Il mondo che vorrei

Post N° 46


Perché ora le Svalbard?  Possiamo legittimamente chiederci perché Bill Gates e la fondazione Rockefeller, oltre agli altri giganti dell'ingegnerizzazione genetica agroalimentare quali DuPont e Syngenta, stiano lavorando con il CGIAR per costruire "La banca genetica dell'Apocalisse" nell'Artico.   Chi usa in primo luogo una tale banca dei semi? I maggiori utilizzatori sono i selezionatori di sementi e i ricercatori. Oggigiorno i maggiori selezionatori di sementi sono Monsanto, DuPont, Syngenta e Dow Chemical, i giganti mondiali dei brevetti di OGM. Dagl'inizi del 2007, la Monsanto e il governo statunitense posseggono il brevetto mondiale del cosiddetto "Terminator", o GURT (Genetic Use Restriction Technology). Terminator è una minacciosa tecnologia grazie alla quale un seme commerciale brevettato si "suicida" dopo il primo raccolto. Le aziende private di sementi dispongono quindi di un controllo totale che si accompagna a quello sulla catena alimentare. Nella storia della razza umana non c'è mai stato niente di simile in passato.   Questo ingegnoso terminatore ingegnerizzato geneticamente obbliga i contadini a rivolgersi ogni anno alla Monsanto, o a un altro fornitore di semi OGM, e comprare nuovi semi per il riso, la soia, il grano, il frumento o qualsiasi altro tipo di raccolto di cui abbiano bisogno per sfamare la popolazione. Se si riuscisse a diffondere il Terminator a scala mondiale, potrebbe bastare un decennio o poco più per trasformare la maggior parte dei produttori alimentari in nuovi servi feudali, schiavi di tre o quattro gigantesche aziende di semi come la Monsanto, la DuPont o la Dow Chemical.   E ciò, naturalmente, potrebbe anche permettere a queste aziende private, magari su richiesta del governo che le ospita, di negare i semi a l'uno o l'altro paese in via di sviluppo le cui politiche dovessero contrastare gl'interessi di Washington. Quelli che dicono "una cosa simile non può accadere qui da noi" dovrebbero prestare maggiore attenzione agli attuali avvenimenti mondiali. La semplice esistenza di una tale concentrazione di potere nelle mani di tre o quattro giganti privati statunitensi dell'agroalimentare sarebbe un buon motivo per interdire legalmente tutti i raccolti OGM quand'anche i raccolti dovessero realmente migliorare, cosa che chiaramente non succede.  Sarebbe difficile riconoscere a Monsanto, DuPont e Dow Chemical un comportamento senza macchia per quel riguarda il rispetto della vita umana. Hanno sviluppato e diffuso nuove sostanze quali la diossina, i PCB, l'Agente arancio. Hanno nascosto per decenni le prove evidenti delle conseguenze cancerogene e degli altri severi danni per la salute umana legati all'uso delle sostanze chimiche tossiche. Hanno distrutto accurati rapporti scientifici sul fatto che il glifosate, ingrediente essenziale dell'erbicida Roundup della Monsanto, il più diffuso al mondo e legato all'acquisto della maggior parte dei semi ingegnerizzati geneticamente, è tossico quando si riversa nell'acqua potabile.[9] La Danimarca ha bandito il glifosate nel 2003, quando venne confermato che aveva contaminato le falde acquifere del paese.[10]  La diversità conservata nelle banche dei semi genetiche è la materia prima per la riproduzione delle piante e per una grande quantità di ricerche biologiche di base. Varie centinaia di migliaia di campioni vengono distribuiti ogni anno proprio per questo scopo. La FAO elenca circa 1.400 banche di semi in tutto il mondo, in buona parte gestite dal governo statunitense, ma anche da Cina, Russia, Giappone, India, Corea del sud, Germania e Canada (in ordine discendente di dimensione). Inoltre il CGIAR gestisce una catena di banche dei semi in centri selezionati in tutto il mondo.  