Creato da Man4woman7 il 19/08/2008
 

Il mondo che vorrei

Libertà di pensare e agire....per la libertà dello spirito e del corpo...

 

 

Il Ritorno di NIBIRU 1.1

Post n°54 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7
 
Tag: DESTINO

QUELLO CHE SAPPIAMO SU NIBIRU

Scoperte fatte a partire dagli anni ‘80 indicherebbero che il
famigerato Decimo Pianeta non solo sarebbe stato scoperto ma verrebbe
monitorato nel più stretto riserbo. L’esistenza ed avvicinamento del
misterioso corpo celeste rientrerebbe nei massimi livelli di segretezza
dell’Intelligence USA, di gruppi occulti di potere e dallo stesso
Vaticano.

di
Cristoforo Barbato


Come è noto, grazie alle informazioni fornite da alcuni
quotidiani statunitensi, nel 1983 il telescopio orbitale denominato
IRAS – (Infrared Astronomical Satellite - Satellite Astronomico ad
Infrarosso) (1) avrebbe scoperto un planetoide delle dimensioni di
Giove nella direzione di Orione ben oltre il nostro sistema solare. Il
misterioso corpo celeste provocò perplessità tra gli astronomi che non
furono in grado di stabilire se fosse effettivamente un pianeta, una
cometa gigante, o una vicina protostella che non s’era riscaldata
abbastanza da diventare una stella, o una galassia distante così
giovane da essere ancora in fase di formazione. “Tutto ciò che posso
dirvi è che noi non sappiamo cosa sia”, disse Gerry Neugebauer, lo
scienziato del programma IRAS per il Jet Propulsion Laboratory della
California e direttore dell’Osservatorio Palomar presso il California
Institute of Technology. Quella dell’IRAS, secondo diversi studiosi in
primis Zecharia Sitchin, fu una scoperta determinante nell’ambito della
ricerca di Nibiru (Pianeta dell’Attraversamento) perché sancì
l’ennesimo ed effettivo interessamento (anche se mai avallato con
dichiarazioni ufficiali) dell’establishment scientifico al famigerato
Decimo Pianeta allora noto principalmente grazie agli studi e i testi
del noto sumerologo. Ennesimo interessamento perché in realtà già in
precedenza l’ente spaziale americano aveva chiaramente lasciato
intendere di essere sulle tracce di Nibiru.

 
In effetti il 17 giugno 1982, la NASA in un comunicato stampa dell’Ames
Research Center riconobbe ufficialmente la possibilità dell’esistenza
di  “qualche genere di oggetto misterioso” oltre i pianeti estremi del
nostro sistema solare. Diversi articoli rilasciati dalla stampa
dell’epoca confermarono che gli scienziati stavano cercando davvero il
Decimo Pianeta o Pianeta X. Una conferma in tal senso giunse con
l’articolo pubblicato il 19 giugno dal New York Times intitolato
“Spacecraft May Detect Mystery Body in Space” dove si accennava alle
sonde Pioneer 10 e 11 e a delle persistenti anomalie nelle orbite di
Urano e Nettuno che suggerivano la presenza di un qualche corpo
misterioso che si ipotizzava potesse essere ubicato oltre i pianeti
estremi del nostro Sistema Solare. Sempre nel 1982, precisamente il 28
giugno la rivista Newsweek si occupò del Pianeta X in un articolo
intitolato “Does the Sun Have a Dark Companion?” (Il Sole ha un
Compagno Oscuro?).

L’articolo riportava che il Decimo Pianeta davvero orbiterebbe (come in

un sistema binario) intorno a due Soli (uno è il nostro Sole), ma noi
non saremmo in grado di vedere l’altro astro perché sarebbe una “stella
oscura”. L’articolo riportava che: “Un compagno oscuro potrebbe
produrre la forza non visibile che sembra trascinare Urano e Nettuno,
accelerandoli fino ad un certo punto nelle loro orbite e trattenendoli
mentre passano... la migliore scommessa è una stella oscura che orbiti
ad almeno 50 miliardi di miglia oltre Plutone... È molto probabilmente
o una Nana Bruna(2), o una stella di neutroni. Altri suggeriscono sia
un decimo pianeta... siccome una stella compagna trascinerebbe gli
altri pianeti, non soltanto Urano e Nettuno”. Ma il 1983, come
accennato inizialmente, è stato l’anno in cui si è avuta una vera è
propria svolta soprattutto grazie alla divulgazione di sensibili
informazioni nell’ambito del programma IRAS che alcuni media portarono
a conoscenza dell’opinione pubblica. Il 30 dicembre venne pubblicato un
interessante articolo sulle pagine del quotidiano americano Washington
Post che si occupò del Decimo Pianeta (dedicando all’argomento uno
spazio già nella prima pagina) in un pezzo di Thomas O’Toole intitolato
“Mystery Heavenly Body Discovered “ (Scoperto Misterioso Corpo
Celeste). L’articolo riportava che: “Un corpo celeste probabilmente
grosso come il gigantesco pianeta Giove e forse così vicino alla Terra
da poter far parte di questo sistema solare è stato trovato in
direzione della costellazione di Orione da un telescopio orbitante
denominato IRAS”. Posso solo dire – dichiarò Gerry Neugebauer a capo
dell’IRAS – che non sappiamo di che cosa si tratti”.

“Quando gli scienziati dell’IRAS – continua l’articolo – hanno visto
per la prima volta questo corpo misterioso, e hanno calcolato che
potrebbe distare solo 80 miliardi di chilometri, si è ipotizzato che
potrebbe essere in fase di avvicinamento rispetto alla Terra,....Il
corpo misterioso è stato captato due volte dall’IRAS. Il secondo
rilevamento è avvenuto sei mesi dopo il primo, è suggerisce che il
corpo non si fosse quasi mosso dalla sua posizione nel cielo. Questo
dato – disse James Houck membro del team scientifico dell’IRAS –
suggerisce che non si tratta di una cometa, perché una cometa non
sarebbe così grossa come risulta dalle nostre osservazioni, e si
sarebbe probabilmente spostata di più”. “E’ possibile – come
sottolineato dal quotidiano americano – che si tratti del decimo
pianeta che gli astronomi hanno invano cercato”. L’articolo del
Washington Post proseguiva nello spiegare che questo oggetto misterioso
non è era stato mai visto da telescopi ottici sulla Terra o nello
spazio, ma la sua firma di calore infrarossa fu individuata due volte
dall’IRAS quando questi analizzò il cielo settentrionale tra gennaio e
novembre del 1983. La seconda osservazione infrarossa del corpo, che è
così freddo che non emana luce, evidenziò che il corpo sembrò non
essersi spostato in sei mesi. Questo suggerì che l’oggetto non era una
cometa, dal momento che probabilmente si sarebbe mosso. L’articolo
spiegava anche che il telescopio infrarosso dell’IRAS, capace di
scoprire oggetti molto freddi, calcolò che il corpo celeste era così
freddo che la sua temperatura era di circa 273° C sotto zero.

Gli astronomi suggerirono che fosse un “pianeta gassoso gigante, grande
quanto Giove”, e così vicino che “sarebbe il corpo celeste più vicino
alla Terra al di là del pianeta Plutone”. Questo lo farebbe divenire
parte del nostro sistema solare. L'articolo spiegò che c’erano state
delle speculazioni che l’oggetto “si stesse muovendo verso la Terra”.
Comunque, Neugebauer fu attento a spegnere quell’idea gettando acqua
sul fuoco come meglio poteva, pronunciando con certezza che questo
oggetto “non è posta in arrivo”. In realtà tale possibilità era più che
una mera speculazione e Neugebauer cercò di ridimensionare rapidamente
la cosa bollandola subito come infondata. Tuttavia successivi indizi ed
ulteriori informazioni nonché testimonianze emerse in questi anni hanno
confermato l’effettivo avvicinamento del misterioso corpo celeste.

 

 
 
 

Il ritorno di NIBIRU 1.2

Post n°53 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7
 
Tag: DESTINO

Le testimonianze di John Maynard e Edgar Fouché

Una
testimonianza in particolare degna di attenzione e pressoché
sconosciuta anche da buona parte  degli addetti ai lavori è quella
fornita da John Maynard un ex membro dell’intelligence USA allo
studioso americano Marshall Masters. Masters, che in passato ha
lavorato alla produzione di programmi scientifici per la CNN, è editore
ed autore di diversi testi nel campo UFO-paranormale tra cui uno sul
Decimo Pianeta ed insieme a Jacco van Der Wor, Steve Russell and Janice
Manning nel 1999 hanno avviato il sito yowusa.com.  Masters nell’aprile
2006 realizza un articolo intitolato “South Pole Telescope (SPT) -
America’s New Planet X Tracker” in cui sostiene, grazie a ricerche
personali fino ad allora condotte, che l’allora telescopio antartico in
fase di realizzazione (ndr. la struttura è stata avviata nel febbraio
2007) sarebbe stato progettato dagli USA per rilevare il Decimo
Pianeta. Lo studioso sarebbe giunto a tale conclusione in seguito ai
dati raccolti, e solo in parte divulgati dalla stampa sull’avvistamento
del corpo celeste fatto dall’IRAS nel 1983, dalle successive scoperte
fatte dal prof. Robert Harrington dell’Osservatorio Navale degli Stati
Unti ma soprattutto dalle informazioni avute da Maynard su oscuri
retroscena legati alla missione spaziale. Partendo proprio dalla
testimonianza di Maynard è possibile comprendere meglio non solo quanto
sostenuto da Masters ma giungere in un certo senso alla medesima
conclusione. John Maynard è stato un’analista dei servizi segreti
militari americani inizialmente con l’Army Security Agency
(l’Intelligence dell’Esercito) in seguito in seno alla DIA (Defense
Intelligence Agency). Nel corso dei suoi 21 anni di carriera ha visto
prove dell'interesse dei militari nella questione UFO in diversi modi:
comunicazioni elettroniche che non provenivano dalla Terra; fotografie
di UFO fatte dai militari, visionò foto scattate da aerei spia in cui
erano chiaramente visibile UFO.

Diverse di queste immagini erano state scattate durante missioni
fotografiche classificate da satelliti segreti come il Talent Keyhole
(TK11) ed OMNI. Quando era in carico alla DIA acquisì familiarità col
processo di compartimentalizzazione finalizzato al mantenimento della
segretezza. Parte del lavoro di Maynard quando era nella DIA riguardava
il progetto D.O.C.L Direct Orbital Code Link (a volte ribattezzato
Docile) un sistema che annovera circa 5 miliardi di dollari di
satelliti progettati per comunicare con velivoli classificati
dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti e possibilmente anche per
esaminare lo spazio profondo. Difatti, stando alle dichiarazioni di
Maynard uno degli scopi reconditi del progetto D.O.C.L della DIA
sarebbe il monitoraggio dell’attività extraterrestre in entrata ed
uscita dalla nostra atmosfera. Una conferma diretta alle affermazioni
di Maynard sul classificato progetto D.O.C.L la possiamo trovare nelle
sorprendenti rivelazioni fatte negli anni ’90 dall’americano Edgar
Rothschild Fouché in merito ai programmi speciali segreti dell’USAF e
della National Security Agency (v. “Dentro l’Area 51” UFO Network
gennaio 2000). Fouché, un ex membro dell’Intelligence dell’Air Force
americana che ha prestato servizio a Groom Lake nell’Area 51, ha
lavorato con diverse strutture aerospaziali militari e produttori di
elettronica negli Stati Uniti. Ha partecipato alla progettazione,
sviluppo, produzione e valutazione di volo operativo nei programmi
classificati di sviluppo aereo, incluse contromisure elettroniche,
comunicazioni satellitari, equipaggiamento di cripto-logica e di
supporto. Durante la sua carriera militare, è stato selezionato nei
quadri e in molti programmi di sviluppo dei più recenti
cacciabombardieri dell’Air Force. Altri programmi di ricerca e sviluppo
per i quali lavorò dagli anni ’70 sono ancora classificati Top Secret.

Fouché ha ricevuto una formazione tecnica per oltre 4.000 ore
dall’Esercito e dal Governo, di cui circa la metà in addestramento
classificato. Per venti anni ha lavorato con l’Aeronautica Militare e
con le Agenzie del Dipartimento della Difesa, seguiti da altri otto
anni come Dirigente a contratto della Difesa.“Ero uno dei pochi
impiegati a Nellis - afferma Fouché - munito di un nullaosta di
segretezza Top Secret, con accesso alle decodificazioni criptate. Avevo
il certificato di accesso al Modello 4 IFF (un sistema aereo che
rispondeva ai codici classificati criptati). Avevo anche il permesso di
lavorare su altri dispositivi criptati di cui non posso parlare. Per
una serie di combinazioni e data la mia perizia tecnica mi fu richiesto
di prestare servizio in un luogo non identificato………………..Al mio terzo
giorno di lavoro a Groom, dovetti rimuovere un modulo da un pezzo di
equipaggiamento per la comunicazione satellitare a più comparti, usato
per sostenere alcuni velivoli nelle missioni speciali. Notai, mentre
ero all’interno del comparto a controllare i cavi elettrici, che
conteneva un’unità sigillata grande più o meno come una grande borsa,
ed aveva una targa d’identità di copertura della National Security
Agency. La nomenclatura sulla targa recitava Direct Orbital Code Link.
Pensai che era strano, visto che l’unità era parte di un collegamento
di comunicazione digitale, usato unicamente per comunicare con veicoli
dell’Aeronautica classificati. Non ero a conoscenza allora di missioni
militari orbitali non affiliate alla NASA. Ricordatevi che erano gli
ultimi anni Settanta. Lo Shuttle non volò fino al 1981. Disinserii
l’unità e, per curiosità, rimossi la calotta dell’accesso posteriore.
Con mio stupore vidi che al suo interno c’erano circa una mezza dozzina
di grossi chip ibridi a circuito integrato. Il più grosso chip era
collegato ad oltre 500 moduli dello spessore di un capello, ed era
grande più o meno come un accendino Zippo.

