Creato da Man4woman7 il 19/08/2008 |
...GLI ELETTI...
COME, MI CHIEDO, QUALORA NEL NOSTRO PROSSIMO FUTURO, SI VERIFICASSE DAVVERO "L'INEVITABILE" I GRANDI E POTENTI DELLA TERRA, PENSANO DI RICREARE I POPOLI DELLA TERRA???
FORSE, CON LA LORO ANZIANITÀ???
LORO PER PRIMI, SI SONO PERMESSI DI FARE "LE SELEZIONI"...MA IN BASE A, QUALI CRITERI???
...ma lo sapete, o no, che "lassù", qualcuno si sta organizzando una mega residenza a 7 stelle...in caso di disastri...quattro vecchiacci stracarichi di soldi...si salveranno le loro flaccide chiappe bianche e sporche....
MERAVIGLIA
QUESTO CHE VEDETE NELL'IMMAGINE E' IL QUARTIER GENERALE DI "GOOGLE"
IL "GOOGLEPLEX"
CHE DIRE??? SEMPLICEMENTE MERAVIGLIOSI ANCORA UNA VOLTA QUEI GENIACCI DI
SUBLIME...TENEREZZA...
AMORE...FELICITA'..
...RIFLESSIONE...
“In faccia alla morte l’enigma della condizione umana diventa sommo. Non solo si affligge, l’uomo, al pensiero dell’avvicinarsi del dolore e della dissoluzione del corpo, ma anche, ed anzi più ancora, per il timore che tutto finisca per sempre. Però l’istinto del cuore lo fa giudicare rettamente, quando, aborrisce e respinge l’idea di una totale rovina e di un annientamento definitivo della sua persona. Il germe dell’eternità, che porta in sé, irriducibile com’è alla sola materia, insorge contro la morte. Tutti i tentativi della tecnica, per quanto utilissimi, non riescono a calmare le ansietà dell’uomo. Il prolungamento della longevità biologica non può soddisfare quel desiderio di vita ulteriore che sta dentro invincibile nel suo cuore.
Se qualsiasi immaginazione viene meno di fronte alla morte, la Chiesa, invece, istruita dalla rivelazione divina, afferma che l’uomo è stato creato da Dio per un fine di felicità oltre i confini della miseria terrena. Inoltre, come insegna la fede cristiana, la morte corporale, dalla quale l’uomo sarebbe stato esentato se non avesse peccato, sarà vinta, quando l’uomo sarà restituito allo stato perduto per il peccato dall’onnipotenza e dalla misericordia del Salvatore. Dio infatti ha chiamato e chiama l’uomo a stringersi a lui con tutta intera la sua natura in una comunione perpetua con la incorruttibile vita divina, Questa vittoria l’ha conquistata il Cristo risorgendo alla vita, dopo aver liberato l’uomo dalla morte mediante la sua morte. La rivelazione, offrendosi con solidi argomenti a chiunque voglia riflettere, dà una risposta alle sue ansietà circa la sorte futura. Al tempo stesso dà la possibilità di comunicare in Cristo con i propri cari già strappati alla morte. Nutre, infatti, la speranza che essi abbiano già raggiunto la vera vita presso Dio.
Il cristiano certamente è assillato dalla necessità e dal dovere di combattere contro il male attraverso molte tribolazioni e di subire la morte. Ma associato al mistero pasquale e assimilato alla morte di Cristo, andrà incontro alla risurrezione, confortato dalla speranza.
Ciò non vale solamente per i cristiani, ma anche per tutti gli uomini di buona volontà, nel cui cuore lavora invisibilmente la grazia. Cristo, infatti, è morto per tutti e la vocazione ultima dell’uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, col mistero pasquale.
Tale e così grande è il mistero dell’uomo che si manifesta agli occhi dei credenti attraverso la rivelazione cristiana! Per Cristo e in Cristo riceve luce quell’enigma del dolore e della morte, che senza il suo Vangelo sarebbe insopportabile. Cristo è risorto, distruggendo la morte con la sua morte, e ci ha donato la vita, perché, figli nel Figlio, esclamiamo nella Spirito: Abbà, Padre!”. (“Gaudium et Spes Nn. 18. 22).
AIUTIAMO AD USCIRE DA QUESTO ORRORE INAUDITO
Aiutiamo Alessandra volontaria
picchiata Castellammmare di Stabia.
A Quisisana, una frazione di Castellammare di Stabia che porta sul monte Faito, stanziano decine e decine di cani abbandonati.
Si
prende cura di loro Alessandra che porta loro cibo e cure, sterilizza
le femmine e spese sue, cerca come puo' casa ai cuccioli.
Pochi giorni fa pero' si è mostrato ai suoi occhi uno spettacolo orribile, cuccioli impiccati,altri con le zampette allargate, altri spariti del tutto.
Le sevizie sono state commesse da ragazzini che l'hanno persino picchiata facendola finire all'ospedale.
Lei ha denunciato i genitori dei ragazzini e ha subito anche minacce.
C'è una causa in corso ma intanto gli animali sono in balia di quei maledetti che potrebbero continuare a torturarli. Solo alcuni sono stati messi in salvo.
CHE VERGOGNA....!!
SERVE AIUTO, ECONOMICO X LE STERILIZZAZIONI
CROCCHETTE, VACCINI,
MEDICINE X LA LEISHMANIA
ANTIPARASSITARI, VERMIFUGHI
ADOZIONI O
STALLI SAREBBERO LA SOLUZIONE.
IL NUMERO DI POSTE PAY E'
4023 6004 6058 3729 intestato a LAURA CASO.
Laura è un'altra volontaria che
la sta affiancando in questa
dolorosa missione, il suo cell. è
333.2160311
la sua mail: nina978@libero.it
VI PREGO FACCIAMO TUTTI
UNO SFORZO, SOLO POCHI EURO.
...ognuno faccia quel
che può, come sempre.
...7° PROFEZIA...
...LIBERTÀ...
...MAURITIUS...
...PENSIERO DI OGGI...
... SERENITA' ... E ...AMORE...
INDIFFERENZA = DISTRUZIONE
SE C’E’ UNA COSA CHE NON SOPPORTO E' PROPRIO
L’INDIFFERENZA….
L’APATIA DI CHI NON SI SENTE TOCCATO DA NULLA….
E DEL NULLA NE FA UNA CONSUETUDINE
“OGNUNO PER SE’ DIO PER TUTTI”
QUALCUNO RECITA A BASSA VOCE,
QUASI PER TIMORE DI NON FARSI SENTIRE……
COME SE RIENTRASSE NELLA NORMALITÀ
CI SONO ALCUNI ASPETTI DELLA VITA CHE…
ANDREBBERO VISSUTI PER CAPIRE
LA SOFFERENZA DI CHI NE E’ COINVOLTO….
ORAMAI L’ALTRUISMO, LA PARTECIPAZIONE
FANNO PARTE FORSE SOLO
DI UN BEL PERIODO DELLA NOSTRA
STORIA, ORMAI CANCELLATO DAI NOSTRI OCCHI, DALLE NOSTRE MENTI, DAI
NOSTRI SGUARDI, DALL'INDIFFERENZA CHE REGNA SOVRANA
Diffida dell’uomo a cui piace tutto, di quello che odia tutto e, ancora di più, di colui che è indifferente a tutto.
...AMICIZIA...
LE STRADE DELLA VITA...
- progettare il giardino è simile al compito di progettare gli obiettivi nelle 7 aree della nostra vita
- nella terza fase dobbiamo preparare il terreno, ovvero purificare noi stessi dalle energie stagnanti e dai residui tossici del passato
- seminare equivale a imprimere nel nostro subconscio le cose che vogliamo portare a manifestazione; nel piantare i semi, poniamo le basi della nostra vita futura attraverso l'uso delle tecniche più appropriate
- è necessario annaffiare e togliere le erbacce regolarmente, se vogliamo che i "semi" crescano dobbiamo curarli tutti i giorni
- come il giardiniere deve potare quando necessario, anche per noi è indispensabile una regolare purificazione se vogliamo crescere armoniosamente
- nutrire è compito dello Spirito, ma noi dobbiamo fare la nostra parte
- infine è il momento di raccogliere i frutti del nostro lavoro e cominciare a pensare a nuove semine, dopo aver reso grazie allo Spirito per i suoi doni!
I PIACERI DELLA VITA....
e..dopo il fuoco...si levò il mormorio di un vento leggero...che ci portò ancora più in alto...
QUELLO CHE SAPPIAMO SU NIBIRU Scoperte fatte a partire dagli anni ‘80 indicherebbero che il famigerato Decimo Pianeta non solo sarebbe stato scoperto ma verrebbe monitorato nel più stretto riserbo. L’esistenza ed avvicinamento del misterioso corpo celeste rientrerebbe nei massimi livelli di segretezza dell’Intelligence USA, di gruppi occulti di potere e dallo stesso Vaticano. di Cristoforo Barbato Come è noto, grazie alle informazioni fornite da alcuni quotidiani statunitensi, nel 1983 il telescopio orbitale denominato IRAS – (Infrared Astronomical Satellite - Satellite Astronomico ad Infrarosso) (1) avrebbe scoperto un planetoide delle dimensioni di Giove nella direzione di Orione ben oltre il nostro sistema solare. Il misterioso corpo celeste provocò perplessità tra gli astronomi che non furono in grado di stabilire se fosse effettivamente un pianeta, una cometa gigante, o una vicina protostella che non s’era riscaldata abbastanza da diventare una stella, o una galassia distante così giovane da essere ancora in fase di formazione. “Tutto ciò che posso dirvi è che noi non sappiamo cosa sia”, disse Gerry Neugebauer, lo scienziato del programma IRAS per il Jet Propulsion Laboratory della California e direttore dell’Osservatorio Palomar presso il California Institute of Technology. Quella dell’IRAS, secondo diversi studiosi in primis Zecharia Sitchin, fu una scoperta determinante nell’ambito della ricerca di Nibiru (Pianeta dell’Attraversamento) perché sancì l’ennesimo ed effettivo interessamento (anche se mai avallato con dichiarazioni ufficiali) dell’establishment scientifico al famigerato Decimo Pianeta allora noto principalmente grazie agli studi e i testi del noto sumerologo. Ennesimo interessamento perché in realtà già in precedenza l’ente spaziale americano aveva chiaramente lasciato intendere di essere sulle tracce di Nibiru. In effetti il 17 giugno 1982, la NASA in un comunicato stampa dell’Ames
Research Center riconobbe ufficialmente la possibilità dell’esistenza di “qualche genere di oggetto misterioso” oltre i pianeti estremi del nostro sistema solare. Diversi articoli rilasciati dalla stampa dell’epoca confermarono che gli scienziati stavano cercando davvero il Decimo Pianeta o Pianeta X. Una conferma in tal senso giunse con l’articolo pubblicato il 19 giugno dal New York Times intitolato “Spacecraft May Detect Mystery Body in Space” dove si accennava alle sonde Pioneer 10 e 11 e a delle persistenti anomalie nelle orbite di Urano e Nettuno che suggerivano la presenza di un qualche corpo misterioso che si ipotizzava potesse essere ubicato oltre i pianeti estremi del nostro Sistema Solare. Sempre nel 1982, precisamente il 28 giugno la rivista Newsweek si occupò del Pianeta X in un articolo intitolato “Does the Sun Have a Dark Companion?” (Il Sole ha un Compagno Oscuro?). un sistema binario) intorno a due Soli (uno è il nostro Sole), ma noi non saremmo in grado di vedere l’altro astro perché sarebbe una “stella oscura”. L’articolo riportava che: “Un compagno oscuro potrebbe produrre la forza non visibile che sembra trascinare Urano e Nettuno, accelerandoli fino ad un certo punto nelle loro orbite e trattenendoli mentre passano... la migliore scommessa è una stella oscura che orbiti ad almeno 50 miliardi di miglia oltre Plutone... È molto probabilmente o una Nana Bruna(2), o una stella di neutroni. Altri suggeriscono sia un decimo pianeta... siccome una stella compagna trascinerebbe gli altri pianeti, non soltanto Urano e Nettuno”. Ma il 1983, come accennato inizialmente, è stato l’anno in cui si è avuta una vera è propria svolta soprattutto grazie alla divulgazione di sensibili informazioni nell’ambito del programma IRAS che alcuni media portarono a conoscenza dell’opinione pubblica. Il 30 dicembre venne pubblicato un interessante articolo sulle pagine del quotidiano americano Washington Post che si occupò del Decimo Pianeta (dedicando all’argomento uno spazio già nella prima pagina) in un pezzo di Thomas O’Toole intitolato “Mystery Heavenly Body Discovered “ (Scoperto Misterioso Corpo Celeste). L’articolo riportava che: “Un corpo celeste probabilmente grosso come il gigantesco pianeta Giove e forse così vicino alla Terra da poter far parte di questo sistema solare è stato trovato in direzione della costellazione di Orione da un telescopio orbitante denominato IRAS”. Posso solo dire – dichiarò Gerry Neugebauer a capo dell’IRAS – che non sappiamo di che cosa si tratti”. per la prima volta questo corpo misterioso, e hanno calcolato che potrebbe distare solo 80 miliardi di chilometri, si è ipotizzato che potrebbe essere in fase di avvicinamento rispetto alla Terra,....Il corpo misterioso è stato captato due volte dall’IRAS. Il secondo rilevamento è avvenuto sei mesi dopo il primo, è suggerisce che il corpo non si fosse quasi mosso dalla sua posizione nel cielo. Questo dato – disse James Houck membro del team scientifico dell’IRAS – suggerisce che non si tratta di una cometa, perché una cometa non sarebbe così grossa come risulta dalle nostre osservazioni, e si sarebbe probabilmente spostata di più”. “E’ possibile – come sottolineato dal quotidiano americano – che si tratti del decimo pianeta che gli astronomi hanno invano cercato”. L’articolo del Washington Post proseguiva nello spiegare che questo oggetto misterioso non è era stato mai visto da telescopi ottici sulla Terra o nello spazio, ma la sua firma di calore infrarossa fu individuata due volte dall’IRAS quando questi analizzò il cielo settentrionale tra gennaio e novembre del 1983. La seconda osservazione infrarossa del corpo, che è così freddo che non emana luce, evidenziò che il corpo sembrò non essersi spostato in sei mesi. Questo suggerì che l’oggetto non era una cometa, dal momento che probabilmente si sarebbe mosso. L’articolo spiegava anche che il telescopio infrarosso dell’IRAS, capace di scoprire oggetti molto freddi, calcolò che il corpo celeste era così freddo che la sua temperatura era di circa 273° C sotto zero. quanto Giove”, e così vicino che “sarebbe il corpo celeste più vicino alla Terra al di là del pianeta Plutone”. Questo lo farebbe divenire parte del nostro sistema solare. L'articolo spiegò che c’erano state delle speculazioni che l’oggetto “si stesse muovendo verso la Terra”. Comunque, Neugebauer fu attento a spegnere quell’idea gettando acqua sul fuoco come meglio poteva, pronunciando con certezza che questo oggetto “non è posta in arrivo”. In realtà tale possibilità era più che una mera speculazione e Neugebauer cercò di ridimensionare rapidamente la cosa bollandola subito come infondata. Tuttavia successivi indizi ed ulteriori informazioni nonché testimonianze emerse in questi anni hanno confermato l’effettivo avvicinamento del misterioso corpo celeste. |
