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L’aereo del futuro sarà a componenti che si agganciano come nei cartoni animati


Un brevetto della Airbus prevede la realizzazione di cabine componibili da agganciare e sganciare direttamente in aeroporto, dimezzando i tempi di attesa Pensa se durante un viaggio in aereo si potesse evitare di perdere tutto quel tempo ad aspettare che i passeggeri in arrivo siano scesi, entrare, mettersi a sedere, infilare le valigie nel portabagagli e finalmente partire. La Airbus ha pensato di dimezzare i tempi di attesa ipotizzano l’aereo del futuro come la composizione di moduli separabili da agganciare e sganciare tipo Lego. In un brevetto, quella che è una delle più grandi aziende che si occupano della costruzione di aeromobili prevede la possibilità di realizzare una cabina in grado di sganciarsi dalle ali una volta giunti al terminal.In pratica funzionerebbe così: dopo il check-in, al gate di partenza non dovremmo più aspettare nella sala di attesa ma entreremmo già nella cabina dell’aereo che si troverebbe già in aeroporto. Il velivolo in arrivo non dovrebbe fare altro che “sganciare” i passeggeri in arrivo e caricare il nuovo modulo con quelli in partenza, già seduti ai loro posti e con i bagagli già a bordo. Dopodiché non rimarrebbero altro che da fare le verifiche di routine e la dimostrazione sulla sicurezza delle hostess e via. Come riporta il sito statunitense The Verge, il brevetto recita che la cabina estraibile «comprende il pavimento, una porzione della fusoliera superior collegata al piano inferiore e una prima e una seconda parete esterna». Il documento dice anche che questo modulo può essere modificato in base alle esigenze: «per il trasporto passeggeri , bagagli, merci o altre combinazioni».Secondo questo schema gli aerei di domani funzionerebbero esattamente come i camion da trasporto, dove il “rimorchio” non sono altro che i passeggeri, da agganciare e sganciare al momento della partenza e dell’arrivo. Ovviamente non tutti i brevetti verranno necessariamente convertiti effettivamente nella realtà ma è abbastanza ovvio che le società stiano cercando nuovi metodi per razionalizzare gli spazi e i tempi di modo tale da far guadagnare ancora di più le compagnie aeree.   gqitalia.it di Luca Pierattini