Il timbro d’ispezione sul chip datava 1975. Nel 1975 le velocità più
elevate di lavorazione, sui progetti più classificati, equivaleva a
quella di un computer IBM 8088 che girava alla velocità di 4 milioni di
cicli al secondo. Questa unità aveva una velocità di lavorazione di 1
miliardo di cicli al secondo. Fu solo dopo circa dodici anni che vidi
una tecnologia paragonabile a questo chip a circuito integrato. Più
tardi vidi alla ITT un progetto top secret di sviluppo di avionica.
Nella mensa a Groom, sentii termini come Lorents Forces, detonazione a
impulsi, radiazioni al ciclotrone, generatori di campo a  trasduzione
di flusso quantico, lenti energetiche simili al cristallo e
accumulatori quantistici EPR (Electron Paramagnetic Resonance). Tutti i
giorni scrissi sul mio “diario di bordo” tutto ciò che vidi, ascoltai e
toccai. Rientrato alla base, la mia routine proseguì come sempre. Il
mio amico alla NSA, Jerald, indagò e osservò le persone impiegate in
lavori molto classificati al Nevada Test Site e al Nellis Range. Stava
controllando un tizio alcolizzato, che lavorava al Nevada Test Site,
dove facevano esplodere bombe atomiche sotterranee. Accennò per caso ad
un aereo che poteva essere lanciato in orbita e ritornare ed atterrare
nel deserto del Nevada. Era un veicolo di ricognizione radiocomandato
che decollava da un bombardiere B-52 ed usava dei razzi a impulso, da
collocare temporaneamente in una orbita terrestre bassa per scattare
foto ricognitive. Pensai che mi stesse prendendo in giro. Poi aggiunse:
“Questo aereo è pilotato a distanza tramite il sistema D.O.C.L. di
Groom”. In genere non sono così lento di comprendonio, ma non feci i
giusti collegamenti  fino a quando disse di nuovo: “sai, il D.O.C.L...
sta per Direct Orbital Communications Link.” Bingo, avevo visto un
pezzo del sistema DOCL a Groom: era l’unità della NSA con grossi chips”.

La testimonianza di Fouché oltre a confermare le dichiarazioni di
Maynard rivelano l’esistenza passata e presente di attività spaziali
classificate disgiunte dall’ufficiale programma civile della NASA un
argomento, tra l’altro, già affrontato in questo sito (v. art.”Il
programma spaziale segreto del Pentagono”). Del resto anche la stessa
NASA è stata accusata più volte di poca trasparenza nelle proprie
attività di ricerca e di essere comunque partecipe di censure ed
insabbiamenti su scoperte e informazioni ottenute in questi anni. Basti
pensare alle varie testimonianze fornite da alcuni ex-astronauti o
tecnici dell’ente spaziale come Clark Mclelland, ricercatori come
Richard Hoagland e Van Flandern ed altri ancora. Lo stesso Marshall
Masters nel 2000 ha raccolto da Maynard (Il quale ha testimoniato
nell’ambito del Disclosure Project di Steven Greer) dichiarazioni che
riguardano proprio la NASA e l’insabbiamento delle scoperte fatte
dall’IRAS sul Decimo Pianeta. Tali informazioni sono riportate proprio
nell’articolo di Masters accennato in precedenza pubblicato nel 2006.
Verso la fine del 2000 Masters ebbe alcune conversazioni con Maynard
riguardo al Pianeta X trovandolo, tra l’altro, alquanto ostico a
parlare: “Avendo lavorato - dichiara l’ex analista - per la Lockheed
Martin sul progetto satellitare Space Imaging situato a Denver (nda.
Nell’aprile del 2000 la Space Imaging su commissione della FAS -
Federation of American Scientists rilasciò delle nuove foto satellitari
ad alta definizione dell’Area 51 fatte dal satellite Ikonos lanciato
dalla base Vanderberg nel settembre del 1999 e progettato dalle
compagnie Lockheed Martin, Raytheon e Kodak, tutte partecipanti ai
programmi Keyhole), sapevo se un grande oggetto in entrata era in
arrivo, l’Hubble o altre sonde spaziali probabilmente l’avrebbero
ripreso”.

Tuttavia Maynard si lasciò poi andare e rivelò alcune indiscrezioni
relative all’IRAS ed al rilevamento del Decimo Pianeta da questi fatta
nel 1983. “John - scrive Masters -  finalmente mi disse che era stato
inquadrato dal satellite a infrarossi IRAS della NASA nel 1983 e che la
storia dell’avaria meccanica venne usata come una storia di
copertura.(3) Come lui mi spiegò, i dati dell’IRAS iniziarono a
giungere, e fu allora che scoprirono il Pianeta X. Durante una spazzata
(ndr. il termine indica lo stesso tipo di spazzata usato nel linguaggio
tecnico aeronautico con gli schermi radar, ossia l’intervallo di tempo
tra un impulso trasmesso e il successivo), spiccò fuori come un pollice
dolente; e ancora peggio, si stava avvicinando da Sud. Questa
specialmente era una cattiva notizia perché la maggior parte dei più
grandi ed avanzati telescopi al mondo sono a Nord dell’Equatore, e fu
presa la decisione di dedicare la restante autonomia operativa
dell’IRAS all’osservazione di questo singolo oggetto. Dopo avere
rilasciato la storia di copertura sull’avaria meccanica gli addetti al
controllo usarono il restante carburante per mantenere un costante
tracciamento sull’oggetto finché infine persero il completo controllo
del satellite. La ragione del perché era necessario impiegare il
combustibile rimanente dell’IRAS è che il tracciamento di un oggetto
per determinarne la sua velocità e traiettoria richiede osservazioni
multiple. Questo perché più osservazioni tu fai, più aumenti
l’accuratezza dei tuoi calcoli di tracciamento”.

In seguito alla sua partecipazione al Disclosure project di Greer nel
2001 e dopo aver rilasciato un paio d’interviste Maynard nella
primavera del 2003 è stato arrestato ed accusato di violazione del suo
giuramento di segretezza a salvaguardia della Sicurezza Nazionale come
risulta da asserzioni fatte in connessione alla sua attività quale
testimone sulla realtà UFO in seno al Disclosure Project. L’ex-analista
DIA venne custodito in una ignota struttura Federale solamente per poco
tempo ma una volta rilasciato è di fatto divenuto irraggiungibile o
semplicemente avrebbe preferito “sparire” volutamente. In effetti, è
probabile, stando a chi lo conosce, che quanto accaduto sia stato un
duro avvertimento per indurlo al silenzio e ad astenersi dal fare
dichiarazioni in pubblico.


 
 
 

Il ritorno di  NIBIRU 1.3

Post n°52 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7
 
Tag: DESTINO

Il Cover-up della NASA




A riprova delle importanti rivelazioni
fatte da Maynard e dell’effettiva fondatezza di alcune di esse nel 2003
l’astrofisico James McCanney rilasciò alcune sbalorditive dichiarazioni
nel corso di un’intervista rilasciata a Rick Martin della rivista
americana ‘The Spectrum’ che in seguito venne ripresa dalla rivista
australiana Nexus la cui omologa versione italiana sarà pubblicato nel
2004 (v. “Quello che nasconde la NASA” - Nexus n°51). McCanney
fondamentalmente ribadisce che esisterebbe un vasto programma di
copertura che coinvolgerebbe enti quali la NASA, la CIA, l’NSA e lo
stesso Vaticano in merito all’esistenza e al prossimo avvento del
Decimo Pianeta.

“La NASA - afferma McCanney - è costituita da un gruppo di scienziati.
Questo è il modo in cui la intendiamo: ingegneri che costruiscono
velivoli spaziali e cose del genere. La NASA è di proprietà ed è
gestita dalla NSA (National Security Agency). Al di sopra della NASA vi
è un livello che la controlla. Daniel Goldin, che entrò a far parte
della NASA negli anni ’90, proveniva dalla CIA ed il suo lavoro fu
quello di secretare o mettere il coperchio sulla NASA; una volta
arrivato la prima cosa che fece fu di firmare a tutti coloro che – a
tutti i livelli – lavoravano per l’ente un accordo NSA per la non
divulgazione di notizie. La NSA è parte integrante del governo di
sorveglianza già attivo. Il Governo Mondiale Unico è già in carica ed è
intorno ad esso che ruota tutto quello che accade attualmente”. Tra
l’altro proprio in merito a quest’ultimo aspetto Martin pone il quesito
sull’eventualità se nel caso anche i Gesuiti siano dietro a tale
disegno: ”Gesuiti? [Ride]. Il Vaticano - replica l’astrofisico - ha un
ruolo di primo piano nel governo mondiale e ne fa parte, ma non
rappresenta l’intero quadro. Si tratta piuttosto di una situazione
planetaria, nella quale sono implicate centinaia di famiglie, famiglie
assai facoltose, presenti in ogni paese del mondo; esse controllano la
politica, l’economia e la finanza. Quindi si tratta di una vasta rete
di personaggi di questo tipo”. Per quanto riguarda le rivelazioni sulla
NASA e soprattutto sul Vaticano fatte da McCanney (così come Maynard)
supportano chiaramente alcune delle informazioni fornite dal Gesuita al
sottoscritto un paio d’anni prima (v. L’intervista al Gesuita). Per
quanto riguarda la affermazioni dell’astrofisico sul coinvolgimento
della Chiesa riporto proprio un breve stralcio dell’intervista:

Martin: Quali preoccupazioni desta alla NASA il “Decimo Pianeta”? Ha a
che fare con la civiltà sumera e gli Anunnaki? Oppure si tratta di
qualcos’altro?

McCanney: Non direi, ma la nozione che esiste
questo “Grande Oggetto” che si presenta con regolarità è antica. Ciò
rientra nei massimi livelli di segretezza in molti di questi gruppi,
fra cui il Vaticano. Intendo dire che la prima cosa che ha fatto il
Vaticano quando si è manifestata Hale-Bopp è stata quella di costruire
in Arizona un osservatorio di classe mondiale e di riempirlo di
astronomi. Perbacco, chissà perché? Poi ne hanno un secondo. Ma quello
che è interessante è accaduto dopo che Hale-Bopp è passata – perché
pensavano che fosse quella il “Pezzo Grosso”. Torniamo al 1991.
Hale-Bopp fu scoperta ufficialmente nel 1995 da Alan Hale in New
Messico e da Bopp, il giapponese; vi si imbatterono entrambi la stessa
notte e quindi la cometa prese il nome dall’uno e dall’altro…..….Nel
1991 Harrington vide due cose: Hale-Bopp e, dietro di essa, qualcosa di
molto più grande. Era il Decimo Pianeta. Questa è la mia convinzione
allo stato attuale delle cose. Nel 1991 Hale-Bopp seguiva una
traiettoria di collisione quasi diretta con la Terra; con un paio di
fotografie fu possibile tracciare l’orbita, che era appunto di
quasi-collisione col nostro pianeta.
Martin: Non Stupisce che ci sia stato un tale parapiglia.

McCanney: Un enorme parapiglia. Quando venne scoperta, io contattai il
Goddard Space Center – di cui conoscevo la segretaria – e dissi: “Cosa
sta succedendo? Sono venuto a sapere che c’è questa cometa…”. In
sottofondo si riusciva ad udire gente che urlava. E lei replicò: “Oh
mio Dio, questa cometa è enorme!”. Tuttavia pensai che lei intendesse
dire che si trattava di una grande notizia. No, era enorme nel senso
che quello che avevano rilevato era un corpo di dimensioni planetarie.
Vede, è a questo punto che nasce la divisione, perché fino ad allora
anche molti scienziati del Goddard non avevano scoperto nulla al
proposito. Tuttavia la seguivano sin dal 1991, forse ancora da prima.
Harrington la scoprì e dagli appunti del 1991 si può capire che egli
sapeva perfettamente dove andare a cercarla. Ciò che accadde molto
tempo fa è…è che si trattava di una delle compagne di Nibiru che
devastò la Terra.

Martin: Una compagna?

McCanney: Una
compagna. Quella che diventò Venere. Velikovsky aveva perfettamente
ragione sul fatto che Venere fosse un’enorme cometa che attraversava il
sistema solare e, dal momento in cui fu catturata da Giove sino a
quello in cui trovò la Terra sulla sua strada, impiegò circa 600 anni,
per poi diventare il pianeta che tutti noi conosciamo. Quindi in
origine quello che accadde fu che Hale-Bopp si trovava circa 4200 anni
fa, lo stesso periodo in cui Venere fu catturata da Giove; erano
letteralmente delle compagne più piccole di Nibiru. Questo è il motivo
per cui non volevano che nessuno venisse a conoscenza della compagna,
perché sapeva che era in rotta di collisione con la Terra e che fu la
compagna di quella più grande a causare il problema. Quello che
tuttavia non compresero fu che Hale-Bopp era, letteralmente, essa
stessa una delle compagne. Ora, quando il distruttore, il Pezzo Grosso,
Nibiru, arriva, porta con sé un intero sciame di questi corpi.

Martin: Presumo che la cometa NEAT, sia uno di questi?

McCanney: Questo è il punto; quando, alcune settimane fa, siamo stati
tempestati da tutte queste comete e loro non hanno mai annunciato la
Cometa NEAT, C-2002/VI. Chiaramente tutta questa roba sta arrivando
dall’emisfero Sud. Poi naturalmente, per i motivi chi ho citato,
Harrington sapeva molto bene dove si trovava; stava “tirando giù” i
pianeti Urano e Nettuno. E’ interessante notare che quando la vicenda
di Harrington venne a galla, il governo cercò di rilasciare una
dichiarazione servendosi di alcuni di quegli astronomi che parlano alla
radio, i ragazzi della disinformazione, che se ne vennero fuori con una
storiella: “Oh, bé, abbiamo corretto le masse di questi pianeti in
virtù di nuove informazioni, risolvendo così il problema”. Eh no,
quando si vedono i pianeti “tirati giù” non si corregge un accidente;
questo correggerebbe le cose solo sul piano dei pianeti. Nel 1991
quest’oggetto era abbastanza grande da trascinare Urano e Nettuno fuori
dalle loro orbite. Questo è l’ordine di grandezza di questo corpo!
Quindi, capirà le preoccupazioni riguardanti la compagna, dal momento
che loro sanno, così come lo sa il Vaticano, che l’ultima volta fu
proprio quest’ultima a provocare danni; l’unico problema è che la
compagna è poi diventata il pianeta Venere….