Le testimonianze di John Maynard e Edgar Fouché Una
testimonianza in particolare degna di attenzione e pressoché sconosciuta anche da buona parte degli addetti ai lavori è quella fornita da John Maynard un ex membro dell’intelligence USA allo studioso americano Marshall Masters. Masters, che in passato ha lavorato alla produzione di programmi scientifici per la CNN, è editore ed autore di diversi testi nel campo UFO-paranormale tra cui uno sul Decimo Pianeta ed insieme a Jacco van Der Wor, Steve Russell and Janice Manning nel 1999 hanno avviato il sito yowusa.com. Masters nell’aprile 2006 realizza un articolo intitolato “South Pole Telescope (SPT) - America’s New Planet X Tracker” in cui sostiene, grazie a ricerche personali fino ad allora condotte, che l’allora telescopio antartico in fase di realizzazione (ndr. la struttura è stata avviata nel febbraio 2007) sarebbe stato progettato dagli USA per rilevare il Decimo Pianeta. Lo studioso sarebbe giunto a tale conclusione in seguito ai dati raccolti, e solo in parte divulgati dalla stampa sull’avvistamento del corpo celeste fatto dall’IRAS nel 1983, dalle successive scoperte fatte dal prof. Robert Harrington dell’Osservatorio Navale degli Stati Unti ma soprattutto dalle informazioni avute da Maynard su oscuri retroscena legati alla missione spaziale. Partendo proprio dalla testimonianza di Maynard è possibile comprendere meglio non solo quanto sostenuto da Masters ma giungere in un certo senso alla medesima conclusione. John Maynard è stato un’analista dei servizi segreti militari americani inizialmente con l’Army Security Agency (l’Intelligence dell’Esercito) in seguito in seno alla DIA (Defense Intelligence Agency). Nel corso dei suoi 21 anni di carriera ha visto prove dell'interesse dei militari nella questione UFO in diversi modi: comunicazioni elettroniche che non provenivano dalla Terra; fotografie di UFO fatte dai militari, visionò foto scattate da aerei spia in cui erano chiaramente visibile UFO. fotografiche classificate da satelliti segreti come il Talent Keyhole (TK11) ed OMNI. Quando era in carico alla DIA acquisì familiarità col processo di compartimentalizzazione finalizzato al mantenimento della segretezza. Parte del lavoro di Maynard quando era nella DIA riguardava il progetto D.O.C.L Direct Orbital Code Link (a volte ribattezzato Docile) un sistema che annovera circa 5 miliardi di dollari di satelliti progettati per comunicare con velivoli classificati dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti e possibilmente anche per esaminare lo spazio profondo. Difatti, stando alle dichiarazioni di Maynard uno degli scopi reconditi del progetto D.O.C.L della DIA sarebbe il monitoraggio dell’attività extraterrestre in entrata ed uscita dalla nostra atmosfera. Una conferma diretta alle affermazioni di Maynard sul classificato progetto D.O.C.L la possiamo trovare nelle sorprendenti rivelazioni fatte negli anni ’90 dall’americano Edgar Rothschild Fouché in merito ai programmi speciali segreti dell’USAF e della National Security Agency (v. “Dentro l’Area 51” UFO Network gennaio 2000). Fouché, un ex membro dell’Intelligence dell’Air Force americana che ha prestato servizio a Groom Lake nell’Area 51, ha lavorato con diverse strutture aerospaziali militari e produttori di elettronica negli Stati Uniti. Ha partecipato alla progettazione, sviluppo, produzione e valutazione di volo operativo nei programmi classificati di sviluppo aereo, incluse contromisure elettroniche, comunicazioni satellitari, equipaggiamento di cripto-logica e di supporto. Durante la sua carriera militare, è stato selezionato nei quadri e in molti programmi di sviluppo dei più recenti cacciabombardieri dell’Air Force. Altri programmi di ricerca e sviluppo per i quali lavorò dagli anni ’70 sono ancora classificati Top Secret. dall’Esercito e dal Governo, di cui circa la metà in addestramento classificato. Per venti anni ha lavorato con l’Aeronautica Militare e con le Agenzie del Dipartimento della Difesa, seguiti da altri otto anni come Dirigente a contratto della Difesa.“Ero uno dei pochi impiegati a Nellis - afferma Fouché - munito di un nullaosta di segretezza Top Secret, con accesso alle decodificazioni criptate. Avevo il certificato di accesso al Modello 4 IFF (un sistema aereo che rispondeva ai codici classificati criptati). Avevo anche il permesso di lavorare su altri dispositivi criptati di cui non posso parlare. Per una serie di combinazioni e data la mia perizia tecnica mi fu richiesto di prestare servizio in un luogo non identificato………………..Al mio terzo giorno di lavoro a Groom, dovetti rimuovere un modulo da un pezzo di equipaggiamento per la comunicazione satellitare a più comparti, usato per sostenere alcuni velivoli nelle missioni speciali. Notai, mentre ero all’interno del comparto a controllare i cavi elettrici, che conteneva un’unità sigillata grande più o meno come una grande borsa, ed aveva una targa d’identità di copertura della National Security Agency. La nomenclatura sulla targa recitava Direct Orbital Code Link. Pensai che era strano, visto che l’unità era parte di un collegamento di comunicazione digitale, usato unicamente per comunicare con veicoli dell’Aeronautica classificati. Non ero a conoscenza allora di missioni militari orbitali non affiliate alla NASA. Ricordatevi che erano gli ultimi anni Settanta. Lo Shuttle non volò fino al 1981. Disinserii l’unità e, per curiosità, rimossi la calotta dell’accesso posteriore. Con mio stupore vidi che al suo interno c’erano circa una mezza dozzina di grossi chip ibridi a circuito integrato. Il più grosso chip era collegato ad oltre 500 moduli dello spessore di un capello, ed era grande più o meno come un accendino Zippo. elevate di lavorazione, sui progetti più classificati, equivaleva a quella di un computer IBM 8088 che girava alla velocità di 4 milioni di cicli al secondo. Questa unità aveva una velocità di lavorazione di 1 miliardo di cicli al secondo. Fu solo dopo circa dodici anni che vidi una tecnologia paragonabile a questo chip a circuito integrato. Più tardi vidi alla ITT un progetto top secret di sviluppo di avionica. Nella mensa a Groom, sentii termini come Lorents Forces, detonazione a impulsi, radiazioni al ciclotrone, generatori di campo a trasduzione di flusso quantico, lenti energetiche simili al cristallo e accumulatori quantistici EPR (Electron Paramagnetic Resonance). Tutti i giorni scrissi sul mio “diario di bordo” tutto ciò che vidi, ascoltai e toccai. Rientrato alla base, la mia routine proseguì come sempre. Il mio amico alla NSA, Jerald, indagò e osservò le persone impiegate in lavori molto classificati al Nevada Test Site e al Nellis Range. Stava controllando un tizio alcolizzato, che lavorava al Nevada Test Site, dove facevano esplodere bombe atomiche sotterranee. Accennò per caso ad un aereo che poteva essere lanciato in orbita e ritornare ed atterrare nel deserto del Nevada. Era un veicolo di ricognizione radiocomandato che decollava da un bombardiere B-52 ed usava dei razzi a impulso, da collocare temporaneamente in una orbita terrestre bassa per scattare foto ricognitive. Pensai che mi stesse prendendo in giro. Poi aggiunse: “Questo aereo è pilotato a distanza tramite il sistema D.O.C.L. di Groom”. In genere non sono così lento di comprendonio, ma non feci i giusti collegamenti fino a quando disse di nuovo: “sai, il D.O.C.L... sta per Direct Orbital Communications Link.” Bingo, avevo visto un pezzo del sistema DOCL a Groom: era l’unità della NSA con grossi chips”. Maynard rivelano l’esistenza passata e presente di attività spaziali classificate disgiunte dall’ufficiale programma civile della NASA un argomento, tra l’altro, già affrontato in questo sito (v. art.”Il programma spaziale segreto del Pentagono”). Del resto anche la stessa NASA è stata accusata più volte di poca trasparenza nelle proprie attività di ricerca e di essere comunque partecipe di censure ed insabbiamenti su scoperte e informazioni ottenute in questi anni. Basti pensare alle varie testimonianze fornite da alcuni ex-astronauti o tecnici dell’ente spaziale come Clark Mclelland, ricercatori come Richard Hoagland e Van Flandern ed altri ancora. Lo stesso Marshall Masters nel 2000 ha raccolto da Maynard (Il quale ha testimoniato nell’ambito del Disclosure Project di Steven Greer) dichiarazioni che riguardano proprio la NASA e l’insabbiamento delle scoperte fatte dall’IRAS sul Decimo Pianeta. Tali informazioni sono riportate proprio nell’articolo di Masters accennato in precedenza pubblicato nel 2006. Verso la fine del 2000 Masters ebbe alcune conversazioni con Maynard riguardo al Pianeta X trovandolo, tra l’altro, alquanto ostico a parlare: “Avendo lavorato - dichiara l’ex analista - per la Lockheed Martin sul progetto satellitare Space Imaging situato a Denver (nda. Nell’aprile del 2000 la Space Imaging su commissione della FAS - Federation of American Scientists rilasciò delle nuove foto satellitari ad alta definizione dell’Area 51 fatte dal satellite Ikonos lanciato dalla base Vanderberg nel settembre del 1999 e progettato dalle compagnie Lockheed Martin, Raytheon e Kodak, tutte partecipanti ai programmi Keyhole), sapevo se un grande oggetto in entrata era in arrivo, l’Hubble o altre sonde spaziali probabilmente l’avrebbero ripreso”. relative all’IRAS ed al rilevamento del Decimo Pianeta da questi fatta nel 1983. “John - scrive Masters - finalmente mi disse che era stato inquadrato dal satellite a infrarossi IRAS della NASA nel 1983 e che la storia dell’avaria meccanica venne usata come una storia di copertura.(3) Come lui mi spiegò, i dati dell’IRAS iniziarono a giungere, e fu allora che scoprirono il Pianeta X. Durante una spazzata (ndr. il termine indica lo stesso tipo di spazzata usato nel linguaggio tecnico aeronautico con gli schermi radar, ossia l’intervallo di tempo tra un impulso trasmesso e il successivo), spiccò fuori come un pollice dolente; e ancora peggio, si stava avvicinando da Sud. Questa specialmente era una cattiva notizia perché la maggior parte dei più grandi ed avanzati telescopi al mondo sono a Nord dell’Equatore, e fu presa la decisione di dedicare la restante autonomia operativa dell’IRAS all’osservazione di questo singolo oggetto. Dopo avere rilasciato la storia di copertura sull’avaria meccanica gli addetti al controllo usarono il restante carburante per mantenere un costante tracciamento sull’oggetto finché infine persero il completo controllo del satellite. La ragione del perché era necessario impiegare il combustibile rimanente dell’IRAS è che il tracciamento di un oggetto per determinarne la sua velocità e traiettoria richiede osservazioni multiple. Questo perché più osservazioni tu fai, più aumenti l’accuratezza dei tuoi calcoli di tracciamento”. 2001 e dopo aver rilasciato un paio d’interviste Maynard nella primavera del 2003 è stato arrestato ed accusato di violazione del suo giuramento di segretezza a salvaguardia della Sicurezza Nazionale come risulta da asserzioni fatte in connessione alla sua attività quale testimone sulla realtà UFO in seno al Disclosure Project. L’ex-analista DIA venne custodito in una ignota struttura Federale solamente per poco tempo ma una volta rilasciato è di fatto divenuto irraggiungibile o semplicemente avrebbe preferito “sparire” volutamente. In effetti, è probabile, stando a chi lo conosce, che quanto accaduto sia stato un duro avvertimento per indurlo al silenzio e ad astenersi dal fare dichiarazioni in pubblico. |