Il CGIAR, creato nel 1972 dalle fondazioni Rockefeller e Ford per diffondere il modello agroalimentare della Rivoluzione verde, controlla la maggior parte delle banche di semi private, dalle Filippine alla Siria e al Kenia. Complessivamente, le banche di semi posseggono attualmente oltre sei milioni e mezzo di varietà di semi, quasi due milioni dei quali "diversi". La banca dell'Apocalisse delle Svalbard avrà la possibilità di conservare quattro milioni e mezzo di semi diversi.  Gli OGM come arma di guerra biologica?   E adesso arriviamo al cuore del pericolo di un uso improprio del progetto Svalbard delle fondazioni Gates e Rockefeller. Lo sviluppo di semi brevettati per buona parte delle più importanti coltivazioni di sostentamento (riso, grano, frumento) e per i cereali da foraggio (come la soia) potrebbe essere usato come arma letale di guerra biologica?  L'obiettivo esplicito della lobby eugenetica creata dall'elite delle famiglie più ricche (Rockefeller, Carnegie, Harriman e altre) sin dagli anni '20 includeva quello che avevano definito "eugenetica negativa", cioè l'eliminazione sistematica delle linee di sangue indesiderate. Nel 1939 l'eugenista Margaret Sanger, fondatrice del Planned Parenthood International e intima amica della famiglia Rockefeller, avviò ad Harlem il progetto The Negro, che partiva dall'idea, per usare le parole che scrisse in una lettera a un amico, di "sterminare la popolazione negra".[11]  Nel 2001 Epicyte, una piccola società californiana di biotecnologia, annunciò di aver sviluppato un tipo di grano geneticamente modificato che conteneva uno spermicida in grado di rendere sterile lo sperma di chi lo mangiava. Epicyte, che all'epoca aveva un accordo di joint venture per diffondere la sua tecnologia con la DuPont e Syngenta (due sponsor della banca genetica dell'Apocalisse nelle Svalbard) è stata successivamente comprata da una società di biotecnologia della Carolina del Nord. È sorprendente scoprire che Epicyte aveva sviluppato il suo grano OGM spermicida usando fondi di ricerca concessi dal dipartimento dell'agricoltura statunitense, lo stesso USDA che, nonostante l'opposizione di tutto il mondo, ha continuato a finanziare la tecnologia Terminator, ora posseduta dalla Monsanto.  Negli anni '90, l'Organizzazione mondiale della sanità aveva lanciato una campagna per vaccinare milioni di donne tra i 15 e i 45 anni in Nicaragua, Messico e Filippine, ufficialmente contro il tetano, una malattia provocata da fatti come il ferirsi con un chiodo arrugginito. Il vaccino non veniva dato a uomini e ragazzi, nonostante il fatto che corressero gli stessi rischi di ferirsi delle donne.  La curiosa anomalia insospettì il Comite Pro Vida messicano, un'organizzazione della chiesa cattolica romana, che fece testare un campione del vaccino. I test rivelarono che il vaccino antitetanico, distribuito dall'OMS solo a donne in età riproduttiva, conteneva gonadotropina corionica umana (hCG), un ormone naturale che, combinato con la molecola portatrice del tossoide del tetano, stimola gli anticorpi e rende la donna incapace di portare a termine la gravidanza. Nessuna delle donne vaccinate era stata avvertita.  Saltò poi fuori che la fondazione Rockefeller, il Population Council della Rockefeller, la Banca mondiale e il National Institutes of Health delle Nazioni Unite avevano partecipato dal 1972 a un progetto ventennale, per conto dell'OMS, di vaccino abortivo nascosto nella molecola portatrice del tetano. Inoltre, il governo norvegese, che ospita nelle Svalbard la banca dell'Apocalisse, aveva donato 41 milioni di dollari per sviluppare questo speciale vaccino antitetanico abortivo [12]  È una pura coincidenza che le stesse organizzazioni, dal governo norvegese alla fondazione Rockefeller e alla Banca mondiale, partecipino al progetto