Martin: La Cometa NEAT è stata una sorpresa? E’ sbucata fuori dal nulla o se l’aspettavano?
McCanney:
No. La Cometa NEAT è un altro nucleo assai grande; di dimensioni
planetarie – probabilmente pari a quelle della nostra Luna,
probabilmente maggiori. La NASA sapeva che stava arrivando, con tutta
probabilità la notarono anni fa, come elemento dello stuolo di oggetti
in arrivo – a cui penso come oggetti che giungono come parte dello
sciame del Decimo Pianeta. Volevano che nessuno ne sapesse alcunché,
per il semplice motivo che stava giungendo proprio nei paraggi del Sole
e che era di grandi dimensioni. Probabilmente non si aspettavano che
diventasse così luminosa come in effetti divenne tuttavia, mentre
passava, fu letteralmente visibile nel cielo diurno, proprio vicino al
Sole – per un periodo di 12 ore circa”.

L’intervista ad ampio spettro tocca vari aspetti salvo ritornare più
avanti sul tema del Decimo Pianeta e sugli effetti del suo passaggio:

Martin:
Torniamo ancora un momento al “Decimo Pianeta”. So che lei non ama
parlare di cornici temporali, ma ne ha una qualche percezione? Siamo
fuori di un anno? Di cento anni?

McCanney: Non lo so, ed è quello che voglio scoprire con la Harrington Expedition.

Martin: Allora a questo punto lei non ne ha idea?

McCanney: A titolo personale sì. Sono sempre restio a parlare di date, perché la gente tende a vincolarti ad esse.

Martin: Può parlarne in termini generali?

McCanney:
D’accordo.………..Gli Hopi erano convinti che Hale-Bopp (1995) fosse la
Katchina Blu, che doveva procedere di circa 10 anni il Decimo Pianeta;
ovviamente in quel contesto 10 anni sono un termine assai relativo. Il
punto è se Hale-Bopp sia stata una compagna del Pezzo Grosso, 4.200
anni fa – e questo è il ciclo: per Nibiru non parliamo di 3.600 anni,
ma di 4.200 anni – quindi il suo arrivo è previsto entro il prossimo
decennio. L’altro aspetto è che la gente sta focalizzando la propria
attenzione sul Decimo Pianeta o Nibiru. Vorrei sottolineare che io
studio i corpi del sistema extrasolare. NEAT, ad esempio, non
corrisponde a nulla di quanto abbiamo mai visto in precedenza; era una
cometa nuova di zecca. Quindi è impossibile stabilire se fosse
collegata o meno all’arrivo di Nibiru”.


 
 
 

Il ritorno di NIBIRU 1.4

Post n°51 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7
 
Tag: DESTINO

Harrington indicò dove cercare il Pianeta X

Come già emerso in
precedenza dalle affermazioni di Maynard quando l’IRAS rilevò Nibiru
(Pianeta X) nel 1983 la NASA stabilì che si stava avvicinando da Sud e
ciò arrecò apprensione in quanto i più avanzati telescopi terrestri
erano collocati nell’emisfero Nord. Una conclusione quella fatta
dall’ente spaziale americano a cui inevitabilmente giunse il prof.
Robert Harrington (citato da McCanney) nel 1988. In effetti,
nell’estate di quell’anno, come giustamente evidenziato da Sitchin,
vennero pubblicati una serie di articoli su pubblicazioni scientifiche
in cui veniva condivisa da diversi scienziati non solo l’esistenza del
Pianeta X (sulla scorta dei calcoli delle perturbazioni planetarie ecc)
ma l’ipotesi del Dott. Harrington secondo la quale sarebbe inclinato di
30° sull’eclittica ed avrebbe un semiasse maggiore di circa 101 UA, o
un asse maggiore di oltre 200 UA. Avrebbe una massa pari ad almeno
quattro volte quella della Terra e con un’orbita simile a quella della
cometa di Halley per cui trascorrerebbe parte del suo tempo sopra
l’eclittica (nei cieli settentrionali) e la maggior parte sotto di essa
(nei cieli meridionali).

Non a caso il team di ricerca dell’Osservatorio Navale (ndr. che è una
sezione della Marina Militare USA) giunse all’inevitabile conclusione
che la ricerca si sarebbe dovuta condurre principalmente nell’emisfero
sud ad una distanza di circa 2,5 volte oltre Nettuno e Plutone.
Nell’ottobre 1988 Harrington divulgò le sue scoperte in un documento
intitolato “La posizione del Pianeta X” pubblicato sull’Astronomical
Journal e nel quale era presente uno schizzo dei cieli con indicazioni
di dove si sarebbe potuto trovare (al momento) il Decimo Pianeta sia
nei cieli settentrionali sia in quelli meridionali. In seguito alla
pubblicazione del documento Harrington  in base ai dati che nel
frattempo erano stati raccolti dal Voyager 2 - che aveva raggiunto
Urano e Nettuno rilevando perturbazioni costanti, piccole ma ben
evidenti, nelle loro orbite – concluse che il Decimo Pianeta doveva
trovarsi nei cieli meridionali. Tra l’altro il 16 gennaio del 1990
Harrington riferì all’American Astronomical Society di Arlington in
Virginia che l’Osservatorio Navale aveva ristretto le ricerche del
Pianeta X ai cieli meridionali ed annunciò l’invio di un team di
astronomi in Nuova Zelanda presso l’Osservatorio Astronomico di Black
Birch.

Inoltre affermò che in seguito ai dati ottenuti dalla Voyager 2 era
convinto che il Decimo pianeta fosse cinque volte più grande della
Terra e circa tre volte più distante dal Sole rispetto a Nettuno e
Plutone. Sfortunatamente Harrington morì prematuramente nel gennaio
1993 non prima però di fornire allo stesso Sitchin importanti conferme
di persona in un incontro avuto con lui nel agosto del 1990
all’Osservatorio Navale di Washington e confermato in un’intervista
fatta al noto studioso dal giornalista Luca Scantamburlo e pubblicata
sul numero di Ago/Sett 2006 della rivista “UFO Notiziario”. “Primo, -
afferma Sitchin - egli mi disse che il mio libro, Il Dodicesimo
Pianeta, era giusto sul lato della sua scrivania per tutto il tempo, ed
egli lo consultava ogni qualvolta aveva bisogno di una risposta alle
domande sulla ricerca del “Pianeta X”. Secondo, egli disse e mostrò
attraverso degli schizzi orbitali comparabili che il “Pianeta X” ed il
“mio” pianeta, che i Sumeri chiamavano Nibiru ed i Babilonesi Marduk,
sono unici e lo stesso. E terzo, egli descrisse il pianeta – le sue
dimensioni, il suo essere abitabile con un’atmosfera etc”. Tra l’altro
alla successiva domanda in cui si citava proprio il documento di
Harrington sul Pianeta X del 1991 dove egli stesso suggeriva che poteva
essere visibile nei Cieli Meridionali nella regione del Centauro e
dell’Idra, Sitchin rispose: “Sì. Egli mi mandò uno schizzo, segnando
con la sua calligrafia dove dovrebbe concentrarsi la ricerca; l’ho
pubblicata nel libro Genesis Revisited (L’Altra Genesi, Piemme 2004).
Ciò che disse concordava con le predizioni bibliche che riguardano il
ritorno del pianeta.”


Ora, quanto finora esposto risulta rilevante e chiarificatore per gli
argomenti che verranno riportati d’ora in avanti e che potrebbero
essere utili alla comprensione dell’affaire Decimo Pianeta. In seguito
alla missione IRAS del 1983, in particolar modo dalla seconda metà
degli anni ’80, in vari parti del mondo sono stati costruiti nuovi e
avanzati telescopi nell’emisfero settentrionale ma molti, guarda caso,
concentrati in varie aree geografiche nell’emisfero meridionale. Lo
stesso Vaticano in quegli anni avviò, grazie ad un’apposita legge
varata dal Congresso degli Stati Uniti, la costruzione del VATT
(Vatican Advanced Technology Telescope) sul Monte Graham in Arizona. Il
complesso astronomico sul Monte Graham vide la costruzione di tre
telescopi uno di questi, il Graham International Observatory che
gestisce l’avanzatissimo Large Binocular Telescope – LBT frutto della
collaborazione tra Stati Uniti, Italia e Germania. L’ideazione e
costruzione dell’LBT ha richiesto una ventina d’anni, coinvolgendo
industrie e comunità scientifiche dei tre paesi partecipanti ed è il
più grande telescopio ottico su singola montatura (cioè che ha due
lenti montate sulla stessa struttura meccanica, come un binocolo) mai
realizzato è il più potente di tutto l’emisfero nord con una
definizione addirittura superiore al telescopio orbitante Hubble. Il
super telescopio è dotato di un sofisticato apparato denominato Large
Binocular Camera, un sistema di supermacchine fotografiche digitali in
grado di effettuare osservazioni dall’ultravioletto all’infrarosso, con
una sensibilità un miliardo di volte più alta di quella dell’occhio
umano. Negli anni ’90, soprattutto a partire dalla seconda metà, e nel
nuovo millennio hanno visto la nascita importanti strutture quali il
Very Large Telescope (VLT), l’Osservatorio Gemini, il South African
Large Telescope (SALT), il South Pole Telescope, l’IRAIT e il PLATO
(Plateau Observatory).

Costruito in varie fasi a partire dal 1998 il Very Large Telescope
Project (VLT - Telescopio Molto Grande) è un sistema di quattro VATT,
opera distaccatamente dal Mounttelescopi ottici separati, affiancati da
vari strumenti minori. Ognuno dei quattro strumenti principali è un
telescopio riflettore con uno specchio primario di 8,2 metri. Il
progetto VLT, costato circa 500 milioni di dollari, fa parte
dell'European Southern Observatory - ESO (Osservatorio Europeo
Meridionale) un’organizzazione astronomica internazionale, creata nel
1962, di cui fanno parte, al momento, paesi dell'Unione Europea quali:
Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo,
Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito. La maggior parte degli suoi
osservatori dell’ESO si trovano in Cile (da qui il nome meridionale)
dove gestisce due grandi osservatori astronomici nel deserto di
Atacama, l’Nel novembre 2005 in Sudafrica, con tanto di cerimonia
ufficiale di battesimo alla presenza del presidente Thabo Mbeki, venne
avviato il Southern African Large Telescope (SALT) un telescopio ottico
del diametro di circa 10 metri, situato in cima ad una collina
all'interno di una riserva naturale a 370 km a nord-est di Città del
Capo, vicino alla cittadina di Sutherland. Il telescopio, concepito
principalmente dal Sudafrica che ha contribuito maggiormente al
finanziamento, è frutto della collaborazione di altri paesi che hanno
collaborato al progetto tra i quali: Germania, Polonia, Stati Uniti,
Regno Unito e Nuova Zelanda. Il SALT è il più grande telescopio ottico
dell’emisfero australe, ed è in grado di riprendere immagini ed
eseguire analisi di spettroscopia e di polarimetria di oggetti celesti
che non sono visibili dall'emisfero boreale. Inoltre, raccoglie oltre
25 volte più luce di ogni altro telescopio africano esistente e può
individuare oggetti deboli come una fiamma di candela sulla Luna.
Osservatorio di La Silla e l’Osservatorio del Paranal, che comprende il
Very Large Telescope ed il VLT Survey Telescope.

Il VLT si trova sul Cerro Paranal, una montagna alta 2.640 metri sul
desolato deserto di Atacama, nel Cile settentrionale. L’ubicazione del
VLT in tale area è stata voluta dagli astronomi europei dell’ESO in
virtù della bassissima umidità e della eccezionale trasparenza
riscontrate grazie anche lontananza da fonti di inquinamento luminoso.
Il VLT è dotato di un vasto apparato di strumentazioni in grado di
lavorare sia nella luce visibile (FORS per l’immagine e la
spettroscopia a bassa risoluzione, UVES per la spettroscopia ad alta
risoluzione), che nell’infrarosso grazie alla camera-spettografo
infrarossa ISAAC (Infrared Spectrometer And Array Camera) uno strumento
multifunzionale in grado non solo di ottenere ottime immagini in
infrarosso ma anche spettri di alta qualità di oggetti deboli. Inoltre
nel 2007 il VLT è stato dotato di un nuovo ed avanzato strumento
denominato HAWK-I (High Acuity, Wide field K-band Imaging) finalizzato
allo studio di corpi indistinti quali galassie lontane o pianeti e
stelle di piccole dimensioni a lunghezze d’onda a infrarosso vicino.
L’HAWK-I, che è stato progettato, costruito e commissionato dall’ESO,
dovrebbe inoltre essere adeguato per la ricerca delle stelle a massa
più grande e dei corpi a massa minore nella galassia e un utile
dispositivo per lo studio di corpi extrasolari, quali i lontani
asteroidi ghiacciati e le comete.


Tra l’altro sempre il complesso dell’Osservatorio di La Silla ospita
dal ’99 il telescopio svizzero Eulero, di proprietà dell'Università di
Ginevra, progettato per la scoperta di Pianeti Extrasolari. Il
telescopio, che ha appena 1,2 m di diametro, è equipaggiato con un
sofisticatissimo spettrografo che consente di effettuare misurazioni di
alta precisione della velocità di una stella. Sempre l’ESO con la
cooperazione italiana dell’OAC (Osservatorio Astronomico di
Capodimonte) ha realizzato il VST ossia VLT Survey Telescope installato
a Cerro Paranal in Cile ed operativo dal 2007. Il VST è un telescopio
alt-azimutale di survey a grande campo, con un'apertura di 2.6 metri e
com un FOV (Field Of View) di un grado quadrato. Il suo scopo
scientifico primario sarà di fare una mappa profonda dell’emisfero Sud
permettendo l’identificazione di oggetti interessanti da osservare,
poi, più dettagliatamente, con i vari strumenti del VLT. Il telescopio
inoltre è dotato di una camera di imaging a grande campo, denominata
OmegaCAM, frutto di un consorzio internazionale fra Olanda, Germania,
Italia ed ESO. Grazie a questo strumento di piano focale, a dispetto
delle dimensioni del campo di vista, il VST è in grado di garantire
un'ottima risoluzione angolare (scala di 0.216 arcsec/pixel), mediante
la quale potrà condurre osservazioni in modalità stand-alone in tutta
la banda spettrale che va dall’ultravioletto all'infrarosso vicino.