Il Cover-up della NASA A riprova delle importanti rivelazioni fatte da Maynard e dell’effettiva fondatezza di alcune di esse nel 2003 l’astrofisico James McCanney rilasciò alcune sbalorditive dichiarazioni nel corso di un’intervista rilasciata a Rick Martin della rivista americana ‘The Spectrum’ che in seguito venne ripresa dalla rivista australiana Nexus la cui omologa versione italiana sarà pubblicato nel 2004 (v. “Quello che nasconde la NASA” - Nexus n°51). McCanney fondamentalmente ribadisce che esisterebbe un vasto programma di copertura che coinvolgerebbe enti quali la NASA, la CIA, l’NSA e lo stesso Vaticano in merito all’esistenza e al prossimo avvento del Decimo Pianeta. “La NASA - afferma McCanney - è costituita da un gruppo di scienziati. Questo è il modo in cui la intendiamo: ingegneri che costruiscono velivoli spaziali e cose del genere. La NASA è di proprietà ed è gestita dalla NSA (National Security Agency). Al di sopra della NASA vi è un livello che la controlla. Daniel Goldin, che entrò a far parte della NASA negli anni ’90, proveniva dalla CIA ed il suo lavoro fu quello di secretare o mettere il coperchio sulla NASA; una volta arrivato la prima cosa che fece fu di firmare a tutti coloro che – a tutti i livelli – lavoravano per l’ente un accordo NSA per la non divulgazione di notizie. La NSA è parte integrante del governo di sorveglianza già attivo. Il Governo Mondiale Unico è già in carica ed è intorno ad esso che ruota tutto quello che accade attualmente”. Tra l’altro proprio in merito a quest’ultimo aspetto Martin pone il quesito sull’eventualità se nel caso anche i Gesuiti siano dietro a tale disegno: ”Gesuiti? [Ride]. Il Vaticano - replica l’astrofisico - ha un ruolo di primo piano nel governo mondiale e ne fa parte, ma non rappresenta l’intero quadro. Si tratta piuttosto di una situazione planetaria, nella quale sono implicate centinaia di famiglie, famiglie assai facoltose, presenti in ogni paese del mondo; esse controllano la politica, l’economia e la finanza. Quindi si tratta di una vasta rete di personaggi di questo tipo”. Per quanto riguarda le rivelazioni sulla NASA e soprattutto sul Vaticano fatte da McCanney (così come Maynard) supportano chiaramente alcune delle informazioni fornite dal Gesuita al sottoscritto un paio d’anni prima (v. L’intervista al Gesuita). Per quanto riguarda la affermazioni dell’astrofisico sul coinvolgimento della Chiesa riporto proprio un breve stralcio dell’intervista: che fare con la civiltà sumera e gli Anunnaki? Oppure si tratta di qualcos’altro? McCanney: Non direi, ma la nozione che esiste questo “Grande Oggetto” che si presenta con regolarità è antica. Ciò rientra nei massimi livelli di segretezza in molti di questi gruppi, fra cui il Vaticano. Intendo dire che la prima cosa che ha fatto il Vaticano quando si è manifestata Hale-Bopp è stata quella di costruire in Arizona un osservatorio di classe mondiale e di riempirlo di astronomi. Perbacco, chissà perché? Poi ne hanno un secondo. Ma quello che è interessante è accaduto dopo che Hale-Bopp è passata – perché pensavano che fosse quella il “Pezzo Grosso”. Torniamo al 1991. Hale-Bopp fu scoperta ufficialmente nel 1995 da Alan Hale in New Messico e da Bopp, il giapponese; vi si imbatterono entrambi la stessa notte e quindi la cometa prese il nome dall’uno e dall’altro…..….Nel 1991 Harrington vide due cose: Hale-Bopp e, dietro di essa, qualcosa di molto più grande. Era il Decimo Pianeta. Questa è la mia convinzione allo stato attuale delle cose. Nel 1991 Hale-Bopp seguiva una traiettoria di collisione quasi diretta con la Terra; con un paio di fotografie fu possibile tracciare l’orbita, che era appunto di quasi-collisione col nostro pianeta. Martin: Non Stupisce che ci sia stato un tale parapiglia. Goddard Space Center – di cui conoscevo la segretaria – e dissi: “Cosa sta succedendo? Sono venuto a sapere che c’è questa cometa…”. In sottofondo si riusciva ad udire gente che urlava. E lei replicò: “Oh mio Dio, questa cometa è enorme!”. Tuttavia pensai che lei intendesse dire che si trattava di una grande notizia. No, era enorme nel senso che quello che avevano rilevato era un corpo di dimensioni planetarie. Vede, è a questo punto che nasce la divisione, perché fino ad allora anche molti scienziati del Goddard non avevano scoperto nulla al proposito. Tuttavia la seguivano sin dal 1991, forse ancora da prima. Harrington la scoprì e dagli appunti del 1991 si può capire che egli sapeva perfettamente dove andare a cercarla. Ciò che accadde molto tempo fa è…è che si trattava di una delle compagne di Nibiru che devastò la Terra. Martin: Una compagna? McCanney: Una compagna. Quella che diventò Venere. Velikovsky aveva perfettamente ragione sul fatto che Venere fosse un’enorme cometa che attraversava il sistema solare e, dal momento in cui fu catturata da Giove sino a quello in cui trovò la Terra sulla sua strada, impiegò circa 600 anni, per poi diventare il pianeta che tutti noi conosciamo. Quindi in origine quello che accadde fu che Hale-Bopp si trovava circa 4200 anni fa, lo stesso periodo in cui Venere fu catturata da Giove; erano letteralmente delle compagne più piccole di Nibiru. Questo è il motivo per cui non volevano che nessuno venisse a conoscenza della compagna, perché sapeva che era in rotta di collisione con la Terra e che fu la compagna di quella più grande a causare il problema. Quello che tuttavia non compresero fu che Hale-Bopp era, letteralmente, essa stessa una delle compagne. Ora, quando il distruttore, il Pezzo Grosso, Nibiru, arriva, porta con sé un intero sciame di questi corpi. Martin: Presumo che la cometa NEAT, sia uno di questi? tempestati da tutte queste comete e loro non hanno mai annunciato la Cometa NEAT, C-2002/VI. Chiaramente tutta questa roba sta arrivando dall’emisfero Sud. Poi naturalmente, per i motivi chi ho citato, Harrington sapeva molto bene dove si trovava; stava “tirando giù” i pianeti Urano e Nettuno. E’ interessante notare che quando la vicenda di Harrington venne a galla, il governo cercò di rilasciare una dichiarazione servendosi di alcuni di quegli astronomi che parlano alla radio, i ragazzi della disinformazione, che se ne vennero fuori con una storiella: “Oh, bé, abbiamo corretto le masse di questi pianeti in virtù di nuove informazioni, risolvendo così il problema”. Eh no, quando si vedono i pianeti “tirati giù” non si corregge un accidente; questo correggerebbe le cose solo sul piano dei pianeti. Nel 1991 quest’oggetto era abbastanza grande da trascinare Urano e Nettuno fuori dalle loro orbite. Questo è l’ordine di grandezza di questo corpo! Quindi, capirà le preoccupazioni riguardanti la compagna, dal momento che loro sanno, così come lo sa il Vaticano, che l’ultima volta fu proprio quest’ultima a provocare danni; l’unico problema è che la compagna è poi diventata il pianeta Venere…. Martin: La Cometa NEAT è stata una sorpresa? E’ sbucata fuori dal nulla o se l’aspettavano? McCanney: No. La Cometa NEAT è un altro nucleo assai grande; di dimensioni planetarie – probabilmente pari a quelle della nostra Luna, probabilmente maggiori. La NASA sapeva che stava arrivando, con tutta probabilità la notarono anni fa, come elemento dello stuolo di oggetti in arrivo – a cui penso come oggetti che giungono come parte dello sciame del Decimo Pianeta. Volevano che nessuno ne sapesse alcunché, per il semplice motivo che stava giungendo proprio nei paraggi del Sole e che era di grandi dimensioni. Probabilmente non si aspettavano che diventasse così luminosa come in effetti divenne tuttavia, mentre passava, fu letteralmente visibile nel cielo diurno, proprio vicino al Sole – per un periodo di 12 ore circa”. avanti sul tema del Decimo Pianeta e sugli effetti del suo passaggio: Martin: Torniamo ancora un momento al “Decimo Pianeta”. So che lei non ama parlare di cornici temporali, ma ne ha una qualche percezione? Siamo fuori di un anno? Di cento anni? McCanney: Non lo so, ed è quello che voglio scoprire con la Harrington Expedition. Martin: Allora a questo punto lei non ne ha idea? McCanney: A titolo personale sì. Sono sempre restio a parlare di date, perché la gente tende a vincolarti ad esse. Martin: Può parlarne in termini generali? McCanney: D’accordo.………..Gli Hopi erano convinti che Hale-Bopp (1995) fosse la Katchina Blu, che doveva procedere di circa 10 anni il Decimo Pianeta; ovviamente in quel contesto 10 anni sono un termine assai relativo. Il punto è se Hale-Bopp sia stata una compagna del Pezzo Grosso, 4.200 anni fa – e questo è il ciclo: per Nibiru non parliamo di 3.600 anni, ma di 4.200 anni – quindi il suo arrivo è previsto entro il prossimo decennio. L’altro aspetto è che la gente sta focalizzando la propria attenzione sul Decimo Pianeta o Nibiru. Vorrei sottolineare che io studio i corpi del sistema extrasolare. NEAT, ad esempio, non corrisponde a nulla di quanto abbiamo mai visto in precedenza; era una cometa nuova di zecca. Quindi è impossibile stabilire se fosse collegata o meno all’arrivo di Nibiru”. |
Harrington indicò dove cercare il Pianeta X Come già emerso in precedenza dalle affermazioni di Maynard quando l’IRAS rilevò Nibiru (Pianeta X) nel 1983 la NASA stabilì che si stava avvicinando da Sud e ciò arrecò apprensione in quanto i più avanzati telescopi terrestri erano collocati nell’emisfero Nord. Una conclusione quella fatta dall’ente spaziale americano a cui inevitabilmente giunse il prof. Robert Harrington (citato da McCanney) nel 1988. In effetti, nell’estate di quell’anno, come giustamente evidenziato da Sitchin, vennero pubblicati una serie di articoli su pubblicazioni scientifiche in cui veniva condivisa da diversi scienziati non solo l’esistenza del Pianeta X (sulla scorta dei calcoli delle perturbazioni planetarie ecc) ma l’ipotesi del Dott. Harrington secondo la quale sarebbe inclinato di 30° sull’eclittica ed avrebbe un semiasse maggiore di circa 101 UA, o un asse maggiore di oltre 200 UA. Avrebbe una massa pari ad almeno quattro volte quella della Terra e con un’orbita simile a quella della cometa di Halley per cui trascorrerebbe parte del suo tempo sopra l’eclittica (nei cieli settentrionali) e la maggior parte sotto di essa (nei cieli meridionali). Non a caso il team di ricerca dell’Osservatorio Navale (ndr. che è una sezione della Marina Militare USA) giunse all’inevitabile conclusione che la ricerca si sarebbe dovuta condurre principalmente nell’emisfero sud ad una distanza di circa 2,5 volte oltre Nettuno e Plutone. Nell’ottobre 1988 Harrington divulgò le sue scoperte in un documento intitolato “La posizione del Pianeta X” pubblicato sull’Astronomical Journal e nel quale era presente uno schizzo dei cieli con indicazioni di dove si sarebbe potuto trovare (al momento) il Decimo Pianeta sia nei cieli settentrionali sia in quelli meridionali. In seguito alla pubblicazione del documento Harrington in base ai dati che nel frattempo erano stati raccolti dal Voyager 2 - che aveva raggiunto Urano e Nettuno rilevando perturbazioni costanti, piccole ma ben evidenti, nelle loro orbite – concluse che il Decimo Pianeta doveva trovarsi nei cieli meridionali. Tra l’altro il 16 gennaio del 1990 Harrington riferì all’American Astronomical Society di Arlington in Virginia che l’Osservatorio Navale aveva ristretto le ricerche del Pianeta X ai cieli meridionali ed annunciò l’invio di un team di astronomi in Nuova Zelanda presso l’Osservatorio Astronomico di Black Birch. Inoltre affermò che in seguito ai dati ottenuti dalla Voyager 2 era
convinto che il Decimo pianeta fosse cinque volte più grande della Terra e circa tre volte più distante dal Sole rispetto a Nettuno e Plutone. Sfortunatamente Harrington morì prematuramente nel gennaio 1993 non prima però di fornire allo stesso Sitchin importanti conferme di persona in un incontro avuto con lui nel agosto del 1990 all’Osservatorio Navale di Washington e confermato in un’intervista fatta al noto studioso dal giornalista Luca Scantamburlo e pubblicata sul numero di Ago/Sett 2006 della rivista “UFO Notiziario”. “Primo, - afferma Sitchin - egli mi disse che il mio libro, Il Dodicesimo Pianeta, era giusto sul lato della sua scrivania per tutto il tempo, ed egli lo consultava ogni qualvolta aveva bisogno di una risposta alle domande sulla ricerca del “Pianeta X”. Secondo, egli disse e mostrò attraverso degli schizzi orbitali comparabili che il “Pianeta X” ed il “mio” pianeta, che i Sumeri chiamavano Nibiru ed i Babilonesi Marduk, sono unici e lo stesso. E terzo, egli descrisse il pianeta – le sue dimensioni, il suo essere abitabile con un’atmosfera etc”. Tra l’altro alla successiva domanda in cui si citava proprio il documento di Harrington sul Pianeta X del 1991 dove egli stesso suggeriva che poteva essere visibile nei Cieli Meridionali nella regione del Centauro e dell’Idra, Sitchin rispose: “Sì. Egli mi mandò uno schizzo, segnando con la sua calligrafia dove dovrebbe concentrarsi la ricerca; l’ho pubblicata nel libro Genesis Revisited (L’Altra Genesi, Piemme 2004). Ciò che disse concordava con le predizioni bibliche che riguardano il ritorno del pianeta.” Ora, quanto finora esposto risulta rilevante e chiarificatore per gli