di banca dei semi nelle Svalbard? Secondo il professor Francis Boyle, che stese il progetto di Biological Weapons Anti-Terrorism Act del 1989 varato dal Congresso americano, il Pentagono sta "adesso attrezzandosi per combattere e vincere la guerra biologica" nel quadro delle due direttive strategiche nazionali di Bush adottate, come lui stesso sottolinea, "senza conoscenza e esame pubblico" nel 2002. Boyle aggiunge che nel solo periodo 2001-2004 il governo federale ha speso 14,5 miliardi di dollari per lavori civili legati alla bioguerra, una somma stupefacente.  Richard Ebright, biologo della Rutgers University, stima che oltre 300 istituti scientifici e circa 12.000 persone abbiano attualmente accesso negli Stati Uniti a patogeni adatti alla guerra biologica. Esistono 497 finanziamenti del NIH americano per ricerche nel campo delle malattie infettive potenzialmente utilizzabili nella guerra biologica, ovviamente giustificate come difesa contro possibili attacchi terroristici, oggi tanto di moda.   Molti fondi del governo spesi per la ricerca sulla guerra biologica sono destinati all'ingegneria genetica. Jonathan King, professore di biologia al MIT, sostiene che "la crescita dei programmi bioterroristici costituisce un grave pericolo emergente per la nostra stessa popolazione", e aggiunge che "anche se questi programmi vengono sempre definiti difensivi, nel caso delle armi biologiche i programmi di difesa e offesa coincidono quasi completamente".[13]  Il tempo ci dirà se, Dio non voglia, la banca genetica dell'Apocalisse nelle Svalbard delle fondazioni Gates e Rockefeller è parte di un'altra Soluzione finale, che coinvolge questa volta l'ultimo, grande pianeta Terra.  NOTE   [1] F. William Engdahl, Seeds of Destruction, Montreal, (Global Research, 2007).  [2] Ibid, pp.72-90.  [3] John H. Davis, Harvard Business Review, 1956, cited in Geoffrey Lawrence, Agribusiness, Capitalism and the Countryside, Pluto Press, Sydney, 1987. See also Harvard Business School, The Evolution of an Industry and a Seminar: Agribusiness Seminar, http://www.exed.hbs.edu/programs/agb/seminar.html.  [4] Engdahl, op cit., p. 130.  [5] Ibid. P. 123-30.  [6] Myriam Mayet, The New Green Revolution in Africa: Trojan Horse for GMOs?, May, 2007, African Centre for Biosafety, www.biosafetyafrica.net.  [7] ETC Group, Green Revolution 2.0 for Africa?, Communique Issue #94, March/April 2007.  [8] Global Crop Diversity Trust website, in http://www.croptrust.org/main/donors.php.  [9] Engdahl, op. cit., pp.227-236.  [10] Anders Legarth Smith, Denmark Bans Glyphosates, the Active Ingredient in Roundup, Politiken, September 15, 2003, in organic.com.au/news/2003.09.15.  [11] Tanya L. Green, The Negro Project: Margaret Sanger’s Genocide Project for Black American’s, in www.blackgenocide.org/negro.html.  [12] Engdahl, op. cit., pp. 273-275; J.A. Miller, Are New Vaccines Laced With Birth-Control Drugs?, HLI Reports, Human Life International, Gaithersburg, Maryland; June/July 1995, Volume 13, Number 8.  [13] Sherwood Ross, Bush Developing Illegal Bioterror Weapons for Offensive Use,’ December 20, 2006, in www.truthout.org.   F. William Engdahl, autore di Seeds of Destruction, the Hidden Agenda of Genetic Manipulation, appena pubblicato da Global Research, e di A Century of War: Anglo-American Oil Politics and the New World Order (Pluto Press Ltd.) è ricercatore associato del Centre for Research on Globalization (CRG).   I suoi testi possono essere consultati all'indirizzo www.engdahl.oilgeopolitics.net e su Global Research. Per contattarlo via email: info@engdahl.oilgeopolitics.net.   Titolo originale: "'Doomsday Seed Vault' in the Arctic"  Fonte: http://www.globalresearch.ca/  Link 04.12.2007  Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CARLO PAPPALARDO