 
 
 

IL PIANETA X

Post n°50 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7
 
Tag: LETTURE

 




 
BILL GATES,
ROCKEFELLER



 sanno
qualcosa che noi non sappiamo

Nel
comunicato fatto al Project Camelot dal politico norvegese, si
parla ch
e la
Norvegia ha cominciato con l’approvvigionamento di cibo e
sementi nella zona di Svalbard 
nel Nord artico con l’aiuto degli USA e UE e di tutta la
Norvegia. La zona di Svalbard è la stessa dove, guarda caso, la
Gates Foundations e la famiglia Rockefeller hanno appena finito
di costruire una base sotterranea. Ma che coincidenza!!



Nella gelida isola di Spitsbergen
,
desolato arcipelago delle Svalbard (mare di Barents, un migliaio
di chilometri dal Polo) è in via di febbrile completamento la
superbanca delle sementi, destinata a contenere i semi di tre
milioni di varietà di piante di tutto il mondo.

Una «banca»
scavata nel granito, chiusa da due portelloni a prova di bomba
con sensori rivelatori di movimento, speciali bocche di
aerazione, muraglie di cemento armato spesse un metro.

La fortificazione sorge presso il minuscolo agglomerato di
Longyearbyen, dove ogni estraneo che arrivi è subito notato; del
resto, l'isola è quasi deserta.


Ma vediamo
esattamente cosa scrive il politico norvegese:



"Il
pianeta X sta arrivando e la Norvegia ha cominciato con
l’approvvigionamento di cibo e sementi nella zona di Svalbard 
nel Nord artico con l’aiuto degli US e UE e di tutto il paese.
Salveranno solamente chi fa parte dell’elite di potere e coloro
che potranno ancora creare o costruire: dottori, scienziati e
così via. Quanto a
me, già so che partirò prima del 2012 per l’area di Mosjoen,
dove si trova un’agevole base militare sotterranea.


Lì saremo
divisi in settori rossi, blu e verdi. I distintivi dell’esercito
norvegese sono già stati dati loro, e gli alloggi costruiti già
molto tempo fa.La gente
che sarà lasciata sulla superficie e morirà insieme a tutti gli
altri, non riceverà nessun tipo di aiuto. Il piano è che 2
milioni di Norvegesi si salverà e gli altri moriranno, questo
significa che 2.6oo.ooo persone periranno nella notte senza
sapere cosa fare.Tutti i
settori e le arche sono collegate tra loro attraverso tunnel e
un sistema di comunicazione di binari per macchine che ti
possono portare da un arca a un'altra. Solo grandi portoni
separano i settori così che non siano compromessi in nessun
modo."

 
 
 

Post N° 49

Post n°49 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7


"LA BANCA GENETICA DELL'APOCALISSE" NELL'ARTICO


 


Bill
Gates, Rockefeller e i giganti degli OGM sanno qualcosa che noi
non sappiamo



Se c'è un difetto che non si può rimproverare a Bill Gates, il
fondatore di Microsoft, è la pigrizia. A 14 anni era già
programmatore, a 20, quando ancora studiava all'università,
fondò la Microsoft, e nel 1995 Forbes lo proclamò l'uomo più
ricco del mondo come maggior azionista della Microsoft,
un'azienda che con la sua incessante attività è divenuta un
monopolio de facto nei sistemi software per pc.



Nel 2006, quando la maggior parte della gente nella sua
posizione avrebbe potuto pensare a ritirarsi in una tranquilla
isola del Pacifico, Bill Gates ha deciso di dedicare le sue
energie alla Bill and Melinda Gates Foundation, la più grande
fondazione privata "trasparente" come ama affermare, con
un'enorme dotazione di 34,6 miliardi di dollari e l'obbligo
legale, se vuole mantenere il suo status di ente di beneficenza
esente da tasse, di spendere 1,5 miliardi di dollari all'anno in
progetti di beneficenza in tutto il mondo.



Nel 2006, un amico e socio d'affari, il megainvestitore Warren
Buffett, aveva regalato 30 miliardi di dollari in azioni della
Berkshire Hathaway, collocando la fondazione di Gates nel
gruppetto che spende all'incirca l'equivalente del bilancio
annuale dell'OMS delle Nazioni Unite.



E dunque, quando Bill Gates decide d'investire attraverso la
Gates Foundation 30 milioni di dollari faticosamente guadagnati
in un programma, vale la pena di gettarci uno sguardo.



Attualmente non c'è niente di più interessante di un curioso
progetto in uno dei più sperduti buchi del mondo, l'arcipelago
delle Svalbard. Bill Gates sta spendendo milioni in una banca
genetica di semi nel mare di Barents, vicino all'Oceano Artico,
a circa 1.100 chilometri dal Polo Nord. Le Svalbard sono spogli
pezzi di roccia reclamate dalla Norvegia e cedute nel 1925 con
un trattato internazionale (cfr. mappa).



In questa isola dimenticata da Dio, Bill Gates sta investendo
decine dei suoi milioni assieme, tra gli altri, alla fondazione
Rockefeller, la Monsanto, la fondazione Syngenta e il governo
norvegese, in quella che è chiamata la "banca genetica
dell'Apocalisse". Il nome ufficiale del progetto è Svalbard
Global Seed Vault sull'isola norvegese di Spitsbergen, che fa
parte dell'arcipelago delle Svalbard.

La banca di semi, costruita nel cuore di una montagna dell'isola
Spitsbergen, vicino al piccolo villaggio di Longyearbyen, è
quasi pronta per "entrare in funzione", secondo i comunicati
stampa. La banca – con doppie porte blindate a prova di
esplosione azionate da sensori, due tunnel a tenuta stagna, e
pareti di calcestruzzo rinforzato con acciaio spesse un metro –
conterrà fino a tre milioni di varietà di semi del mondo intero,
"in modo che la diversità genetica possa essere conservata per i
tempi a venire", come dichiara il governo norvegese. I semi
verranno racchiusi in imballaggi speciali per eliminare ogni
contaminazione da polvere. Sul posto non vi sarà personale a
tempo pieno, ma la relativa inaccessibilità del deposito renderà
facile controllare ogni possibile presenza umana.

 

Abbiamo dimenticato qualcosa? I comunicati stampa affermano "in
modo che la diversità genetica possa essere conservata per i
tempi a venire". Ma quale futuro prevedono gli sponsor, in grado
minacciare la disponibilità globale degli attuali semi, quasi
tutti già molto ben protetti in apposite banche in tutto il
mondo?

 

Quando Bill Gates, la fondazione Rockefeller, la Monsanto e la
fondazione Syngenta si uniscono per dar vita a un progetto
comune vale la pena di scavare un poco più a fondo nelle rocce
dello Spitsbergen. Se lo facciamo, ecco saltar fuori particolari
affascinanti.

 

Il primo punto interessante è chi sta sponsorizzando "banca
genetica dell'Apocalisse". Al governo norvegese si sono
affiancati la Bill & Melinda Gates Foundation, come avevamo già
detto, la DuPont/Pioneer Hi-Bred, il gigante statunitense dell'agroalimentare
tra i maggiori proprietari di brevetti di semi OGM e chimica
collegata, la Syngenta, la più importante azienda con sede in
Svizzera di semi OGM e agrochimica attraverso la fondazione
Syngenta, la fondazione Rockefeller, il gruppo privato che negli
anni '70 aveva dato vita alla "rivoluzione genetica" con un giro
d'affari di oltre 100 milioni di dollari in sementi, e la CGIAR,
la rete mondiale creata dalla fondazione Rockefeller per
promuove il suo ideale di purezza genetica attraverso i
cambiamenti in agricoltura.

 

CGIAR e ‘Il progetto’

 

Come ho spiegato nel mio libro "Seeds of Destruction"[1], nel
1960 la fondazione Rockefeller, l'Agriculture Development
Council di John D. Rockefeller III, e la fondazione Ford avevano
unito le proprie forze per fondare, a Los Baños (nelle
Filippine) l'IRRI (International Rice Research Institute). Dal
1971, l'IRRI della fondazione Rockefeller, la sussidiaria
messicana International Maize and Wheat Improvement Center, e
altri due centri di ricerca internazionali messi in piedi dalla
fondazione Rockefeller e dalla fondazione Ford (la IITA per
l'agricoltura tropicale in Nigeria, e la IRRI per il riso nelle
Filippine) si erano fusi per dar vita alla rete mondiale CGIAR
(Consultative Group on International Agriculture Research).

 

Il CGIAR era stato messo a punto in una serie di riunioni
private svoltesi nel centro conferenze dalla fondazione
Rockefeller di Bellagio. I principali partecipanti erano stati
George Harrar per la fondazione Rockefeller, Forrest Hill per la
fondazione Ford, Robert McNamara per la Banca mondiale, e
Maurice Strong, il responsabile internazionale per l'ambiente
della famiglia Rockefeller, che, come fiduciario della
fondazione Rockefeller, nel 1972 organizzò a Stoccolma l'Earth
Summit delle Nazioni Unite. Faceva parte del pluridecennale
obiettivo della fondazione per mettere la scienza al servizio
dell'eugenetica, una repellente versione della purezza razziale,
in quello che è stato chiamato "Il progetto".

 

Per ottenere il massimo impatto, il CGIAR si era assicurato la
partecipazione della FAO, dell'UNDP e della Banca mondiale.
Così, sfruttando l'effetto leva dei suoi fondi iniziali,
agl'inizi degli anni '70 la fondazione Rockefeller era in grado
di ridisegnare la politica agricola mondiale. E lo fece. Grazie
alle generose borse di studio delle fondazioni Rockefeller e
Ford, il CGIAR fece in modo che i migliori scienziati e agronomi
del terzo mondo venissero trasferiti negli USA per
"padroneggiare" i concetti della moderna produzione
agroalimentare, in modo da poterli poi introdurre in patria.
Venne così creata una inestimabile rete d'influenza per
promuovere in questi paesi l'industria agroalimentare
statunitense, e più in particolare per promuovere nei paesi in
via di sviluppo la "rivoluzione genetica" degli OGM; tutto in
nome della scienza e di un mercato agricolo libero ed
efficiente.
(LA BANCA GENETICA DELL'APOCALISSE)

 
 
 

Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7

Ingegnerizzazione genetica di una razza dominante?



La Svalbard Seed Bank comincia a divenire interessante. Ma c'è
di meglio. "Il progetto" di cui parlavo prima è il progetto
della fondazione Rockefeller e di potenti interessi finanziari
che fin dagli anni '20 intende usare l'eugenetica, più tardi
rinominata genetica, per giustificare la creazione di una Razza
dominante geneticamente modificata. Hitler e i nazisti l'avevano
chiamata Razza Ariana.

 

L'eugenetica di Hitler era in buona parte finanziata dalla
stessa fondazione Rockefeller che oggi sta costruendo la "banca
genetica dell'Apocalisse" per salvaguardare campioni di ogni
seme sul pianeta. La cosa si sta facendo veramente intrigante.
La stessa fondazione Rockefeller aveva creato una disciplina
pseudoscientifica di biologia molecolare nel suo incessante
tentativo di ridurre la vita umana a una "definizione di
sequenza genetica" che, sperava, avrebbe potuto poi essere
modificata per cambiare a volontà le caratteristiche umane. Gli
eugenisti di Hitler, molti dei quali furono poi discretamente
trasferiti negli Stati Uniti alla fine della guerra per
continuare le ricerche di eugenetica biologica, avevano creato
le basi dell'ingegnerizzazione genetica di varie forme viventi,
sostenuta apertamente durante buona parte del Terzo Reich dalle
generose borse di studio della fondazione Rockefeller.[2]

 

La stessa fondazione aveva poi dato vita alla cosiddetta
Rivoluzione verde, dopo un viaggio in Messico nel 1946 di Nelson
Rockefeller e di Henry Wallace, ex segretario all'agricoltura
del New Deal e fondatore della Pioneer Hi-Bred Seed Company.

 

La Rivoluzione verde intendeva risolvere i problemi alimentari
del mondo, soprattutto in Messico, India e negli altri paesi in
cui lavorava Rockefeller. Norman Borlaug, agronomo della
fondazione, ottenne il premio Nobel della pace per il suo
lavoro, qualcosa di cui c'è poco da vantarsi visto che persino
Henry Kissinger ha ottenuto lo stesso riconoscimento.

 

In realtà, come salterà fuori anni dopo, la Rivoluzione verde
era una brillante trovata della famiglia Rockefeller per
sviluppare un'industria agroalimentare mondiale in cui avrebbe
avuto il monopolio, proprio come erano riusciti a fare nel
settore petrolifero nei cinquanta anni precedenti. Come Henry
Kissinger affermò negli anni '70 "Chi controlla il petrolio
controlla il paese, chi controlla il cibo controlla la
popolazione".

 

Agroalimentare e Rivoluzione verde dei Rockefeller avanzavano
mano nella mano: facevano parte di una strategia globale che
qualche anno più tardi includerà anche il finanziamento da parte
della fondazione Rockefeller della ricerca per sviluppare l'ingegnerizzazione
genetica delle piante e degli animali.