argomenti che verranno riportati d’ora in avanti e che potrebbero essere utili alla comprensione dell’affaire Decimo Pianeta. In seguito alla missione IRAS del 1983, in particolar modo dalla seconda metà degli anni ’80, in vari parti del mondo sono stati costruiti nuovi e avanzati telescopi nell’emisfero settentrionale ma molti, guarda caso, concentrati in varie aree geografiche nell’emisfero meridionale. Lo stesso Vaticano in quegli anni avviò, grazie ad un’apposita legge varata dal Congresso degli Stati Uniti, la costruzione del VATT (Vatican Advanced Technology Telescope) sul Monte Graham in Arizona. Il complesso astronomico sul Monte Graham vide la costruzione di tre telescopi uno di questi, il Graham International Observatory che gestisce l’avanzatissimo Large Binocular Telescope – LBT frutto della collaborazione tra Stati Uniti, Italia e Germania. L’ideazione e costruzione dell’LBT ha richiesto una ventina d’anni, coinvolgendo industrie e comunità scientifiche dei tre paesi partecipanti ed è il più grande telescopio ottico su singola montatura (cioè che ha due lenti montate sulla stessa struttura meccanica, come un binocolo) mai realizzato è il più potente di tutto l’emisfero nord con una definizione addirittura superiore al telescopio orbitante Hubble. Il super telescopio è dotato di un sofisticato apparato denominato Large Binocular Camera, un sistema di supermacchine fotografiche digitali in grado di effettuare osservazioni dall’ultravioletto all’infrarosso, con una sensibilità un miliardo di volte più alta di quella dell’occhio umano. Negli anni ’90, soprattutto a partire dalla seconda metà, e nel nuovo millennio hanno visto la nascita importanti strutture quali il Very Large Telescope (VLT), l’Osservatorio Gemini, il South African Large Telescope (SALT), il South Pole Telescope, l’IRAIT e il PLATO (Plateau Observatory). Costruito in varie fasi a partire dal 1998 il Very Large Telescope
Project (VLT - Telescopio Molto Grande) è un sistema di quattro VATT, opera distaccatamente dal Mounttelescopi ottici separati, affiancati da vari strumenti minori. Ognuno dei quattro strumenti principali è un telescopio riflettore con uno specchio primario di 8,2 metri. Il progetto VLT, costato circa 500 milioni di dollari, fa parte dell'European Southern Observatory - ESO (Osservatorio Europeo Meridionale) un’organizzazione astronomica internazionale, creata nel 1962, di cui fanno parte, al momento, paesi dell'Unione Europea quali: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito. La maggior parte degli suoi osservatori dell’ESO si trovano in Cile (da qui il nome meridionale) dove gestisce due grandi osservatori astronomici nel deserto di Atacama, l’Nel novembre 2005 in Sudafrica, con tanto di cerimonia ufficiale di battesimo alla presenza del presidente Thabo Mbeki, venne avviato il Southern African Large Telescope (SALT) un telescopio ottico del diametro di circa 10 metri, situato in cima ad una collina all'interno di una riserva naturale a 370 km a nord-est di Città del Capo, vicino alla cittadina di Sutherland. Il telescopio, concepito principalmente dal Sudafrica che ha contribuito maggiormente al finanziamento, è frutto della collaborazione di altri paesi che hanno collaborato al progetto tra i quali: Germania, Polonia, Stati Uniti, Regno Unito e Nuova Zelanda. Il SALT è il più grande telescopio ottico dell’emisfero australe, ed è in grado di riprendere immagini ed eseguire analisi di spettroscopia e di polarimetria di oggetti celesti che non sono visibili dall'emisfero boreale. Inoltre, raccoglie oltre 25 volte più luce di ogni altro telescopio africano esistente e può individuare oggetti deboli come una fiamma di candela sulla Luna. Osservatorio di La Silla e l’Osservatorio del Paranal, che comprende il Very Large Telescope ed il VLT Survey Telescope. Il VLT si trova sul Cerro Paranal, una montagna alta 2.640 metri sul
desolato deserto di Atacama, nel Cile settentrionale. L’ubicazione del VLT in tale area è stata voluta dagli astronomi europei dell’ESO in virtù della bassissima umidità e della eccezionale trasparenza riscontrate grazie anche lontananza da fonti di inquinamento luminoso. Il VLT è dotato di un vasto apparato di strumentazioni in grado di lavorare sia nella luce visibile (FORS per l’immagine e la spettroscopia a bassa risoluzione, UVES per la spettroscopia ad alta risoluzione), che nell’infrarosso grazie alla camera-spettografo infrarossa ISAAC (Infrared Spectrometer And Array Camera) uno strumento multifunzionale in grado non solo di ottenere ottime immagini in infrarosso ma anche spettri di alta qualità di oggetti deboli. Inoltre nel 2007 il VLT è stato dotato di un nuovo ed avanzato strumento denominato HAWK-I (High Acuity, Wide field K-band Imaging) finalizzato allo studio di corpi indistinti quali galassie lontane o pianeti e stelle di piccole dimensioni a lunghezze d’onda a infrarosso vicino. L’HAWK-I, che è stato progettato, costruito e commissionato dall’ESO, dovrebbe inoltre essere adeguato per la ricerca delle stelle a massa più grande e dei corpi a massa minore nella galassia e un utile dispositivo per lo studio di corpi extrasolari, quali i lontani asteroidi ghiacciati e le comete. Tra l’altro sempre il complesso dell’Osservatorio di La Silla ospita
dal ’99 il telescopio svizzero Eulero, di proprietà dell'Università di Ginevra, progettato per la scoperta di Pianeti Extrasolari. Il telescopio, che ha appena 1,2 m di diametro, è equipaggiato con un sofisticatissimo spettrografo che consente di effettuare misurazioni di alta precisione della velocità di una stella. Sempre l’ESO con la cooperazione italiana dell’OAC (Osservatorio Astronomico di Capodimonte) ha realizzato il VST ossia VLT Survey Telescope installato a Cerro Paranal in Cile ed operativo dal 2007. Il VST è un telescopio alt-azimutale di survey a grande campo, con un'apertura di 2.6 metri e com un FOV (Field Of View) di un grado quadrato. Il suo scopo scientifico primario sarà di fare una mappa profonda dell’emisfero Sud permettendo l’identificazione di oggetti interessanti da osservare, poi, più dettagliatamente, con i vari strumenti del VLT. Il telescopio inoltre è dotato di una camera di imaging a grande campo, denominata OmegaCAM, frutto di un consorzio internazionale fra Olanda, Germania, Italia ed ESO. Grazie a questo strumento di piano focale, a dispetto delle dimensioni del campo di vista, il VST è in grado di garantire un'ottima risoluzione angolare (scala di 0.216 arcsec/pixel), mediante la quale potrà condurre osservazioni in modalità stand-alone in tutta la banda spettrale che va dall’ultravioletto all'infrarosso vicino. |
Nel
Nella gelida isola di Spitsbergen, desolato arcipelago delle Svalbard (mare di Barents, un migliaio di chilometri dal Polo) è in via di febbrile completamento la superbanca delle sementi, destinata a contenere i semi di tre milioni di varietà di piante di tutto il mondo. Una «banca»
Ma vediamo
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Post n°49 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7
Bill Gates, Rockefeller e i giganti degli OGM sanno qualcosa che noi non sappiamo Se c'è un difetto che non si può rimproverare a Bill Gates, il fondatore di Microsoft, è la pigrizia. A 14 anni era già programmatore, a 20, quando ancora studiava all'università, fondò la Microsoft, e nel 1995 Forbes lo proclamò l'uomo più ricco del mondo come maggior azionista della Microsoft, un'azienda che con la sua incessante attività è divenuta un monopolio de facto nei sistemi software per pc. Nel 2006, quando la maggior parte della gente nella sua posizione avrebbe potuto pensare a ritirarsi in una tranquilla isola del Pacifico, Bill Gates ha deciso di dedicare le sue energie alla Bill and Melinda Gates Foundation, la più grande fondazione privata "trasparente" come ama affermare, con un'enorme dotazione di 34,6 miliardi di dollari e l'obbligo legale, se vuole mantenere il suo status di ente di beneficenza esente da tasse, di spendere 1,5 miliardi di dollari all'anno in progetti di beneficenza in tutto il mondo. Nel 2006, un amico e socio d'affari, il megainvestitore Warren Buffett, aveva regalato 30 miliardi di dollari in azioni della Berkshire Hathaway, collocando la fondazione di Gates nel gruppetto che spende all'incirca l'equivalente del bilancio annuale dell'OMS delle Nazioni Unite. E dunque, quando Bill Gates decide d'investire attraverso la Gates Foundation 30 milioni di dollari faticosamente guadagnati in un programma, vale la pena di gettarci uno sguardo. Attualmente non c'è niente di più interessante di un curioso progetto in uno dei più sperduti buchi del mondo, l'arcipelago delle Svalbard. Bill Gates sta spendendo milioni in una banca genetica di semi nel mare di Barents, vicino all'Oceano Artico, a circa 1.100 chilometri dal Polo Nord. Le Svalbard sono spogli pezzi di roccia reclamate dalla Norvegia e cedute nel 1925 con un trattato internazionale (cfr. mappa). In questa isola dimenticata da Dio, Bill Gates sta investendo decine dei suoi milioni assieme, tra gli altri, alla fondazione Rockefeller, la Monsanto, la fondazione Syngenta e il governo norvegese, in quella che è chiamata la "banca genetica dell'Apocalisse". Il nome ufficiale del progetto è Svalbard Global Seed Vault sull'isola norvegese di Spitsbergen, che fa parte dell'arcipelago delle Svalbard. La banca di semi, costruita nel cuore di una montagna dell'isola Spitsbergen, vicino al piccolo villaggio di Longyearbyen, è quasi pronta per "entrare in funzione", secondo i comunicati stampa. La banca – con doppie porte blindate a prova di esplosione azionate da sensori, due tunnel a tenuta stagna, e pareti di calcestruzzo rinforzato con acciaio spesse un metro – conterrà fino a tre milioni di varietà di semi del mondo intero, "in modo che la diversità genetica possa essere conservata per i tempi a venire", come dichiara il governo norvegese. I semi verranno racchiusi in imballaggi speciali per eliminare ogni contaminazione da polvere. Sul posto non vi sarà personale a tempo pieno, ma la relativa inaccessibilità del deposito renderà facile controllare ogni possibile presenza umana. Abbiamo dimenticato qualcosa? I comunicati stampa affermano "in modo che la diversità genetica possa essere conservata per i tempi a venire". Ma quale futuro prevedono gli sponsor, in grado minacciare la disponibilità globale degli attuali semi, quasi tutti già molto ben protetti in apposite banche in tutto il mondo? Quando Bill Gates, la fondazione Rockefeller, la Monsanto e la fondazione Syngenta si uniscono per dar vita a un progetto comune vale la pena di scavare un poco più a fondo nelle rocce dello Spitsbergen. Se lo facciamo, ecco saltar fuori particolari affascinanti. Il primo punto interessante è chi sta sponsorizzando "banca genetica dell'Apocalisse". Al governo norvegese si sono affiancati la Bill & Melinda Gates Foundation, come avevamo già detto, la DuPont/Pioneer Hi-Bred, il gigante statunitense dell'agroalimentare tra i maggiori proprietari di brevetti di semi OGM e chimica collegata, la Syngenta, la più importante azienda con sede in Svizzera di semi OGM e agrochimica attraverso la fondazione Syngenta, la fondazione Rockefeller, il gruppo privato che negli anni '70 aveva dato vita alla "rivoluzione genetica" con un giro d'affari di oltre 100 milioni di dollari in sementi, e la CGIAR, la rete mondiale creata dalla fondazione Rockefeller per promuove il suo ideale di purezza genetica attraverso i cambiamenti in agricoltura. CGIAR e ‘Il progetto’ Come ho spiegato nel mio libro "Seeds of Destruction"[1], nel 1960 la fondazione Rockefeller, l'Agriculture Development Council di John D. Rockefeller III, e la fondazione Ford avevano unito le proprie forze per fondare, a Los Baños (nelle Filippine) l'IRRI (International Rice Research Institute). Dal 1971, l'IRRI della fondazione Rockefeller, la sussidiaria messicana International Maize and Wheat Improvement Center, e altri due centri di ricerca internazionali messi in piedi dalla fondazione Rockefeller e dalla fondazione Ford (la IITA per l'agricoltura tropicale in Nigeria, e la IRRI per il riso nelle Filippine) si erano fusi per dar vita alla rete mondiale CGIAR (Consultative Group on International Agriculture Research). Il CGIAR era stato messo a punto in una serie di riunioni private svoltesi nel centro conferenze dalla fondazione Rockefeller di Bellagio. I principali partecipanti erano stati George Harrar per la fondazione Rockefeller, Forrest Hill per la fondazione Ford, Robert McNamara per la Banca mondiale, e Maurice Strong, il responsabile internazionale per l'ambiente della famiglia Rockefeller, che, come fiduciario della fondazione Rockefeller, nel 1972 organizzò a Stoccolma l'Earth Summit delle Nazioni Unite. Faceva parte del pluridecennale obiettivo della fondazione per mettere la scienza al servizio dell'eugenetica, una repellente versione della purezza razziale, in quello che è stato chiamato "Il progetto". Per ottenere il massimo impatto, il CGIAR si era assicurato la partecipazione della FAO, dell'UNDP e della Banca mondiale. Così, sfruttando l'effetto leva dei suoi fondi iniziali, agl'inizi degli anni '70 la fondazione Rockefeller era in grado di ridisegnare la politica agricola mondiale. E lo fece. Grazie alle generose borse di studio delle fondazioni Rockefeller e Ford, il CGIAR fece in modo che i migliori scienziati e agronomi del terzo mondo venissero trasferiti negli USA per "padroneggiare" i concetti della moderna produzione agroalimentare, in modo da poterli poi introdurre in patria. Venne così creata una inestimabile rete d'influenza per promuovere in questi paesi l'industria agroalimentare statunitense, e più in particolare per promuovere nei paesi in via di sviluppo la "rivoluzione genetica" degli OGM; tutto in nome della scienza e di un mercato agricolo libero ed efficiente. |
