gli agenti inquinanti non fanno bene all'ecosistema, ma
non sono certo essi la vera causa dell'innalzamento delle temperature.
La vera causa del rialzo delle temperature globali è dovuta
dall'aumento della frequenza vibrazionale del campo energetico
planetario che sta aumentando in maniera esponenziale. Si
tratta della frequenza sonora della Terra che sta aumentando con molta
velocità. Essa è la frequenza sonora di base conosciuta con il nome di
Risonanza di cavità Schumann, che fu identificata già nel 1899. Dal
momento della sua scoperta al 1940 questa frequenza è rimasta
inalterata a circa 7,8 hertz o 7 cicli al secondo. L'inizio del suo
innalzamento è avvenuto nel 1986-87 e all'inizio del 1996 aveva
raggiunto gli 8,6 hertz. Attualmente, secondo recenti stime, il valore
della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato i 10 hertz e
continuerebbe ad aumentare ulteriormente.
2012
Si
tratta della frequenza sonora della Terra che sta aumentando con molta
velocità. Essa è la frequenza sonora di base conosciuta con il nome di
Risonanza di cavità Schumann, che fu identificata già nel 1899. Dal
momento della sua scoperta al 1940 questa frequenza è rimasta
inalterata a circa 7,8 hertz o 7 cicli al secondo. L'inizio del suo
innalzamento è avvenuto nel 1986-87 e all'inizio del 1996 aveva
raggiunto gli 8,6 hertz. Attualmente, secondo recenti stime, il valore
della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato i 10 hertz e
continuerebbe ad aumentare ulteriormente. Ma non finisce qui !
L'aumento della risonanza di cavità Schumann è “accompagnato” da un
altro fenomeno: la diminuzione del campo magnetico terrestre. Il nostro
pianeta è un enorme magnete avente una moltitudine di livelli che
ruotano per formare un campo magnetico. L'intensità della densità del
campo magnetica è proporzionale alla velocità di rotazione del pianeta.
Tanto tempo fa, all'incirca duemila anni fa, l'intensità del campo
magnetico terrestre raggiunse il massimo della sua intensità, ma da
allora questa intensità è sempre diminuita, man mano che la Terra
diminuiva la sua velocità di rotazione. Attualmente il campo magnetico
terrestre ha raggiunto una flessione pari al 50 per cento se comparato
a quello di 1.500 anni fa. Questo fenomeno, che è destinato ad andare
avanti, rientra in un meccanismo del tutto naturale. Per rendere
l'idea, un po' come il meccanismo che regola le stagioni, ma assai più
complicato e potente. Secondo il geologo Gregg Braden, tanto
tempo fa i Maya ritenevano che il culmine della trasformazione poteva
essere raggiunto nel 2012, quando la risonanza magnetica potrebbe
toccare i 13 cicli al secondo e il suo campo magnetico potrebbe
addirittura assestarsi attorno allo zero. Secondo Gregg Braden, il
Punto Zero sarà associato alla quasi totale diminuzione del campo
magnetico. Con questi parametri così bassi la Terra cesserà di ruotare.
Nonostante ciò, la gravità del pianeta non sparirà in quanto essa è
governata da altre leggi, non dalla sua rotazione. Non sarà la prima
volta che accadrà una simile trasformazione visto che una cosa simile
pare si sia palesata per ben 14 volte negli ultimi 4,5 milioni di anni.
L'ultima volta che il fenomeno è esordito risale tra gli 11mila e
13mila anni fa, un'era che molti esperti associano con la fine di
Atlantide e l'inizio della ricostruzione dopo il grande cataclisma
avvenuto dopo il 10500 a.C.2012Esiste un Grande Ciclo di 26mila anni che governa
questo processo di trasformazione e tredicimila anni fa ci trovavamo
nel mezzo di esso. Ora, questo Grande Ciclo è in dirittura d'arrivo e
questo comporterà enormi mutamenti. Gregg Braden non scarta certo la
possibilità che il nostro pianeta possa smettere di roteare. Inoltre,
da analisi del ghiaccio in Groenlandia e nelle aree polari emerge che
probabilmente l'asse terrestre si sia spostato di recente, circa
3.500-3.600 anni fa. Tutte le volte che l'intensità del campo magnetico
del nostro pianeta è diminuita, fenomeno che oggi possiamo sperimentare
in prima persona, è corrisposto uno spostamento dei poli, ovvero
l'inversione del nord e sud magnetico. Gregg Braden sostiene che per
alcuni giorni la Terra smetterà di ruotare e poi inizierà a farlo in
senso opposto. Se il pianeta smetterà temporaneamente di ruotare avrà
una metà illuminata e l'altra metà al buio, E questo fenomeno è
descritto migliaia di anni fa dagli antichi. Questo processo lo si può
osservare in una barra di ferro quando il flusso di elettricità che la
attraversa viene invertito, si ha l'inversione dei poli. Quando la
Terra inizierà a ruotare in senso opposto muterà direzione il suo
flusso elettrico, e quindi si invertiranno i poli. Il dottor
Brian Desborough sostiene che i media tendono a sminuire, e alla
peggio, ignorare molti eventi geofisici. Anch'egli conferma la veloce
diminuzione del campo magnetico terrestre che prossimamente raggiungerà
lo zero. Anche il servizio geologico degli Stati Uniti conferma queste
tesi. L'ente di stato sostiene che ogni 500mila anni il campo magnetico
terrestre raggiunge lo zero per poi riformarsi lentamente. Questa
transazione causerà epocali trasformazioni geologiche, cataclismi
terrestri, eruzioni esplosive dei vulcani, ecc., a causa del temporaneo
blocco della rotazione del pianeta. Colleghi di Brian Desborough
affermano che il campo magnetico della Terra abbia già toccato lo zero
e che si sia elevata la conversione dell'idrogeno in elio. Questo
processo di intensificazione delle frequenze non interessa solamente il
nostro pianeta ma anche il sistema solare e l'intera galassia. Gli
antichi sapevano molto bene di queste svolte energetiche che causavano
epocali cambiamenti strutturali e geofisici della Terra. I calendari
dei Maya (che risalgono a circa 18mila anni fa), degli egizi (che
risalgono a circa 39mila anni fa), dei tibetani, dei cinesi e di altre
civiltà portano nel periodo che corrisponde a quello nostro; quello che
sta per terminare. In particolare, i Maya parlavano di un tempo di
transizione, ovvero del periodo di “Assenza di tempo”, in cui il
vecchio tempo veniva sostituito dal nuovo tempo. Secondo i Maya, il
tutto iniziava nel luglio del 1982 e avrebbe condotto al cambiamento
nel 12 dicembre 2012. Infatti, neanche a farlo apposta, attorno agli
anni ottanta si inizia a sentire sempre con maggiore intensità di
mutamenti del clima, del surriscaldamento della Terra e via dicendo.