 

John H. Davis, vicesegretario all'Agricoltura sotto il
presidente Dwight Eisenhower all'inizio degli anni '50, lasciò
Washington nel 1955 e si spostò all'Harvard Graduate School of
Business, all'epoca un posto piuttosto insolito per un esperto
agricolo. Ma aveva in mente una precisa strategia. Nel 1956
scrisse un articolo nell'Harvard Business Review in cui
dichiarava che "la sola strada per risolvere una volta per tutte
il cosiddetto problema agricolo, ed evitare ingombranti
programmi statali, era quella di passare dall'agricoltura all'agroalimentare".
Sapeva di cosa parlava, anche se pochi altri ne avevano
all'epoca un'idea: una rivoluzione nella produzione agricola che
avrebbe concentrato il controllo della catena alimentare nelle
mani delle multinazionali, lontano dalla tradizionale conduzione
agricola familiare. [3]

 

Un aspetto cruciale che aveva attirato l'interesse della
fondazione Rockefeller e delle aziende agroalimentari
statunitensi era il fatto che la Rivoluzione verde si basava
sulla proliferazione di nuovi semi ibridi nei mercati in via di
sviluppo. E una caratteristica vitale dei semi ibridi è
l'impossibilità di riprodursi, perché hanno una protezione
interna contro la moltiplicazione. A differenza delle normali
specie liberamente fecondate, i cui semi danno vita a raccolti
simili a quelli di partenza, i raccolti dei semi nati da piante
ibride sono sensibilmente inferiori a quelli della prima
generazione.

 

La particolarità dell'impoverimento del raccolto degli ibridi
significa che gli agricoltori devono comprare nuovi semi ogni
anno per ottenere raccolti abbondanti. Il raccolto inferiore
della seconda generazione elimina inoltre il commercio di
sementi, spesso fatto dai produttori di semi senza
l'autorizzazione dei selezionatori, e impedisce agl'intermediari
di ridistribuire le colture commerciali. Se le grandi
multinazionali delle sementi potessero controllare direttamente
le linee parentali di semi, nessun concorrente o agricoltore
potrebbe produrre ibridi. La concentrazione mondiale di brevetti
per sementi ibride nelle mani di un gruppetto di giganti dei
semi, guidati dalla Pioneer Hi-Bred della DuPont e dalla Dekalb
della Monsanto ha spianato il terreno alla successiva
rivoluzione dei semi OGM. [4]

 

In effetti, l'introduzione della moderna tecnologia agricola
americana, dei fertilizzanti chimici e dei semi ibridi
commerciali, aveva fatto si che nell'insieme gli agricoltori dei
paesi in via di sviluppo, e soprattutto quelli più grandi,
dipendessero completamente dagli stranieri, in particolare dalle
aziende agroalimentari e chimiche statunitensi. Era il primo
passo di quello che sarebbe stato un processo decennale
attentamente pianificato.

 

Durante la Rivoluzione verde, l'agroalimentare stava compiendo
passi da gigante in mercati prima di accesso limitato per gli
esportatori statunitensi. La tendenza verrà dopo propagandata
come "agricoltura di mercato", anche se in realtà si trattava di
un'agricoltura controllata dal settore agroalimentare.

 

Durante la Rivoluzione verde, la fondazione Rockefeller e più
tardi la fondazione Ford lavorarono mano nella mano per
orientare e sostenere gli obiettivi di politica estera dell'USAID
(United States Agency for International Development) e della
CIA.

 

Una delle peggiori conseguenze della Rivoluzione verde fu lo
spopolamento delle campagne; i contadini dovettero spostarsi
nelle bidonville che attorniano le città, alla disperata ricerca
di un lavoro. Non fu un episodio accidentale: faceva parte del
piano per creare forze di lavoro economiche in vista dell'arrivo
delle industrie multinazionali americane, la "globalizzazione"
degli ultimi anni.

 

Quando terminò l'autoesaltazione della Rivoluzione verde, i
risultati furono ben diversi da quelli promessi. L'uso
indiscriminato dei nuovi pesticidi chimici aveva creato seri
problemi, spesso con gravi conseguenze per la salute. Col tempo
la monocoltura delle nuove varietà di semi ibridi aveva ridotto
la fertilità del suolo e dei raccolti. Dapprima i vantaggi erano
apparsi impressionanti (raccolti doppi o tripli per alcune
colture, ad esempio frumento e, più tardi, grano in Messico) ma
ben presto svanirono.

 

La Rivoluzione verde era di solito accompagnata da grandi
progetti d'irrigazione che spesso prevedevano prestiti della
Banca mondiale per costruire nuove grandi dighe, e distruggere
nel frattempo aree precedentemente coltivate e fattorie fertili.
Il super-frumento produceva, è vero, raccolti più abbondanti, ma
saturando ogni ettaro di terra con grandi quantità di
fertilizzanti derivati da nitrati e petrolio, entrambi
controllati dalle Sette Sorelle, le grandi compagnie petrolifere
dominate da Rockefeller.

 

Venivano inoltre adoperate grandi quantità di erbicidi e
pesticidi, dando così vita a nuovi mercati per i giganti
petroliferi e chimici. Come ha detto un analista, la Rivoluzione
verde è stata in realtà una rivoluzione chimica. I paesi in via
di sviluppo non avrebbero mai potuto pagare queste masse di
pesticidi e fertilizzanti, se non ci fossero stati i crediti
gentilmente concessi dalla Banca mondiale e i prestiti speciali
della Chase Bank e di altre importanti banche di New York e
garantiti dal governo statunitense.

 

I prestiti, elargiti a un gran numero di paesi in via di
sviluppo, finivano soprattutto ai grandi proprietari terrieri.
La situazione era invece differente per i piccoli agricoltori,
che non potevano sostenere i costi dei fertilizzanti e delle
altre moderne apparecchiature, ed erano quindi costretti a
chiedere soldi in prestito. In un primo momento vari programmi
statali avevano tentato di elargire piccole somme agli
agricoltori per consentire loro di acquistare semi e
fertilizzanti, ma quelli che non potevano partecipare a
programmi di questo tipo dovevano cercare fondi nel settore
privato. A causa degli esorbitanti tassi d'interesse dei
finanziamenti non ufficiali, molti piccoli agricoltori non
avevano nemmeno profittato dei benefici dei primi raccolti, più
abbondanti; a fine stagione dovevano vendere tutto o quasi il
prodotto per rimborsare prestito e interessi. Erano così
arrivati a dipendere dagli usurai e dai commercianti, e spesso
perdevano le loro terre. Anche con i prestiti agevolati delle
agenzie governative, i raccolti destinati a garantire
l'esistenza lasciavano il posto alla produzione di raccolti al
solo scopo di far denaro.[5]

 

Da decenni gli stessi interessi economici, inclusa la fondazione
Rockefeller che aveva sostenuto la Rivoluzione verde, stavano
lavorando per promuovere una seconda "rivoluzione genetica",
come vari anni orsono la definì il presidente della fondazione
Rockefeller Gordon Conway, cioè la diffusione dell'agricoltura
industriale e dei prodotti commerciali, inclusi i semi OGM
brevettati.

 
 
 

Post N° 47

Post n°47 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7

Gates, Rockefeller e la Rivoluzione verde in Africa



Tenendo ben presente i retroscena della Rivoluzione verde di
Rockefeller degli anni '50, diventa ancora più curioso
constatare che la stessa fondazione Rockefeller, assieme alla
fondazione Gates che sta adesso investendo milioni di dollari
per preservare tutti i semi contro un possibile scenario
"apocalittico", stia anche partecipando a un progetto noto come
"L'Alleanza per una rivoluzione verde in Africa".

 

AGRA è un'alleanza con la stessa fondazione Rockefeller che ha
dato vita alla "Rivoluzione genetica". Ce lo conferma uno
sguardo al suo consiglio d'amministrazione, il cui presidente è
nientedimeno che l'ex segretario generale delle Nazioni Unite
Kofi Annan. Nel suo discorso d'insediamento al Forum economico
mondiale di Città del Capo nel giugno 2007, Kofi Annan ha
dichiarato: "Accetto con gratitudine questa sfida e ringrazio la
fondazione Rockefeller, la fondazione Bill & Melinda Gates, e
tutti coloro che sostengono la nostra campagna per l'Africa".

 

Il consiglio di amministrazione dell'AGRA conta tra le sue file
anche Strive Masiyiwa, fiduciario sudafricano della fondazione
Rockefeller, Sylvia M. Mathews, della fondazione Bill & Melinda
Gates, Mamphela Ramphele, ex direttore generale (2000-2006)
della Banca mondiale, Rajiv J. Shah, della fondazione Bill &
Melinda Gates, Nadya K. Shmavonian, della fondazione Rockefeller,
Roy Steiner, della fondazione Bill & Melinda Gates. Inoltre
Alliance for AGRA include Gary Toenniessen, direttore generale
della fondazione Rockefeller, e Akinwumi Adesina, direttore
associato della stessa fondazione.

 

Per completare i ranghi, il Programmes for AGRA include Peter
Matlon, direttore generale della fondazione Rockefeller, Joseph
De Vries, direttore del Programme for Africa’s Seed Systems e
direttore associato della fondazione Rockefeller, e Akinwumi
Adesina, direttore associato della stessa fondazione. Proprio
come la vecchia e fallita Rivoluzione verde in India e Messico,
anche la nuova Rivoluzione verde per l'Africa è di tutta
evidenza una priorità assoluta per la fondazione Rockefeller.

 

Anche se fino a questo momento mantengono un profilo basso, si
pensa che la Monsanto e i giganti dell'agroalimentare OGM
intendano usare l'AGRA di Kofi Annan per diffondere i loro semi
OGM brevettati in tutta l'Africa sotto la falsa etichetta di
"biotecnologia", il nuovo eufemismo per i semi brevettati
bioingegnerizzati. Per il momento la Repubblica sudafricana è il
solo paese in cui sono legalmente consentite le piantagioni di
OGM. Nel 2003 il Burkina Faso ha autorizzato piantagioni
sperimentali. Nel 2006 il Gana, patria di Kofi Annan, ha messo a
punto un progetto di legislazione e alcuni importanti funzionari
hanno manifestato l'intenzione di continuare le ricerche sulle
piantagioni di OGM.

 

L'Africa è il prossimo obiettivo della campagna del governo
statunitense per la diffusione degli OGM a scala mondiale. I
suoi ricchi terreni ne fanno un candidato ideale. Non c'è da
sorprendersi se molti governi africani si attendono il peggio
dagli sponsor di questa tecnica, visto che nel continente sono
stati avviati un mare di progetti di ingegnerizzazione genetica
e di biosicurezza con lo scopo dichiarato d'introdurre gli OGM
nei loro sistemi agricoli: sponsorizzazioni offerte dal governo
americano per addestrare gli scienziati africani nell'ingegneria
genetica, progetti di biosicurezza finanziati dall'USAID (United
States Agency for International Development) e dalla Banca
mondiale, ricerche sugli OGM che coinvolgono i raccolti
alimentari indigeni.

 

La fondazione Rockefeller, che sta lavorando da anni (in gran
parte senza successo) per promuovere progetti destinati a
introdurre le coltivazioni di OGM in Africa, ha finanziato
ricerche sull'applicabilità del cotone OGM nelle pianure
sudafricane di Makhathini.

 

La Monsanto, che è saldamente introdotta nell'industria
sudafricana dei semi, sia ibridi che OGM, ha messo a punto un
ingegnoso programma destinato ai piccoli agricoltori, noto come
campagna dei "Semi della speranza", per consentire ai contadini
poveri di avviare la rivoluzione verde, cui faranno naturalmente
seguito i semi OGM brevettati dalla multinazionale. [6]

 

La multinazionale svizzera Syngenta AG, uno dei "Quattro
cavalieri dell'apocalisse OGM", sta riversando milioni di
dollari in un nuova struttura a Nairobi per sviluppare un mais
OGM in grado di resistere agl'insetti. La Syngenta fa anche
parte del CGIAR.[7]




Andiamo nelle Svalbard



È semplice trascuratezza filosofica? Che cosa spinge le
fondazioni Gates e Rockefeller a favorire, assieme e nello
stesso momento, la proliferazione in Africa di semi brevettati,
e dei semi Terminator in corso di brevettazione, un processo
che, come già è successo in tutto il resto del mondo, distrugge
le varietà di semi quando viene introdotta la monocoltura
agroalimentare industrializzata? E che cosa li spinge ad
investire allo stesso tempo decine di milioni di dollari per
proteggere ogni varietà di semi conosciuta in una banca
dell'apocalisse a prova di bomba vicino al circolo polare
artico, "in modo che la diversità genetica possa essere
conservata per i tempi a venire" per usare le loro stesse
parole?

 

Non è un caso che le fondazioni Gates e Rockefeller stiano
portando avanti una Rivoluzione verde in Africa nello stile OGM,
proprio quando finanziano discretamente "La banca genetica
dell'Apocalisse" nell'arcipelago delle Svalbard. I giganti dell'agroalimentare
sono oberati di lavoro nel progetto Svalbard.

 

E in effetti l'intera operazione Svalbard e la gente che vi
partecipa fanno venire in mente le peggiori scene di un
best-seller di Michael Crichton, Andromeda, un thriller
fantascientifico in cui l'intera razza umana veniva minacciata
da un morbo mortale di origine extraterrestre che provocava una
rapida e fatale coagulazione del sangue. Nelle Svalbard, il
futuro deposito di semi più sicuro al mondo verrà sorvegliato
dai poliziotti della Rivoluzione verde OGM: le fondazioni
Rockefeller e Gates, la Syngenta, la DuPont e il CGIAR.

 

Il progetto Svalbard verrà gestito dalla GCDT (Global Crop
Diversity Trust). Ma che cos'è quest'organizzazione cui viene
affidato l'imponente compito di conservare tutte le varietà di
semi al mondo? Il GCDT è stato fondato dalla FAO (Food and
Agriculture Organisation) e dalla Bioversity International (in
precedenza, International Plant Genetic Research Institute), una
filiazione del CGIAR.

 

Il consiglio d'amministrazione del Global Crop Diversity Trust,
che ha sede a Roma, è presieduto da Margaret Catley-Carlson, una
canadese che fa anche parte del comitato consultivo del Group
Suez Lyonnaise des Eaux, una delle più grandi aziende private
mondiali del settore idrico. Fino al 1998, Catley-Carlson è
stata anche presidente del Population Council, con base a New
York, un'organizzazione creata nel 1952 da John D. Rockefeller
per ridurre la popolazione e diffondere il programma eugenetico
della famiglia Rockefeller con la scusa di promuovere la
"pianificazione familiare", i mezzi contraccettivi, la
sterilizzazione, e il "controllo della popolazione" nei paesi in
via di sviluppo.