Post n°48 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7
Ingegnerizzazione genetica di una razza dominante? La Svalbard Seed Bank comincia a divenire interessante. Ma c'è di meglio. "Il progetto" di cui parlavo prima è il progetto della fondazione Rockefeller e di potenti interessi finanziari che fin dagli anni '20 intende usare l'eugenetica, più tardi rinominata genetica, per giustificare la creazione di una Razza dominante geneticamente modificata. Hitler e i nazisti l'avevano chiamata Razza Ariana. L'eugenetica di Hitler era in buona parte finanziata dalla stessa fondazione Rockefeller che oggi sta costruendo la "banca genetica dell'Apocalisse" per salvaguardare campioni di ogni seme sul pianeta. La cosa si sta facendo veramente intrigante. La stessa fondazione Rockefeller aveva creato una disciplina pseudoscientifica di biologia molecolare nel suo incessante tentativo di ridurre la vita umana a una "definizione di sequenza genetica" che, sperava, avrebbe potuto poi essere modificata per cambiare a volontà le caratteristiche umane. Gli eugenisti di Hitler, molti dei quali furono poi discretamente trasferiti negli Stati Uniti alla fine della guerra per continuare le ricerche di eugenetica biologica, avevano creato le basi dell'ingegnerizzazione genetica di varie forme viventi, sostenuta apertamente durante buona parte del Terzo Reich dalle generose borse di studio della fondazione Rockefeller.[2] La stessa fondazione aveva poi dato vita alla cosiddetta Rivoluzione verde, dopo un viaggio in Messico nel 1946 di Nelson Rockefeller e di Henry Wallace, ex segretario all'agricoltura del New Deal e fondatore della Pioneer Hi-Bred Seed Company. La Rivoluzione verde intendeva risolvere i problemi alimentari del mondo, soprattutto in Messico, India e negli altri paesi in cui lavorava Rockefeller. Norman Borlaug, agronomo della fondazione, ottenne il premio Nobel della pace per il suo lavoro, qualcosa di cui c'è poco da vantarsi visto che persino Henry Kissinger ha ottenuto lo stesso riconoscimento. In realtà, come salterà fuori anni dopo, la Rivoluzione verde era una brillante trovata della famiglia Rockefeller per sviluppare un'industria agroalimentare mondiale in cui avrebbe avuto il monopolio, proprio come erano riusciti a fare nel settore petrolifero nei cinquanta anni precedenti. Come Henry Kissinger affermò negli anni '70 "Chi controlla il petrolio controlla il paese, chi controlla il cibo controlla la popolazione". Agroalimentare e Rivoluzione verde dei Rockefeller avanzavano mano nella mano: facevano parte di una strategia globale che qualche anno più tardi includerà anche il finanziamento da parte della fondazione Rockefeller della ricerca per sviluppare l'ingegnerizzazione genetica delle piante e degli animali. John H. Davis, vicesegretario all'Agricoltura sotto il presidente Dwight Eisenhower all'inizio degli anni '50, lasciò Washington nel 1955 e si spostò all'Harvard Graduate School of Business, all'epoca un posto piuttosto insolito per un esperto agricolo. Ma aveva in mente una precisa strategia. Nel 1956 scrisse un articolo nell'Harvard Business Review in cui dichiarava che "la sola strada per risolvere una volta per tutte il cosiddetto problema agricolo, ed evitare ingombranti programmi statali, era quella di passare dall'agricoltura all'agroalimentare". Sapeva di cosa parlava, anche se pochi altri ne avevano all'epoca un'idea: una rivoluzione nella produzione agricola che avrebbe concentrato il controllo della catena alimentare nelle mani delle multinazionali, lontano dalla tradizionale conduzione agricola familiare. [3] Un aspetto cruciale che aveva attirato l'interesse della fondazione Rockefeller e delle aziende agroalimentari statunitensi era il fatto che la Rivoluzione verde si basava sulla proliferazione di nuovi semi ibridi nei mercati in via di sviluppo. E una caratteristica vitale dei semi ibridi è l'impossibilità di riprodursi, perché hanno una protezione interna contro la moltiplicazione. A differenza delle normali specie liberamente fecondate, i cui semi danno vita a raccolti simili a quelli di partenza, i raccolti dei semi nati da piante ibride sono sensibilmente inferiori a quelli della prima generazione. La particolarità dell'impoverimento del raccolto degli ibridi significa che gli agricoltori devono comprare nuovi semi ogni anno per ottenere raccolti abbondanti. Il raccolto inferiore della seconda generazione elimina inoltre il commercio di sementi, spesso fatto dai produttori di semi senza l'autorizzazione dei selezionatori, e impedisce agl'intermediari di ridistribuire le colture commerciali. Se le grandi multinazionali delle sementi potessero controllare direttamente le linee parentali di semi, nessun concorrente o agricoltore potrebbe produrre ibridi. La concentrazione mondiale di brevetti per sementi ibride nelle mani di un gruppetto di giganti dei semi, guidati dalla Pioneer Hi-Bred della DuPont e dalla Dekalb della Monsanto ha spianato il terreno alla successiva rivoluzione dei semi OGM. [4] In effetti, l'introduzione della moderna tecnologia agricola americana, dei fertilizzanti chimici e dei semi ibridi commerciali, aveva fatto si che nell'insieme gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo, e soprattutto quelli più grandi, dipendessero completamente dagli stranieri, in particolare dalle aziende agroalimentari e chimiche statunitensi. Era il primo passo di quello che sarebbe stato un processo decennale attentamente pianificato. Durante la Rivoluzione verde, l'agroalimentare stava compiendo passi da gigante in mercati prima di accesso limitato per gli esportatori statunitensi. La tendenza verrà dopo propagandata come "agricoltura di mercato", anche se in realtà si trattava di un'agricoltura controllata dal settore agroalimentare. Durante la Rivoluzione verde, la fondazione Rockefeller e più tardi la fondazione Ford lavorarono mano nella mano per orientare e sostenere gli obiettivi di politica estera dell'USAID (United States Agency for International Development) e della CIA. Una delle peggiori conseguenze della Rivoluzione verde fu lo spopolamento delle campagne; i contadini dovettero spostarsi nelle bidonville che attorniano le città, alla disperata ricerca di un lavoro. Non fu un episodio accidentale: faceva parte del piano per creare forze di lavoro economiche in vista dell'arrivo delle industrie multinazionali americane, la "globalizzazione" degli ultimi anni. Quando terminò l'autoesaltazione della Rivoluzione verde, i risultati furono ben diversi da quelli promessi. L'uso indiscriminato dei nuovi pesticidi chimici aveva creato seri problemi, spesso con gravi conseguenze per la salute. Col tempo la monocoltura delle nuove varietà di semi ibridi aveva ridotto la fertilità del suolo e dei raccolti. Dapprima i vantaggi erano apparsi impressionanti (raccolti doppi o tripli per alcune colture, ad esempio frumento e, più tardi, grano in Messico) ma ben presto svanirono. La Rivoluzione verde era di solito accompagnata da grandi progetti d'irrigazione che spesso prevedevano prestiti della Banca mondiale per costruire nuove grandi dighe, e distruggere nel frattempo aree precedentemente coltivate e fattorie fertili. Il super-frumento produceva, è vero, raccolti più abbondanti, ma saturando ogni ettaro di terra con grandi quantità di fertilizzanti derivati da nitrati e petrolio, entrambi controllati dalle Sette Sorelle, le grandi compagnie petrolifere dominate da Rockefeller. Venivano inoltre adoperate grandi quantità di erbicidi e pesticidi, dando così vita a nuovi mercati per i giganti petroliferi e chimici. Come ha detto un analista, la Rivoluzione verde è stata in realtà una rivoluzione chimica. I paesi in via di sviluppo non avrebbero mai potuto pagare queste masse di pesticidi e fertilizzanti, se non ci fossero stati i crediti gentilmente concessi dalla Banca mondiale e i prestiti speciali della Chase Bank e di altre importanti banche di New York e garantiti dal governo statunitense. I prestiti, elargiti a un gran numero di paesi in via di sviluppo, finivano soprattutto ai grandi proprietari terrieri. La situazione era invece differente per i piccoli agricoltori, che non potevano sostenere i costi dei fertilizzanti e delle altre moderne apparecchiature, ed erano quindi costretti a chiedere soldi in prestito. In un primo momento vari programmi statali avevano tentato di elargire piccole somme agli agricoltori per consentire loro di acquistare semi e fertilizzanti, ma quelli che non potevano partecipare a programmi di questo tipo dovevano cercare fondi nel settore privato. A causa degli esorbitanti tassi d'interesse dei finanziamenti non ufficiali, molti piccoli agricoltori non avevano nemmeno profittato dei benefici dei primi raccolti, più abbondanti; a fine stagione dovevano vendere tutto o quasi il prodotto per rimborsare prestito e interessi. Erano così arrivati a dipendere dagli usurai e dai commercianti, e spesso perdevano le loro terre. Anche con i prestiti agevolati delle agenzie governative, i raccolti destinati a garantire l'esistenza lasciavano il posto alla produzione di raccolti al solo scopo di far denaro.[5] Da decenni gli stessi interessi economici, inclusa la fondazione Rockefeller che aveva sostenuto la Rivoluzione verde, stavano lavorando per promuovere una seconda "rivoluzione genetica", come vari anni orsono la definì il presidente della fondazione Rockefeller Gordon Conway, cioè la diffusione dell'agricoltura industriale e dei prodotti commerciali, inclusi i semi OGM brevettati. |
Post n°47 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7
Gates, Rockefeller e la Rivoluzione verde in Africa Tenendo ben presente i retroscena della Rivoluzione verde di Rockefeller degli anni '50, diventa ancora più curioso constatare che la stessa fondazione Rockefeller, assieme alla fondazione Gates che sta adesso investendo milioni di dollari per preservare tutti i semi contro un possibile scenario "apocalittico", stia anche partecipando a un progetto noto come "L'Alleanza per una rivoluzione verde in Africa". AGRA è un'alleanza con la stessa fondazione Rockefeller che ha dato vita alla "Rivoluzione genetica". Ce lo conferma uno sguardo al suo consiglio d'amministrazione, il cui presidente è nientedimeno che l'ex segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan. Nel suo discorso d'insediamento al Forum economico mondiale di Città del Capo nel giugno 2007, Kofi Annan ha dichiarato: "Accetto con gratitudine questa sfida e ringrazio la fondazione Rockefeller, la fondazione Bill & Melinda Gates, e tutti coloro che sostengono la nostra campagna per l'Africa". Il consiglio di amministrazione dell'AGRA conta tra le sue file anche Strive Masiyiwa, fiduciario sudafricano della fondazione Rockefeller, Sylvia M. Mathews, della fondazione Bill & Melinda Gates, Mamphela Ramphele, ex direttore generale (2000-2006) della Banca mondiale, Rajiv J. Shah, della fondazione Bill & Melinda Gates, Nadya K. Shmavonian, della fondazione Rockefeller, Roy Steiner, della fondazione Bill & Melinda Gates. Inoltre Alliance for AGRA include Gary Toenniessen, direttore generale della fondazione Rockefeller, e Akinwumi Adesina, direttore associato della stessa fondazione. Per completare i ranghi, il Programmes for AGRA include Peter Matlon, direttore generale della fondazione Rockefeller, Joseph De Vries, direttore del Programme for Africa’s Seed Systems e direttore associato della fondazione Rockefeller, e Akinwumi Adesina, direttore associato della stessa fondazione. Proprio come la vecchia e fallita Rivoluzione verde in India e Messico, anche la nuova Rivoluzione verde per l'Africa è di tutta evidenza una priorità assoluta per la fondazione