club dei cartoni

Topolino


Perduto il personaggio del coniglio Oswald, a Walt non rimaneva altro che ricominciare dal principio. Nel treno che lo riportava a casa pensò quindi che un topo potesse essere una figura simpatica. Sua moglie suggerì di chiamarlo Mickey, l'amico Ub lo modellò graficamente dandogli appeal, e in breve tempo il personaggio era pronto. Nessuno di loro avrebbe mai potuto prevedere che il topo a cui avevano dato vita sarebbe diventato il simbolo di un così grande impero mediatico. Ma del resto era ovvio che succedesse. Perché, come molti scrissero, Topolino era Walt e Walt era Topolino. Non solo Walt gli diede la voce, ma gli infuse anche gran parte della sua personalità vivace, ottimista e desiderosa di superare continuamente i propri limiti.Nei cortometraggi che passavano nelle sale, infatti, Mickey ballava e si divertiva un mondo, mentre nelle strisce giornaliere realizzate da Floyd Gottfredson emergeva il suo lato più avventuroso e scavezzacollo. Con il suo atteggiamento entusiasta e propositivo Topolino seppe incarnare molto bene lo spirito del New Deal di Roosevelt, mostrando al mondo che l'unico modo per uscire dalla Grande Depressione era rimboccarsi le maniche e imparare l'arte di arrangiarsi, magari anche con pochi mezzi, ma senza mai scordare il sorriso sulle labbra. Non è strano che in un periodo del genere un personaggio come Topolino, capace di incarnare nel migliore dei modi il grande sogno americano, abbia avuto un simile successo.Nei decenni successivi, tuttavia, Mickey è cresciuto e ha raffreddato i bollenti spiriti. Negli anni Cinquanta il personaggio, ancora una volta specchio della società americana, si è imborghesito, lasciando che fossero Paperino, Pippo e zio Paperone a entrare maggiormente nel cuore del pubblico e preferendo limitare il suo campo d'azione ad avventure di carattere poliziesco. La scuola fumettistica italiana gli ha però regalato alcuni revival, specialmente a opera degli artisti Romano Scarpa e Casty, le cui storie proseguono idealmente la gloriosa epopea di Gottfredson, dimostrando che dentro il topo “adulto” arde ancora quella fiamma di quando era un “ragazzino”. E chissà che questa fiamma non ci contagi tutti ancora una volta, visto che il mondo di oggi sembra aver nuovamente bisogno della "cura Topolino"!Prima apparizione sullo schermo: nel cortometraggio muto Plane Crazy (L’aeroplano pazzo) del maggio 1928; nel cortometraggio sonoro Steamboat Willie (Il piroscafo Willie) del novembre 1928.Creatori: Walt Disney e Ub Iwerks.Città:TopoliniaPrima apparizione nei fumetti:nelle strisce Lost on a desert island (Le audaci imprese di Topolino nell’isola misteriosa) di Walt Disney, Ub Iwerks e Win Smith pubblicate sui quotidiani americani dal 13 gennaio 1930 al 31 marzo 1930. Segni particolari:Coraggioso, determinato e intelligente. Ma soprattutto generoso e onesto. È la bontà d’animo ad aver reso Topolino un personaggio talmente amato da diventare il simbolo di un intero impero mediatico. Che non vorrebbe avere un amico come lui? topolino.it