 

Tra gli altri membri del consiglio di amministrazione del GCDT
troviamo figure notevoli.

 

Lewis Coleman, ex dirigente della Bank of America e attualmente
capo della Hollywood DreamWorks Animation, che dirige anche il
consiglio di amministrazione della Northrup Grumman Corporation
(una delle più grandi industrie belliche statunitensi
appaltatrice del Pentagono).

 

Il brasiliano Jorio Dauster, che è anche presidente del
consiglio di Brasil Ecodiesel ed è stato ambasciatore del
Brasile presso l'Unione europea e capo negoziatore del debito
estero per conto del Ministero delle finanze del suo paese.
Dauster è anche stato presidente dell'Istituto brasiliano per il
caffè e coordinatore del Progetto per la modernizzazione del
sistema brevettuale brasiliano, incarico che comporta tra
l'altro la legalizzazione dei brevetti sui semi geneticamente
modificati, operazione fino a poco tempo fa vietata dalle leggi
del paese.

 

Cary Fowler è il direttore esecutivo del fondo. Fowler è stato
professore e direttore della ricerca nel dipartimento di studi
internazionali sull'ambiente e lo sviluppo dell'università
norvegese di scienze della vita. È stato anche consigliere
senior del direttore generale di Bioversity International, dove
rappresentava i Future Harvest Centres del CGIAR (Consultative
Group on International Agricultural Research) nei negoziati
sull'International Treaty on Plant Genetic Resources. Negli anni
'90 ha diretto l'International Program on Plant Genetic
Resources della FAO. Ha preparato il progetto e ha visionato i
negoziati del Global Plan of Action for Plant Genetic Resources
della FAO, adottato da 150 paesi nel 1996. È stato anche membro
del National Plant Genetic Resources Board statunitense e del
comitato dei garanti dell'International Maize and Wheat
Improvement Center in Messico, un altro progetto della
fondazione Rockefeller e del CGIAR.

 

L'indiano Mangala Rai è segretario del DARE (Department of
Agricultural Research and Education) indiano, e direttore
generale dell'ICAR (Indian Council for Agricultural Research). È
anche membro d'amministrazione dell'IRRI (International Rice
Research Institute) della fondazione Rockefeller, che ha
promosso il primo grosso esperimento sugli OGM a livello
mondiale, il super acclamato "Riso d'oro" che risultò un
fallimento. Rai è stato membro d'amministrazione del CIMMYT (International
Maize and Wheat Improvement Center) e membro del consiglio
esecutivo del CGIAR.

 

Tra i donatori, o angeli finanziari, del Global Crop Diversity
Trust sono presenti "tutti i soliti sospetti" per usare le
parole di Humphrey Bogart nell'indimenticabile Casablanca: oltre
alle fondazioni Rockefeller e Gates, i giganti dell'OGM
DuPont-Pioneer Hi-Bred, Syngenta, CGIAR e USAID, l'agenzia per
l'aiuto allo sviluppo del dipartimento di stato americano da
sempre attivamente pro OGM. A quanto sembra dunque, a guardia
del pollaio dell'umanità, il negozio della diversità mondiale
dei semi a Svalbard, avremo i furbastri degli OGM e della
riduzione della popolazione. [8]


 
 
 

Post N° 46

Post n°46 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7

Perché ora le Svalbard?

 

Possiamo legittimamente chiederci perché Bill Gates e la
fondazione Rockefeller, oltre agli altri giganti dell'ingegnerizzazione
genetica agroalimentare quali DuPont e Syngenta, stiano
lavorando con il CGIAR per costruire "La banca genetica
dell'Apocalisse" nell'Artico.

 

Chi usa in primo luogo una tale banca dei semi? I maggiori
utilizzatori sono i selezionatori di sementi e i ricercatori.
Oggigiorno i maggiori selezionatori di sementi sono Monsanto,
DuPont, Syngenta e Dow Chemical, i giganti mondiali dei brevetti
di OGM. Dagl'inizi del 2007, la Monsanto e il governo
statunitense posseggono il brevetto mondiale del cosiddetto
"Terminator", o GURT (Genetic Use Restriction Technology).
Terminator è una minacciosa tecnologia grazie alla quale un seme
commerciale brevettato si "suicida" dopo il primo raccolto. Le
aziende private di sementi dispongono quindi di un controllo
totale che si accompagna a quello sulla catena alimentare. Nella
storia della razza umana non c'è mai stato niente di simile in
passato.

 

Questo ingegnoso terminatore ingegnerizzato geneticamente
obbliga i contadini a rivolgersi ogni anno alla Monsanto, o a un
altro fornitore di semi OGM, e comprare nuovi semi per il riso,
la soia, il grano, il frumento o qualsiasi altro tipo di
raccolto di cui abbiano bisogno per sfamare la popolazione. Se
si riuscisse a diffondere il Terminator a scala mondiale,
potrebbe bastare un decennio o poco più per trasformare la
maggior parte dei produttori alimentari in nuovi servi feudali,
schiavi di tre o quattro gigantesche aziende di semi come la
Monsanto, la DuPont o la Dow Chemical.

 

E ciò, naturalmente, potrebbe anche permettere a queste aziende
private, magari su richiesta del governo che le ospita, di
negare i semi a l'uno o l'altro paese in via di sviluppo le cui
politiche dovessero contrastare gl'interessi di Washington.
Quelli che dicono "una cosa simile non può accadere qui da noi"
dovrebbero prestare maggiore attenzione agli attuali avvenimenti
mondiali. La semplice esistenza di una tale concentrazione di
potere nelle mani di tre o quattro giganti privati statunitensi
dell'agroalimentare sarebbe un buon motivo per interdire
legalmente tutti i raccolti OGM quand'anche i raccolti dovessero
realmente migliorare, cosa che chiaramente non succede.

 

Sarebbe difficile riconoscere a Monsanto, DuPont e Dow Chemical
un comportamento senza macchia per quel riguarda il rispetto
della vita umana. Hanno sviluppato e diffuso nuove sostanze
quali la diossina, i PCB, l'Agente arancio. Hanno nascosto per
decenni le prove evidenti delle conseguenze cancerogene e degli
altri severi danni per la salute umana legati all'uso delle
sostanze chimiche tossiche. Hanno distrutto accurati rapporti
scientifici sul fatto che il glifosate, ingrediente essenziale
dell'erbicida Roundup della Monsanto, il più diffuso al mondo e
legato all'acquisto della maggior parte dei semi ingegnerizzati
geneticamente, è tossico quando si riversa nell'acqua
potabile.[9] La Danimarca ha bandito il glifosate nel 2003,
quando venne confermato che aveva contaminato le falde acquifere
del paese.[10]

 

La diversità conservata nelle banche dei semi genetiche è la
materia prima per la riproduzione delle piante e per una grande
quantità di ricerche biologiche di base. Varie centinaia di
migliaia di campioni vengono distribuiti ogni anno proprio per
questo scopo. La FAO elenca circa 1.400 banche di semi in tutto
il mondo, in buona parte gestite dal governo statunitense, ma
anche da Cina, Russia, Giappone, India, Corea del sud, Germania
e Canada (in ordine discendente di dimensione). Inoltre il CGIAR
gestisce una catena di banche dei semi in centri selezionati in
tutto il mondo.

 

Il CGIAR, creato nel 1972 dalle fondazioni Rockefeller e Ford
per diffondere il modello agroalimentare della Rivoluzione
verde, controlla la maggior parte delle banche di semi private,
dalle Filippine alla Siria e al Kenia. Complessivamente, le
banche di semi posseggono attualmente oltre sei milioni e mezzo
di varietà di semi, quasi due milioni dei quali "diversi". La
banca dell'Apocalisse delle Svalbard avrà la possibilità di
conservare quattro milioni e mezzo di semi diversi.

 

Gli OGM come arma di guerra biologica?

 

E adesso arriviamo al cuore del pericolo di un uso improprio del
progetto Svalbard delle fondazioni Gates e Rockefeller. Lo
sviluppo di semi brevettati per buona parte delle più importanti
coltivazioni di sostentamento (riso, grano, frumento) e per i
cereali da foraggio (come la soia) potrebbe essere usato come
arma letale di guerra biologica?

 

L'obiettivo esplicito della lobby eugenetica creata dall'elite
delle famiglie più ricche (Rockefeller, Carnegie, Harriman e
altre) sin dagli anni '20 includeva quello che avevano definito
"eugenetica negativa", cioè l'eliminazione sistematica delle
linee di sangue indesiderate. Nel 1939 l'eugenista Margaret
Sanger, fondatrice del Planned Parenthood International e intima
amica della famiglia Rockefeller, avviò ad Harlem il progetto
The Negro, che partiva dall'idea, per usare le parole che
scrisse in una lettera a un amico, di "sterminare la popolazione
negra".[11]

 

Nel 2001 Epicyte, una piccola società californiana di
biotecnologia, annunciò di aver sviluppato un tipo di grano
geneticamente modificato che conteneva uno spermicida in grado
di rendere sterile lo sperma di chi lo mangiava. Epicyte, che
all'epoca aveva un accordo di joint venture per diffondere la
sua tecnologia con la DuPont e Syngenta (due sponsor della banca
genetica dell'Apocalisse nelle Svalbard) è stata successivamente
comprata da una società di biotecnologia della Carolina del
Nord. È sorprendente scoprire che Epicyte aveva sviluppato il
suo grano OGM spermicida usando fondi di ricerca concessi dal
dipartimento dell'agricoltura statunitense, lo stesso USDA che,
nonostante l'opposizione di tutto il mondo, ha continuato a
finanziare la tecnologia Terminator, ora posseduta dalla
Monsanto.

 

Negli anni '90, l'Organizzazione mondiale della sanità aveva
lanciato una campagna per vaccinare milioni di donne tra i 15 e
i 45 anni in Nicaragua, Messico e Filippine, ufficialmente
contro il tetano, una malattia provocata da fatti come il
ferirsi con un chiodo arrugginito. Il vaccino non veniva dato a
uomini e ragazzi, nonostante il fatto che corressero gli stessi
rischi di ferirsi delle donne.

 

La curiosa anomalia insospettì il Comite Pro Vida messicano,
un'organizzazione della chiesa cattolica romana, che fece
testare un campione del vaccino. I test rivelarono che il
vaccino antitetanico, distribuito dall'OMS solo a donne in età
riproduttiva, conteneva gonadotropina corionica umana (hCG), un
ormone naturale che, combinato con la molecola portatrice del
tossoide del tetano, stimola gli anticorpi e rende la donna
incapace di portare a termine la gravidanza. Nessuna delle donne
vaccinate era stata avvertita.

 

Saltò poi fuori che la fondazione Rockefeller, il Population
Council della Rockefeller, la Banca mondiale e il National
Institutes of Health delle Nazioni Unite avevano partecipato dal
1972 a un progetto ventennale, per conto dell'OMS, di vaccino
abortivo nascosto nella molecola portatrice del tetano. Inoltre,
il governo norvegese, che ospita nelle Svalbard la banca
dell'Apocalisse, aveva donato 41 milioni di dollari per
sviluppare questo speciale vaccino antitetanico abortivo [12]

 

È una pura coincidenza che le stesse organizzazioni, dal governo
norvegese alla fondazione Rockefeller e alla Banca mondiale,
partecipino al progetto di banca dei semi nelle Svalbard?
Secondo il professor Francis Boyle, che stese il progetto di
Biological Weapons Anti-Terrorism Act del 1989 varato dal
Congresso americano, il Pentagono sta "adesso attrezzandosi per
combattere e vincere la guerra biologica" nel quadro delle due
direttive strategiche nazionali di Bush adottate, come lui
stesso sottolinea, "senza conoscenza e esame pubblico" nel 2002.
Boyle aggiunge che nel solo periodo 2001-2004 il governo
federale ha speso 14,5 miliardi di dollari per lavori civili
legati alla bioguerra, una somma stupefacente.

 

Richard Ebright, biologo della Rutgers University, stima che
oltre 300 istituti scientifici e circa 12.000 persone abbiano
attualmente accesso negli Stati Uniti a patogeni adatti alla
guerra biologica. Esistono 497 finanziamenti del NIH americano
per ricerche nel campo delle malattie infettive potenzialmente
utilizzabili nella guerra biologica, ovviamente giustificate
come difesa contro possibili attacchi terroristici, oggi tanto
di moda.

 

Molti fondi del governo spesi per la ricerca sulla guerra
biologica sono destinati all'ingegneria genetica. Jonathan King,
professore di biologia al MIT, sostiene che "la crescita dei
programmi bioterroristici costituisce un grave pericolo
emergente per la nostra stessa popolazione", e aggiunge che
"anche se questi programmi vengono sempre definiti difensivi,
nel caso delle armi biologiche i programmi di difesa e offesa
coincidono quasi completamente".[13]

 

Il tempo ci dirà se, Dio non voglia, la banca genetica
dell'Apocalisse nelle Svalbard delle fondazioni Gates e
Rockefeller è parte di un'altra Soluzione finale, che coinvolge
questa volta l'ultimo, grande pianeta Terra.

 




NOTE

 

 [1] F. William Engdahl, Seeds of Destruction, Montreal, (Global Research,
2007).

 

[2] Ibid, pp.72-90.

 

[3] John H. Davis, Harvard Business Review, 1956, cited in
Geoffrey Lawrence, Agribusiness, Capitalism and the Countryside,
Pluto Press, Sydney, 1987. See also Harvard Business School, The
Evolution of an Industry and a Seminar: Agribusiness Seminar,
http://www.exed.hbs.edu/programs/agb/seminar.html.

 

[4] Engdahl, op cit., p. 130.

 

[5] Ibid. P. 123-30.

 

[6] Myriam Mayet, The New Green Revolution in Africa: Trojan
Horse for GMOs?, May, 2007, African Centre for Biosafety,
www.biosafetyafrica.net.

 

[7] ETC Group, Green Revolution 2.0 for Africa?, Communique
Issue #94, March/April 2007.

 

[8] Global Crop Diversity Trust website, in
http://www.croptrust.org/main/donors.php.

 

[9] Engdahl, op. cit., pp.227-236.