Rockefeller. Anche se fino a questo momento mantengono un profilo basso, si pensa che la Monsanto e i giganti dell'agroalimentare OGM intendano usare l'AGRA di Kofi Annan per diffondere i loro semi OGM brevettati in tutta l'Africa sotto la falsa etichetta di "biotecnologia", il nuovo eufemismo per i semi brevettati bioingegnerizzati. Per il momento la Repubblica sudafricana è il solo paese in cui sono legalmente consentite le piantagioni di OGM. Nel 2003 il Burkina Faso ha autorizzato piantagioni sperimentali. Nel 2006 il Gana, patria di Kofi Annan, ha messo a punto un progetto di legislazione e alcuni importanti funzionari hanno manifestato l'intenzione di continuare le ricerche sulle piantagioni di OGM. L'Africa è il prossimo obiettivo della campagna del governo statunitense per la diffusione degli OGM a scala mondiale. I suoi ricchi terreni ne fanno un candidato ideale. Non c'è da sorprendersi se molti governi africani si attendono il peggio dagli sponsor di questa tecnica, visto che nel continente sono stati avviati un mare di progetti di ingegnerizzazione genetica e di biosicurezza con lo scopo dichiarato d'introdurre gli OGM nei loro sistemi agricoli: sponsorizzazioni offerte dal governo americano per addestrare gli scienziati africani nell'ingegneria genetica, progetti di biosicurezza finanziati dall'USAID (United States Agency for International Development) e dalla Banca mondiale, ricerche sugli OGM che coinvolgono i raccolti alimentari indigeni. La fondazione Rockefeller, che sta lavorando da anni (in gran parte senza successo) per promuovere progetti destinati a introdurre le coltivazioni di OGM in Africa, ha finanziato ricerche sull'applicabilità del cotone OGM nelle pianure sudafricane di Makhathini. La Monsanto, che è saldamente introdotta nell'industria sudafricana dei semi, sia ibridi che OGM, ha messo a punto un ingegnoso programma destinato ai piccoli agricoltori, noto come campagna dei "Semi della speranza", per consentire ai contadini poveri di avviare la rivoluzione verde, cui faranno naturalmente seguito i semi OGM brevettati dalla multinazionale. [6] La multinazionale svizzera Syngenta AG, uno dei "Quattro cavalieri dell'apocalisse OGM", sta riversando milioni di dollari in un nuova struttura a Nairobi per sviluppare un mais OGM in grado di resistere agl'insetti. La Syngenta fa anche parte del CGIAR.[7] Andiamo nelle Svalbard È semplice trascuratezza filosofica? Che cosa spinge le fondazioni Gates e Rockefeller a favorire, assieme e nello stesso momento, la proliferazione in Africa di semi brevettati, e dei semi Terminator in corso di brevettazione, un processo che, come già è successo in tutto il resto del mondo, distrugge le varietà di semi quando viene introdotta la monocoltura agroalimentare industrializzata? E che cosa li spinge ad investire allo stesso tempo decine di milioni di dollari per proteggere ogni varietà di semi conosciuta in una banca dell'apocalisse a prova di bomba vicino al circolo polare artico, "in modo che la diversità genetica possa essere conservata per i tempi a venire" per usare le loro stesse parole? Non è un caso che le fondazioni Gates e Rockefeller stiano portando avanti una Rivoluzione verde in Africa nello stile OGM, proprio quando finanziano discretamente "La banca genetica dell'Apocalisse" nell'arcipelago delle Svalbard. I giganti dell'agroalimentare sono oberati di lavoro nel progetto Svalbard. E in effetti l'intera operazione Svalbard e la gente che vi partecipa fanno venire in mente le peggiori scene di un best-seller di Michael Crichton, Andromeda, un thriller fantascientifico in cui l'intera razza umana veniva minacciata da un morbo mortale di origine extraterrestre che provocava una rapida e fatale coagulazione del sangue. Nelle Svalbard, il futuro deposito di semi più sicuro al mondo verrà sorvegliato dai poliziotti della Rivoluzione verde OGM: le fondazioni Rockefeller e Gates, la Syngenta, la DuPont e il CGIAR. Il progetto Svalbard verrà gestito dalla GCDT (Global Crop Diversity Trust). Ma che cos'è quest'organizzazione cui viene affidato l'imponente compito di conservare tutte le varietà di semi al mondo? Il GCDT è stato fondato dalla FAO (Food and Agriculture Organisation) e dalla Bioversity International (in precedenza, International Plant Genetic Research Institute), una filiazione del CGIAR. Il consiglio d'amministrazione del Global Crop Diversity Trust, che ha sede a Roma, è presieduto da Margaret Catley-Carlson, una canadese che fa anche parte del comitato consultivo del Group Suez Lyonnaise des Eaux, una delle più grandi aziende private mondiali del settore idrico. Fino al 1998, Catley-Carlson è stata anche presidente del Population Council, con base a New York, un'organizzazione creata nel 1952 da John D. Rockefeller per ridurre la popolazione e diffondere il programma eugenetico della famiglia Rockefeller con la scusa di promuovere la "pianificazione familiare", i mezzi contraccettivi, la sterilizzazione, e il "controllo della popolazione" nei paesi in via di sviluppo. Tra gli altri membri del consiglio di amministrazione del GCDT troviamo figure notevoli. Lewis Coleman, ex dirigente della Bank of America e attualmente capo della Hollywood DreamWorks Animation, che dirige anche il consiglio di amministrazione della Northrup Grumman Corporation (una delle più grandi industrie belliche statunitensi appaltatrice del Pentagono). Il brasiliano Jorio Dauster, che è anche presidente del consiglio di Brasil Ecodiesel ed è stato ambasciatore del Brasile presso l'Unione europea e capo negoziatore del debito estero per conto del Ministero delle finanze del suo paese. Dauster è anche stato presidente dell'Istituto brasiliano per il caffè e coordinatore del Progetto per la modernizzazione del sistema brevettuale brasiliano, incarico che comporta tra l'altro la legalizzazione dei brevetti sui semi geneticamente modificati, operazione fino a poco tempo fa vietata dalle leggi del paese. Cary Fowler è il direttore esecutivo del fondo. Fowler è stato professore e direttore della ricerca nel dipartimento di studi internazionali sull'ambiente e lo sviluppo dell'università norvegese di scienze della vita. È stato anche consigliere senior del direttore generale di Bioversity International, dove rappresentava i Future Harvest Centres del CGIAR (Consultative Group on International Agricultural Research) nei negoziati sull'International Treaty on Plant Genetic Resources. Negli anni '90 ha diretto l'International Program on Plant Genetic Resources della FAO. Ha preparato il progetto e ha visionato i negoziati del Global Plan of Action for Plant Genetic Resources della FAO, adottato da 150 paesi nel 1996. È stato anche membro del National Plant Genetic Resources Board statunitense e del comitato dei garanti dell'International Maize and Wheat Improvement Center in Messico, un altro progetto della fondazione Rockefeller e del CGIAR. L'indiano Mangala Rai è segretario del DARE (Department of Agricultural Research and Education) indiano, e direttore generale dell'ICAR (Indian Council for Agricultural Research). È anche membro d'amministrazione dell'IRRI (International Rice Research Institute) della fondazione Rockefeller, che ha promosso il primo grosso esperimento sugli OGM a livello mondiale, il super acclamato "Riso d'oro" che risultò un fallimento. Rai è stato membro d'amministrazione del CIMMYT (International Maize and Wheat Improvement Center) e membro del consiglio esecutivo del CGIAR. Tra i donatori, o angeli finanziari, del Global Crop Diversity Trust sono presenti "tutti i soliti sospetti" per usare le parole di Humphrey Bogart nell'indimenticabile Casablanca: oltre alle fondazioni Rockefeller e Gates, i giganti dell'OGM DuPont-Pioneer Hi-Bred, Syngenta, CGIAR e USAID, l'agenzia per l'aiuto allo sviluppo del dipartimento di stato americano da sempre attivamente pro OGM. A quanto sembra dunque, a guardia del pollaio dell'umanità, il negozio della diversità mondiale dei semi a Svalbard, avremo i furbastri degli OGM e della riduzione della popolazione. [8] |
Post n°46 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7
Perché ora le Svalbard? Possiamo legittimamente chiederci perché Bill Gates e la fondazione Rockefeller, oltre agli altri giganti dell'ingegnerizzazione genetica agroalimentare quali DuPont e Syngenta, stiano lavorando con il CGIAR per costruire "La banca genetica dell'Apocalisse" nell'Artico. Chi usa in primo luogo una tale banca dei semi? I maggiori utilizzatori sono i selezionatori di sementi e i ricercatori. Oggigiorno i maggiori selezionatori di sementi sono Monsanto, DuPont, Syngenta e Dow Chemical, i giganti mondiali dei brevetti di OGM. Dagl'inizi del 2007, la Monsanto e il governo statunitense posseggono il brevetto mondiale del cosiddetto "Terminator", o GURT (Genetic Use Restriction Technology). Terminator è una minacciosa tecnologia grazie alla quale un seme commerciale brevettato si "suicida" dopo il primo raccolto. Le aziende private di sementi dispongono quindi di un controllo totale che si accompagna a quello sulla catena alimentare. Nella storia della razza umana non c'è mai stato niente di simile in passato. Questo ingegnoso terminatore ingegnerizzato geneticamente obbliga i contadini a rivolgersi ogni anno alla Monsanto, o a un altro fornitore di semi OGM, e comprare nuovi semi per il riso, la soia, il grano, il frumento o qualsiasi altro tipo di raccolto di cui abbiano bisogno per sfamare la popolazione. Se si riuscisse a diffondere il Terminator a scala mondiale, potrebbe bastare un decennio o poco più per trasformare la maggior parte dei produttori alimentari in nuovi servi feudali, schiavi di tre o quattro gigantesche aziende di semi come la Monsanto, la DuPont o la Dow Chemical. E ciò, naturalmente, potrebbe anche permettere a queste aziende private, magari su richiesta del governo che le ospita, di negare i semi a l'uno o l'altro paese in via di sviluppo le cui politiche dovessero contrastare gl'interessi di Washington. Quelli che dicono "una cosa simile non può accadere qui da noi" dovrebbero prestare maggiore attenzione agli attuali avvenimenti mondiali. La semplice esistenza di una tale concentrazione di potere nelle mani di tre o quattro giganti privati statunitensi dell'agroalimentare sarebbe un buon motivo per interdire legalmente tutti i raccolti OGM quand'anche i raccolti dovessero realmente migliorare, cosa che chiaramente non succede. Sarebbe difficile riconoscere a Monsanto, DuPont e Dow Chemical un comportamento senza macchia per quel riguarda il rispetto della vita umana. Hanno sviluppato e diffuso nuove sostanze quali la diossina, i PCB, l'Agente arancio. Hanno nascosto per decenni le prove evidenti delle conseguenze cancerogene e degli altri severi danni per la salute umana legati all'uso delle sostanze chimiche tossiche. Hanno distrutto accurati rapporti scientifici sul fatto che il glifosate, ingrediente essenziale dell'erbicida Roundup della Monsanto, il più diffuso al mondo e legato all'acquisto della maggior parte dei semi ingegnerizzati geneticamente, è tossico quando si riversa nell'acqua potabile.[9] La Danimarca ha bandito il glifosate nel 2003, quando venne confermato che aveva contaminato le falde acquifere del paese.[10] La diversità conservata nelle banche dei semi genetiche è la materia prima per la riproduzione delle piante e per una grande quantità di ricerche biologiche di base. Varie centinaia di migliaia di campioni vengono distribuiti ogni anno proprio per questo scopo. La FAO elenca circa 1.400 banche di semi in tutto il mondo, in buona parte gestite dal governo statunitense, ma anche da Cina, Russia, Giappone, India, Corea del sud, Germania e Canada (in ordine discendente di dimensione). Inoltre il CGIAR gestisce una catena di banche dei semi in centri selezionati in tutto il mondo. Il CGIAR, creato nel 1972 dalle fondazioni Rockefeller e Ford per diffondere il modello agroalimentare della Rivoluzione verde, controlla la maggior parte delle banche di semi private, dalle Filippine alla Siria e al Kenia. Complessivamente, le banche di semi posseggono attualmente oltre sei milioni e mezzo di varietà di semi, quasi due milioni dei quali "diversi". La banca dell'Apocalisse delle Svalbard avrà la possibilità di conservare quattro milioni e mezzo di semi diversi. Gli OGM come arma di guerra biologica? E adesso arriviamo al cuore del pericolo di un uso improprio del progetto Svalbard delle fondazioni Gates e Rockefeller. Lo sviluppo di semi brevettati per buona parte delle più importanti coltivazioni di sostentamento (riso, grano, frumento) e per i cereali da foraggio (come la soia) potrebbe essere usato come arma letale di guerra biologica? L'obiettivo esplicito della lobby eugenetica creata dall'elite delle famiglie più ricche (Rockefeller, Carnegie, Harriman e altre) sin dagli anni '20 includeva quello che avevano definito "eugenetica negativa", cioè l'eliminazione sistematica delle linee di sangue indesiderate. Nel 1939 l'eugenista Margaret Sanger, fondatrice del Planned Parenthood International e intima amica della famiglia Rockefeller, avviò ad Harlem il progetto The Negro, che partiva dall'idea, per usare le parole che scrisse in una lettera a un amico, di "sterminare la popolazione negra".[11] Nel 2001 Epicyte, una piccola società californiana di biotecnologia, annunciò di aver sviluppato un tipo di grano geneticamente modificato che conteneva uno spermicida in grado di rendere sterile lo sperma di chi lo mangiava. Epicyte, che all'epoca aveva un accordo di joint venture per diffondere la sua tecnologia con la DuPont e Syngenta (due sponsor della banca genetica dell'Apocalisse nelle Svalbard) è stata successivamente comprata da una società di biotecnologia della Carolina del Nord. È sorprendente scoprire che Epicyte aveva sviluppato il suo grano OGM spermicida usando fondi di ricerca concessi dal dipartimento dell'agricoltura statunitense, lo stesso USDA che, nonostante l'opposizione di tutto il mondo, ha continuato a finanziare la tecnologia Terminator, ora posseduta dalla Monsanto. Negli anni '90, l'Organizzazione mondiale della sanità aveva lanciato una campagna per vaccinare milioni di donne tra i 15 e i 45 anni in Nicaragua, Messico e Filippine, ufficialmente contro il tetano, una malattia provocata da fatti come il ferirsi con un chiodo arrugginito. Il vaccino non veniva dato a uomini e ragazzi, nonostante il fatto che corressero gli stessi rischi di ferirsi delle donne. La curiosa anomalia insospettì il Comite Pro Vida messicano, un'organizzazione della chiesa cattolica romana, che fece testare un campione del vaccino. I test rivelarono che il vaccino antitetanico, distribuito dall'OMS solo a donne in età riproduttiva, conteneva gonadotropina corionica umana (hCG), un ormone naturale che, combinato con la molecola portatrice del tossoide del tetano, stimola gli anticorpi e rende la donna incapace di portare a termine la gravidanza. Nessuna delle donne vaccinate era stata avvertita. Saltò poi fuori che la fondazione Rockefeller, il Population Council della Rockefeller, la Banca mondiale e il National Institutes of Health delle Nazioni Unite avevano partecipato dal 1972 a un progetto ventennale, per conto dell'OMS, di vaccino abortivo nascosto nella molecola portatrice del tetano. Inoltre, il governo norvegese, che ospita nelle Svalbard la banca dell'Apocalisse, aveva donato 41 milioni di dollari per sviluppare questo speciale vaccino antitetanico abortivo [12] È una pura coincidenza che le stesse organizzazioni, dal governo norvegese alla fondazione Rockefeller e alla Banca mondiale, partecipino al progetto di banca dei semi nelle Svalbard? Secondo il professor Francis Boyle, che stese il progetto di Biological Weapons Anti-Terrorism Act del 1989 varato dal Congresso americano, il Pentagono sta "adesso attrezzandosi per combattere e vincere la guerra biologica" nel quadro delle due direttive strategiche nazionali di Bush adottate, come lui stesso sottolinea, "senza conoscenza e esame pubblico" nel 2002. Boyle aggiunge che nel solo periodo 2001-2004 il governo federale ha speso 14,5 miliardi di dollari per lavori civili legati alla bioguerra, una somma stupefacente. Richard Ebright, biologo della Rutgers University, stima che oltre 300 istituti scientifici e circa 12.000 persone abbiano attualmente accesso negli Stati Uniti a patogeni adatti alla guerra biologica. Esistono 497 finanziamenti del NIH americano per ricerche nel campo delle malattie infettive potenzialmente utilizzabili nella guerra biologica, ovviamente giustificate come difesa contro possibili attacchi terroristici, oggi tanto di moda. Molti fondi del governo spesi per la ricerca sulla guerra biologica sono destinati all'ingegneria genetica. Jonathan King, professore di biologia al MIT, sostiene che "la crescita dei programmi bioterroristici costituisce un grave pericolo emergente per la nostra stessa popolazione", e aggiunge che "anche se questi programmi vengono sempre definiti difensivi, nel caso delle armi biologiche i programmi di difesa e offesa coincidono quasi completamente".[13] Il tempo ci dirà se, Dio non voglia, la banca genetica dell'Apocalisse nelle Svalbard delle fondazioni Gates e Rockefeller è parte di un'altra Soluzione finale, che coinvolge questa volta l'ultimo, grande pianeta Terra. NOTE [1] F. William Engdahl, Seeds of Destruction, Montreal, (Global Research, 2007). [2] Ibid, pp.72-90. [3] John H. Davis, Harvard Business Review, 1956, cited in Geoffrey Lawrence, Agribusiness, Capitalism and the Countryside, Pluto Press, Sydney, 1987. See also Harvard Business School, The Evolution of an Industry and a Seminar: Agribusiness Seminar, http://www.exed.hbs.edu/programs/agb/seminar.html. [4] Engdahl, op cit., p. 130. [5] Ibid. P. 123-30. [6] Myriam Mayet, The New Green Revolution in Africa: Trojan Horse for GMOs?, May, 2007, African Centre for Biosafety, www.biosafetyafrica.net. [7] ETC Group, Green Revolution 2.0 for Africa?, Communique Issue #94, March/April 2007. [8] Global Crop Diversity Trust website, in http://www.croptrust.org/main/donors.php. [9] Engdahl, op. cit., pp.227-236. [10] Anders Legarth Smith, Denmark Bans Glyphosates, the Active Ingredient in Roundup, Politiken, September 15, 2003, in organic.com.au/news/2003.09.15. [11] Tanya L. Green, The Negro Project: Margaret Sanger’s Genocide Project for Black American’s, in www.blackgenocide.org/negro.html. [12] Engdahl, op. cit., pp. 273-275; J.A. Miller, Are New Vaccines Laced With Birth-Control Drugs?, HLI Reports, Human Life International, Gaithersburg, Maryland; June/July 1995, Volume 13, Number 8. [13] Sherwood Ross, Bush Developing Illegal Bioterror Weapons for Offensive Use,’ December 20, 2006, in www.truthout.org. F. William Engdahl, autore di Seeds of Destruction, the Hidden Agenda of Genetic Manipulation, appena pubblicato da Global Research, e di A Century of War: Anglo-American Oil Politics and the New World Order (Pluto Press Ltd.) è ricercatore associato del Centre for Research on Globalization (CRG). I suoi testi possono essere consultati all'indirizzo www.engdahl.oilgeopolitics.net e su Global Research. Per contattarlo via email: info@engdahl.oilgeopolitics.net. Titolo originale: "'Doomsday Seed Vault' in the Arctic" Fonte: http://www.globalresearch.ca/ Link 04.12.2007 Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CARLO PAPPALARDO |
Post n°41 pubblicato il 16 Ottobre 2008 da Man4woman7
2012 Tutto
2012 Si tratta della frequenza sonora della Terra che sta aumentando con molta velocità. Essa è la frequenza sonora di base conosciuta con il nome di Risonanza di cavità Schumann, che fu identificata già nel 1899. Dal momento della sua scoperta al 1940 questa frequenza è rimasta inalterata a circa 7,8 hertz o 7 cicli al secondo. L'inizio del suo innalzamento è avvenuto nel 1986-87 e all'inizio del 1996 aveva raggiunto gli 8,6 hertz. Attualmente, secondo recenti stime, il valore della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato i 10 hertz e continuerebbe ad aumentare ulteriormente. Ma non finisce qui ! L'aumento della risonanza di cavità Schumann è “accompagnato” da un altro fenomeno: la diminuzione del campo magnetico terrestre. Il nostro pianeta è un enorme magnete avente una moltitudine di livelli che ruotano per formare un campo magnetico. L'intensità della densità del campo magnetica è proporzionale alla velocità di rotazione del pianeta. Tanto tempo fa, all'incirca duemila anni fa, l'intensità del campo magnetico terrestre raggiunse il massimo della sua intensità, ma da allora questa intensità è sempre diminuita, man mano che la Terra diminuiva la sua velocità di rotazione. Attualmente il campo magnetico terrestre ha raggiunto una flessione pari al 50 per cento se comparato a quello di 1.500 anni fa. Questo fenomeno, che è destinato ad andare avanti, rientra in un meccanismo del tutto naturale. Per rendere l'idea, un po' come il meccanismo che regola le stagioni, ma assai più complicato e potente. Secondo il geologo Gregg Braden, tanto tempo fa i Maya ritenevano che il culmine della trasformazione poteva essere raggiunto nel 2012, quando la risonanza magnetica potrebbe toccare i 13 cicli al secondo e il suo campo magnetico potrebbe addirittura assestarsi attorno allo zero. Secondo Gregg Braden, il Punto Zero sarà associato alla quasi totale diminuzione del campo magnetico. Con questi parametri così bassi la Terra cesserà di ruotare. Nonostante ciò, la gravità del pianeta non sparirà in quanto essa è governata da altre leggi, non dalla sua rotazione. Non sarà la prima volta che accadrà una simile trasformazione visto che una cosa simile pare si sia palesata per ben 14 volte negli ultimi 4,5 milioni di anni. L'ultima volta che il fenomeno è esordito risale tra gli 11mila e 13mila anni fa, un'era che molti esperti associano con la fine di Atlantide e l'inizio della ricostruzione dopo il grande cataclisma avvenuto dopo il 10500 a.C. 2012 Esiste un Grande Ciclo di 26mila anni che governa
questo processo di trasformazione e tredicimila anni fa ci trovavamo nel mezzo di esso. Ora, questo Grande Ciclo è in dirittura d'arrivo e questo comporterà enormi mutamenti. Gregg Braden non scarta certo la possibilità che il nostro pianeta possa smettere di roteare. Inoltre, da analisi del ghiaccio in Groenlandia e nelle aree polari emerge che probabilmente l'asse terrestre si sia spostato di recente, circa 3.500-3.600 anni fa. Tutte le volte che l'intensità del campo magnetico del nostro pianeta è diminuita, fenomeno che oggi possiamo sperimentare in prima persona, è corrisposto uno spostamento dei poli, ovvero l'inversione del nord e sud magnetico. Gregg Braden sostiene che per alcuni giorni la Terra smetterà di ruotare e poi inizierà a farlo in senso opposto. Se il pianeta smetterà temporaneamente di ruotare avrà una metà illuminata e l'altra metà al buio, E questo fenomeno è descritto migliaia di anni fa dagli antichi. Questo processo lo si può osservare in una barra di ferro quando il flusso di elettricità che la attraversa viene invertito, si ha l'inversione dei poli. Quando la Terra inizierà a ruotare in senso opposto muterà direzione il suo flusso elettrico, e quindi si invertiranno i poli. Il dottor Brian Desborough sostiene che i media tendono a sminuire, e alla peggio, ignorare molti eventi geofisici. Anch'egli conferma la veloce diminuzione del campo magnetico terrestre che prossimamente raggiungerà lo zero. Anche il servizio geologico degli Stati Uniti conferma queste tesi. L'ente di stato sostiene che ogni 500mila anni il campo magnetico terrestre raggiunge lo zero per poi riformarsi lentamente. Questa transazione causerà epocali trasformazioni geologiche, cataclismi terrestri, eruzioni esplosive dei vulcani, ecc., a causa del temporaneo blocco della rotazione del pianeta. Colleghi di Brian Desborough affermano che il campo magnetico della Terra abbia già toccato lo zero e che si sia elevata la conversione dell'idrogeno in elio. Questo processo di intensificazione delle frequenze non interessa solamente il nostro pianeta ma anche il sistema solare e l'intera galassia. Gli antichi sapevano molto bene di queste svolte energetiche che causavano epocali cambiamenti strutturali e geofisici della Terra. I calendari dei Maya (che risalgono a circa 18mila anni fa), degli egizi (che risalgono a circa 39mila anni fa), dei tibetani, dei cinesi e di altre civiltà portano nel periodo che corrisponde a quello nostro; quello che sta per terminare. In particolare, i Maya parlavano di un tempo di transizione, ovvero del periodo di “Assenza di tempo”, in cui il vecchio tempo veniva sostituito dal nuovo tempo. Secondo i Maya, il tutto iniziava nel luglio del 1982 e avrebbe condotto al cambiamento nel 12 dicembre 2012. Infatti, neanche a farlo apposta, attorno agli anni ottanta si inizia a sentire sempre con maggiore intensità di mutamenti del clima, del surriscaldamento della Terra e via dicendo. |
Medicina per un'amica!!! LEGGETEMI PER FAVORE… FATE GIRARE, DIFFONDETE PIÙ CHE POTETE… |
leggete anche qui cari amici Via libera alla commercializzazione delle zanne di elefante La Cina può acquistare l'avorio in Africa Pechino potrà avere una partita di 108 tonnellate. Allarme tra gli ambientalisti: animali a rischio GINEVRA - Via libera alla Cina per l'acquisto dell'avorio africano,
TRAFFICO ILLEGALE: ELEFANTI DECIMATI Pechino, per Thornton, ha dimostrato
15 luglio 2008(ultima modifica: 16
luglio 2008) AMICI...PRENDETE IL POST...FATELO GIRARE ALLA VELOCITÀ DELLA LUCE...VI PREGO..ANCHE QUESTO E' URGENTE...