 

[10] Anders Legarth Smith, Denmark Bans Glyphosates, the Active
Ingredient in Roundup, Politiken, September 15, 2003, in
organic.com.au/news/2003.09.15.

 

[11] Tanya L. Green, The Negro Project: Margaret Sanger’s
Genocide Project for Black American’s, in www.blackgenocide.org/negro.html.

 

[12] Engdahl, op. cit., pp. 273-275; J.A. Miller, Are New
Vaccines Laced With Birth-Control Drugs?, HLI Reports, Human
Life International, Gaithersburg, Maryland; June/July 1995,
Volume 13, Number 8.

 

[13] Sherwood Ross, Bush Developing Illegal Bioterror Weapons
for Offensive Use,’ December 20, 2006, in www.truthout.org.

 
 F. William Engdahl, autore di

Seeds of Destruction, the Hidden Agenda of
Genetic Manipulation
, appena
pubblicato da Global Research, e di A Century of War:
Anglo-American Oil Politics and the New World Order (Pluto Press
Ltd.) è ricercatore associato del Centre for Research on
Globalization (CRG).

 

I suoi testi possono essere consultati all'indirizzo

www.engdahl.oilgeopolitics.net

e su Global Research. Per contattarlo via email: info@engdahl.oilgeopolitics.net.

 

Titolo originale: "'Doomsday Seed Vault' in the Arctic"

 

Fonte: http://www.globalresearch.ca/

 

Link


04.12.2007

 

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CARLO
PAPPALARDO


 
 
 

Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7



2012




di Edoardo Capuano
 

Tutto
il visibile e l'invisibile vibra in una determinata frequenza perché è
energia. Quando lo stato vibrazionale è lento l'energia ci appare densa
e tende a solidificarsi. Tuttavia, se osserviamo un solido al
microscopia elettronico possiamo osservare che esso vibra sempre di
energia; esso non esisterebbe se non vibrasse. Un aumento della
velocità di vibrazione corrisponde a una diminuzione della densità
dell'energia, come nel caso del ghiaccio che diventa acqua e l'acqua
diventa vapore non visibile. Il calore ha determinato un aumento della
velocità vibrazionale e il ghiaccio si è liquefatto; l'ulteriore
elevazione del calore, e quindi della velocità vibrazionale, ha reso
l'acqua ancor meno solida trasformandola in vapore.

Questo
principio vale per ogni sostanza solida. Ad esempio, anche il metallo
si scioglie nel momento in cui viene sottoposto ad alte temperature a
causa del cambiamento del suo stato vibrazionale. Un aumento dello
stato vibrazionale corrisponde a un aumento della temperatura. Anche la
Terra sta modificando le sue vibrazioni al rialzo, come è dimostrato
dall'innalzamento della temperatura. Gli scienziati hanno identificato
questo fenomeno già 1991. Oggi il clima della Terra è fortemente
alterato e ciò viene attribuito al “surriscaldamento globale”. Molte
correnti scientifiche vogliono, a tutti i costi, far credere
all'opinione pubblica che il fenomeno sia causato dall'inquinamento
industriale. Gli agenti inquinanti non fanno bene all'ecosistema, ma
non sono certo essi la vera causa dell'innalzamento delle temperature.
La vera causa del rialzo delle temperature globali è dovuta
dall'aumento della frequenza vibrazionale del campo energetico
planetario che sta aumentando in maniera esponenziale.

Si
tratta della frequenza sonora della Terra che sta aumentando con molta
velocità. Essa è la frequenza sonora di base conosciuta con il nome di
Risonanza di cavità Schumann, che fu identificata già nel 1899. Dal
momento della sua scoperta al 1940 questa frequenza è rimasta
inalterata a circa 7,8 hertz o 7 cicli al secondo. L'inizio del suo
innalzamento è avvenuto nel 1986-87 e all'inizio del 1996 aveva
raggiunto gli 8,6 hertz. Attualmente, secondo recenti stime, il valore
della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato i 10 hertz e
continuerebbe ad aumentare ulteriormente.

 












2012





Si
tratta della frequenza sonora della Terra che sta aumentando con molta
velocità. Essa è la frequenza sonora di base conosciuta con il nome di
Risonanza di cavità Schumann, che fu identificata già nel 1899. Dal
momento della sua scoperta al 1940 questa frequenza è rimasta
inalterata a circa 7,8 hertz o 7 cicli al secondo. L'inizio del suo
innalzamento è avvenuto nel 1986-87 e all'inizio del 1996 aveva
raggiunto gli 8,6 hertz. Attualmente, secondo recenti stime, il valore
della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato i 10 hertz e
continuerebbe ad aumentare ulteriormente.

Ma non finisce qui !
L'aumento della risonanza di cavità Schumann è “accompagnato” da un
altro fenomeno: la diminuzione del campo magnetico terrestre. Il nostro
pianeta è un enorme magnete avente una moltitudine di livelli che
ruotano per formare un campo magnetico. L'intensità della densità del
campo magnetica è proporzionale alla velocità di rotazione del pianeta.
Tanto tempo fa, all'incirca duemila anni fa, l'intensità del campo
magnetico terrestre raggiunse il massimo della sua intensità, ma da
allora questa intensità è sempre diminuita, man mano che la Terra
diminuiva la sua velocità di rotazione. Attualmente il campo magnetico
terrestre ha raggiunto una flessione pari al 50 per cento se comparato
a quello di 1.500 anni fa. Questo fenomeno, che è destinato ad andare
avanti, rientra in un meccanismo del tutto naturale. Per rendere
l'idea, un po' come il meccanismo che regola le stagioni, ma assai più
complicato e potente.

Secondo il geologo Gregg Braden, tanto
tempo fa i Maya ritenevano che il culmine della trasformazione poteva
essere raggiunto nel 2012, quando la risonanza magnetica potrebbe
toccare i 13 cicli al secondo e il suo campo magnetico potrebbe
addirittura assestarsi attorno allo zero. Secondo Gregg Braden, il
Punto Zero sarà associato alla quasi totale diminuzione del campo
magnetico. Con questi parametri così bassi la Terra cesserà di ruotare.
Nonostante ciò, la gravità del pianeta non sparirà in quanto essa è
governata da altre leggi, non dalla sua rotazione. Non sarà la prima
volta che accadrà una simile trasformazione visto che una cosa simile
pare si sia palesata per ben 14 volte negli ultimi 4,5 milioni di anni.
L'ultima volta che il fenomeno è esordito risale tra gli 11mila e
13mila anni fa, un'era che molti esperti associano con la fine di
Atlantide e l'inizio della ricostruzione dopo il grande cataclisma
avvenuto dopo il 10500 a.C.


2012



Esiste un Grande Ciclo di 26mila anni che governa
questo processo di trasformazione e tredicimila anni fa ci trovavamo
nel mezzo di esso. Ora, questo Grande Ciclo è in dirittura d'arrivo e
questo comporterà enormi mutamenti. Gregg Braden non scarta certo la
possibilità che il nostro pianeta possa smettere di roteare. Inoltre,
da analisi del ghiaccio in Groenlandia e nelle aree polari emerge che
probabilmente l'asse terrestre si sia spostato di recente, circa
3.500-3.600 anni fa. Tutte le volte che l'intensità del campo magnetico
del nostro pianeta è diminuita, fenomeno che oggi possiamo sperimentare
in prima persona, è corrisposto uno spostamento dei poli, ovvero
l'inversione del nord e sud magnetico. Gregg Braden sostiene che per
alcuni giorni la Terra smetterà di ruotare e poi inizierà a farlo in
senso opposto. Se il pianeta smetterà temporaneamente di ruotare avrà
una metà illuminata e l'altra metà al buio, E questo fenomeno è
descritto migliaia di anni fa dagli antichi. Questo processo lo si può
osservare in una barra di ferro quando il flusso di elettricità che la
attraversa viene invertito, si ha l'inversione dei poli. Quando la
Terra inizierà a ruotare in senso opposto muterà direzione il suo
flusso elettrico, e quindi si invertiranno i poli.


Il dottor
Brian Desborough sostiene che i media tendono a sminuire, e alla
peggio, ignorare molti eventi geofisici. Anch'egli conferma la veloce
diminuzione del campo magnetico terrestre che prossimamente raggiungerà
lo zero. Anche il servizio geologico degli Stati Uniti conferma queste
tesi. L'ente di stato sostiene che ogni 500mila anni il campo magnetico
terrestre raggiunge lo zero per poi riformarsi lentamente. Questa
transazione causerà epocali trasformazioni geologiche, cataclismi
terrestri, eruzioni esplosive dei vulcani, ecc., a causa del temporaneo
blocco della rotazione del pianeta. Colleghi di Brian Desborough
affermano che il campo magnetico della Terra abbia già toccato lo zero
e che si sia elevata la conversione dell'idrogeno in elio. Questo
processo di intensificazione delle frequenze non interessa solamente il
nostro pianeta ma anche il sistema solare e l'intera galassia.


Gli
antichi sapevano molto bene di queste svolte energetiche che causavano
epocali cambiamenti strutturali e geofisici della Terra. I calendari
dei Maya (che risalgono a circa 18mila anni fa), degli egizi (che
risalgono a circa 39mila anni fa), dei tibetani, dei cinesi e di altre
civiltà portano nel periodo che corrisponde a quello nostro; quello che
sta per terminare. In particolare, i Maya parlavano di un tempo di
transizione, ovvero del periodo di “Assenza di tempo”, in cui il
vecchio tempo veniva sostituito dal nuovo tempo. Secondo i Maya, il
tutto iniziava nel luglio del 1982 e avrebbe condotto al cambiamento
nel 12 dicembre 2012. Infatti, neanche a farlo apposta, attorno agli
anni ottanta si inizia a sentire sempre con maggiore intensità di
mutamenti del clima, del surriscaldamento della Terra e via dicendo.



 




 
 
 

EMERGENZA RAGAZZI, METTIAMO DA PARTE L'INDIFFERENZA

Post n°40 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da Man4woman7
 


Medicina per un'amica!!!

LEGGETEMI PER FAVORE… FATE GIRARE, DIFFONDETE PIÙ CHE POTETE…

Una

mia cara amica a Ivrea ha bisogno di una medicina che si chiama 

FORTEKOR DOSAGGIO 21-80. Lei si chiama ANTONELLA,io la chiamo  ANGELO

perché salva tutti i cani e gatti più malandati, quelli che nei canili

non si possono curare, quelli che nessuno vuole;ha salvato persino un

iguana… questa estate ha preso anche due cagnetti abbandonati dalla Lida

Olbia li ha portati a casa sua e poi fatti adottare. Ora è in

difficoltà, non lavora, sta per avere un bambino, e uno dei suoi cani

ha bisogno di questa medicina che lei fa fatica a comperare.Il cane è

stato operato di tumore, ed è rimasto paralizzato,non so se per ora,
oppure…. il cane adesso soffre di cuore… per potergli pagare

l'operazione ha venduto uno dei pochi beni che possedeva…l'auto….nessuno
risponde al suo appello….. lo faccio io per lei, con tutto il
cuore,perché non ho mai conosciuto una persona più eccezionale, per darle la possibilità di andare avanti a salvare tante anime innocenti come ha sempre fatto, con l'amore per i più diseredati, che poche come
lei possiedono…..Chiedo

a canili, associazioni, volontarie,veterinari , se avete delle scorte di
questo medicinale, se potete farglielo pervenire gratuitamente o la
possibilità di averlo a un prezzo più accessibile in quanto la cifra in
un mese  diventa per lei insostenibile.
grazie a tutti da parte di Antonella e Marisa

Antonella abita a Ivrea (TO)   cell.3469846182

 
 

 
 
 

AMICI...ALTRO ORRORE...GUARDATE...

Post n°39 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da Man4woman7
 




leggete anche qui cari amici

Via libera alla commercializzazione delle zanne di elefante

La Cina può
acquistare l'avorio in Africa

Pechino potrà avere una partita di
108 tonnellate. Allarme tra gli
ambientalisti: animali a rischio



GINEVRA - Via libera alla Cina per l'acquisto dell'avorio africano,
proveniente dalle zanne di elefante: è quanto ha stabilito a Ginevra la Cites, la commissione che
regola il commercio internazionale delle specie a rischio. La Cina potrà comprare una
partita di 108 tonnellate di avorio provenienti da elefanti morti per cause
naturali o all'interno dei programmi di controllo specializzato.
«Determinante», ha spiegato Massimiliano Rocco, responsabile del WWF, vice
presidente dell'Autorità scientifica della Cite, è stato il voto dell'Europa,
rappresentata da Gran Bretagna e Bulgaria. Nel comitato ristretto della Cites
che ha espresso parere favorevole c'è anche l'Italia, che però è membro
«alternate», ovvero sostituisce chi è assente. Il divieto di compravendita
dell'avorio africano proveniente dalle zanne d'elefante è stato per quasi
vent'anni un tabù. Penetrata lentamente nel Continente nero, Pechino ha
ottenuto lo status di "compratore autorizzato" dell'avorio che fino a
oggi, e solo per una partita da cinquanta tonnellate, era stato del Giappone.
L'ALLARME DEGLI AMBIENTALISTI - Tra gli ambientalisti è
allarme. Per il WWF il via libera alla Cina è «prematuro» e dovrebbe
accompagnarsi, ha aggiunto, Rocco, all'impegno di Pechino contro il
bracconaggio e il traffico illegale di avorio. Allan Thornton, dell'Agenzia
britannica di monitoraggio dell'ambiente, il gruppo che fornì la base
informativa sulla quale fu emesso il divieto nel 1989, è pessimista: «Il
rischio è che si torni ai tempi tristi in cui gli elefanti erano destinati all'estinzione».
Ovvero agli anni Ottanta in cui si passò da una popolazione di 1,3 milioni di
esemplari a poco meno di 625.000. E cosa succederà adesso che si apre un varco
per la Cina? «La
domanda di avorio che arriva da quel Paese, che ha 1,3 miliardi di abitanti, è
pari all'uno per cento della popolazione cinese. È un fatto gigantesco. Se si
consentirà loro di importare legalmente l'avorio, si aprirà la possibilità di
una gigantesca copertura del traffico illegale».