15/7/2008 - IL CASO La Cina vuole l'avorio Elefanti a rischio strage Dopo vent'anni alleggeriti i divieti sul commercio CARLO GRANDE TORINO Pare incredibile che esista un collegamento tra un cinese che mangia una
ciotola di riso e un elefante che viene ammazzato dall’altra parte del mondo. Eppure proprio la richiesta di bacchette d’avorio potrebbe far riprendere nei prossimi mesi la strage di pachidermi. Alla riunione del Cites, la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, che si è aperta ieri a Ginevra, la Cina preme per ottenere l’autorizzazione a comprare avorio da alcuni Stati africani come Namibia, Botswana e Zimbabwe. Da diciannove anni era stata imposta una moratoria.In ballo ci sono oltre cento tonnellate d’avorio, 108 per la precisione; un business di tutto rispetto, se si considera che al mercato nero giapponese e cinese le zanne di elefante vengono pagate 750 dollari al chilo. La denuncia proviene da alcune associazioni ambientaliste, tra cui l’Environmental Investigation Agency (Eia), che attraverso il presidente Allan Thernton ha paventato il rischio di un ritorno agli Anni Ottanta, quando gli elefanti africani passarono da un milione e trecentomila esemplari a 625.000. Già i pachidermi sono costretti a vivere in territori sempre più ristretti dal taglio delle foreste e dall’espansione indiscriminata delle piantagioni: un’eventuale ripresa degli abbattimenti potrebbe dar loro il colpo di grazia. Alla Cites, dunque, il compito di verificare se esistono i presupposti per la vendita: nel 1997 quattro Paesi africani, Sudafrica, Namibia, Botswana e Zimbabwe, convinsero la Cites ad autorizzare il commercio delle zanne di elefanti deceduti per cause naturali. Due anni dopo la Convenzione autorizzò la vendita di poco meno di 50 tonnellate di avorio solo ad «acquirenti autorizzati», cioè a Paesi in grado di dimostrare il proprio impegno contro il commercio illegale. L’unico Paese a cui venne riconosciuto tale status fu il Giappone. Non stupisce dunque che la Cina, ora, sostenga di essersi impegnata molto nel contrastare il traffico illegale di animali protetti: un funzionario della Cites ha riconosciuto a Pechino di aver fatto importanti passi avanti nella lotta al commercio illegale.Nonostante le leggi, però, il traffico illegale continua. I principali acquirenti di avorio, si legge in un «report» del WWF svizzero, sono la Cina e Hong Kong, che lo lavorano e rivendono. Spesso l’avorio illegale viene offerto su Internet. Il prezioso materiale è commercializzato anche in Paesi dove non esistono elefanti. Così, per esempio, l’avorio giunge in Egitto attraverso gli Stati confinanti, come ad esempio il Sudan, una nazione in cui non viene effettuato alcun controllo. Per lungo tempo l’Egitto è stato uno dei principali mercati di scambio dell’avorio in Africa. Negli ultimi anni, grazie ai controlli delle autorità, le vendite di questo materiale si sono drasticamente ridotte.Ma il rischio di estinzione degli elefanti è sempre in agguato. Non solo con la responsabilità dei cinesi: il traffico è alimentato da turisti, faccendieri, residenti europei, nordamericani o dell’estremo oriente e in qualche caso persino del personale di alcune ambasciate.
E QUESTO, AMICI E' UN LINK, CHE PENSO, FORSE, POTRÀ AIUTARCI NELLA DIVULGAZIONE.... http://charliebrown01.splinder.com/post/17801496/L%27avorio+e+il+solito+zampino+d FACCIAMOLO GIRARE IN FRETTISSIMA, RAGAZZI...LORO, TEMO...ABBIANO GIÀ INIZIATO...LE STRAGI.... AVETE CAPITO ORA, IL PERCHE', UN PO DI TEMPO INDIETRO, LA CINA HA PRESTATO BEN 1600 MILIARDI DI $$ AD ALCUNI PAESI AFRICANI ??? SEMBRAVA UN'OPERA DI BENE...ORA SI COMPRENDE...NESSUNO FA OPERE DI BENE COSì...GRANDI...PURTROPPO...
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Post n°38 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da Man4woman7
(che ringrazio davvero di vero cuore) Il Premio Brillante Weblog viene assegnato a siti e blog che si distinguono nella loro brillantezza sia nei temi che nel design. Regolamento: al ricevimento del premio,mostrare la pagina contenente il premio e citare il nome ed il link del blog di chi vi ha premiato.Scegliere i siti o blog che abbiano le caratteristiche di cui sopra.Mostra il loro nome e link e avvisali che hanno ricevuto il Premio. |
VERGOGNA!!! +
TELEFONO CELLULARE: gratis;
TESSERA DEL CINEMA: gratis; TESSERA TEATRO: gratis; TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA: gratis; FRANCOBOLLI: gratis; VIAGGI AEREO NAZIONALI: gratis; CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE: gratis; PISCINE E PALESTRE: gratis; FS: gratis; AEREO DI STATO: gratis; AMBASCIATE: gratis; CLINICHE: gratis; ASSICURAZIONE INFORTUNI: gratis; ASSICURAZIONE MORTE: gratis; AUTO BLU CON AUTISTA: gratis; RISTORANTE: gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis
per Euro 1.472.000,00). INOLTRE: Intascano uno stipendio e hanno diritto
alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi ( per ora!!!); Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati
Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e
gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio); La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO. La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !! Far circolare.......si sta promovendo un referendum per l' abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari............ queste informazioni possono essere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italiani...... PER FAVORE CONTINUATE LA CATENA |
Post n°36 pubblicato il 11 Ottobre 2008 da Man4woman7
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Accendi anche tu una candela, mostra la solidarietà e la voglia di cambiare questo percorso! Copia
ed incolla l'intero messaggio e facciamolo girare, oppure crea un nuovo messaggio nel nostro blog ed incollalo direttamente qui (la lista dei partecipanti verrà pubblicata sul nostro sito)! Facciamolo girare! Facciamoci sentire! Accendiamo tante candele ed illuminiamo questa giornata! La
sera tra il 24 ed il 25 novembre, accendi anche tu una candela e mettila vicino alla finestra... per un attimo saremo tutti più vicini! L'Aquilone Rosa Onlus |
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GRIDO DI DOLORE
Non c'è necessariamente bisogno di un tradimento per distruggere un rapporto.
Non è necessaria neanche una grave malattia o la perdita di un lavoro od un qualsiasi evento grave a scatenare la rottura di una relazione d'amore
Le persone sono in grado di rendersi infelici da sole sulle più terribili sciocchezze e banalità, solo perché si sentono loro stesse insicure
Sono talmente cieche che non vedono chi hanno loro accanto: esigono il loro amore, non lo vedono come un dono
Sono e diventano come dei micro buchi neri che ingoiano tutta la luce che le circonda
Ed ogni giorno della loro vita seminano delle piccole e grandi mine, delle piante di sfiducia, degli alberi di dolore, dei rampicanti di disistima fino a che, all'improvviso, subito o dopo anni, tutto esplode od implode
E queste persone rimangono sbigottite, come se il problema giungesse loro inaspettato
Quelle stesse persone che facevano le scenate di sfiducia davanti agli amici, che mettevano in difficoltà il loro compagno o la loro compagna nelle situazioni più improbabili, che facevano continue piazzate al telefono
Quelle stesse persone sempre rancorose, sempre esacerbate, sempre scontente e sfiduciate
Quelle stesse persone che esigono dall'altro delle risposte perché non le sanno trovare dentro di sé
ENYA...
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CACCIA AI PEDOFILI CON CONDANNA A MORTE
Man4womandarklady
IL NOSTRO MERAVIGLIOSO PIANETA
Questo grande e piccolo meraviglioso pianeta....salviamolo...non abbandoniamolo...
DOVREMMO AVERE
ALMENO LA RESPONSABILITÀ'
DI LASCIARLO COME
LO ABBIAMO TROVATO...
PER I NOSTRI FIGLI...
PER UN FUTURO MIGLIORE...
PIÙ' PULITO...
CONSERVIAMOLO....
AMIAMOLO...
ABBIAMONE CURA...
CI HA REGALATO
UN'INFINITA' DI EMOZIONI
E...CONTUNERA' A FARLO...
SE ANCHE NOI LO AMEREMO...
PENSATECI....
DAVVERO...
PENSIERO DELLA NOTTE...
... Il mondo forse risplenderebbe di un'unica grande luce, di un bagliore irresistibile generato da tutte le stelle unite, di un fulgore visibile anche nel buio più pesto.
RACCOLTA DIFFERENZIATA
....SOGNO....
....DESIDERIO...
20-12-2012
QUI, IN QUESTO VIDEO, LE INFORMAZIONI CHE VEDRETE, ARRIVANO DA FONTI SCIENTIFICHE DI NOTISSIMI LUMINARI E STUDIOSI NONCHE' DA ALTRE FONTI VICINISSIME AD ENTI SPAZIALI
Inviato da: elluzza
il 22/10/2008 alle 15:47
Inviato da: Man4woman7
il 21/10/2008 alle 23:18
Inviato da: Man4woman7
il 21/10/2008 alle 23:11
Inviato da: Man4woman7
il 21/10/2008 alle 23:07
Inviato da: cinderella700
il 21/10/2008 alle 14:06