TRAFFICO ILLEGALE: ELEFANTI DECIMATI

Pechino, per Thornton, ha dimostrato
la sua incapacità di combattere il traffico illegale di avorio all'interno dei
suoi confini nazionali. «Già oggi nel Ciad, nella Repubblica Centroafricana e
nella Repubblica democratica del Congo le popolazioni di elefanti sono state
distrutte per soddisfare la domanda illegale di avorio. Ogni anno vengono
uccisi circa 23.000 elefanti. E non v'è al momento alcuna evidenza che Pechino
abbia preso provvedimenti efficaci per combattere il flusso illegale di avorio
nel proprio Paese». Anzi, secondo un documento interno all'amministrazione
cinese, in dodici anni si sono perse le tracce di 121 tonnellate di avorio
immagazzinate ufficialmente, l'equivalente di 11.000 zanne di elefante.

15 luglio 2008(ultima modifica: 16
luglio 2008)

AMICI...PRENDETE IL POST...FATELO GIRARE ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE...VI PREGO..ANCHE QUESTO E' URGENTE...




15/7/2008 - 



IL CASO La
Cina vuole l'avorio


Elefanti a rischio strage




Dopo vent'anni alleggeriti i divieti sul commercio CARLO GRANDE TORINO

Pare incredibile che esista un collegamento tra un cinese che mangia una
ciotola di riso e un elefante che viene ammazzato dall’altra parte del mondo.
Eppure proprio la richiesta di bacchette d’avorio potrebbe far riprendere nei
prossimi mesi la strage di pachidermi. Alla riunione del Cites,
la Convenzione sul
commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione,
che si è aperta ieri a Ginevra,
la
Cina preme per ottenere l’autorizzazione a comprare avorio da
alcuni Stati africani come Namibia, Botswana e Zimbabwe. Da diciannove anni era
stata imposta una moratoria.
In ballo ci sono oltre cento tonnellate d’avorio, 108 per la precisione; un
business di tutto rispetto, se si considera che al mercato nero giapponese e
cinese le zanne di elefante vengono pagate 750 dollari al chilo. La denuncia
proviene da alcune associazioni ambientaliste, tra cui l’Environmental
Investigation Agency (Eia), che attraverso il presidente Allan Thernton ha
paventato il rischio di un ritorno agli Anni Ottanta, quando gli elefanti
africani passarono da un milione e trecentomila esemplari a 625.000.
Già i pachidermi sono costretti a vivere in territori sempre più ristretti dal
taglio delle foreste e dall’espansione indiscriminata delle piantagioni:
un’eventuale ripresa degli abbattimenti potrebbe dar loro il colpo di grazia.
Alla Cites, dunque, il compito di verificare se esistono i presupposti per la
vendita: nel 1997 quattro Paesi africani, Sudafrica, Namibia, Botswana e
Zimbabwe, convinsero
la Cites
ad autorizzare il commercio delle zanne di elefanti deceduti per cause
naturali. Due anni dopo
la
Convenzione autorizzò la vendita di poco meno di 50
tonnellate di avorio solo ad «acquirenti autorizzati», cioè a Paesi in grado di
dimostrare il proprio impegno contro il commercio illegale. L’unico Paese a cui
venne riconosciuto tale status fu il Giappone. Non stupisce dunque che
la Cina, ora, sostenga di
essersi impegnata molto nel contrastare il traffico illegale di animali
protetti: un funzionario della Cites ha riconosciuto a Pechino di aver fatto
importanti passi avanti nella lotta al commercio illegale.
Nonostante le leggi, però, il traffico illegale continua. I principali
acquirenti di avorio, si legge in un «report» del WWF svizzero, sono
la Cina e Hong Kong, che lo
lavorano e rivendono. Spesso l’avorio illegale viene offerto su Internet. Il
prezioso materiale è commercializzato anche in Paesi dove non esistono
elefanti. Così, per esempio, l’avorio giunge in Egitto attraverso gli Stati
confinanti, come ad esempio il Sudan, una nazione in cui non viene effettuato
alcun controllo. Per lungo tempo l’Egitto è stato uno dei principali mercati di
scambio dell’avorio in Africa. Negli ultimi anni, grazie ai controlli delle
autorità, le vendite di questo materiale si sono drasticamente ridotte.
Ma il rischio di estinzione degli elefanti è sempre in agguato. Non solo con la
responsabilità dei cinesi: il traffico è alimentato da turisti, faccendieri,
residenti europei, nordamericani o dell’estremo oriente e in qualche caso
persino del personale di alcune ambasciate.

 

E QUESTO, AMICI E' UN LINK, CHE PENSO, FORSE, POTRÀ AIUTARCI NELLA DIVULGAZIONE....


http://charliebrown01.splinder.com/post/17801496/L%27avorio+e+il+solito+zampino+d


FACCIAMOLO GIRARE IN FRETTISSIMA, RAGAZZI...LORO, TEMO...ABBIANO GIÀ INIZIATO...LE STRAGI....

AVETE CAPITO ORA, IL PERCHE', UN PO DI TEMPO INDIETRO, LA CINA HA PRESTATO BEN 1600 MILIARDI DI $$ AD ALCUNI PAESI AFRICANI ???

SEMBRAVA UN'OPERA DI BENE...ORA SI COMPRENDE...NESSUNO FA OPERE DI BENE COSì...GRANDI...PURTROPPO...



 

 





 
 
 

Post N° 38

Post n°38 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da Man4woman7



Ricevuto da.  http://spazio.libero.it/fraama/

(che ringrazio davvero di vero cuore)

Il Premio Brillante Weblog viene assegnato a siti e blog che si

distinguono nella loro brillantezza sia nei temi che nel design. Regolamento: al ricevimento del premio,mostrare la pagina contenente il premio e citare il nome ed il link del blog di chi vi ha premiato.Scegliere i siti o blog che abbiano le caratteristiche di cui sopra.Mostra il loro nome e link e avvisali che hanno ricevuto il Premio.


 
 
 

come vedete..il potere..fa troppa gola..a tutti, indistintamente!!

Post n°37 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da Man4woman7
 

VERGOGNA!!!

MANDIAMOLI A

LAVORARE
:
Sull'Espresso di qualche settimana fa

c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato

all'UNANIMITA'
e senza astenuti (ma và?!) un aumento di

stipendio
per i parlamentari  pari a circa Euro 1.135,00 al

mese.
 
Inoltre la mozione é stata camuffata in

modo tale da non risultare
nei verbali ufficiali. 

STIPENDIO: Euro 19.150,00 AL MESE; 

STIPENDIO BASE: circa Euro 9.980,00 al mese; 

PORTABORSE: circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente

parente o familiare);
 

RIMBORSO SPESE AFFITTO: circa Euro 2.900,00 al mese;

INDENNITA' DI CARICA: (da

Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00);
   TUTTI ESENTI DA TASSE

+


TELEFONO CELLULARE: gratis; 



TESSERA DEL CINEMA: gratis;

TESSERA TEATRO: gratis;

TESSERA AUTOBUS -

METROPOLITANA:
 gratis;

FRANCOBOLLI: gratis; 

VIAGGI AEREO NAZIONALI: gratis; 

CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE: gratis; 

PISCINE E PALESTRE: gratis; 

FS: gratis; 

AEREO DI STATO: gratis;

AMBASCIATE: gratis; 

CLINICHE: gratis; 

ASSICURAZIONE INFORTUNI: gratis; 

ASSICURAZIONE MORTE: gratis; 

AUTO BLU CON AUTISTA: gratis;

RISTORANTE: gratis


 


(nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis

per Euro 1.472.000,00).


INOLTRE: 


Intascano uno stipendio e hanno diritto

alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni

di contributi
(

per

ora!!!
); 


 

Circa Euro 103.000,00 li incassano con il

rimborso spese elettorali (in
violazione alla legge sul finanziamento ai

partiti),


più i privilegi per quelli che sono stati

Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera.


(Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e

gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo

servizio);


 

La classe politica ha

causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.



 

La sola camera dei deputati costa al

cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!
 


 

Far circolare.......si sta promovendo un

referendum per
l' abolizione

dei  privilegi di tutti i parlamentari............ queste informazioni

possono
 essere lette  solo attraverso Internet in

quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di  portarle a conoscenza degli

italiani......


 

PER FAVORE CONTINUATE LA

CATENA

 
 
 

BASTA VIOLENZA SULLE DONNE

Post n°36 pubblicato il 11 Ottobre 2008 da Man4woman7

Giornata internazionale
contro la violenza sulle donne
Accendi anche tu una candela, mostra la solidarietà e la voglia di cambiare questo percorso!
Copia
ed incolla l'intero messaggio e facciamolo girare, oppure crea un nuovo
messaggio nel nostro blog ed incollalo direttamente qui
(la lista dei partecipanti verrà pubblicata sul nostro sito)!
Facciamolo girare!
Facciamoci sentire!
Accendiamo tante candele ed illuminiamo questa giornata!
La
sera tra il 24 ed il 25 novembre, accendi anche tu una candela e
mettila vicino alla finestra... per un attimo saremo tutti più vicini!
L'Aquilone Rosa Onlus

 
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 2
 

GRIDO DI DOLORE

Non c'è necessariamente bisogno di un tradimento per distruggere un rapporto.

Non è necessaria neanche una grave malattia o la perdita di un lavoro od un qualsiasi evento grave a scatenare la rottura di una relazione d'amore

Le persone sono in grado di rendersi infelici da sole sulle più terribili sciocchezze e banalità, solo perché si sentono loro stesse insicure

Sono talmente cieche che non vedono chi hanno loro accanto: esigono il loro amore, non lo vedono come un dono

Sono e diventano come dei micro buchi neri che ingoiano tutta la luce che le circonda

Ed ogni giorno della loro vita seminano delle piccole e grandi mine, delle piante di sfiducia, degli alberi di dolore, dei rampicanti di disistima fino a che, all'improvviso, subito o dopo anni, tutto esplode od implode

E queste persone rimangono sbigottite, come se il problema giungesse loro inaspettato

Quelle stesse persone che facevano le scenate di sfiducia davanti agli amici, che mettevano in difficoltà il loro compagno o la loro compagna nelle situazioni più improbabili, che facevano continue piazzate al telefono

Quelle stesse persone sempre rancorose, sempre esacerbate, sempre scontente e sfiduciate

Quelle stesse persone che esigono dall'altro delle risposte perché non le sanno trovare dentro di sé

 

ENYA...


 

EMOZIONI...

L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perché provi un senso di benessere quando gli sei vicino.


 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ILARY.85max_6_66fabiosimon1976blackgrizzly69anna25979tinuzza1chirurgico40cybersimoblufrancofaggide.candidoconsuelo.biolomanuelabontempi2008simoncina73irene.pat82elisaboni83
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

CACCIA AI PEDOFILI CON CONDANNA A MORTE

Vi lancio una sfida! Nel mondo dei blog siamo numerosi, pero', possiamo riuscirci a far girare un messaggio a tutti ed è  per una causa buonissima ANTIPEDOFILIA! Perche' episodi su tanti bambini siano solo un brutto ricordo per tutti. Daremo un segnale... CREDIAMOCI INSIEME!! Ricopiate sul vostro blog questo stralcio e vediamo quanti di noi riescono realmente a dar vita a questa campagna e,dopo averlo copiato aggiungete la vostra firma... come dire  IO CI STO!!
Man4womandarklady
 

IL NOSTRO MERAVIGLIOSO PIANETA

RELAX E AMORE....



Questo grande e piccolo meraviglioso pianeta....salviamolo...non abbandoniamolo...


DOVREMMO AVERE
ALMENO LA RESPONSABILITÀ'
DI LASCIARLO COME
LO ABBIAMO TROVATO...
PER I NOSTRI FIGLI...
PER UN FUTURO MIGLIORE...
PIÙ' PULITO...

CONSERVIAMOLO....
AMIAMOLO...
ABBIAMONE CURA...
CI HA REGALATO
UN'INFINITA' DI EMOZIONI
E...CONTUNERA' A FARLO...
SE ANCHE NOI LO AMEREMO...
PENSATECI....
DAVVERO...



 

PENSIERO DELLA NOTTE...

  Se tutte le persone riuscissero a creare un contatto così profondo con le cose che succedono attorno a loro credo che il mondo forse...
... Il mondo forse risplenderebbe di un'unica grande luce, di un bagliore irresistibile generato da tutte le stelle unite, di un fulgore visibile anche nel buio più pesto.
 

RACCOLTA DIFFERENZIATA

CIAO RAGAZZE E RAGAZZI, CON QUESTO MIO PICCOLO BOX, DESIDERO STIMOLARE TUTTI VOI, A PRATICARE CON ESTREMA CURA, LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA VOSTRA SPAZZATURA...DIFFERENZIATE L'ORGANICO, LA PLASTICA CON LA PLASTICA, LA CARTA CON LA CARTA, IL VETRO CON IL VETRO, IL METALLO CON IL METALLO.....NON VI COSTA NULLA....VI PREGO DAVVERO, ABBIATENE CURA DEL PIANETA IN CUI VIVETE, FATELO ALMENO PER I VOSTRI FIGLI CHE STANNO CRESCENDO O CHE CRESCERANNO, ABBIATE ALMENO L'ACCORTEZZA DI LASCIARLO NELLE LORO MANI, COME NOI LO ABBIAMO TROVATO...PENSATECI, SE NON VOLETE CHE LE NUOVE GENERAZIONI TROVINO PAESAGGI COME QUELLI DELLE IMMAGINI QUA SOTTO...O ANCHE PEGGIO...
















































 

....SOGNO....

 

....DESIDERIO...


 

20-12-2012

...IO PENSO CHE, LE PERSONE DEBBONO SAPERE TUTTA LA VERITA', A PROPOSITO DEL FUTURO CHE CI ASPETTA...
QUI, IN QUESTO VIDEO, LE INFORMAZIONI CHE VEDRETE, ARRIVANO DA FONTI SCIENTIFICHE DI NOTISSIMI LUMINARI E STUDIOSI NONCHE' DA ALTRE FONTI VICINISSIME AD ENTI SPAZIALI


 
 
Template creato da STELLINACADENTE20